Korea 2005 - La Guerra in diretta

Discussione in 'The Operational Art of War' iniziata da GeorgePatton, 31 Dicembre 2006.

  1. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    General Kleber mi ha fatto venire voglia di cimentarmi in una battaglia nella penisola coreana. Ma invece di andare indietro fino al '50, faccio solo un saltino indietro di poco più di un anno. Ma potrebbe anche essere oggi, basta cambiare la data del calendario. Ed è infatti quello che faccio, fissandola al giugno 2007.
     
  2. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    1° giugno 2007

    Il Caro Leader ha annunciato il 5 maggio di possedere la Bomba H. Kim sperava che questo mettesse davanti al fatto compiuto le potenze occidentali, inducendole a più ragionevoli trattative riguardo alla ripresa dell’invio di derrate alimentari.
    Ma il Caro Leader ha fatto male i suoi calcoli. Giorgino non la pensa affatto così e convince l’ONU ad approvare una risoluzione che obblighi la Corea del Nord a rinunciare al suo programma nucleare, altrimenti non saranno più inviati aiuti alimentari.
    La popolazione nord coreana non vede di buon occhio continuare a vivere a pancia vuota e comincia a mugugnare. Centinaia sono i nord coreani che spariscono senza lasciare traccia, solamente perché osano criticare il loro leader.
    Intanto Kim ordina alle sue forze di prepararsi alla battaglia finale per la sopravvivenza del paese. Le forze armate nord coreane si muovono verso il 38. parallelo, schierandosi per un eventuale conflitto.
    A questo punto USA e Corea del Sud sono poste di fronte ad un arduo problema. Lasciare che il Caro Leader faccia la prima mossa. In questo modo avrebbero le motivazioni necessarie per spazzare via la Corea del Nord con l’appoggio della comunità internazionale, ma al sicuro prezzo di centinaia se non migliaia di cittadini sud coreani che moriranno durante l’attacco iniziale della Corea del Nord.
    La seconda soluzione è quella di lanciare un attacco preventivo contro la Corea del Nord. E’ il piano tanto caro a Gorge Bush e che continua a caldeggiare con insistenza. Sostenuta dalla Gran Bretagna, dall’Australia e dall’Italia (alla cui testa per forza di cose è tornato Silvio I di Arcore, altrimenti col cavolo che Mortadella I appoggerebbe Washington), il piano è osteggiato dalla Corea del Sud e dal resto della comunità internazionale.
    La terza opzione è quella di lasciare le briglie sciolte al governo di Seoul, che si accollerebbe la maggior parte degli oneri militari e finanziari per riprendere il controllo della Corea del Nord.

    La terza opzione viene presto scartata. Seoul non è in grado, da sola, di far fronte all’esercito nord coreano che, sebbene non troppo all’avanguardia tecnologicamente, è pur sempre formidabile in fatto di numeri.

    I leaders di USA, UK, Australia e Italia si incontrano per un vertice lampo a bordo della portaerei Nimitz, in navigazione in mezzo all’Atlantico, per decidere il da farsi.
     
  3. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Mentre Bush, Blair, Silvio I e Howard sbevazzano a bordo della Nimitz, sono benvenuti eventuali suggerimenti sull'opzione da scegliere.
    Voi, cari leader delle altre potenze mondiali, siete invitati a postare la vostra idea. Io sono ancora indeciso sul da farsi.
     
  4. Valgua

    Valgua

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    Sui suggerimenti devo un po' meditare (troppo panettone mi ha ostruito le sinapsi). Comunque lo scenario sembra davvero bello. Non vedo l'ora di provarlo.

    Filippo
     
  5. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    1° giugno 2007

    Mentre a bordo della Nimitz, I leader di USA, UK, Italia ed Australia decidono l’eventualità di un attacco preventivo contro la Corea del Nord, il Caro Leader Kim Jong Il deve far fronte a crescenti disordini all’interno del proprio paese. Alcune folle di manifestanti vengono letteralmente pestate in una delle strade di Pyongyang. A questo punto, per evitare il degenerare della situazione, Kim decide di attaccare le forze armate di Corea del Sud e Stati Uniti prima che possano rinforzarsi eccessivamente e lanciare un attacco preventivo contro il suo paese.

    Paradossalmente Bush, Blair, Howard e Berlusconi annunciano di voler concedere ancora una settimana di tempo al leader nord coreano per recedere dalle sue aspirazioni e rinunciare quindi al programma nucleare.
    Ma, ad insaputa delle potenze occidentali, è un tentative destinato a cadere nel vuoto.
     
  6. GyJeX

    GyJeX

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    Per come la vedo io l'unico modo che ha il Caro leader di occupare Pusan è scatenare un violentissimo attacco totale con un preavviso di pochi minuti, le forze d'invasione nord koreane dovrebbero essere pronte da sempre, sopratutto nei tunnell che sono già abbondantemente penetrati sotto il confine del 38° parallelo (non è una cosa inventata da Larry Bond, http://www.globalsecurity.org/military/world/dprk/kpa-tunnels.htm) per prendere alle spalle le unità sud koreane e incasinare le comunicazioni e la logistica nelle retrovie.
     
  7. generalkleber

    generalkleber

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    IL problema sono le alternative politiche di "contorno". Il quadro militare sul tereno è sempre lo stesso: da nord a sud attaccano gli indiani e le giacche blu devono difendersi nel forte in attesa della cavalleria. Fosse solo così non ci sarebbe niente di nuovo da giocare. Il vantaggio, a mio avviso, dello scenario contemporaneo della korea rispetto a quello classico è il contesto più ampio, e interessante, in cui è inserito. Chi ha giocato quello scenario ricorderà la serie notevole di opzioni politiche (e di teatro: quelle che io NON sono riuscito a capire come attivare!) che influenzano dall'esterno il gioco: c'è la guerra in jugoslavia che drena forze americane, c'è l'invasione cinese di taiwan che drena forze americane (ma anche cinesi immagino), ci sono i risultati, imprevedibili, di questi conflitti e la loro influenza sullo scenario in termini di rinforzi (di per sé i rinforzi alleati cessano al turno 4 mi pare!), c'è la possibilità di intervento del giappone. Ecco, tutto questo contesto rende quello scenario ricco e imprevedibile e per questo (solo per questo, perché sul piano puramente militare quello del 51 è più divertente) più interessante da giocare. Cosicché occorerebbe inserire delle alternative di contorno e non riesco a pensare nulla di più complesso dello scenario contemporaneo classic. Comunque, tanto per avanzare ipotesi:
    a) possibilità di intervento cinese appena si supera un certo livello di impegno americano. quando questo accade:
    a1) le province occidentali cinesi si rivoltano e a seguito della tensione crollano i rapporti con la turchia. le forze turche partecipano a fianco americano; i cinesi ritirano alcune delle loro truppe inviate e il nord coreano non sa nè quali nè quando
    a2) la minaccia di armi atomiche spinge il giappone a NON sostenere gli americani, con crollo dei rifornimenti
    a3) la minaccia di armi atomiche (o altro) spinge il giappone a intervenire direttamente per chiudere la questione in breve tempo e l'impegno cinese cresce a dismisura
    b) sollevazione nazionalista antiamericana nel sud, gli usa esclusi dalla korea e il nord ne approfitta ma deve fare i conti con una capacità di rifornimento drammaticamente bassa. Oppure
    b1) un'accordo russo giapponese rimescola le carte in gioco e unità russe sostengono il sud e minacciano da nord; nel caso di intervento da N ovviamente scattano i cinesi, oppure
    b2) il collasso sud coreano spinge il giappone a intervenire direttamente per riprendere lo status quo ante. Inaccettabile ai cinesi e forse anche ai russi
    Se b2 sembra troppo fantasiosa, allora, cercandone una ancora più fantasiosa si potrebbe pensare ad un accordo nippo(indiretto)-sud coreano-vietnamita-taiwanese per giocarsi in korea non tanto la democrazia quanto il limite dell'espansione economica cinese e il controllo delle risorse marittime di energie.
    Vado avanti con c? :approved:
    Circa l'italia...la lascerei fuori: nessun parlamento italiano sosterrebbe una cosa tanto lontana

    Un suggerimento, infine per chi è capace di disegnare scenari. Più che la korea alternative di fantapolitica si potrebbero meglio valutare nel medio oriente, dove davvero le possibilità sono innumerevoli. Scenari realistici da quelle parti sarebbero interessanti davvero da giocare.
    Oppure.... India e Cina!
    gk
     
  8. redoctober79

    redoctober79

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    Per caso hai letto "Fenice rossa" di Larry Bond? ;)
     
  9. GyJeX

    GyJeX

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    Si, nel millennio scorso ;) gran bel libro di fantapolitica-technothriller :)
     
  10. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Concordo. Veramente bello. Me lo sono riletto recentemente.
    Segnalo anche Chaos e Vortice, dello stesso autore.
     
  11. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    2 giugno 2007

    All’alba l’esercito nord coreano lancia la sua offensiva contro la Corea del Sud e gli Stati Uniti.
    La prima mossa spetta ai missili balistici Taep’o Dong. Ne vengono lanciati 3 contro le basi aeree americane su suolo giapponese, che distruggono complessivamente una ventina di velivoli.

    Lo sfondamento maggiore lungo il 38. parallelo avviene a Chorwon, ad opera del II. Corpo nord coreano. Il settore è difeso dalla 3. Divisione di fanteria della ROK, che viene letteralmente spazzata via.

    Missili balistici No Dong e Scud B vengono lanciati a dozzine sull’intero territorio sud coreano, diretti soprattutto contro le basi aeree.

    Altri successi nord coreani si registrano sull’isoletta di Kanghwa, a nord-ovest di Seoul. La guarnigione, composta da forze sud coreane, è costretta ad abbandonarla ed a lasciarla in mano nemica.

    Un altro sbarco viene effettuato sulla costa orientale, nei pressi di Kansong, appena oltre la linea del 38. parallelo. La 21. e la 22. Divisione di fanteria ROK vengono così prese alle spalle e numerose unità vengono circondate ed annientate.

    Anche il 1. Reggimento della 2. Divisione della fanteria di marina ROK viene sopraffatto sull’isoletta di Baegnyeongdo. La 7. Divisione di fanteria della DPRNK sbarca in forze e la cattura in poche ore.

    Gli USA rispondono inviando immediatamente, dall’isola di Okinawa, la 3. Divisione dei marines e la la III MEF. Le due unità hanno iniziato a muoversi immediatamente ma ci vorrà qualche giorno affinché possano essere trasferite completamente in Corea.

    Per il resto la situazione si presenta piuttosto confusa. Da oriente ad occidente più o meno ecco il piano di difesa.
    La 23. Divisione si sta attestando attorno a Sokcho, mentre la 21. e la 22. continueranno a rallentare il più possibile l’avanzata nord coreana.
    Al centro il II e V Corpo devono tenere la linea tra Chorwon-Kumhwa e quota 1179.
    Tra Tangduchon e quota 1468, è schierata la 2. Divisione di Fanteria USA. A nord di essa, la prima linea è difesa dalla 1. Brigata corazzata e dalla 5. Divisione di fanteria ROK.

    Ad ovest alla 9. Divisione ROK viene assegnato il compito di riconquistare l’isola di Kanghwa, ma l’assalto viene respinto.
     
  12. redoctober79

    redoctober79

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    Letti entrambi, Chaos me lo sono fatto mandare da una biblioteca sperduta dell'appennino bolognese perchè era ormai introvabile. :D
    Dei tre il mio preferito però è stato Vortice.
    Tornando in topic lo scenario Korea 99 è interessante secondo me, magari lo studio un po' in singolo poi se trovo avversari si può provare, quello del 2005 è troppo grosso. Ora invece dovrò trovare il modo di far vincere la guerra del '50 ai nordcoreani.:confused:
     
  13. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Sono d'accordo. Vortice è notevole. Ma anche Chaos non era malaccio. C'è da dire che Bond è fissato con le armi nucleari.
     
  14. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Posso dire che questo scenario è un vero caos.
    Una marea di unità in uno spazio così ristretto generano davvero molta confusione.
    Io non creo scenari perché non ho il tempo, ma sono d'accordo con chi, qualche post prima, diceva che dovrebbero essere un po' più attenti sulla scelta.
    Noto che molte volte, la mania di rendere più preciso lo scenario si aggiungono dozzine di unità che, in verità si potrebbero inglobare in altre.
     
  15. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    3 giugno 2007

    Le forze nord coreane continuano a premere verso sud in modo straripante. Le forze della Corea del Sud stanno cercando di tenere in ogni zona del fronte, ma in questo modo si devono dividere e permettono alle forze nemiche di penetrare in più punti. D’altronde in questo modo l’avanzata è più lenta. Se sfondassero in modo massiccio anche in un solo punto le truppe nemiche si riverserebbero come un fiume in piena al sud.
    La situazione è caotica e non è per nulla facile riuscire ad organizzare un piano valido. Un po’ perché le unità schierate sono davvero tante un po’ perché sono sparpagliate.

    Gli USA hanno mandato schierato i B-1, i B-2 e i B-52 a Guam e negli USA e quindi potrò usarli immediatamente contro le installazioni missilistiche NK. Hanno un valore di attacco tra i 4 e gli 8, e non so bene che effetto possano avere contro le unità di terra. Il vecchio TOAW COW aveva un modello aereo poco realistico a mio avviso. Sono curioso di vedere se hanno apportato delle migliorie.

    A Kanghwa i carri anfibi NK hanno cercato di sfondare per dirigersi verso Seoul, ma sono stati fermati dalla 2. Divisione marines SK (d’ora in avanti NK sta per Nord Corea e SK per Sud Corea).

    A Seoul sono concentrate alcune tra le migliori unità dell’esercito SK. Potrei mandarle verso il 38. Parallelo per cercare di fermare l’avanzata nemica. Però rischierei di perderle contro unità potenti, come le brigate meccanizzate NK, che hanno un assault value di 60 e più. Un paio di quelle contro una brigata corazzata delle mie, seppure dotata di MBT moderni, me le spazzerebbero via in un attimo.

    La 1. Brigata della 2. Divisione USA si trova ora in prima linea a contatto con le unità appartenenti all’815. Corpo d’Armata meccanizzato NK. Vedremo come se la caveranno gli M1.

    Durante lo svolgimento del turno i primi ad attaccare sono i bombardieri. 3 B-52 vanno giù durante un attacco contro l’artiglieria NK. Nessun bombardiere viene invece abbattuto sopra un sito che si sospetta contenga missili balistici. I danni si rivelano molto limitati comunque.

    Se la vedono brutta gli elicotteri, soprattutto quelli SK. Una cinquantina sono i Defender perduti.
     
  16. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    4 giugno 2007

    Un paio di piacevoli novità in questo turno. La prima è che la prima mossa tocca di nuovo ai buoni. J
    La seconda è che le forze USA possono disporre pienamente di tutto il materiale preposizionato e la terza è che alcune unità degli alleati occidentali iniziano ad arrivare nella penisola coreana.

    La 3. Divisione USMC è ora su suolo coreano, a parte il battaglione carri, che arriverà domani. Utilizzarla per sbarchi dietro le linee nemiche è un po’ prematuro, perciò, per ora, la manderò verso nord, e la farò attestare nella zona di Osan, a sud di Seoul.

    Ho notato che chi ha disegnato lo scenario ha fatto una cosa intelligente. Ogni CVBG comprende 5 portaerei. E’ così facile affondarle in TOAW che almeno bisogna affondarne cinque per far sparire tutto il gruppo aereo imbarcato.

    Oggi lancerò i miei Cruise su alcuni siti missilistici che sono stati avvistati nella Corea del Nord.
    Sopra altre installazioni missilistiche manderò invece i bombardieri.

    I Cruise distruggono 5 rampe su 18, mentre i bombardieri ne eliminano 2 su 15, al prezzo di 3 B-52. Un po’ pochino.

    Anche sul mare cominciano gli scontri, durante i quali vengono affondate 7 corvette NK.

    Anche oggi sono dozzine gli elicotteri abbattuti, tra i quali figurano ben 27 Apache.

    Tra Chorwon e Kumhwa i nordcorani cercano di infilare una marea di mezzi corazzati, ma vengono fermati. Perdono circa 80 carri armati, contro la cinquantina persi dai SK che, comunque, vengono sterminati. Ma lo scopo principale viene raggiunto.

    Ad est di Panmujon l’orda NK avanza, in direzione di Tangduchon, ma a prezzo di pesanti perdite.
    La 1. Brigata della 2. Div USA, invece resiste, ma le perdite subite sono notevoli. Il 2. Battaglione del 9. Reggimento viene completamente annientato. Gli M1 distrutti sono 51, oltre a 47 M-48 sudcoreani. Sono invece 77 gli MBT NK distrutti.
    Anche un secondo attacco viene respinto, consentendo agli americani di mantenere la posizione.
    Ma al terzo attacco i 29 M1 del 1 Battaglione corazzato del 72. Rgt USA, che è rimasto sul posto consentendo al resto della brigata di ritirarsi, vengono spazzati via.

    Anche ad est, a Kansong, le forze SK resistono, respingendo con pesanti perdite gli invasori. I SK devono invece abbandonare quota 1034, ritirandosi verso sud.

    Si comportano molto bene i nuovi MBT sudcoreani, i Type 88, che spesso subiscono perdite inferiori agli M1.
     
  17. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    brutta storia che ti hanno bruciato così tanti M1:facepalm:! che mbt hanno i nordcoreani?
     
  18. GyJeX

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    non è poi tanto strano, per quanto osannati gli m1 non sono granchè, altra pasta i type 88, l'abbiamo sperimentato sul campo no, Panzer ;)?

    Il meglio che i Nord Coreani possono avere in questo scenario saranno alcuni t-80 ma non ci giurerei...
     
  19. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Non sono d'accordo. Gli M1 sono veramente buoni e la corazza tiene che è un piacere. Tra l'altro oltre il 90 % degli M-1 messi fuori combattimento in Irak hanno il pregio di poter essere rimessi in sevizio e non è male.
    Per ora T-80 non ne ho incontrati. Solo vecchia ferraglia.
     
  20. GyJeX

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    Qualche tempo fa m'è capitato tra le mani questo documento pdf molto interessante.

    Comunque, a dispetto dell'Iraq, questo scenario Coreano è parecchio diverso, l'aviazione americana non ha avuto il tempo di annientare le forze corazzate Coreane, quindi si arriva a scontri diretti tra unità corazzate, ed in effetti sembra che perdite di M1 siano davvero alte, specie considerando che di fronte non ci sono T-80 od equivalenti...
    L'M1 è un carro abbondantemente superato, magari era il non plus ultra negli anni '80/'90 ma ora (anche se abbondantemente migliorato) non regge il passo, lo so che un videogioco non è molto attendibile, ma tutte le volte che me son trovato di fronte a MBT ha fatto sempre una pessima figura (anche in scontri frontali, il che è tutto dire...). Tutt'altra storia i type 88, ma sopratutto i Leopard2, un mostro inarrestabile che a meno di 1000 metri riesce ancora ad assorbire colpi diretti frontali di qualunque calibro, Kornet compresi...
     

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