Stile narrativo

Discussione in 'Una storia tutta da raccontare' iniziata da Filippo I di S.G., 5 Marzo 2012.

?

Che stile narrativo per questa storia?

Sondaggio terminato il 12 Marzo 2012.
  1. Quello attuale: tempo presente e narrazione focalizzata sull'"immediato", con parti in prima persona

    30,0%
  2. Quello classico: tempo passato e narratore in 3a persona

    60,0%
  3. Compromesso: tempo presente/1a pers per i personaggi chiave, 3a pers/tempo passato per gli altri

    10,0%
  4. Un altro compromesso di diversa natura

    0 voti
    0,0%
  1. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Tempo fa avevo avuto un sentore che forse qualcuno avrebbe preferito uno stile un poco più "classico" nella narrazione. Nel dubbio, prima di proseguire troppo, vorrei proporre questo piccolo sondaggio. Esprimete la vostra opinione, anche chi di solito non posta! Tra 7 giorni sarà chiuso e la storia riprenderà con molto vigore! A voi!
    PS. Qualora fosse necessario, ci tengo a precisare che eventuali voti sui due compromessi sono da sommarsi tra di loro, ma vediamo come evolve.
     
  2. zethani

    zethani

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    Lo sai che non ho ben chiaro il compromesso come funzionerebbe??? Mi fai un esempio, per favore? xD

    Comunque sono per lo stile attuale: semplice, diretto e efficace.
     
  3. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Allora:
    OPZIONE 1: si mantiene lo stile attuale, e dunque la narrazione sarà sempre al tempo presente (e anche eventuali collaborazioni esterne dovranno seguire questa regola per coerenza del testo);
    _________________________________________________________________________________​
    Le ultime luci della sera illuminano a malapena il cielo dietro le montagne ad occidente. Durante il giorno, nel silenzio della fortezza, tra una faccenda quotidiana e un’altra i soldati passano il loro tempo a contare gli uccelli in volo, scommettendo sul loro numero. Così è stato anche oggi e, per la guarnigione di Fort Numeron, tutto sembra presagire l’arrivo un’altra, ennesima notte tranquilla. Si scherza e ci si rilassa.
    <<Ehi Gunde! Ehi!>>
    <<Eh?>>

    ***

    Toc toc… bussano. Vado ad aprire, è Kaberi: <<Samus, a breve sarà il momento>>. La sua voce è calma, come sempre, come quella di tutti qui. La sua espressione è mite, ma i suoi occhi tradiscono un accenno di commozione.
    <<Sono pronto>>

    _________________________________________________________________________________​

    OPZIONE 2: si passa allo stile tradizionale a cui ci hanno abituati i grandi classici. I brani sopra diventerebbero così: (NB: di nuovo, anche eventuali collaborazioni esterne dovranno seguire questa regola per coerenza del testo);
    _________________________________________________________________________________​
    Le ultime luci della sera illuminavano a malapena il cielo dietro le montagne ad occidente. Durante il giorno, nel silenzio della fortezza, tra una faccenda quotidiana e un’altra i soldati passavano il loro tempo a contare gli uccelli in volo, scommettendo sul loro numero. Così era stato anche in quell'occasione e, per la guarnigione di Fort Numeron, tutto sembrava presagire l’arrivo un’altra, ennesima notte tranquilla. Si scherzava e ci si rilassava.
    <<Ehi Gunde! Ehi!>>
    <<Eh?>>

    ***

    Toc toc… bussavano alla porta. Samus andò ad aprire, era Kaberi: <<Samus, a breve sarà il momento>>. La sua voce era calma, come sempre, come quella di tutti in quel monastero. La sua espressione era mite, ma i suoi occhi tradivano un accenno di commozione.
    <<Sono pronto>>

    _________________________________________________________________________________​

    OPZIONE 3: è un misto tra le due. Questo implicherebbe certo una parziale modifica di quanto fatto finora, ma tutto sommato in maniera limitata. Il vantaggio sarebbe mettere eventuali collaboratori in condizione di operare forse più facilmente, senza obbligarli a scrivere con uno stile un po'... inconsueto:
    _________________________________________________________________________________​
    Le ultime luci della sera illuminavano a malapena il cielo dietro le montagne ad occidente. Durante il giorno, nel silenzio della fortezza, tra una faccenda quotidiana e un’altra i soldati passavano il loro tempo a contare gli uccelli in volo, scommettendo sul loro numero. Così era stato anche in quell'occasione e, per la guarnigione di Fort Numeron, tutto sembrava presagire l’arrivo un’altra, ennesima notte tranquilla. Si scherzava e ci si rilassava.
    <<Ehi Gunde! Ehi!>>
    <<Eh?>>

    ***

    Toc toc… bussano. Vado ad aprire, è Kaberi: <<Samus, a breve sarà il momento>>. La sua voce è calma, come sempre, come quella di tutti qui. La sua espressione è mite, ma i suoi occhi tradiscono un accenno di commozione.
    <<Sono pronto>>

    _________________________________________________________________________________​

    Ora è più chiaro? ;)
     
  4. zethani

    zethani

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    Decisamente...per coerenza terrei lo stile attuale :)
     
  5. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Se la proposta fosse per cambiare, provvederei a modificare quanto fatto. Appunto per questo ho chiesto adesso.
     
  6. Vladislav

    Vladislav

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    Voto per uno stile più classico.
    Non perché quello attuale non sia valido, ma perché ritengo che con uno stile classico sia più semplice inserire informazioni su ambient/storia... informazioni date dalla narrazione.

    Con lo stile attuale queste informazioni alla lunga secondo me tenderebbero a una forzatura, a personaggi che hanno più la funzione di narrare che non di esprimere il proprio carattere. Personaggi che descrivono per righe e righe informazioni che realisticamente nel mondo della storia sarebbero scontate, mentre per farle conoscere al lettore sono costretti a dire (ci sono altri stratagemmi per dare tali informazioni è vero, ma sono complessi, e secondo me alla lunga molte sarebbero necessariamente date tramite i personaggi)
     
  7. metalupo

    metalupo

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    Ho votato l'opzione 1, ma devo ammettere che le motivazioni esposte da Vladislav sono convincenti.
    Forse ha ragione lui ed è più conveniente passare allo stile classico.
     
  8. Enok

    Enok

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    Voto per la 3a persona sempre e comunque.
     
  9. Dark_Angel_Of_Sin

    Dark_Angel_Of_Sin

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    terza persona

    saluti
    DAoS
     
  10. Carlos V

    Carlos V

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    Quello del narratore onnisciente è stato sempre lo stile che ho preferito. Per il resto sono d'accordo con Vadislav, è la maniera più ideona per trasmettere informazioni sull'universo nel quale si muovono i personaggi.
     
  11. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    A quanto vedo ho proprio fatto bene a chiederlo... :contratto:
    Aspetterò comunque la fine del sondaggio, ma a questo direi che comincerò a preparare il passaggio al tempo passato ;)
     
  12. Filippo I di S.G.

    Filippo I di S.G.

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    Ormai che ci sono faccio un'altra proposta analoga: avreste piacere anche a vedere i cognomi dei personaggi de-italianizzati? Già qualcuno aveva parlato di "storpiare" (tra virgolette perché non inteso in senso negativo) il cognome di Samus da Occhioacuto in Occhiacuto se non sbaglio. Avreste piacere a vederli in maniera più... esotica? (che ne so, Kaeser Ferrorovente lo potrei far diventare Kaeser Stelbrov o cose del genere).
    Fatemi sapere!
     
  13. Blueberry

    Blueberry

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    il fantasy è un genere abusato e stra-usato.
    narrativamente parlando non si presta alle invenzioni... però secondo me, e mi rendo conto che la votazione è contro di me, bisognerebbe capire chi "racconta la storia".
    e potrebbe andare bene la terza persona.... ma, restando in tema "invenzioni", visto che sono più personaggi si potrebbe fare che ognuno, non dico proprio tipo un diario, racconti quel che vive...
    ovviamente lo stile del racconto varierebbe in base a questo

    quindi io approvo la prima persona.
     
  14. Vladislav

    Vladislav

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    Per quanto riguarda i nomi... personalmente è una cosa che mi cambia pochissimo, ma se proprio devo fare una scelta preferisco quelli "italianeggianti"
     
  15. metalupo

    metalupo

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    Per quanto riguarda i nomi, quelli apparsi fino ad ora, direi che vanno bene italianeggianti.

    Ciò non toglie che nomi di zone diverse potrebbero essere anche esotizzati, che sò i nomi orcheschi potrebbero essere tedescheggianti oppure russegianti, quelli del popolo del deserto arabeggianti, magari quelli della zona ovest oppure nord dell'impero ingleseggianti.
     

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