Qual è, secondo voi, il tipo di esame più "meritocratico"? L'orale dove io viaggio fortissimo, mi rendo conto che per alcuni può essere un freno, in quanto ansiosi e poco propensi all'arte oratoria, in più la maggior parte delle volte mi è successo di sapere le stesse identiche cose (e anche molto meno) di alcuni miei colleghi e di prendere il massimo dei voti, mentre i loro venivano bocciati. Insomma in certi orali poi ti capita la domandina precisa e specifica e se non la sai vieni bocciato, o gente che non dice proprio nulla ma ci gira intorno e prende voti altissimi. Nello scritto (che non ho mai fatto) succede peggio o gli studenti più preparati possono avvantaggiarsi meglio?
Lo scritto è una gran rottura!! Scrivere BENE e sintetizzare la risposta migliore nello SPAZIO prescelto: una tortura. Nell'orale ci si può sbizzarrire, girarci intorno finchè non trovi l'esatta via, oppure delineare nei dettaglia la risposta...poi se è un orale multiplo (con più persone), mi sento quasi in una sfida oratoria dove ognuno campa anche sulle lacune dell'altro e la bravura sta non solo nel dare la risposta più esatta ma non dare la possibilità agli altri di attaccarsi al tuo discorso.
l'orale per me non dovrebbe esistere, provocatoriamente direi che è stato reso obsoleto dalla scoperta della scrittura varie migliaia di anni fa. L'orale è maggiormente soggetto a "errore" perchè provoca bonus agli oratori e malus agli ansiosi, e dipende dall'umore del professore e dalla simpatia che prova nei riguardi dell'esaminato, non lascia nulla di scritto. faccio studi scientifici, da me per le materie pesanti (da 9 CFU in su) l'orale si fa successivamente allo scritto, e scritto scarso --> non ammissione all'orale; invece per le materie leggere (6 crediti o meno) spesso l'esame consiste solamente nell'orale, quindi dove studio io l'orale è secondario rispetto allo scritto, non oso pensare come è dove quasi non si scrive fino a quando si arriva alla tesi.
Nella mia facoltà gli esami sono tutti orali (studi umanistici), ma per alcune materie è possibile fare degli esoneri scritti, da integrare successivamente con un esame orale "ridotto". Ma la procedura è del tutto facoltativa, tanto che non ho mai dato un esame scritto in tutta la mia carriera universitaria. Mi cimenterò per la prima volta in un esame scritto solo perché, per mia cultura personale e per avere qualcosa in più da inserire nel curriculum, ho inserito nel mio piano di studi una lingua straniera (Spagnolo, manco a dirlo ) attinta dalla facoltà di Lingue. Ma ripeto, è una scelta mia quella di studiare una lingua in più oltre all'Inglese e dover affrontare una prova scritta. Chi avrà preso decisioni diverse, continuerà a dare solo esami orali. Eppure non ho avuto alcun problema a scrivere la tesi (ed era su un argomento molto specialistico con poche fonti, un delirio), mi avrà aiutato il fatto che al Liceo me la cavavo a scrivere e il fatto che mi piace scrivere racconti e poesie. Conosco però colleghi che hanno fatto un gran fatica a sistemare e correggere il testo e che hanno adottato artifizi per "allungare il brodo" e raggiungere un numero decente di pagine (il più classico era inserire delle immagini nella tesi). Sulle modalità di esame: orale e scritto hanno i loro pro e i contro. Comunque per esperienza personale, il livello di simpatia/antipatia di un professore verso uno studente si fa vedere anche nello scritto. In realtà non penso che nessuno dei due metodi sia, ufficialmente, più meritocratico dell'altro.
Il fatto che molti si lamentano dicendo che agli scritti vale molto la parzialità del professore, mentre in un test a punti o sai o non sai. Però, c'è un però, in studi di storia come i miei come si fa a ridurre tutto in un compito scritto? Cioè nell'orale, per me, chi sa di più può riuscire a modellare l'interrogazione, a spaziare su più argomenti, inserire aneddoti o citazioni, fare collegamenti ecc. ecc. Nello scritto ho paura che si prediliga più uno studio a memoria, e se vi fossero domande aperte queste in realtà sarebbero come delle domande orali. Forse si potrebbe fare una scrematura, primo esame scritto e secondo orale e così si argomentano le risposte date o se ne riceveranno altre. Proprio oggi ho dato un esame da 9CFU studiando intensamente mattina giorno e sera soltanto 2 giorni col massimo dei voti (mi aspettavo un 18 scarso ma mi hanno chiesto l'unica cosa che ho studiato). Però certe volte vengo inspiegabilmente bocciato per domande inutili, fuori programma, o professori abbastanza lunatici nonostante la preparazione sia di mesi e l'esame da 6 crediti. Lo stesso accade ai miei colleghi, gente di un ignoranza abissale prende 30 e gente preparatissima viene respinta inesorabilmente. Sembra una slot machine, non c'è una minima possibilità di poter in qualche modo dirigere la propria carriera. Questo è abbastanza frustrante certe volte, in un'occasione sono stato bocciato perché la mia preparazione non ritenuta assolutamente idonea, provo quindi lo stesso esame al secondo appello senza aver minimamente toccato un libro: 30 e Lode. Mboooooo
Per storia si potrebbe fare una presentazione del periodo orale e uno scritto specifico. Per esempio: la battaglia di Cassino orale, la difesa dei tedeschi all'hotel scritto. Oppure: la peste nel medioevo orale, l'influenza della morte nera nella letteratura scritto.