http://www.repubblica.it/scuola/2010/04/19/news/corte_dei_conti_laurea_breve_da_bocciare-3466433/ mi chiedo,ma a parte i campi dove è utile un laureato meno qualificato(ingegneria ad esempio),a che è servita questa riforma a parte complicare la vita degli studenti e la burocrazia? ok quando con la laurea triennale si è abbastanza qualificati per andare a lavorare decentemente,ma per molti settori mi sembra una cosa inutile,come dimostrato dalla corte dei conti e dal numero degli studenti che prosegue con gli altri due anni faccio un esempio,io studio fisica,per i primi due anni gli aspiranti fisici "giocano" con le palle che cadono e i giochini elettrici,al terzo anno iniziano la fisica moderna,che viene solo iniziata i laureati triennali in fisica conosco solo le basi della fisica moderna,cioè un fisico con la laurea breve neanche è degno di chiamarsi fisico,infatti ha sbocchi lavorativi quasi nulli nella mia facoltà la denominazione del corso triennale è passata da "fisica" a "scienze fisiche" appunto per far capire la preparazione poco approfondita che si può aquisire in soli 3 anni,a che serve un fisico che tale non si può definire? e questo dovrebbe valere per tanti CdL
Hai perfettamente ragione non ha alcun senso. L'unico risultato che ottieni è di allungare i tempi in cui stai all'università per i casini dovuti al fatto che devi dare 2 tesi invece che una. Si fa fatica a trovare lavoro con la laurea specialistica figuriamoci con l'altra!
Mica tanto "imposto", e' una scelta che abbiamo preso noi autonomamente. Non in tutti i paesi esiste il 3+2. Certo c'era l'indicazione verso tale sistema, ma non l'obbligo stretto. Ad esempio ingegneria in Francia funziona esattamente all'opposto: 2 anni di "classe préparatoire" seguite da un esame di ammissione e quindi poi si accede alla scuola d'ingegneria (le famose "grande école d'ingénieur"). L'idea era di "svecchiare" il sistema, far si' che la massa degli studenti ottenesse un pezzo di carta in tempi piu' rapidi (essendo i corsi di studio di primo livello di 3 anni invece che 4-5), di ottenere un maggior numero di "laureati" e che fossero piu' adatti ai bisogni dell'industria (meno "inutile" preparazione "teorica", solo un po' di basi e via con la pratica). Dopo 10 anni si constata il quasi fallimento: i tempi non si sono ridotti significativamente (per arrivare alla laurea specialistica i tempi sono gli stessi che per arrivare alla laurea unica vecchio ordinamento), tutti proseguono visto che l'industria in gran parte ignora i laureati di primo livello (che al massimo hanno i ruoli e gli stipendi dei vecchi periti industriali), nella girandola di riforme e ridefinizione dei piani di studio la preparazione media spesso si e' ridotta. Tenedo poi conto che con la laurea triennale in matematica (per fare un esempio) non si puo' neppure andare ad insegnare le tabelline alla scuola elementare, ci si chiede che cosa possa far eun laureato di primo livello (nulla) ed a che cosa sia servita l'introduzione dei due livelli.