Quelle catene servono a impedire che ordigni a carica cava esplodano sul punto debole della torretta: le catene sono abbastanza pesanti da far detonare in anticipo il colpo e, vista la distanza dalla torretta, far perdere energia al getto della carica.
ne ho fatti 30 non sono matusalemme!!! http://www.army-technology.com/projects/merkava/images/merkava2.jpg qui si vedono meglio, però davverò singolare come soluzione, ma almeno funziona ? perchè se davvero funziona mi chiedo come mai sia l'unico mezzo ad utilizzare questo sistema... Anche l'M1a2 ha abbastanza spazio per un colpo diretto all'anello sul posteriore della torretta... i russi però sono più geniali risolvono tutto tecnologicamente Nel mentre cominciano veramente a scatenarsi le battaglie di terra e anche conteggiare i primi morti...
Ovviamente mi riferivo al numero dei messaggi sul forum Secondo te a cosa servono quelle catene allora?
Credo che abba intendesse 700 messaggi. L'altro uso delle catene può essere il bondage o il sado-maso ,ma ci credo poco: comunque le catene sono una soluzione di ripiego (sono state aggiunte dopo e non previste in origine) e non sono sempre totalmente efficaci.
Infatti, similmente a quanto è successo col Merkava, anche gli americani hanno ideato una protezione aggiuntiva per il retro di torretta, solo che è un tipo di slat armor come quella montata sugli Stryker, che ha lo scopo di non far detonare le testate degli RPG, piuttosto che quello di farle detonare prematuramente come nel caso delle "catene". Oggidì, in generale, i sistemi stand off contro le cariche cave hanno necessità di essere molto lontani dal punto da proteggere, cosa impossibile da realizzare se si volesse una protezione a 360°. Sul Merkava un buon metro dalle catene all'anello di torretta c'è: http://img265.echo.cx/img265/4629/100_1658.jpg ma è un caso più unico che raro. ciao
Un poco come il sistema russo ARENA costituto da mattonelle esplosive che con la detonazione, lanciano frammenti di metallo (come un grosso colpo di pallettoni) verso il missile in arrivo (che viene scoperto tramite sistema radar integrato.
il merkawa è praticamente quasi invulnerabile, specialmente l'ultimo modello, il quarto. è di gran lunga superiore all'abrams.. l'ho usato in MBT (per tornare a discorsi più ludici) e con un plotone ho fatto fuori da almeno 2 km una compagnia di T-72 (con corazza reattiva) siriani senza lasciargli praticamente il tempo di reagire e poi sono piombato in mezzo a diversi plotoni di parà armati di RPG 22 sbaragliandoli senza subire perdite!
Forse intendi l'ERA, l'arena è un'altro paio di maniche Panzer, in MBT anche i merkava saltano con i T-72, bisogna saperli usare . Anche i Leopard2 di Max alla lunga sono saltati, e sono praticamente invulnerabili anche senza Arena o Virss... E' capitato di vedere Leopard2 prendersi missili su missili senza il minimo danno, nemmeno con l'impiego dei Kornet che invece sui merkava danno ottimi risultati!! Per non parlare dei Sabot che si prendevano frontalmente a bruciapelo, e le arrabbiature si sprecavano!! Ma alla fine anche i leopard2 cadevano Forse MBT non è "scientifico" però di sicuro ci si avvicina parecchio... Dalle prove con MBT i leopard2 sono risultati migliori dei Merkava, persino degli Chyorni oriol e dei T-90 supertecnologici...
Intendevo proprio ARENA. Ho questi dati: Il sistema di difesa attiva per carri (KAZT - Kompleks Aktivnoj Zascity Tanka) inizialmente progettato e messo in servizio dall'URSS era il 1030M Drozd. Questo sistema era inizialmente nato per migliorare la protezione dei vecchi T-55 contro missili c/c e lanciarazzi portatili, nel 1978 esistevano già dei prototipi pronti ma l'esercito non era più interessato al progetto. La fanteria di marina sovietica invece aveva seri problemi a rimpiazzare i suoi vecchi T-55 con qualcosa di più moderno per i vincoli di dimensioni e peso dovuti ai trasporti in uso. Il Drozd fu prodotto dal 1981 al 1982 ed installato su alcuni T-55M o AM che vennero ridesignati T-55AD, tali carri ricevettero poi anche il nuovo missile c/c da 100mm 9K116 Bastion, il sistema fu ufficialmente dichiarato operativo nel 1983. Probabilmente furono prodotte circa 300 unità di Drozd e, tipicamente, il sistema era conservato in deposito e non montato sui carri durante le esercitazioni et similia per evitare fughe di notizie. Alla fine degli anni '80, quando i kit di corazzatura reattiva Kontakt-1 divennero comuni e disponibili anche per i T-55, la fanteria di marina trasformò i T-55AD in T-55AMV. Il complesso Drozd consiste di due sistemi di lancio ai lati della torretta ed un generatore di corrente ausiliario sul retro di torretta. Ciascun complesso di lancio è formato da quattro tubi di lancio ed un sensore RADAR doppler. La copertura in azimut è di circa 40º su ciascun lato rispetto all'asse di simmetria della torretta e da -6º a +20º in elevazione. Per evitare ingaggi contro qualcosa che non sia alla portata del Drodz i sensori sono tarati per rilevare oggetti che si muovano tra i 70 ed i 700m/s. All'atto dell'acquisizione il computer (analogico, ovviamente!) del complesso decide quale dei lanciatori sia in posizione migliore per l'intercettazione e fa fuoco automaticamente. Il proiettile è il razzo 3UOF14, calibro 107mm, con una massa di 9kg ed una velocità iniziale di 90m/s, viene sparato in modo da far detonare la sua testata a 7m dal carro ed investire dall'alto verso il basso il missile in arrivo con una rosa di scheggie preformate da 3g che viaggiano a 1600m/s circa. Il sistema è dotato di luci lampeggianti che avvertono i fortunati fanti attorno al carro che un razzo sta per essere lanciato. Il KAZT Arena è l'evoluzione del Drodz, il principio di funzionamento è similare, ma ci sono diversi miglioramenti. Il radar ad onde millimetriche è allogiato in un caratteristico complesso a pianta esagonale sul retro del cielo di torretta con una copertura totale (alcune fonti danno 340º in azimut e -8 +65º in elevazione). Invece di missili, i proiettili di difesa attiva sono dei piccoli pannelli esplosivi disposti in una sorta di grembiulatura a cestino tutt'attorno alla torretta (alcune fonti danno 32 elementi, ma probabilmente sono solo 22-26). Si tratta di qualcosa di simile ad una mina Claymore che viene sparata a circa 45º dalla verticale e fatta detonare a comando mediante un cavo di collegamento. Il getto di pallettoni investe il missile od il razzo in arrivo dall'alto verso il basso, ogni elemento copre una 'zona' ma le aree coperte dall'esplosione si sovrappongono parzialmente in modo da evitare 'buchi' dopo un parziale utilizzo del sistema. I vantaggi rispetto al Drozd sono: maggiore capacità discriminativa dei bersagli da parte del computer, maggiore arco coperto, minori tempi di reazione e minori tempi di reingaggio tra un bersaglio e l'altro (meno di 0,5s). Inoltre la quantità di elementi protettivi dovrebbe garantire una protezione sufficiente per tutta la durata di una battaglia (per ricaricare il Drozd ci vogliono 10 minuti e, ovviamente, bisogna uscire dal carro).
Il sistema ERA invece sono "mattonelle reattive",cioè esplosivo tra 2 piastre metalicche che detona all'impatto sia di Sabot che di cariche cave; il problema di questo sistema è che, se il metallo è spesso, diventa molto efficente contro i Sabot,ma poco con i proiettili a carica cava e viceversa.
Quindi riconoscerai che un sistema di difesa attivo ha ben poco in comune ad un sistema di difesa totalmente passivo (neppure reattivo) come quello montato sul retro della torretta dei Merkava. Ho una fortissima sensazione di déjà vu! ciao
effettivamente anche i leopard2A6 sono belli tosti, però coi merkawa4 li ho mazzolati ben bene, anche quelli a grande distanza.. invece affrontandoli coi T-90 me le sono prese io..:arg: una dannata sezione nascosta in un boschetto mi ha fatto fuori una compagnia tranne due che han disertato e se la sono scappati..
carma ho splittato le discussioni. questa è diventata la discussione sul merkava, le catene, il chobam e tutti quei robi là.
Seguo con appassionato stupore la dotta discussione sulle catene dei Merkawa. A me un giornalista israeliano ha rivelato che tali catene sono state montate durante l'intifada per proteggere i carri che a volte vengono utilizzati a breve distanza dagli insorgenti dalla possibilita' che i soliti ragazzini riuscissero a cacciare una bottiglia incendiaria che anche se non farebbe un danno quantificabile visto il carro pero' romperebbe e molto i coglioni ai carristi. Io non so se il giornalista e fotografo mi abbia preso per i fondelli ma vi passo la notizia come mi e' stata venduta. Non e' che mi interessi molto ma tante'. Kacciak
Sui Merkawa a spmbt ho avuto una esperienza terrificante. Giocavo con PanzerMayer ed oltre ai T 72 che mi ha distrutto uno dopo l'altro mi ha distrutto anche 3 Leopard 2 A 2 !!!! Poiche' nello scenario ipotetico i tedeschi avevano mandato ben tre carri leopard in appoggio ai siriani.
Come ogni cosa, i leopard bisogna saperli usare. Tenere il nemico che ha capacità anticarro forti spesso e volentieri oltre i 2000 m se si vuole difendere, senza mai farsi vedere per più di un round o due. In attacco sbucare all'improvviso da più lati per poi sparire.
