"Dividing the Spoils: The War for Alexander the Great's Empire" di Robin Waterfield Premessa importante: il libro è in inglese ma secondo me si tratta di un inglese abbastanza semplice. Io non ho avuto alcun problema, anche se leggo libri in inglese da svariati anni quindi sono abituato, ma penso che sia accessibile a chiunque abbia una buona conoscenza della lingua inglese. Il libro si pone l'obiettivo di raccontare, o per meglio dire riassumere, le guerre dei Diadochi, ovvero i Successori di Alessandro Magno che, alla sua morte, si spartirono il suo impero. L'autore non vuole offrire una trattazione completa oppure un'analisi delle varie teorie accademiche sul periodo in questione; egli si pone invece l'obiettivo di spiegare in termini semplici non solo le vicende storiche, ma anche i cambiamenti in ambito culturale e religioso legati agli eventi di quel periodo, con particolare enfasi su quello che accadde in Grecia. Il libro è composto da 16 capitoli, ciascuno abbastanza breve, dalle 10 alle 15 pagine. Fornisco un breve riassunto di ogni capitolo in modo da farvi capire gli argomenti trattati. L'Eredità di Alessandro Magno: il primo capitolo parte dalla morte di Alessandro Magno e, dopo aver riassunto molto velocemente le sue conquiste, cerca di spiegare la situazione creatasi al suo decesso e i problemi legati alla successione. Secondo l'autore le guerre dei Diadochi sono in parte dovute alle scelte di Alessandro nei suoi ultimi anni. Nel capitolo si parla anche dei sospetti di Olmipiade su Antipatro, dell'invio di Cratero a sostituirlo e del tradimento di Harpalus. La Conferenza di Babilonia: il secondo capitolo parla della Conferenza di Babilonia e dello scontro tra le proposte di Perdicca, Nearchus e Tolomeo. A seguito del compromesso raggiunto di ben quattro reggenti, viene narrato il fallito tentativo di Meleager di sostenere il fratellastro di Alessandro e di ottenere il potere per sé stesso. Ribellione: all'inizio si narra della ribellione in Battria di 20 000 mercenari greci, ma poi la parte centrale del capitolo parla della diffusione della cultura greca nell'impero di Alessandro, portando in particolare l'esempio della città afgana di Ai-Khanum. Per finire si parla della Guerra Lamiaca, delle gesta di Antipatro e Cratero e della morte di Leonnato. Perdicca, Tolomeo e il cadavere di Alessandro: qui si parla delle azioni e delle trame di Perdicca e di Olimpiade e successivamente del furto del cadavere di Alessandro da parte di Tolomeo. Il corpo fu conservato a Menfi in attesa del completamento del palazzo ad Alessandria. La parte finale del capitolo tratta della crescita dell'ethos dell'individualismo e le conseguenze che questo ha portato in filosofia e arte. La Prima guerra Dei Diadochi: ovvero lo scontro tra Antipatro ed Eumene in Asia Minore e quello tra Perdicca e Tolomeo in Egitto. La parziale vittoria di Eumene e l'assassinio di Perdicca portarono alla Spartizione di Triparadiso. Il capitolo tratta anche di come si svolgeva una campagna terrestre in quel periodo. Il momento di Poliperconte: si parla della resa dei lealisti di Perdicca e dell'ascesa di Poliperconte, che fu nominato reggente da Antipatro alla morte di quest'ultimo. Si parla anche dell'impoverimento e dei cambiamenti all'economia in Grecia, con le città che furono sempre più dominate da cittadini ricchi. Il Trionfo di Cassandro: il capitolo inizio con le battaglie in Grecia e Macedonia tra Poliperconte e Cassandro. L'uccisione di Filippo III e Adea da parte di Olimpiade, seguiti dalla sconfitta e uccisione di Olimpiade da parte di Cassandro permettono a quest'ultimo di prendere il controllo della reggenza di Alessandro IV. Si parla della fondazione di Salonicco e altre città e di come avveniva il combattimento navale in quell'epoca. Per finire si parla della fine della democrazia ad Atene e di come ciò influenzò anche la commedia, più leggera e meno satirica. Tale cambiamento si può osservare anche nell'escapismo nell'arte e nell'attenzione di poeti e pittori greci per il mondo bucolico e pastorale. A caccia di Eumene in Iran: il capitolo tratta dei problemi nelle satrapie orientale, della marcia di Eumene a Est e della sua sconfitta da parte di Antigono. Per finire si parla di Chandragupta Maurya e del suo impero in India. Antigono, Signore dell'Asia: si inizia con la guerra tra Antigono da una parte e Tolomeo e Cassandro dall'altra. Si tratta della guerra commerciale nei confronti di Tolomeo per il controllo del legname. Si prosegue con la decisione di Poliperconte di allearsi ad Antigono e quindi della sua invasione da parte di Cassandro. Si conclude con l'assedio della Fenicia e la Proclamazione di Tiro da parte di Antigono. Il ritorno di Seleuco: il capitolo inizia con la situazione in Tracia e Asia Minore tra Antigono e Lisimaco e prosegue con l'invasione della Palestina da parte di Tolomeo e la sconfitta di Demetrio a Gaza. A seguito di quest'ultimo sviluppo, Antigono decise di fare la pace con Lisimaco e Cassandro per tornare in Palestina ma nel frattempo Seleuco riuscì a riprendersi Babilonia. La parte finale del capitolo parla della Pace di Dinasti e delle poche notizie relative alla guerra di Babilonia giunte fino a noi. La Guerra in Grecia: con l'uccisione di Alessandro IV da parte di Cassandro e la morte di Eracle per mano di Poliperconte, si assistette alla fine degli Argeadi e alla pretesa dei Diadochi di guerreggiare per assicurare un futuro agli eredi di Alleandro. Il capitolo tratta poi della fallita invasione della Grecia da parte di Tolomeo, di come Demetrio riportò la democrazia ad Atene e del museo costruito ad Alessandria. La fine di Antigono: dopo la conquista di Cipro da parte di Demetrio, i Successori si proclamarono re, dando inizio alle monarchie assolute ellenistiche. Antogono iniziò una fallimentare invasione dell'Egitto, mentre nell'assedio di Rodi Demetrio ottenne il soprannone Poliercete a causa della sua enorme torre d'assedio. In seguito Demetrio riconquistò la Grecia da Cassandro mentre Poliperconte morì vecchio. Per finire il capitolo tratta della Battaglia di Ipso e delle morte di Antigono. I Regni di Tolomeo e Seleuco: questo capitolo non è focalizzato sulla guerra ma cerca di entrare nel dettaglio dei regni di Tolomeo e Seleuco, provando a ipotizzare come furono amministrati, pur con pochi dati a disposizione. Il background comune è quello macedone: un re guerriero assoluto, circondato da amici, legittimato da assemblee di cittadini che sono soldati. Infatti sia Tolomeo che Seleuco elargirono terre ai soldati per ottenere lealtà e delle forme di presidio locale. Si concentrarono inoltre sul fare contenti i preti e sull'impiegare i nativi nell'amministrazione del proprio regno. La Rinascista di Demetrio: in seguito allo battaglia di Ipso, si parla dello sviluppo della Tetrapoli siriaca e della sopravvivenza di Demetrio come pirata alleato di Seleuco. Alla morte di Cassandro, Demetrio attaccò la Grecia addocchiando la Macedonia. La parte finale del capitolo tratte delle scuole di pensiero ad Atene focolizzate sull'individuo: epicureismo e stoicismo. La caduta di Demetrio: il capitolo inizia parlando di Pirro, re dell'Epiro, e di come, al seguito della guerra civile tra i membri della Dinastia Antipatride, Demetrio divenne re della Madeconia. Il capitolo tratta quindi della morte di Tolomeo e del proliferare di culti che offrono la salvezza personale, per poi concludersi con quella che alcuni definiscono come la Quinta Guerra dei Diadochi e che porta alla morte di Demetrio. Gli ultimi Successori: l'ultimo capitolo inizia con Lisimaco, finora poco considerato e di cui si fa un veloce riassunto, parlando della sua vittoria su Pirro, della ribellione e morte di suo figlio Agatocle e della sua sconfitta finale e morte per mano di Seleuco. La parte centrale del capitolo parla della diffusione dei processi di deificazione per i sovrani in base alle loro capacità. L'ultima parte narra della morte di Seleuco, l'ultimo successore di Alessandro, e della conquista della Macedonia da parte di Antigono II Gonata. La morte dei veri Successori, coloro che avevano conosciuto Alessandro, porta alla fine dei tentativi di ottenere il controllo del suo intero impero e la creazione di distinti regni separati. Infatti anche se ci saranno ancora guerre tra questi regni in futuro, gli obiettivi saranno più limitati. Il libro contiene anche 16 immagini di reperti e di luoghi storici, 9 mappe (che però ho consultato poco a dire il vero), un'utile cronologia degli eventi (divisi in storici e culturali), un elenco dei personaggi principali e l'utilissima genealogia di alcune delle principali dinastie (Argeade, Antigonide, Tolemaica, Antipatride, Molossa e Lisimachide). Ovviamente c'è anche un elenco di note e soprattutto un lungo elenco di fonti bibliografiche, sia antiche che recenti. Il mio giudizio è decisamente positivo. Il libro è introduttivo e quindi tralascia volutamente alcune figure minori per concentrarsi su una narrazione riassuntiva. Devo ammettere che in alcune parti ho trovato la narrazione un po' troppo veloce e sbrigativa, ma in generale il ritmo è abbastanza coerente e facile da seguire. Sicuramente mi piacerebbe approfondire alcune sezioni con letture più approfondite, ma d'altra parte questo è lo scopo di un libro introduttivo. Ho trovato particolarmente piacevoli le sezioni che si occupano non solo di battaglie, ma anche dei cambiamenti economici, religiosi, artistici e culturali in Grecia e nel mondo ellenistico, anche se forse alcune volte hanno contribuito a "rompere" un po' la narrazione (ma spesso sono invece ben inseriti). Lo consiglio a persone che hanno solo una vaga conoscenza di chi fossero i Diadochi (come ce l'avevo io prima di leggerlo) e sono interessati a scoprire e conoscere meglio questo "conflitto dimenticato", che pure ha avuto una notevole influenza su un territorio molto esteso. Non lo consiglio a chi ha già un'ottimo conoscenza di quest'epoca e di queste vicende, anche se potrebbe essere comunque una lettura piacevole anche per loro. Penso proprio che leggerò altri libri di questo autore; il suo stile, la sua chiarezza e la sua capacità riassuntiva e di narrare le vicende mi sono piaciuti molto.