motivo della disfatta italiana in grecia nel 40-41?

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da qwetry, 8 Ottobre 2007.

  1. qwetry

    qwetry

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    il duce quando si stava per dichiarare guerra alla grecia disse a ciano "se non battiamo i greci do le mie dimissioni da italiano" o qualcosa del genere...

    sappiamo come sono andate le cose,se non siamo stati buttati in mare dall'albania lo dobbiamo al caro hitler che là piegata con la sola forza del pensiero:D

    gli italiani sottovalutarono i greci?
    gli italiani sopravalutarono i loro L3 i loro moschetti e il coraggio fascista?

    colpa dei comandanti italiani o colpa del nostro poco efficiente esercito?

    oppure i greci erano inferiori solo alla divisione panzer ss adolf hitler?:)
     
  2. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Così su due piedi mentre faccio la pasta direi innanzitutto per la logistica, il clima e il terreno. In secundis azzarderei il pessimo equipaggiamento e l'esagerato ottimismo di tutti.
     
  3. lorenzozanelli

    lorenzozanelli

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    io posso garantire sul discorso terreno...il fango fu il primo durissimo nemico che il nostro esercito ebbe sul fronte greco albanese...Infatti se una delle poche carte alte che potevam giocare (velocità d'azione/sorpresa)si bruciò subito fu proprio per la pesantezza del terreno che rallentò enormemente le azioni( e il freddo pungente fece il resto). I nostri alpini ebbero il loro da fare con i muli :(
     
  4. razorback

    razorback

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    si è vero il terreno ed il clima sono stati due fattori fondamentali per la disfatta, ma sono diventati fattori in quanto i generali italiani lo hanno voluto. se avessero studiato la storia meteo della regione ed avessero fatto uno studio neanche troppo approfondito della regione, il tutto si sarebbe potuto svolgere meglio.
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    Colpe del disastro:

    1) Benito e le sue idee...
    2) i Generali che non seppero gestire la cosa ne puntare i piedi contro gli ordini dall'alto se non in rari casi
    3) La mancanza di comunicazioni (il cavo telefonico Brindisi-Durazzo venne steso pochi giorni prima dell'attacco ed entrò in funzione 16 giorni dopo subendo numerose interruzioni fino a stabilizzarsi il 25 dicembre...)
    4) Mancanza di mezzi motorizzati e pezzi di ricambio per mantenerne l'efficenza
    5) Sottovalutazione del nemico, i piani greci erano per assurdo strutturati meglio di quelli italiani, specialmente se si tiene conto del fatto che i Greci ritenevano altamente probabile una guerra su due fronti...
    6) Deficenze profonde nella struttura dell'organico dell'armata italiana, divisioni binarie contro divisioni ternarie con tutto quel che ne conseguiva (intendenza e logistica ridotte, perdita di capacità di manovra e d'urto e trasferimento di poteri dalla divisione al corpo d'armata, maggiore usura dei materiali e minori capacità di ciclicità di uomini e mezzi)
    7) Viabilità Albanese penosa, le direttrici stradali erano poche e solo due avevano la capacità di sostenere convogli in entrambe le direzioni...
    8) Capacità di smistare i rifornimenti nei porti enormemente ridotta, porti piccoli e capacità di scarico ridotta
    9) mancanza di affiatamento tra le grandi unità, molte erano in Albania da troppo poco tempo ed entrarono in azione persino senza carte topografiche del territorio
    10) Deficenze addestrative croniche...
    11) Smobilitazione parziale dell'ottobre 1940 (in pratica buona parte delle unità veterane d'albania vennero sciolte per poi venire riformate da personale non addestrato, c'era parecchia paura di richiamare gli uomini appena smobilitati, paura di incidenti e dell'alta tasso di renitenza che poteva derivare)
    12) Armamento insufficente, dotazioni incomplete, equipaggiamento inefficente (anche se quello greco era più o meno nelle stesse condizioni), vestiario pessimo, calzature di cartone
    13) Insufficenza di scorte, capacità di fuoco limitata a 7 giorni massimo
    14) Aviazione usata come tappabuchi e non come arma strategica
    15) Incapacità di distruggere l'aviazione greca
    16) Modifica dei piani persino una settimana prima dell'attacco, questo portò ad uno sconvolgimento di alcuni settori che al momento dell'attacco ancora non erano preparati, l'esempio della Bari è lampante, una unità con un determinato compito che viene modificato all'ultimo momento e poi addirittura cancellato...

    etc...etc...
     
  6. Sicut leones

    Sicut leones

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    Contribuì alla disfatta anche l'assoluta mancanza
    di sorpresa Strategica,
    i Greci dal 15 Agosto,a causa dell'episodio del siluramento dell"Helly"
    avevano mangiato la foglia e cominciato segretamente la mobilitazione.
    quando L'Italia iniziò la guerra il 28 ottobre i Greci erano pronti e
    su un terreno e in condizioni meteo adatto alla difesa Quindi...
     
  7. ange2222

    ange2222

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    io aggiungerei:

    - aver attaccato in inferiorità numerica
    - insufficiente capacità di scarico nei porti dell'Albania
    - utilizzo della Centauro (equipaggiata anche con M13) in montagna
    - sbarco nella baia di Arta fallito causa insufficiente conoscenza dei fondali
    - idiozia dei vari Visconti Prasca e Galeazzo "Musolesi" Ciano
     
  8. edox

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    ho letto su molti libri che gli italiani erano in netta infriorità numerica, e che l'artiglieria greca era migliore, anche se inferiore di numero come bocche da fuoco.
    Inoltre se gli italiani avessero aspettato qualche tempo,se non sbaglio, in grecia la maggior parte del'esercito veniva smobilitato...:humm:
     
  9. qwetry

    qwetry

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    le tue conoscenze non smetteranno mai di stupirmi...


    l'attacco fatto con l'inverno alle porte in inferiorità numerica in terreno vantaggioso per i difensori problemi telefonici come dici tu(le radio costavano troppo per l'italia?:humm: ) ecc ecc mi fanno pensare che la base del problema fu la sottovalutazione dell'esercito greco

    i greci come erano messi?facevano la blietzrkrieg coi muli?:D
     
  10. GyJeX

    GyJeX

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    Tieni conto che non c'era un piano vero e proprio per la conquista di Atene, era tutto piuttosto vago... Il piano Geloso che era alla base di tutto era stato pesantemente modificato dal piano d'Emergenza G stilato dallo stato maggiore dell'esercito tra il 2 e il 6 di settembre '40 e prendeva in considerazione la distruzione delle forze greche in Epiro (Il Piano Visconti-Prasca stilato definitivamente il 20 ottobre prevedeva alcune modifiche e una "puntata su Atene" in un secondo tempo), c'era la certezza che l'esercito greco si sarebbe sfasciato sotto i cingoli degli L3...
    I Piani greci erano più attinenti alla realtà e tenevano conto della scarsità di forze a disposizione, infatti il nemico principale della Grecia si reputava la Bulgaria fino al 1939 con l'annessione dell'Albania da parte italiana, di conseguenza lo schema difensivo nei confronti di un'attacco dall'albania puntava su una linea difensiva chiamata 1Ba che mirava a trattenere e a logorare gli italiani nella loro avanzata nell'epiro e nella macedonia greca, di modo da permettere la mobilitazione e l'arresto dell'attacco italiano sulla linea 1B più arretrata rispetto alla 1Ba... Quindi nessun piano greco di contrattacco ne di blitkrieg, semplicemente si puntava al logoramento delle forze italiane, il Generale Papagos addirittura teneva conto persino della penuria di strade in Albania e della difficoltà negli approviggionamenti e fissava la condizione principale di vittoria nella distruzione dei porti in Albania tramite incursioni aeree o di sortite notturne con i pochi mezzi della marina greca (da Corfù) o direttamente di una controffensiva da sud, attraverso un limitato numero di direttrici, che mirasse alla cattura o quantomeno al raggiungimento della gittata utile per i pezzi da campagna del porto di Valona...
     
  11. Veltro

    Veltro Guest

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    Io includerei l'incompetenza di Ciano, secondo il quale non ci sarebbe stata la guerra con la Grecia, perchè di fronte all'ultimatum italiano il governo greco 'avrebbe calato le braghe'.
     
  12. Mimmmo

    Mimmmo Banned

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    Alle ottime indicazioni di Gyjex vorrei aggiungere che uno dei maggiori errori fu proprio volere attaccare la Grecia. Si tratta di un errore, se non un atto criminale, di dimensioni colossali visto che:

    • Il regime di Metaxas era ideologicamente vicino all'Italia fascista.
    • La Grecia non poteva dare nessun interessante apporto di materie prime.
    • L'Italia disperse le sue forze che potevano essere concentrate per una migliore avanzata in guerra d'Africa.
    • L'Italia contravvenne alla promessa fatta di non allargare la guerra ad altri stati sul mediterraneo.
    E' sotto queste premesse che si svolsero tutti gli altri piccoli e grandi errori che portarono alla sconfitta. Fra quelli che mi pare non sono stati citati posso aggiungere la peggiore tempistica possibile, la preparazione diplomatica del tutto inconsistente, l'assente collaborazione tra le diverse forze armate.
     
  13. Armilio

    Armilio

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    Bhè,VIVA L'ITALIA!:D

    In ogni caso penso anchio che tutto sia nato dalla sottovalutazione del nemico,sbagli come lo sbarco di arta,tutte le inefficienze logistiche,il fatto che comunque questo era un fronte in più difficile da sostenere,il tentativo assurdo poi di entrare in Grecia dall'Albania con le forze che avevamo,sono tutte cose che ci hanno portato alla sconfitta.
     

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