Io Alessio Comneno, primo di questo nome, Autokrátor Kaisár Augustos, Basíleus ton romaíon, Imperator Caesar Augustus, Imperator Romanus, comunico la nascita di una grande Unione Navale Dell’Europea Mediterranea. Essa, non va intesa come un alleanza nel senso stretto della parola. Secondo l’accordo, tutti i paesi firmatari si impegneranno a riunire le proprie flotte ad un eventuale chiamata alle armi in caso di pericolo. Principalmente, questa Unione Navale è diretta contro i più acerrimi nemici, per di più infedeli, dell’Europa mediterranea: i Saraceni. Tuttavia, chiunque danneggi gli interessi comuni dei paesi firmatari dell’accordo, potrà subire un assalto navale da parte dei paesi facenti parte dell’Unione. Attualmente, i paesi firmatari dell’accordo sono: Impero Romano d’Oriente Pisa Venezia Genova Amalfi Ancona Chiunque possieda una flotta, anche minuscola, può decidere di aderire al patto navale, a condizione che esso non sia Saraceno. Potrà chiedere della propria adesione su questo proclama o inviando un messaggero [MP] al grande Imperatore Romano d’Oriente, fondatore dell’Unione navale e padre dell’accordo Secondo le regole dell’accordo, se due paesi firmatari dell’accordo entreranno in guerra l’uno contro l’altro, verranno temporaneamente espulsi dall’accordo. Per prevenire eventuali contrasti, la flotta Imperiale Romana si schiererà, in caso di guerra, tra la Veneziana flotta e le altre Repubbliche Marinare facenti parte dell’Unione. [Tengo a precisare che codesta Unione Navale, non è per niente un alleanza, ma solo una temporanea chiamata alle armi contro chi danneggia il nostro interesse comune, pertanto non comporta né obblighi politici né tantomeno spese in PA]
Il sublime sultano di Siria ed Emiro di Damasco invia un messaggero all'Imperatore Romano Alessio Comneno: "Pace è stata siglata fra i regni d'Oltremare ed il Sultanato. Questo patto violento mina la stabilità delle nostre regioni e può avere serie ripercussioni sui rapporti fra l'Emiro ed i principati; dev'essere dunque subito ritirato nella sua intenzione militare o ogni patto commerciale in essere fra Damasco e gli stati crociati sarà interrotto e la pace stessa potrebbe essere seriamente a rischio."
E l'Imperatore Romano d'Oriente risponde: Questa Unione Navale è soltanto un atto preventivo contro eventuali assalti Saraceni. Va intesa come una sorta di alleanza difensiva, anche se essa non è. Al Sultanato di Damasco, come a quello Almoravide e Fatimida, o a qualunque stato Saraceno del mediterraneo, non verrà torto un capello senza un buon motivo. Motivo di chiamate alle armi delle flotte dei paesi firmatari dell'accordo può essere ad esempio un assalto agli stati crociati dell'Oriente o allo stesso Impero Romano d'Oriente; oppure un nuovo tentativo Saraceno di impadronirsi della Sicilia, o ancora, un assalto alle cristiane isole mediterranee. Ciò comportarà una mobilitazione delle flotte dei paesi firmatari del patto contro la nazione incriminata, con il conseguente blocco dei porti e distruzione della flotta. Fino a quando una delle suddette eventualità si avvererà, la pace continuerà a regnare nelle pacifice acque del mediterraneo.
I nobili bizantini non sono disposti ad accettare l'entrata di Venezia. La piccola repubblica ha già l'obbligo di intervenire a favore dell'impero grazie alla Crisobolla del 1082. Se Venezia intende rinegoziare la sua alleanza, la Crisobolla sarà rinegoziata con essa
L'imperatore vuole far notare che il fatto non è una rinegoziazione dell'alleanza Veneziana nei confronti dell'impero, bensì soltanto l'entrata in una lega navale. Inoltre, l'Unità Navale qui descritta, non si occupa di difendere l'impero, bensì tutta la cristianità dai suoi nemici. Venezia ha già ribadito all'imperatore la sua volontà di onorare gli accordi presi
Difesa di tutta la cristianità quindi anche dei normanni che ci hanno scacciati dalle nostre terre. Dei latini che occupano illegalmente il nostro levante. Di veneti che sciacciano i nostri mercanti. Tale mossa è follia
L'imperatore è stanco dell'ostruzionismo attuato dai "nobili bizantini", ed è indignato degli insulti a lui diretti. Invita i nobili a conferire con lui in privato, da ora in poi.
ricordiamo all'Imperatore come la nobiltà romioi alla quale Egli ha elevato la Nostra Persona debba, nel Senato di Costantinopoli, esprimere la propria opinione per consigliare il Tredicesimo Apostolo
Il califfato Fatimide si dice piuttosto infastidito dal fare dell'imperatore. Questo vostro Atto viene visto da noi come una perentoria presa in giro della pace siglata poc'anzi. Pertanto invitano come anticipato dall'emiro di Damasco e Sultano di Siria di riflettere attentamente su questa decisione
Il comune di Genova chiarisce e rassicura i popoli del levante riguardo le buone intenzioni della nostra alleanza, a carattere puramente difensivo. Inoltre ricorda che poco tempo addietro, il Sultano di Damasco ha anch'egli stipulato una simile alleanza con i popoli fratelli e gli emiri, ma consci dell'onestà della parola data dal Sultano, e delle buone intenzioni di Damasco, nessuno reclamò. In questi periodi di tensione è facile fraintendere le parole dei vicini, ma Genova auspica di risolvere le questioni con gli emissari, piuttosto che coi ferri.
Il messaggero del sublime Sultano di Siria Duqaq I, Emiro di Damasco e ispiratore della Vera Fede per il suo popolo risponde ai genovesi: "E' impossibile ogni paragone fra un'alleanza in difesa delle nostre terre deliberatamente da voi attaccate anni or sono e un'alleanza che si propone di trasportare in Siria migliaia di soldati stranieri da un momento all'altro con l'intento di soggiogare ulteriormente i nostri fratelli. Il sultano ribadisce la sua volontà: che tale patto sia sciolto immediatamente o la pace sarà da considerarsi nulla."
Le vostre terre? Osate anche chiamarle vostre terre? Le terre sante sono di proprietà esclusiva del Cristo, mentre tutte le altre erano di poprietà dell'Impero Romano, prima che voi arrivaste e le prendeste con la forza. L'Unione Navale non verrà sciolta, sicuramente non perchè siete voi, Saraceni, ad ordinarlo. Come ha ribadito il messo inviato da Genova, se voi invasori non avete in mente di soggiogare altri popoli europei nel futuro, non avrete allora nulla da temere. Sappiate che, come diceva un vecchio detto: "La pace mi piace, ma la guerra non mi dispiace". Spero davvero che non si debba per nulla arrivare a tale situazione, che il buonsenso trionfi, e che la pace continui a regnare tra di noi. Che i Sultani d'Egitto e di Siria facciano ciò che reputano giusto, per loro e per la loro gente.
"Non hai visto coloro che si vantano di essere puri? È Allah che purifica chi vuole Lui. E non subiranno neppure un torto grande quanto una pellicola di dattero. " La vostra arroganza vi porterà alla follia. Non tollereremo di essere chiamati usurpatori in casa nostra, che sia dunque la guerra contro chi ha osato infangare il nostro nome.
La nostra arroganza ci ha permesso di difendere i territori che non ci avete ancora portato via [Non ho capito, intendi scatenare la guerra mondiale al primo turno? Stai scherzando vero?]