A.D. 1944, 3 Marzo. Dal diario del I Corpo Meccanizzato del Regio Esercito. Oggi finalmente siamo arrivati a Batum, nella parte ovest del Caucaso. I quattro corpi alpini stanno proseguendo la manovra di aggiramento a est come previsto, noi abbiamo ordine di restare qui e attendere istruzioni, ma forse ci tengono di riserva per bloccare la probabile controffensiva sovietica. Poche notizie abbiamo avuto fin ora di questo nemico, i nostri ricognitori parlano di decine e decine di divisioni nemiche attestate sui monti a est della nostra posizione, il servizio informazioni parla di almeno 500 divisioni in tutta la Russia, sicuramente sono i soliti allarmismi dei disfattisti, ma in ogni caso non dobbiamo dimenticare che questo nemico è stato fino ad ora l'unico a tener testa all'alleato germanico che è stato ricacciato fino a Varsavia e si regge solo grazie all'aiuto dei nostri rinforzi mandati in Romania a difendere i campi petroliferi dei Ploesti. Fino a qui la marcia non ha destato particolari problemi le truppe alpine partite dal nord dell'Iraq hanno avuto facilmente ragione delle poche truppe di confine Turche e hanno rapidamente puntato verso la Russia sovietica. Ormai questo è il quarto anno di guerra per l'Italia. Prologo Nel 1936 inizio la vera svolta per l'Italia. Con una mossa a sorpresa vennero bloccati i finanziamenti ad esercito, marina e aviazione e la quasi totalità delle risorse (50 pi) vennero destinati ad un rilancio industriale senza precedenti (10 industrie in parallelo, ognuna con 90 serie, nel compendium l'Italia ha solo 68 pi di base), industrializzazione che ancora oggi prosegue. Per sostenere tale peso si è volutamente prolungata la campagna di Etiopia fino alla fine del 36 in modo da poterla concludere solo dopo aver varato la prima serie di nuovi impianti produttivi. La fine del 36 vide oltre il termine dell'impresa in Africa Orientale l'alleanza con la Germania da cui si ottenne una ottima collaborazione tecnica che ci permise di raggiungere l'eccellenza in tutti i campi della scienza. Sempre nel 36 mandammo anche aiuti ala Spagna di Franco, anche perché ci si attendeva in cambio concessioni di passaggio o uso delle basi iberiche. Il 37 passò senza eventi particolari, anche se sotto la spinta della nuova situazione economica la direzione delle industrie più importanti del paese passò sempre più sotto il controllo statale (spostamento barra verso central planning negli anni fino a raggiungere i +25% di pi). Il 38 vide l'annessione dell'Austria da parte dell'alleato tedesco, annessione che portò all'uscita dall'alleanza per qualche mese (evento). Ma il 38 fu anche l'anno di inizio del riarmo marinaro, sei nuove portaerei vennero messe in cantiere insieme a sei incrociatori leggeri, questo per placare il ministro della marina che aveva annunciato dimissioni se non si fosse proceduto a riallestire una flotta degna di tale nome dopo che ai primi del 36 i 2/3 del naviglio furono messi in disarmo per contenere i costi. Nel 39 con il precipitare degli eventi l'Italia uscì nuovamente dall'alleanza con l'Impero Germanico, anche perché la guerra con lo stato maggiore della Wermacht non era stata prevista prima del 41. In questo anno si posero le basi per il futuro impero Italiano, oltre alla incruenta annessione dell'Albania allo scoppio della guerra in Europa con il conseguente dissolvimento della piccola alleanza balcanica l'Italia dopo le continue provocazioni Jugoslave mosse le sue truppe in direzione di Belgrado. Fu un campagna rapida, il grosso delle fanterie a nord tenevano bloccato le divisioni nemiche mentre dalle basi albanesi alpini e reparti del genio avanzavano indisturbati verso nord. In meno di due mesi la Jugoslavia fu annessa. Nel 40 mentre le armate tedesche puntavano su Parigi scoppiò una grave crisi italo - spagnola. Il Generalissimo Franco dopo la vittoria sulla spagna comunista si rifiutò di adempiere alla clausole segrete che subordinavano l'aiuto italiano alla guerra civile a una concessione di basi e porti. Questo era necessario per sorvegliare meglio la porta dell'atlantico visti i pessimi rapporti con la perfida Albione. Il siluramento del transatlantico Italia a opera di un presunto sommergibile franchista diede il via prima all'occupazione della isole di Maiorca e Minorca dove vi si installò il I comando bombardieri che appoggiò lo sbarco degli alpini della penisola iberica meridionale. Con la stessa Madrid ormai raggiunta dalle nostre avanguardie e oltre la metà del territorio metropolitano invaso Franco decise di trattare e si arrivò al trattato di Barcellona che ci concedeva l'uso delle basi iberiche e l'occupazione della punta meridionale della Spagna che però sarebbe stata smilitarizzata per non allertare ulteriormente i comandi inglesi. 1941: L'INTERVENTO Il 12 Giugno del 41 vide l'intervento dell'Italia a favore dell'Impero Germanico. Forti di 6 portaerei e 6 incrociatori, 41 divisioni di fanteria, 12 alpine, e 3 di cavalleria l'Italia scese in campo per reclamare il suo posto al sole. Con una manovra simile a quella che sbaragliò gli Jugoslavi prendemmo il nord africa. Tre corpi di fanteria (18 div.) sul confine egiziano fronteggiavano oltre 25 divisioni inglesi tra cui 3 corazzate e molto ben armate. Ma l'inglese non capì che il vero attacco non sarebbe venuto da li, ma dal mare. Dopo vari scontri vittoriosi tra la prima squadra di portaerei "Falchi" e la Mediterrean Fleet al completo nostri reparti sbarcarono a ovest di Alessandria e a Suez chiudendo in un cul de sac la flotta avversaria . Gibilterra tenne quasi un mese alla pressione dei nostri due corpi alpini, l'Africa Orientale Italiana indifesa fu facile preda per gli alleati. I combattimenti in Nord africa si protrassero per 3 mesi ma alla fine grazie ad aggiramenti e pesanti bombardamenti costieri ne uscimmo vittoriosi distruggendo quasi 30 divisioni nemiche. Mentre nostre avanguardie si spingevano verso l'Iraq scoppio ò la guerra tra l'Unione Sovietica e la Germania. Al momento l'aiuto italiano sul fronte orientale non poté essere che platonico. Preso l'Iraq e dal nord dell'Egitto con una ennesima manovra aggirante tra la costa e il'interno con in mezzo il nemico nell'alto Nilo vennero insaccate altre 13 divisioni alleate. Fummo costretti infine a fermarci davanti all'altopiano di Wadi Alfa per tutto l'inverno del 41 poiché vi si erano ammassate 30-40 divisioni nemiche che ci bloccavano il passo. La fine del 41 vide l'ingresso nell'asse dell'Impero Giapponese e l'entrata in Guerra degli USA a fianco degli alleati. Ma questi erano eventi ancora lontani... Il 1942-43. Truppe italiane e coloniali in vista di Adis Abeba per la riconquista Vi fu una progressiva occupazione del continente africano, la roccaforte di Wadi Alfa fu aggirata, isolata costretta alla resa sotto pesanti bombardamenti da cielo, terra e mare. Ulteriore aggiramento delle truppe inglesi in Etiopia puntando da Kartum a Mombasa. Riconquistata l'A.O.I. l'esercito si divise in due gruppi: - Corpi Alpini verso il Sudafrica annesso nel 43. - 6 Corpi di fanteria che puntavano verso Dakar presa ai primi del 43. Il 42 vide l'ingresso al nostro fianchi della Francia del Maresciallo Petein. Nuove sei portaerei con relativi incrociatori arrivarono nel 43, ma ormai la Regia Marina era assediata. Costretta a difendere l'intero perimetro africano e attaccata dalle sempre più numerose portaerei americane fu costretta nei porti uscendo solo per affondare i trasporti truppe che tentavano di soverchiare i presidi italiani in Africa. Ma la costituzione di presidi in tutte le spiagge e il rapido intervento della flotta bloccarono ogni tentativo americano di rimetter piede nel continente. Solo due volte riusciromo a sopraffare i valorosi presidi italiani ma solo per venir distrutto dalla rapida reazione delle truppe meccanizzate che ormai sempre più ampiamente sostituivano le normali divisioni di fanteria. 1944: La svolta Il 1944 si apriva male per l'asse, la marina nipponica sconfitta e il Giappone stesso assediato, l'alleato tedesco in rotta, notizie su una nuova arma alleata in grado di distruggere città intere in un sol colpo... quest'ultima è sicuramente una informazione interessata dei soliti provocatori... La marina italiana come già detto è duramente provata ma il completamento del programma missilistico (10 silos finalmente) apre nuovi orizzonti per la costruzione di aerei di nuovo tipo che faranno sicura strage delle flotte nemiche. Sotto l'incalzare degli eventi l'Italia decide di porre il suo ultimatum e Grecia e Turchia. Accusate di aver fornito accesso e riparo a sottomarini sovietici vengono poste davanti a due alternative: O con l'asse o contro l'asse. Scelgono la seconda... alpini italiano hanno ragione della Grecia in tre settimane, la Turchia resiste due mesi ma più per le pessime vie di comunicazione che per il valore dei suoi combattenti. La strada verso il Caucaso è aperta: sei corpi alpini, 7 di fanteria, due meccanizzati puntano verso il cuore dell'unione sovietica. Arriveremo in tempo per salvare l'alleato germanico? La nostra marina riuscirà a difendere le coste di due continenti dall'attacco alleata?sarà vera la storia di questa nuova arma americana..? per ora pensiamo a portare vanti ala difesa di Batum al resto solo il tempo potrà rispondere... Truppe alpine difendono una posizione chiave I nostri meccanizzati in marcia verso Batum La prima linea difensiva è costituita... ma riusciremo ad avanzare? i sovietici da quanto dicono gli alleati tedeschi hanno distolto un centinaio di divisioni dal loro fronte principale per schierarle nel caucaso oltre alle 40 che già si trovano sul posto... Prime due immagini situazione in Africa e continente; Situazione degli alleati germanici; Avanzata nel caucaso e forti resistenze sovietiche
Innanzitutto complimenti per il resoconto veramente ben curato e articolato e per la partita che sembra veramente tosta Ho giusto un paio di domando a riguardo Di che classe? Partendo con l'Italia non deve essere stato facile ricercarle. Stai giocando con il Compedium vedo, è stata modificata anche la ricerca? Sarà dura avanzare Ma più che altro avanzare verso dove? Il fronte Tedesco sembra lontano ed una avanzata nel cuore sovietico la vedo male visto la enorme disparità di forze. Ed infine, nel primo screen si nota una Cipro gialla, sono Giappo? Sempre a riguardo dei Giappo, puoi mettere uno screen per il Pacifico? è molto importante che le forze USA siano divise in due fronti, ho letto che il Giappone è assediato (quindi immagino che Filippine,Indonesia e varie isole siano cadute), ma in Cina come è andata? Ciau
anche io ho fatto una partita con l'italia col compedium, devo dire che è veramente difficile, sopratutto perchè ha solo 3 tech team all'inizio la scelta della crescita industriale si rivela azzeccata ora devo scappare dopo leggo tutto il racconto, che sarà splendido immagino
Bella partita per il momento, ma se la germania crolla di fronte ai russi sei messo male. Secondo me ti conviene spingere sul caucaso, puntando su tre direttrici: - prendere baku e dintorni per togliere risorse al russo e soprattutto per chiudere una bella sacca e spazzare via un po' di divisioni sovietiche. - spingere verso stalingrado ma senza esporti per evitare di perdere divisioni, una volta presa stalingrado sei in una buona posizione sia per minacciare le industrie russe spostate in siberia sia per prendere alle spalle l'esercito russo schierato contro germania e romania. - seguire la costa, passare per la Crimea e raggiungere Odessa, in modo da prendere il prima possibile alle spalle il settore rumeno delle armate di Stalin e sperare di cominciare a far ripartire una offensiva da Sud. immagino però che difficilmente avrai a tua disposizione abbastanza divisioni per fare tutto questo, anche perchè nel frattempo devi dar man forte ai tedeschi, non ti conviene però tentare uno scontro frontale e diretti contro la valanga russa, inoltre vista la situazione in Africa forse puoi permetterti di distogliere un poco di divisioni da quel fronte, tanto conquistare l'Africa da più svantaggi che vantaggi, visto l'enorme quantitativo di coste da difendere dagli sbarchi americani. un'ultima domanda: ad aviazione come stai messo? cas e sopratutto tattici tornano utilissimi nel caucaso dove di aereoporti ce ne son pochi e le truppe in marcia da una provincia all'altra ci mettono una vita a spostarsi, inoltre se si arroccano bene in difesa in mezzo alle montagne diventa dura a schiodarli senza un poco di aerei in interdizione.
bellissimo racconto con il compedium la ricerca è rivoluzionata, anche l'italia può sviluppare le stesse ricerche delle nazioni piu potenti per ora ti consiglio di schierare tutto quello che puoi in russia, mentre cerca di difendere bene casablanca e le coste spagnole, visto che sono un'esca per gli USA. attendo la continuazione
1944-45: LA SVOLTA Il I Corpo Meccanizzato a Batum trovò consistenti depositi di rifornimenti tra cui Vodka russa con cui truppa e ufficiali brindarono al buon inizio della campagna di Russia... mentre la sera si discutevano alcune preoccupanti situazioni nella regione dell'Astrakan dove forti concentramenti russi vi si stavano ammassando arrivò un radiogramma da Roma: "Agli alti comandi del fronte del Caucaso... ordine immediato per applicazione inflessibile di ogni misura di oscuramento per truppa et mezzi, massima allerta a tutte le unità... corpo aereo per vostra difesa ricevuto ordine di rientro immediato in territorio metropolitano..." Cosa era successo? inizialmente si parlò di una imminente controffensiva di parà sovietici... poi di uno sbarco alleato a Casablanca... no non era possibile doveva essere qualcosa di più grave! Nei giorni seguenti si parlò di qualcosa accaduto all'alleato giapponese... un attacco a Tokio, un attacco aereo che aveva provocato la totale distruzione della città, la morte dei maggiori esponenti del governo riuniti nella capitale nipponica, e come se non bastasse vastissime manifestazioni di protesta in patria e nei territori conquistati. Territori che si ribellarono così potentemente da sottrarsi completamente dal controllo nipponico e dichiarasi indipendenti! Allora la storia della nuova arma americana era vera! Nonostante l'accaduto però il governo giapponese ha garantito che continuerà la lotta a fianco dell'asse ora più che mai. Mentre gli alpini chiudono la sacca a nord del Caucaso imprigionando 30 divisioni il primo corpo meccanizzato ha finalmente ordine di muoversi. Gli ordini sono poco chiari... il nostro obiettivo è Rostov, perno della difesa sovietica nel sud... ma a Rostov si trovano ben 40 divisioni sovietiche tra cui non meno di dieci corazzate come possono pretendere che un solo corpo meccanizzato possa attraversare un fiume e una miriade di paludi rigurgitanti di truppe rosse..? E come se non bastasse tutta l'aviazione è impegnata nell'atlantico a caccia delle portaerei americane... Il mistero del piano per Rostov è presto chiarito... nel piano denominato "operazione Marte" il I corpo corazzato insieme al II, III e IV arrivati dalla Romania dovranno puntare rapidamente a nord avanzare per 200 km senza preoccuparsi dei fianchi e puntare a sud per arrivare alle spalle dei difensori di Stalino! L'operazione "Marte" e una foto di carri aggregati al I corpo meccanizzato che puntano su Stalino. L'operazione è un azzardo, per avere le riserve necessarie sono state richiamate le divisioni dal sud della Romania, a est infuriano ancora le battaglie per Baku ma non si può attendere oltre... l'inverno è ormai inoltrato e a breve inizierà il disgelo che renderà la pianura russa un unico grande pantano. Per appoggiare l'operazione sono state richiamate la totalità delle forze navali che dovranno attaccare le vie di comunicazione costiere. Come previsto nei boschi a nord la resistenza è scarsa, la sorpresa riesce, dopo oltre un mese di combattimenti siamo a Stalino. Le truppe accerchiate però non si arrendono, nonostante il ferreo blocco navale i rifornimenti continuano a giungere e i fanti dell'armata rossa non retrocedono di un metro mettendo in crisi gli alpini a sud di Rostov... il nemico invece di arrendersi contrattacca! Incredibile la resistenza di questo nemico! L'ordine è di prendere Rostov per togliere ai sovietici le spiagge di rifornimento. Viene richiamato il II comando Tattico da Dakar, i pesanti cannoni della marina martellano per quasi un mese le postazioni sovietiche, 3 corpi alpini da sud est, 2 corpi meccanizzati e uno di fanteria da ovest attaccano all'unisono. La resistenza nemica è fortissima, fanatica in alcuni punti. Gli aerosiluranti del Maresciallo dell'Aria Balbo però affondano un importante convoglio diretto ai difensori di Rostov... iniziamo a guadagnare terreno, intervengono per tre giorni e tre notti i bombardieri tattici del I comando, i russi si ritirano... prima lentamente poi il ripiegamento diventa rotta. La battaglia di Rostov è durata un mese! Corazzate Italiane cannoneggiano posizioni costiere sovietiche; bombardieri del I comando Tattico appoggiano le truppe di terra; Aerosiluranti attaccano un convoglio sovietico. Concluso l'attacco ed eliminata la sacca nei pressi di Rostov si imponeva un nuovo attacco anche perché la sottrazione dei reparti stanziati in Romania provocò il crollo del fronte meridionale germanico. Mentre gli alpini liberatisi dal Caucaso avanzavano a ovest dell'astrakan supportati da truppe meccanizzate si decise di eliminare il saliente russo di Karkow. Operazione "Cittadella" L'operazione "Cittadella" che porterà alla distruzione di 40 divisioni sovietiche; sviluppo dell'Operazione "Cittadella" e sue conseguenze. Come avvenuto per Rostov anche per Karkow si utilizzarono i cinque corpi meccanizzati e la prime due divisioni corazzate italiane che ebbero il loro battesimo del fuoco a sud della città industriale sovietica. L'operazione non fu particolarmente difficile, ben altra storia fu l'eliminazione delle oltre quaranta divisioni accerchiate che richiese quasi tre mesi di combattimenti e 1/2 di tutte le forze italiane nel settore. Con il concludersi dell'operazione cittadella si riuscirono a rendere disponibili 4 divisioni meccanizzate che salvarono all'ultimo l'alleato Rumeno dall'annessione comunista. Il vuoto creatosi nei tre accerchiamenti compiuti e in altre operazioni minori creò un vuoto che le truppe celeri italiane sfruttarono spingendosi fino alla capitale nemica che fu conquistata di slancio dal III raggruppamento meccanizzato. Reparti vari si spinsero fino al baltico mentre a est si completa la conquista dell'intera catena del Urali. Nel 1945 vi furono anche tragiche notizie, l'Impero Giapponese con il 70% del territorio metropolitano invaso, tre attacchi nucleari sulla capitale fu costretto alla resa il 30 Luglio del 1945. Non paghi di ciò le potenze plutocratiche decisero l'attacco alla Cina nazionalista e ai suoi alleati. Terzo attacco nucleare su Tokyo; Resa dell'Impero Nipponico Per la Russia ormai si prospettava una lenta agonia, ma anche l'Alleato Germanico che è stato oggetto di ben quattro vili attacchi atomici è sull'orlo del collasso. I primi due su Berlino, uno su Amburgo e uno ad Essen. Le truppe tedesche non riescono più a controllare il territorio conquistato e la Norvegia ha dichiarato la proprio indipendenza dopo la resa del Giappone. L'Italia non starà certo a guardare e insieme ai suoi alleati sta accelerando la ricerca nucleare a cui affianca la costruzione incessante dei primi impianti atomici. Nuovi velivoli a reazione dal 1946 difenderanno il territorio metropolitano minacciato, e sempre per il 46 è prevista la fine delle ostilità contro il nemico sovietico. Ma questo sesto anno di guerra sarà ricordato anche per il primo velivolo che si è staccato dal suolo terrestre per entrare nella stratosfera, i frutti di 5 anni di ricerche e investimenti missilistici ha dato all'Italia il primato in questo settore. Primo lancio missilistico italiano
Si cipro è giapponese, ma dopo l'attacco atomico si è dichiarata indipendente. Dovrei annetterla ma non ho nemmeno una divisione libera. La situazione nel pacifico era discreta fino all'attacco nucleare su Tokyo che ha fatto rivoltare i territori conquistati portando all'auto liberazione delle indie olandesi, del Brunei, delle Filippine e altri... gli eroici Giapponesi hanno resistito per un anno con oltre metà del loro terriotrio metropolitano invaso. La ricerca è stata durissima, infatti mi sono lanciato in conquiste non tanto per i PI ma quanto per i teach team, per questo ho preso Svizzera e Danimarca (grazie a due divisioni di parà annessa in meno di tre ore). Anche il sudafrica mi ha dato un teach team con 8 di abilità. In cina i giapponesi hanno fatto pena non sono arrivati nemmeno alla capitale cinese... unico lato positivo è che ora dopo la scoparsa dei Jappo la loro flotta è passata alal Germania che non so come ha conquistato una l'estremità orientale della Russia. Le prime portaerei erano di livello IV con CAG del 38. Ora ho tutti CAG del 44.
Cavoli !!!! Nel Compendium l'IA mica scherza: 3 attacchi nucleari sul Giappone e 4 in Germania ...........mai vista l'IA che sgancia atomiche in nessuna delle mie partite, è una particolarità del Compendium o una casualità? Se si tratta della prima allora devo assolutamente provare questo mod :sbav: !!!!!!!!
ti assicuro che nel compedium l'IA non scherza, sbarca ovunque, bombarda, attacca....non si può mai stare tranquilli
La partita è a livello di aggressività furiosa e difficioltà normale (partendo con 58 PI non potevo permettermi altri malus..). L'ia è molto più combattiva nel complendium. Dopo l'annessionde dell'Unione sovietica vi sono stati tentativi di sbarco ad Arkangel, Mursmarsk e su tutta la costa del pacifico. Nel 47 dovrei avere anche io l'atomica...
in che anno erano pronte le prime sei portaerei? se a livello 4 hai dovuto ricercare un bel pò prima di averle, come ti sei trovato dopo? non eri troppo sbilanciato verso la marina? infine ultima domanda : tu come hai indirizzato la produzione e la ricerca?
Le prima sei portaerei erano pronte a aprile del 41... la ricerca non è stata troppo lenta per le portaerei lo scoglio maggiore è la prima del 36 (tutta ricerca a difficoltà 20) che per fortuna l'Italia ha già. La ricerca dei CAG invece è stata davvero lenta...infatti dopo quello del 38 sono andato a rimorchio dei blue prints giapponesi Lo sbilanciamento è stato più che nella ricerca nella produzione visto che una volta alleatomi con i crucchi ho beneficiato dei loro blue prints e delle loro risorse. La marina è fondamentale oltre ai normali compiti permette quello che si potrebbe definire "proiezione di potenza" in poche parole ti permette di sbarcare su ogni spiaggia e di dare forti malus (-40/-60) ai difensori... moltiplicando l'uso delle normali forze in più punti e in poco tempo... per tutta la partita sono stato in costante inferiorità numerica, all'apertura delle ostilità in nord africa avevo 36 divisioni di fanteria contro una 50 alleate... tra cui 3-4 corazzate e tutte teconologicamente superiori. In quel caso scontri frontali sono impossibili, idem aggiramenti (El Quattara è intransitabile) quindi l'unica cosa sono sbarchi alle spalle e conseguenti piccole sacche correlate da pesantissimi bombardamenti costieri e aerei. Come ricerca ho cercato di sviluppare le cose più importanti in campo industriale (3 slot iniziali non permettono poi molto... ) cag, e dottrine di terra. Il resto comprese le altre 2 portaerei del 36 e quella del 38 le ho ricercate dal 37 con l'ingresso nell'alleanza e con il IV slot. La produzione... bah inizialmente è più un lavoro da ragionieri che da strateghi si parte con 58 PI di base che amplificati arrivano a poco più di 60.... metto in costruzione 10 industrie ognuna con 99 in serie in modo che mi durino fino alla fine del gioco e i PI sono finiti fino al 38. Prolungo la guerra in Etiopia senza prendere la capitale e per ridurre i consumi di rifornimenti smantella il 3/4 della vecchia marina e mi dedico a estenuanti commerci con mezzo mondo in modo che con 3-4 pi al massimo di rifornimenti riesco a reggere fino all'arrivo delle 10 industrie nel novembre del 36. Il vero riarmo dell'esercito inizia solo nel 41... con divisioni completamente meccanizzate e corazzate oltre ad alpini.
Strano... io per esempio non riesco a mettere in produzione serie di industrie. Soltanto una per volta.
Complimenti per la gestione esemplare della campagna !! Mi sembra di capire dunque che hai privilegiato la marina e l'aviazione in linea di massima? mi sta tornando la voglia di rigiocare per l'ennesima volta con la mia amata Italia
Per mettere in serie le industrie basta che clicchi sulla regione interessata e poi clicchi più volte sull'icona delle industrie e in basso ti fa vedere quante ne hai messe in produzione. Aviazione non direi... nel 45 ero con 12 tattici, 12 intercettori e 3 aerosiluranti. Dopo gli attacchi atomici però ho messo in costruzione sei squadriglie in parallelo con oltre dieci in serie, ho investito massicciamente anche in antiaeree e radar. Con il compendium cambiano molte cose rispetto alla versione base è davvero una sfida... in una prima partita fui sopraffatto... germania sconfitta attaccata dagli americani sbarcati in normandia, sul fronte orientale gli ho salvati in extremis ma ho dovuto togliere truppe dal nord africa dove 150 divisioni alleate mi hanno fatto ritirare oltre il canale... infatti in questa partita ho messo a frutto insegnamenti passati... prendere tutta l'africa è l'unica via per difendere bene il contienete e infliggere pesanti perdite agli alleati che tentano di sbarcare.