Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Gennaio 2014.

  1. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Tutto molto interessante.quindi fammi capire tutto questo per te è giustificato? Così giusto per capire.
    Perché alla fine possiamo stare qui anche a discutere per 80 pagine però alla fine si riduce a questo.l’invasione russa è giustificata da quello che tu affermi? La risposta è semplice.sì o no.
     
    Ultima modifica: 20 Marzo 2022
  2. ex wolf

    ex wolf

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    Questi e le loro controparti russe tipo Wagner confondono nazismo con nazionalismo o meglio reinventano il nazionalsocialismo a loro uso e consumo risultando grotteschi visto che usano svastiche e altre simbologie di quell'abominio
    Ci sarebbe da ridere se la situazione non fosse così dannatamente seria
    In ogni caso ritengoo che chi passa dalle parole per schifose che possano essere, dalle teorie per quanto abominevoli, ai fatti e inizia a bombardare le città passa automaticamente dalla parte del torto.
     
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  3. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    (1) Ukraine Weapons Tracker (@UAWeapons) / Twitter

    Utente interessante. Ovviamente è di parte, ma i filmati son filmati. E l'invincibilità dell'esercito russo ne esce piuttosto ridimensionata. (i supporter dell'inquilino del Cremlino meglio che evitino di guardarlo, potrebbero andare incontro a momenti di depressione)
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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  5. GyJeX

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  6. GeorgePatton

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    Ultimi dati abbastanza credibili delle perdite russe: 9860 morti, 17000 feriti , almeno 3000 disertori.

    Su 200000 soldati schierati all’inizio è un’ecatombe
     
  7. Rio

    Rio

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    Tra i feriti sono contati anche i feriti leggeri o solo quelli inabili al combattimento per più di un tot di tempo (es: ferite gravi, mutilazioni, ecc)?
     
  8. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    non te lo so dire. Mi pare che siano cifre apparse su un giornale russo .
    Non so altro
     
  9. ex wolf

    ex wolf

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    Sicuro fosse un giornale russo? Perché quelle reali potrebbero essere molto più severe vista la censura
    Visto che cita anche i disertori tenderei a escluderlo
    "La prima vittima della guerra è la verità"
     
  10. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ho rivisto la notizia almeno tre volte ieri sera sul tardi, anche su canali non italiani. E' apparsa su un portale molto vicino al Cremlino. E' rimasta online per pochi minuti e poi è sparita. Ho visto lo screen ripreso da...non mi ricordo se Financial Times o altro. Non capisco il cirillico quindi non posso darti la certezza di cosa ci fosse scritto, ma se la notizia ha fatto il giro del mondo probabile che sia attendibile.
     
  11. Prostetnico

    Prostetnico

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    Nessuno sano di mente può giustificare l'azione Russa.
    Ma tentare di analizzare come e perché si sia giunti a questo punto credo sarebbe un argomento interessante.

    Sentita anch'io e rimbalzata su più canali, 10000 caduti confermati da fonte vicina al Cremlino, imho sono molti di più, è un massacro...


    Edit: spunto, https://www.ilfattoquotidiano.it/20...ano-i-regimi-che-vogliono-indebolire/6528041/
     
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  12. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Aggiornamenti sulle navi russe avvistate dai giapponesi e salpate qualche giorno da una delle basi della flotta del Pacifico.
    Si tratta di 4 navi per operazioni anfibie, di cui una con il ponte pieno di camion (una ventina in tutto). Ecco un estratto dell'articolo:

    The hull numbers on the Russian ships, shown in photographs released by Japan, suggests the ships were the Alligator IV-class Nikolay Vilkov; the Ropucha I-class Oslyabya and Admiral Nevelskov; and the Ropucha II-class Peresvet. All four belong to the Russian Navy’s Pacific Fleet and make up the entirety of its major amphibious units.

    The ships were traveling in two groups. One was comprised of Nikolay Vilkov and Oslyabya, first seen heading west in the evening of March 15, 70 kilometers (38 nautical miles) northeast of Cape Shiryazaki on the northern tip of Japan’s main island of Honshu.

    Photos released by the ministry showed the top deck of the Nikolay Vilkov packed with at least 17 military trucks. All four ships also have internal holds capable of carrying various cargo or troops.

    Guardando una foto di due delle navi scattata da un ricognitore giapponese, non sembrano in gran forma, considerando che sono appena salpate.

    [​IMG]
     
  13. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ne ho sentito parlare ieri sera in tv, perciò sono andato in rete a dare un'occhiata. I motivi sono due.
    O hanno un'elevata quantità di morti per covid, oppure....meglio non pensarci

    il link è questo: Il documento choc prima della guerra: "Fosse comuni in Russia". E lo scenario atomico (insideover.com)
    ma riporto comunque il testo.

    Questo, invece, è il link che porta alla legge: ГОСТ Р 42.7.01-2021 «Гражданская оборона. Захоронение срочное трупов в военное и мирное время. Общие требования» - Документ - МЧС России (mchs.gov.ru)

    GUERRA /

    Federico Giuliani
    15 MARZO 2022

    • “Difesa Civile. Sepoltura urgente di cadaveri in tempo di guerra e di pace”. È il nome di una legge entrata in vigore in Russia lo scorso 2 febbraio e consultabile dal 20 dicembre sul sito del governo della Federazione Russa, precisamente sul sito del Ministero per le Emergenze (qui il link). Occhio alle date del calendario: il 2 febbraio significa 22 giorni prima dell’inizio della missione russa in Ucraina.

    Nel documento, di 20 pagine, è possibile leggere informazioni, o meglio istruzioni, relative alla trasformazione di campi incolti in fosse comuni. L’Agenzia federale per la regolamentazione tecnica e la metrologia di Mosca ha dato precise indicazioni alle amministrazioni locali su come effettuare vere e proprie sepolture di massa. Si parla di fosse lunghe 20 metri, larghe 3 e alte 2,3, su superfici che possono toccare anche i 40 metri.

    Il compito di prepararle è affidato a scavatori e bulldozer dotati di una “produttività media di 80 metri cubi l’ora”, mentre le salme dovranno essere sepolte mantenendo tra loro una distanza di “un metro e mezzo”. Leggendo le indicazioni fornite dalle autorità russe c’è chi ipotizza che Mosca non solo sapesse già di voler effettuare la sua “operazione militare” in Ucraina, ma che prevedesse anche eventuali perdite.

    Il documento sulle sepolture
    In Russia, le voci sulle sepolture urgenti si erano diffuse già a partire da settembre. In quel periodo, infatti, le autorità avevano emesso un’ordinanza inerente alla “sepoltura urgente” di civili e militari. Dal momento che in quel periodo nessuno riteneva plausibile un conflitto in Ucraina, la notizia del sopra citato documento per le sepolture, almeno in un primo momento, era stata letta come conseguenza della pandemia di Covid-19. In effetti, con poche persone vaccinate e un numero elevato di contagi, il Cremlino non sembrava esser messo in una posizione sanitaria ottimale.

    In realtà, in quel testo, viene disegnato uno scenario che supera la necessità di seppellire i quasi mille decessi al giorno che, in quelle settimane, stavano avvenendo in terra russa. Questo scenario, hanno sottolineato vari esperti, coincide semmai con un conflitto di enorme portata. Tornando a quanto sta accadendo in Ucraina, David Rossi, responsabile di Difesa Online, ha spiegato a Il Fatto Quotidiano che una notizia del genere è “inquietante”, tanto per la “carneficina in corso”, con le salme dei soldati russi uccisi “di cui non si ha notizia”, quanto per gli stessi civili ucraini, che stanno fuggendo da Karkhiv e Mariupol verso Est.

    “Quale sia il loro destino arrivati lì non sappiamo, come non abbiamo immagini di popolazioni spostate dal Donbass prima dell’inizio della guerra. Sappiamo che sono rimasti molti maschi adulti, arruolabili, ma di donne e bambini non si sa. Non che li stiano eliminando, ma la necessità di una legge simile, anche solo per il tempismo, è quantomeno sospetta. Per di più prevede le modalità di spostamento di grandi masse di persone”, ha spiegato, ancora, Rossi. Certo, stiamo parlando di supposizioni ma sulle indicazioni contenute nella legge, a quanto pare, c’è poco da discutere.

    Lo spettro di uno scenario nucleare?
    Il testo contiene anche varie immagini che raffigurano le sezioni di fosse a quattro strati. Riporta minuziosamente il modus operandi da seguire per interrare i corpi e quantifica la manodopera necessaria per seppellire “1000 morti entro 3 giorni”. “Chi ha elaborato quegli standard di sepoltura non ha certo in mente una catastrofe naturale: tali perdite possono verificarsi solo quando vengono usate armi di distruzione di massa“, ha aggiunto Alexander Golts vicedirettore del quotidiano Yezhednevny Zhurnal nonché esperto militare che ha lavorato al ministero della Difesa russo.

    Anche perché il documento rende plausibile uno scenario da guerra nucleare, introducendo il concetto di “grado di distruzione della città” e ipotizzando perdite massime tra la popolazione non adeguatamente protetta pari al 30% degli abitanti. La percentuale scende, poi, al 10% per chi ha accesso a rifugi semplici e al 5% per chi, invece, può affidarsi a rifugi antiatomici. Resta da capire se questo testo sia da leggere come semplice e ipotetica precauzione verso qualcosa che non si verificherà mai o se, al contrario, sia stato effettivamente associato alla vicenda ucraina.
     
  14. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Articolo molto interessante su Difesa Online. Lo trovate qui, ma lo riporto sotto per chi vuole leggerlo direttamente

    Il fallimento della guerra di aggressione voluta da Putin - Difesa Online

    IL FALLIMENTO DELLA GUERRA DI AGGRESSIONE VOLUTA DA PUTIN

    (di David Rossi)
    23/03/22


    La Russia non può che vincere data la sua superiorità. Questo mantra - autoevidente per la missione storica della Russia secondo il Cremlino e dettato dai numeri e dai mezzi schiaccianti secondo molti esperti militari occidentali che probabilmente sanno poco o nulla di modern urban warfare - si scontra con i fatti, come andremo qui ad argomentare.

    La battaglia decisiva? Il primo giorno

    Non per niente, fin dall’inizio, abbiamo sostenuto che la battaglia per l’aeroporto Antonov, combattuta fra le forze speciali russe e il 24° battaglione di reazione rapida ucraino, addestrato per anni dalla NATO, abbia deciso fino ad oggi l’andamento della guerra. Una volta persi più di mille fra gli uomini migliori - spetsnaz, ceceni ecc - e trovandosi respinta, Mosca ha finito per farsi logorare fra Bucha e Irpin senza speranze di poter attaccare Kiev. La recente controffensiva ucraina su questo fronte ha messo in luce tutti i limiti materiali e tattici delle forze russe. Insomma, ha fatto crescere fra i militari e i politici del Mondo libero l’impressione che la Russia non possa proprio vincere questa stramaledetta guerra.

    Il problema delle risorse umane

    In primo luogo, non può vincere perché dovrebbe conquistare ogni città (Kiev, Kharkiv, Sumy e poi magari Leopoli ecc.) subendo ogni giorno in ogni singola città centinaia -e in alcuni casi anche migliaia- di perdite (morti, feriti e mutilati) come sta succedendo da due settimane dalle parti di Mariupol e del Donbass meridionale. Dal ché non consegue solo un indebolimento del fronte interno, ma un vero e proprio disfacimento di battaglioni e reparti. Il fatto che siano stati richiamati uomini e mezzi dall’Estremo oriente e dal Caucaso la dice lunga sul problema di risorse umane che affligge l’offensiva russa.

    Il problema del controllo del territorio

    In secondo luogo, non può vincere perché dovrebbe poi mantenere sul posto una forza - molto consistente - sufficiente a far fronte alla resistenza nascosta fra le macerie e i ruderi di ogni città abbattuta, per tenere a bada l’eventuale popolazione residua - costituita quasi solo da uomini adulti capaci di portare un’arma - o per deportare decine di migliaia di persone per “ripulire etnicamente” il territorio. In ogni caso, si tratta di uno sforzo al di là delle capacità delle forze schierate nel teatro ucraino e, probabilmente, per la Russia tout court.

    Il paragone sbagliato con Grozny e Aleppo

    In terzo luogo, non può vincere perché i precedenti di Aleppo e Grozny non reggono come paragoni, se non nella fuorviante impressione di efficacia lasciata negli osservatori. Parliamo di città che rappresentavano, per lo Stato islamico e per la resistenza cecena rispettivamente, gli unici centri direzionali e logistici, annientati i quali le difese persero rapidamente di coesione e di efficacia. Chi paragona questi due casi all’Ucraina lo fa nell’ignoranza più totale della sua capillare rete ferroviaria, delle sue barriere naturali fluviali e orografiche, delle dimensioni e della struttura urbana delle città da prendere, del fatto che i Sovietici stessi ricostruirono Kharkiv e gli altri centri abitati distrutti dai Nazisti pensando a un futuro assedio. Ma davvero i nostri esperti, un po’ come i carristi russi, non hanno mai guardato una mappa dell’Ucraina?

    La sanguinosissima presa di Mariupol

    In quarto luogo, non può vincere, infine, perché Mariupol non è ripetibile e ce lo insegnano proprio le enormi difficoltà incontrate dai Russi. Mariupol, infatti, è la sola città ucraina di una certa consistenza vicina alle basi dei Russi: eppure, sta macellando le truppe terrestri di Mosca così tanto che persino i Ceceni hanno preferito restare defilati. Pare evidente che se Kiev avesse avuto forze sufficienti, avrebbe potuto sdoppiare quelle presenti nel Donbass, le quali da un mese tengono a bada la pressione combinata delle due repubbliche separatiste e dei Russi, e trasformare Mariupol in una nuova Alesia, colpendo alle spalle gli assedianti e costringendoli a combattere sui due lati.

    Escalation o nulla

    Infine, non può vincere perché la Russia non ha l’arma definitiva che dia la certezza di una resa incondizionata da parte degli Ucraini e perché il fronte da cui possono venire i rifornimenti, esteso dalla Polonia alla Romania, è lontano dall’essere messo in sicurezza. Più Mosca aumenterà la pressione, più il Mondo libero si sentirà autorizzato ad armare l’Ucraina. Quello che oggi appare impossibile, imprudente e ingestibile, domani diventerà realtà se Putin continuerà a spingere verso l’escalation. Purtroppo per lui e per noi, indietro non può tornare: dovrebbe spiegare ai Russi come mai continuano la censura e le limitazioni della libertà, se tutto va bene e la vittoria è vicina.

    In conclusione…

    Come avrete capito, le perdite dei Russi sono l’elemento centrale del nostro ragionamento: logorano i reparti, mettono a terra il morale delle truppe, umiliano la credibilità delle forze armate russe, minano la saldezza dei ruoli di comando e, in definitiva, annullano col tempo il consenso di Putin. E di dette perdite abbiamo una cartella piena: mentre scrivo, ho qui di fronte a me dozzine di foto e video che non posso pubblicare, data la loro estrema crudezza, superiore a quanto il lettore possa immaginare. Sono decine di convogli e di postazioni delle forze russe annientate a Kherson, a Irpin, a Sumy, a Mariupol negli ultimi giorni… Vi ripeto solo quanto riportato da personale medico bielorusso a Deutsche Welle la scorsa settimana, su uomini senza arti, né occhi, né orecchie, come non se ne vedevano dai tempi delle guerre di logoramento dei tempi passati.

    Quindi, quando la Komsomolskaya Pravda, facendo eco al nostro articolo, parla di quasi 10.000 morti e 16.000 feriti, forse tace delle vittime fra i Ceceni, Wagner e gli altri paramilitari, annientati a centinaia nelle ultime quattro settimane e nulla aggiunge all’impressione che gli attacchi dal cielo sulle città ucraine servano solo a accentuare l’impressione di una guerra “vecchia maniera”, combattuta da entrambe le parti con estrema brutalità e dove finire fra i prigionieri è cosa rarissima.

    È in questo scenario che si rincorrano tante voci di purghe del Cremlino fra gli alti vertici delle Forze armate e dei servizi di intelligence. Tutto ciò non fa che confermare l’impressione che Putin abbia citato il paragrafo sbagliato del Vangelo di San Giovanni. Noi, che continuiamo a considerare come un fallimento la guerra come impostata da Putin, avremmo piuttosto citato Caifa: “Bisogna che un uomo solo muoia per la salvezza di tutto il popolo”.


    P.S. Ma se domani la Russia vince la guerra facilmente e ci rimetti la faccia? Così, mi chiese a inizio marzo il barbiere, davanti alle mie certezze sulla tenuta di Kiev. Il rischio di perdere la mia faccia, allora come oggi, è poca cosa rispetto all’arrivo delle forze di Putin al confine con la NATO e i rischi enormi connessi. Se io ho ragione, lo scenario è da incubo. Se io ho torto, è quasi lo stesso incubo…



     
  15. GeorgePatton

    GeorgePatton

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  16. ex wolf

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    Amen
    La maggior parte delle persone non si rende conto del rischio che stiamo correndo
     
  17. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Io al terzo giorno di guerra ho dato una riordinata al rifugio antiatomico
     
  18. ex wolf

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    Superiorità della Confederazione...Svizzera :cool:
    Chi si interessa di wargame non è la maggior parte delle persone nella comprensione di queste dinamiche :approved:
     
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  19. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Speriamo sia il primo di una lunga serie

    March 23, 2022 - 13:25

    (Reuters) - Anatoly Chubais, a veteran Russian reformer, has left his post as President Vladimir Putin's special representative for ties with international organisations, a source familiar with the matter told Reuters.

    The source, who spoke on condition of anonymity, said Chubais had left the country and had no intention of coming back.

    Chubais is the highest-profile figure to step down since Russia began what it calls a "special military operation" in Ukraine.



    (Reporting by Reuters; editing by Guy Faulconbridge)
     
  20. bacca

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    l'ho spiegato ieri sera ai miei figli, no non è giustificato.

    Ora ipotizza che sei a Monaco nel 1938 e puoi uccidere Hitler, lo fai ? è giustificato ? semplicemente no.
    Certo con il senno di poi è facile dire si, ma a meno che tu non abbia l'assoluta certezza degli eventi successivi aggredire , senza che sia effettivamente una legittima difesa, non è mai giustificato.
    Ma con tutta sincerità credo che in questa guerra , come in altre questioni recenti , ci siano una serie di incredibili convergenze di interessi.
    Agli usa sta bene, all'europa pure
    All'Opec festeggiano
    Alla Russia va bene
    Alla Cina più che bene

    Ti dirò anche che per me questi neonazi fanno gran comodo più parti e che se non ci fossero stati bisognava inventarli
     
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