EU III COMPLETE AAR: L' isola dei tre regni

Discussione in 'Le vostre esperienze' iniziata da alberto90, 8 Aprile 2014.

  1. alberto90

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    L' ISOLA DEI TRE REGNI

    [​IMG]

    PROLOGO


    God Save our gracious Queen!
    Long live our noble Queen,
    God save the Queen!
    Send her victorious, happy and glorious,
    long to reign over us,
    God save the Queen!


    O Lord, our God, arise,
    scatter her enemies,
    and make them fall.
    Confound their politics,
    frustrate their knavish tricks,
    on thee our hopes we fix,
    God save us all.


    Thy choicest gifts in store
    on her be pleased to pour,
    long may she reign!
    May she defend our laws,
    and ever give us cause
    to sing with heart and voice,
    God save the Queen!

     
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  2. alberto90

    alberto90

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    ENRICO VIII

    ASCESA AL TRONO
    20 aprile 1509
    La primavera mostrava i suoi primi segni a Londra. La mattina del 20 aprile del 1509 era soleggiata e tiepida e nell' aria si respirava il profumo dei fiori.
    Un' atmosfera festosa aleggiava sulla città e le campane di tutte le chiese riempivano di squilli solenni le vie e le strade, le piazze e le sponde del Tamigi.
    Un lungo corteo di cavalieri, lord, dame, duchi e conti sfilava a passo lento in direzione della cattedrale, seguendo prelati, vescovi, preti e chierici venuti da tutto il regno. In fondo al corteo, accolto da ovazioni e applausi scroscianti della folla, seduto su un cavallo bianco stupendamente bardato d' oro, d' ermellino e di porpora, il nuovo sovrano guardava dritto davanti a se le guglie della cattedrale.
    L' ingresso nella chiesa fu accompagnato dallo squillo di trombe e dal potente suono dell' organo. Le voci della schola cantorum intonarono il Te Deum e alla fine dell' inno Enrico VIII giunse ai piedi dell' altar maggiore. L' arcivescovo lo attendeva in piedi vestito di bianco con la corona tra le mani.
    Enrico si inginocchiò, giunse le mani e chinò il capo. L' arcivescovo alzò la corona verso le volte della cattedrale e l' oro sfavillò nella luce solare che pioveva dalle finestrate, pronunciò la formula di rito e nel contempo posò la corona sul capo del re.
    Enrico si alzò in piedi e prese lo scettro del potere e il globo che l' arcivescovo gli porgeva, si voltò verso il popolo che affollava la navata e, con solennità, sedette sul trono, posto davanti all' altare.
    La chiesa proruppe in grida di gioia mentre i cantori intonavano l' inno reale.


    I PRIMI ATTI DI GOVERNO
    Aprile 1509 - febbraio 1510
    Il primo atto politico di Enrico fu quello di mandare coloni nelle terre scoperte di recente nell' Atlantico settentrionale, tra la Baia di Notre Dame e la Baia della Fortuna.

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    Le prime colonie inglesi: settembre 1509
    I coloni non ebbero difficoltà ad adattarsi alle nuove terre, popolate da indigeni pacifici.
    Le colonie furono chiamate " Terra di Enrico " e nei mesi seguenti all' arrivo dei primi coloni furono inviate altre spedizioni che arrivarono senza problemi.
    Era iniziata la costruzione dell' impero coloniale inglese.

    IL REGNO IN PERICOLO: ATTACCO SU DUE FRONTI
    Febbraio 1510 - marzo 1512
    Alla fine di gennaio del 1510 Enrico dovette affrontare la prima spinosa questione del suo regno quando il duca di Orlans, inviato dal re di Francia nelle vesti di ambasciatore, propose al nuovo re inglese uno scambio diplomatico che, a suo dire, avrebbe portato giovamento ad entrambi i regni.
    Sostanzialmente il re di Francia proponeva un' alleanza militare all' Inghilterra, in cambio della cessione alla Francia di Calais, minacciando di prendersi la città comunque in caso di rifiuto.
    Enrico era consapevole che, al momento, l' esercito non sarebbe stato in grado di difendere Calais da un attacco francese senza mettere a rischio Londra. Ma era altrettanto conscio che cedere Calais alla Francia senza avere in cambio null' altro che un' alleanza militare dalla dubbia onestà, avrebbe macchiato per sempre il suo onore.
    Il re quindi prese tempo, si consultò con i suoi ministri, e alla fine fece sapere all' ambasciatore di Francia che, purtroppo, al momento non era possibile accettare la generosa proposta.
    Il re di Francia non prese bene l' educato rifiuto del sovrano inglese e, senza indugio, allertò l' alleato scozzese proponendogli l' invasione dell' Inghilterra da nord e da sud. Il re di Scozia accettò senza pensarci e il 4 febbraio 1510 Enrico si trovò in guerra con Francia e Scozia.
    L' esercito inglese contava solo 6.000 uomini e il re doveva decidere dove guidarlo. La flotta, sebbene non formidabile, poteva tenere testa a quella francese e la minaccia di uno sbarco francese sulle coste del Kent o del Sussex era piuttosto remota. Il 6 febbraio Enrico decise di sacrificare Calais e marciare senza indugi verso nord, contro gli scozzesi che già si preparano ad invadere il suo regno. Alla fine del mese i due eserciti si scontravano nei pressi del Vallo di Adriano, poche miglia a nord di Carlisle. Gli inglesi sconfissero gli invasori che si ritirarono verso Ayr.
    Il primo marzo un esercito di 9.000 francesi cominciava l' assedio di Calais indisturbato. La città però era stata rifornita per tutto febbraio tramite convogli inviati da Dover e poteva resistere per molto tempo. La speranza di Enrico era quella di sconfiggere e fare pace con gli scozzesi per portare soccorso a Calais prima della sua caduta.
    Gli scozzesi tentarono altre due volte di penetrare in Inghilterra ed entrambe le volte furono sconfitti e ricacciati indietro. Calais riuscì a resistere eroicamente per quasi un anno prima di cadere a metà gennaio 1511. Alla fine dell' anno gli inglesi avevano occupato Ayr ed Edimburgo e gli scozzesi erano ormai privi di un esercito. Un' altra brutta notizia però raggiunse Enrico mentre entrava in Edimburgo: alla fine di ottobre Dublino era stata conquistata dai francesi e la minaccia di un attacco al Galles si era fatta pressante dopo la sconfitta e la distruzione della flotta inglese davanti alle coste della Cornovaglia.
    Edoardo sfogò la sua furia conquistando e radendo al suolo Fife alla fine di novembre.
    Pochi mesi dopo la situazione militare era ancora incerta. I francesi avevano Calais e Dublino, gli inglesi Edimburgo, Ayr e Fife. Era venuto il momento di intavolare trattative di pace. Il 12 marzo 1512 la Scozia cedeva agli inglesi Ayr e Fife.
    Pochi giorni prima, il 4 marzo, Enrico aveva rinunciato al possesso di Calais in cambio della pace con la Francia. Fu un grande sacrificio abbandonare l' ultima base inglese sul suolo continentale, ma senza una flotta con cui bloccare i tentativi francesi di sbarcare sull' isola era troppo rischioso tentare un contrattacco a sud. Il popolo capì e il prestigio del re non ne uscì guastato.

    upload_2014-4-8_16-50-52.png
    La cessione di Calais: 4 marzo 1512

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    Le conquiste in Scozia: 20 marzo 1512
    La guerra che avrebbe dovuto distruggere l' Inghilterra alla fine distrusse la Scozia e l' alleanza franco-scozzese che tanti grattacapi aveva creato all' Inghilterra nei secoli precedenti.
    Enrico era riuscito ad ottenere il massimo possibile con uno sforzo relativamente minimo e per questo i sudditi gli furono grati.
    Agli inglesi residenti in Calais fu dato il permesso di restare e fu creato per loro un quartiere ad hoc, che i francesi chiamarono subito " il ghetto sassone ".

     
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  3. alberto90

    alberto90

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    L' AVVENTURA AFRICANA
    Ottobre 1515 - dicembre 1517
    Terminata la dispendiosa guerra contro la Francia e la Scozia, Enrico sapeva di dover fare qualcosa per ristabilire un minimo di prestigio nazionale. Cominciò la ricostruzione della flotta da guerra e portò l' esercito a 13.000 uomini. Poi, nella primavera del 1515 fu informato da alcuni esploratori che sulle coste del Golfo di Guinea vi erano molte terre disabitate che, all' apparenza, sembravano disabitate.
    Enrico decise di approfittarne e fece preparare un convoglio con carcerati e reietti della società da inviare in quelle lande col fine doppio di liberarsi di prigionieri costosi e barboni e al contempo estendere i possedimenti coloniali.
    Il primo insediamento fu creato nella regione della Costa d' Oro, anche se con difficoltà. Infatti la regione non era affatto disabitata e anzi, i locali erano piuttosto aggressivi e numerosi. Tuttavia, almeno all' inizio, i coloni inglesi non ebbero problemi ad edificare un insediamento.

    upload_2014-4-9_15-11-27.png
    La colonia inglese in Costa d' Oro - ottobre 1515
    Nei mesi seguenti gli inglesi tentarono di estendere la loro influenza nella Costa d' Avorio e nella costa del Grano, ma alla fine del 1516 erano riusciti solo a prendere provvisoriamente possesso della regione di Whidah.
    Alla fine del 1517, dopo una serie di schermaglie sanguinose tra i coloni e i locali le colonie furono distrutte ed Enrico decise di abbandonare il teatro africano per dedicarsi alle terre del Nuovo Continente.

    LA PRIMA GUERRA D' IRLANDA
    Marzo - novembre 1517
    Mentre fallivano gli ultimi tentativi di stabilire una colonia autosufficiente in Africa, Enrico decise di dare un colpo mortale all' alleanza franco-scozzese che ancora minacciava l' Inghilterra. La Scozia aveva stretto alleanza con i regni irlandesi, forse proprio per ostacolare gli inglesi.
    Enrico aveva creato un' armata apposita per difendere i possedimenti in Irlanda con la quale intendeva conquistare l' intera isola.
    10.000 uomini furono sbarcati a Dublino in febbraio e poche settimane dopo il re dichiarò guerra al regno di Tyrone. La Scozia naturalmente scese in campo accanto al piccolo regno irlandese ma Enrico aveva preventivato tutto e l' armata principale era pronta ad entrare in Scozia. Non c'era il rischio di un' attacco francese questa volta e quindi gli inglesi erano molto tranquilli.
    Nel giro di pochi mesi il Tyrone era interamente occupato dall' armata d' Irlanda, mentre l' armata reale al comando del re in persona poneva sotto assedio Edimburgo.
    Gli scozzesi furono sconfitti in giugno nei pressi di Stirling, batterono in ritirata verso le Highlands e non si fecero più vedere.
    Il 19 luglio il re di Tyrone si arrese cedendo i suoi domini ad Enrico. Entro la fine dell' anno anche la Scozia depose le armi. Re Giacomo lasciò il titolo reale ad Enrico rassegnandosi a vedere il suo regno diventare vassallo dell' Inghilterra. L' alleanza con la Francia fu rotta come le alleanze con i regni irlandesi.
    In un colpo solo Enrico si era liberato di due minacce e si trovava le porte dell' Irlanda spalancate. Un successo totale al prezzo di poche migliaia di morti e feriti.

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    La pace con Tyrone e Scozia: novembre 1517

    UNA MORTE PREMATURA
    8 aprile 1518
    Durante il viaggio di ritorno da Edimburgo, Enrico si ammalò mentre era ospite del duca di York. A metà febbraio del 1518 le sue condizioni migliorarono leggermente permettendogli di riprendere il viaggio, ma giunto presso Nottingham il 23 febbraio fu nuovamente costretto a fermarsi.
    Rimase in città per 2 settimane, ma quando fu chiaro che non vi erano più speranze il convoglio reale riprese il viaggio per permettere al re di morire nella sua capitale.
    Il viaggio fu lentissimo e interrotto da frequenti soste. Il 1 aprile giungeva a Watford, poche miglia a nord di Londra, mentre Enrico era ormai allo stremo. Il 7 aprile era il coma e il giorno dopo spirò nel palazzo del borgomastro di Watford. Il parroco del paese aveva fatto appena in tempo a somministrargli l' estrema unzione.
    Aveva 31 anni e aveva regnato per 9 anni.
    Al trono gli successe la sorella Maria.

     
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  4. ronnybonny

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    guarda che le colonie, finchè non diventano autosufficienti, costano caro... non farne troppe, altrimenti vai in rosso
     
  5. alberto90

    alberto90

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    ho sufficienti risorse per poterne fare a bizzeffe. Ho già il monopolio del mercato di Anversa ...
     
  6. Askaron

    Askaron

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    Aspettavo giusto un tuo nuovo AAR! :D
    Lunga vita alla Gran Bretagna! (Sebbene gli preferisca la Scozia indipendente...)

    Così, giusto per caricarti:

     
  7. alberto90

    alberto90

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    Tecnicamente anche io sono per la Scozia .... ma siccome in tutti gli AAR che ho affrontato, la Scozia finisce sempre male, mi butto dalla parte del vincitore. Mi riprometto di non umiliare gli scozzesi quando saranno annessi al mio regno.
     
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  8. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Prossimo obbiettivo le americhe o India?

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  9. alberto90

    alberto90

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    America ovviamente ....
     
  10. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Io punto sempre al nord America:)

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  11. alberto90

    alberto90

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    MARIA I

    LA ROTTA ATLANTICA
    Aprile 1518 - giugno 1520
    Incoronata regina il 20 aprile 1518, Maria si dedicò, almeno all' inizio, al proseguimento della politica coloniale del fratello. Edoardo infatti, poco prima di ammalarsi aveva dato ordine di colonizzare l' arcipelago delle Bermuda, scoperto da pochissimo e situato in una posizione chiave.
    La nave con i coloni era già in mare quando Maria successe al fratello e lei non fece nulla per fermarla anzi, si diede subito da fare per preparare una seconda spedizione.
    In luglio i primi coloni raggiunsero l' arcipelago, privo di abitanti, ed edificarono facilmente un piccolo forte e una villaggio. Negli anni seguenti altri sarebbero arrivati e ben presto il villaggio divenne una cittadina fortificata.

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    La colonizzazione delle Barbados: luglio 1518
    Dopo la " conquista " delle Barbados, Maria spedì altri coloni nell' isola di Guadalupe, l' ultima rimasta libera nel vasto arcipelago dell' Antille. La maggioranza delle isole era già in mano ai castigliani e solo Saint Martin era occupata dai portoghesi, alleati storici dell' Inghilterra.
    Nel giugno 1520 l' isola fu occupata pacificamente dagli inglesi.

    upload_2014-4-12_17-44-52.png
    L' occupazione della Guadalupa: giugno 1520

    LA SECONDA GUERRA D' IRLANDA
    Novembre 1522 - agosto 1523
    Maria aveva due idee fisse: creare un vasto dominio coloniale oltreoceano e riunificare l' arcipelago britannico sotto la corona inglese. Ora che aveva ottenuto altre due teste di ponte nella regione caraibica, punto d' appoggio per uno sbarco in grande stile sul continente recentemente scoperto, la regina potè dedicarsi al secondo punto.
    La Scozia era ormai pacificata e sottomessa e si sperava che venisse annessa entro qualche decennio al più tardi, l' Irlanda era divisa in due regni alleati tra di loro ma privi di appoggio esterno.
    La regina poteva contare su un' armata forte di 10.000 uomini già stanziata a Dublino e pronta all' attacco. Il casus belli fu fornito inconsciamente proprio dal re di Connaught che stupidamente osò rifiutarsi di sposare la sua unica figlia con il secondogenito della regina Maria.
    La quale naturalmente non prese bene l' affronto e dichiarò guerra all' impudente sovrano.
    Al suo fianco scesero gli alleati portoghesi e veneziani. L' esercito inglese d' Irlanda, dopo aver annientato gli insulsi eserciti irlandesi, pose l' assedio alla capitale del Connaught occupandola il 20 giugno. Due mesi dopo cadeva anche il capoluogo del Leinster. La pace a quel punto fu cosa fatta e l' Inghilterra si annesse il Connaught e il Leinster.

    upload_2014-4-12_17-32-58.png
    Le conquiste in Irlanda: agosto 1523

    SBARCO SUL NUOVO CONTINENTE
    Giugno 1524 - luglio 1525
    L' evento destinato a cambiare il destino del regno si verificò alla fine del 1523. Un lungo tratto di costa disabitata a sud dell' ultime isole caraibiche fu scoperta da un esploratore di origine scozzese che riferì la sua scoperta alla corte di Londra. La regina Maria capì che doveva approfittarne prima che lo facessero i portoghesi o i castigliani. Perciò inviò altri coloni con l' ordine di costruire basi fortificate in tutte le terre disabitate.
    Le prime terre furono occupate nel giugno 1525 e un anno dopo l' intero tratto di costa compreso entro i limiti dell' approvvigionamento era inserito nei domini britannici.

    upload_2014-4-12_17-44-52.png
    Le nuove terre: luglio 1525

     

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  12. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Ottimo:)

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  13. alberto90

    alberto90

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    LA NASCITA DELL' IMPERO
    10 febbraio 1529

    Con l' espansione coloniale ormai avviata e il rapido estendersi dei domini inglesi, il prestigio acquisito dalla monarchia inglese rese necessario elevare il rango della regina, ormai signora anche d' Irlanda, Scozia e Inghilterra.
    Il 10 febbraio 1529, una volta ottenuto il pieno e totale controllo dei nuovi possedimenti in Sud America, il governo rettificò la nascita dell' impero britannico e della conseguente assunzione del titolo imperiale di Maria.
    La regina-imperatrice, dopo iniziali tentennamenti, decise di farsi solennemente incoronare non dall' arcivescovo ma dal Papa in persona, come accadeva sin dal tempo di Carlo Magno. Ma a differenza degli imperatori germanici Maria non volle farsi incoronare a Roma, ma a Londra.
    Perciò inviò a Roma il figlio 20enne accompagnato da un vasto seguito di notabili e nobili con l' invito per il pontefice.
    Il Papa rimase molto sorpreso dal fatto che la regina inglese volesse lui per farsi incoronare imperatrice quando, a rigor di logica, l' unico imperatore che poteva essere incoronato dal pontefice restava quello tedesco.
    Accolse comunque l' ambasceria inglese con il massimo dei riguardi e si mostrò molto entusiasta e felice della visita, tuttavia, poco prima della partenza di quest' ultima fece sapere che gli era impossibile recarsi a Londra e che, comunque, fino a che la sovrana non avesse aderito ufficialmente al movimento della controriforma, l' incoronazione imperiale non poteva avere luogo.
    Tuttavia, per non contrariare troppo l' augusta sovrana, affidò l' incarico dell' incoronazione all' arcivescovo di Canterbury che avrebbe quindi assunto funzioni pontificali nell' occasione.
    La regina-imperatrice non fu felice del rifiuto cortese del Papa di venire ad incoronarla, ma si rese conto che ciò avrebbe contrariato l' imperatore tedesco e rischiato di peggiorare i rapporti con le altre potenze cattoliche sul continente.
    Fissò la cerimonia per la fine dell' anno e fece iniziare i preparativi in tutto il regno.

    upload_2014-4-13_16-48-52.png
    La nascita dell' impero : 10 febbraio 1529
     
    Ultima modifica: 17 Aprile 2014
  14. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Riesci a mettere dei screen o fare un resoconto della situazione nel continente?

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  15. andry2806

    andry2806

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    l'impero colpisce ancora! :sneaky::approved:
    P.S: nel post della colonizzazione i primi due screen sono scazzati :D
     
  16. alberto90

    alberto90

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    Si, al termine del prossimo capitolo metto le cartine del mondo nel 1510 - 1520 e 1540 ...
     
  17. alberto90

    alberto90

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    L' INCORONAZIONE
    8 dicembre 1529

    Gregorio vescovo di Roma e pastore del gregge di Cristo Gesù, a Maria regina d' Inghilterra, Scozia e Irlanda per grazia di Dio, salute e vittoria.
    Abbiamo appreso con somma gioia la notizia dell' introduzione nel vostro regno della controriforma. Sappiamo bene che anche nelle terre di vostra maestà si annidano i ribelli scismatici e pericolosi, vili esseri che contestano il vostro potere e la vostra autorità in quanto donna. E sappiamo che, nonostante il loro astio nei vostri confronti, voi siete giusta e buona con tutti i vostri sudditi. Ciò vi fa onore e vi rende degnissima di cingere la corona imperiale che presto vi sarà posata sul capo. Ci raccomandiamo con vostra maestà affinchè continuiate a regnare con saggezza e lungimiranza restando fedele agli insegnamenti di Nostro Signore e vi inviamo la nostra paterna benedizione.

    La lettera inviata dal Papa giunse alla corte di Londra in settembre, qualche settimana dopo l' introduzione nel regno della controriforma avvenuta in agosto. In effetti nel regno erano in continuo aumento le conversioni al protestantesimo e alla riforma ed erano nati alcuni circoli di " scismatici " ostili alla regina, i cui membri speravano di deporre la dinastia cattolica e di instaurare sul trono un membro delle, ancora poche, dinastie riformate del continente.
    Maria era a conoscenza di questi circoli e delle loro intenzioni e tuttavia, pur potendo facilmente disarmarli, non fece nulla per impedire ai protestanti di aumentare di numero. Aveva dato ordini ai tribunali affinchè le sentenze fossero sempre giuste indipendentemente dal credo delle parti in causa e nel suo stesso consiglio erano presenti protestanti, riformati e anglicani che la servivano con onestà.
    E in effetti la maggioranza dei sudditi era entusiasta di Maria e gli alleati portoghesi e veneziani sapevano di poter contare ciecamente sulla fedeltà inglese in caso di attacco di terzi.

    Nelle settimane che precedevano la data della solenne incoronazione Maria si dedicò anima e corpo a preparare la cerimonia nei minimi dettagli.
    La cattedrale sarebbe stata rivestita di drappi porpora e oro, i fiori dovevano spandere il loro profumo in tutto l' edificio, e ogni cosa doveva essere al posto giusto nel momento giusto. Dall' arcivescovo all' ultimo dei paggi.
    La regina aveva scelto come data fatidica l' 8 dicembre, festa dell' Immacolata Concezione della Vergine, una data importante perchè proprio l' 8 dicembre era il suo compleanno e perchè da sempre era devota alla Madre di Dio di cui portava anche il nome.
    Nei giorni immediatamente precedenti al giorno prefissato l' intera Londra si rivestì a festa, le strade più grandi erano tutte imbandierate e piene di drappi dorati e porpora e la gente trepidava di giubilo, in attesa impaziente del gran giorno.

    Alle prime luci del' alba dell' 8 dicembre 1529 il suono festoso di centinaia di campane destò la capitale e molte città del regno, i popolani indossarono le loro vesti migliori, i nobili si rivestirono di sete e taffetà, i soldati della guardia reale si schierarono lungo tutto il tragitto dal palazzo reale alla cattedrale dove, nonostante il freddo, la folla andava crescendo.
    Alle 9 del mattino le fanfare annunciarono l' arrivo del corteo reale accolto da grida di gioia e da grandi applausi da una folla tumultuante di gaudio.
    All' ingresso della regina nella cattedrale le note degli inni sacri presero il posto delle grida.



    La regina, vestita superbamente con una lunga veste di seta porpora dalle cui spalle scendeva un lungo manto candido intrecciato con fili d' oro e pietre preziose, indossando il manto d'ermellino e coronata dalla tiara reale sfavillante di perle e rubini, avanzava lentamente, mentre i canti riempivano le navate.



    Giunta ai piedi dell' altare, dove l' attendeva l' arcivescovo insignito del mandato papale, la regina si inginocchiò devotamente sull' inginocchiatoio magnificamente scolpito in legno di cedro e rivestito d' oro zecchino, e giunse le mani chinando il capo.
    La messa ebbe inizio.



    Terminata la funzione religiosa ebbe inizio la cerimonia di incoronazione e intronizzazione dell'augusta sovrana al cospetto di centinaia di ambasciatori, delegati, parenti, amici, re, regine, duchi, conti, ammiragli e generali.
    L' arcivescovo, nel silenzio più totale, chiese alla regina di prestare giuramento solenne, e Maria, alzatasi in piedi e voltatasi verso il suo popolo prestò.

    Giuro solennemente di proteggere il mio popolo e il mio paese da ogni minaccia esterna e interna che ne minacci la salvezza e l' integrità. Giuro di difendere la fede cristiana dai suoi nemici, di restare fedele all' insegnamento del Signor nostro Gesù Cristo, di servire con umiltà e devozione la causa dei poveri, degli emarginati e dei malati, poichè in essi risplende, più che in ogni altra creatura, il volto del Signore.
    Giuro infine di non venire mai meno alle mie promesse, siano essere rivolte al mio popolo o ai popoli che sono amici dell' Inghilterra. Essi non dovranno temere mai, per alcun motivo, il tradimento dell' Inghilterra.
    Dio Onnipotente mi è testimone e a lui solo io dovrò giustificare ogni mio comportamento. Possa Iddio darmi la forza per regnare secondo la sua volontà.

    Un boato di giubilo fece tremare i vetri della cattedrale.
    L' arcivescovo allora, presa la corona imperiale creata appositamente dal migliore orafo d' Europa, la sollevò verso le volte lasciando che la luce solare riverberasse sulle colonne e sugli archi. Poi, con lentezza e solennità, la adagiò sui neri capelli adorni di perle della sovrana. Le offrì lo scettro tempestato di rubini, acquemarine e smeraldi, e il globo imperiale sormontato da una croce tutta rivestita d' oro e di gemme.
    Maria, prima imperatrice d' Inghilterra, si sedette sul trono rivestita di maestà.





    Sulla soglia della cattedrale l' imperatrice salutò il popolo esultate ed assistette ad una splendida e imponente parata militare, che impressionò moltissimo tutti gli ambasciatori e i re presenti.
    Un nuovo impero era sorto sulla Terra. Una nuova epoca di splendori e di grandezze si affacciava sul mondo. Era spuntata un' aurora grandiosa di fasti e di vittorie.
    Maria sarebbe stata la prima vera imperatrice della storia, forse l' unica. IL futuro lo avrebbe rivelato.



     
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    Ultima modifica: 17 Aprile 2014
  18. alberto90

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    CORSA ALLE COLONIE
    Febbraio 1530 - agosto 1538

    Nemmeno due mesi dopo l' incoronazione, Maria diede inizio alla fase più intensa della conquista coloniale. Avendo rinforzato la flotta da guerra e creato piccoli corpi armati addestrati alla lotta nelle terre selvagge, l' imperatrice spedì navi e uomini a tutte le latitudini dell' Atlantico con l' ordine di rivendicare e occupare in suo nome tutte le terre ancora libere che avessero incontrato.
    Avendo anche ereditato ( febbraio 1530 ) il trono del piccolo regno irlandese di Munster ( che stava già pensando di conquistare in modo da ottenere il totale dominio dell' isola ) Maria era sicura di non avere più rivali pericolosi in tutto l' arcipelago britannico e potè lanciare i suoi coloni con tranquillità.

    Il primo sbarco avvenne con successo nella Costa del Grano, nella regione del Golfo di Guinea. La prima base era pronta entro il mese di giugno e nel giro di 2 anni il villaggio coloniale era già cinto di mura e popolato da 1.500 coloni.

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    La base inglese nella Costa del Grano ( dicembre 1531 )
    Fu poi la volta dell' America, sulle cui coste orientali si erano già buttati da tempo portoghesi, castigliani e, in misura minore, francesi.
    Erano rimaste libere poche terre e tutte popolate da nativi piuttosto feroci.
    Maria fece comunque un tentativo di colonizzazione e all' inizio sembrò che tutto dovesse procedere per il meglio.
    Nel dicembre del 1535 la regione di Manhattan e quella di Pennacook contavano già alcune centinaia di coloni inglesi che vivevano in piccoli villaggi fortificati. Ma l' anno seguente un feroce attacco dei nativi sterminò la maggior parte dei coloni saccheggiando i villaggi e dando fuoco a ciò che restava dopo il loro passaggio. I pochissimi superstiti trovarono rifugio nelle colonie portoghesi confinanti dove vissero pacificamente.

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    Le basi inglesi a Manhattan e Pennacook pochi mesi prima della loro distruzione ( dicembre 1535 )
    Nonostante i rovesci, l' imperatrice voleva a tutti i costi stabilire una base solida sul continente americano e trovò il luogo adatto nella pianeggiante e paludosa regione di Seminole, popolata da tribù indiane sostanzialmente pacifiche. Nell' agosto del 1538 la base era già stata fortificata e ospitava quasi 1.000 coloni. Presto sarebbe stata in grado di sopravvivere da sola senza l' invio di nuovi coloni dalla madrepatria.
    Nel giro di 8 anni gli inglesi erano riusciti a colonizzare stabilmente solo due regioni, per altro nemmeno molto ricche, ma era comunque un passo avanti. Le grandi potenze europee stavano accaparrandosi tutto il meglio e si rischiava di restare senza terre da colonizzare, le poche ancora libere dovevano essere popolate da inglesi a tutti i costi.

    upload_2014-4-17_1-5-50.png
    La base inglese di Seminole: agosto 1538

    LA PRIMA GUERRA DI CONQUISTA: ATTACCO AL SONGHAI
    Aprile 1541

    Nell' autunno del 1540 Maria venne a conoscenza di un gravissimo fatto accaduto ai coloni ( ormai autosufficienti ) della Costa del Grano, accaduto poche settimane prima.
    Una banda di predoni giunta dalle terre del sultano di Songhai aveva distrutto un villaggio ai confini settentrionali della colonia, massacrando gli uomini e rapendo donne e bambini prima di sparire.
    Indignata da ciò l' imperatrice decise di vendicare l' affronto subito attaccando il sultano che, disponendo di provincie costiere estese fino alla regione di Capo Verde, avrebbe sicuramente potuto colpire eventuali flotte inglesi in transito lungo quelle coste. Conquistarle avrebbe garantito non solo la sicurezza dei convogli diretti alla Costa del Grano e viceversa, ma anche portato all' impero nuove terre e nuove vie d' espansione.
    L' attacco fu organizzato con la massima scrupolosità e segretezza. Dall' Irlanda fu fatta arrivare nella colonia aragonese di Trarza ( l' Aragona concesse volentieri il diritto di transito e di sosta alle armate e alle flotte inglesi ) un' armata di 10.000 uomini, altri 12.000 furono spediti li dalle colonie sudamericane e dalle isole inglesi sul golfo di Quebec. Inoltre, la flotta da guerra denominata Blue Squadron forte di 20 poderosi legni tra cui 6 potenti caravelle, fu inviata a bloccare il passaggio dello stretto di Gibilterra per impedire alle flotte tunisina e algerina, alleate del Songhai, di portare soccorso al sultano aggredito.
    Gli alleati portoghesi, scozzesi e un contingente irlandese di Munster misero a disposizione navi e uomini da inviare contro Algeri e Tunisi.
    Infine, il 30 aprile 1541, la guerra ebbe inizio.
    L' invasione del Songai fu, all' inizio, praticamente una passeggiata di salute essendo i villaggi e le città del sultano totalmente prive di ogni difesa. L' esercito musulmano del sultano si ritirò verso l' interno, pur essendo numericamente superiore all' invasore, e gli inglesi ebbero buon gioco nel dilagare.
    In agosto avevano ormai preso possesso di circa metà del territorio del sultano e non avevano perso che poche centinaia di uomini in seguito a malattie e morsi di animali velenosi.

    upload_2014-4-17_1-21-19.png
    L' avanzata inglese: agosto 1541
    A partire dal mese di settembre le truppe musulmane cominciarono ad accettare battaglia con gli inglesi uscendone ogni volta con le ossa rotte. Erano superiori di numero, ma decisamente disorganizzate e male armate. Al prezzo di 2.000 tra morti e feriti gli inglesi massacrarono tre quarti dell' esercito del Songhai, occupandone la capitale alla fine dell' autunno.
    La guerra sembrava ormai vinta, anche se scozzesi e portoghesi non erano riusciti a conquistare nulla a nord, ma all' improvviso qualcosa sembrò destinato a rovesciare le sorti della guerra.

    LA MORTE DELL' IMPERATRICE
    17 novembre 1541

    Mentre le sue truppe sbaragliavano lo scalcinato esercito del Songhai, l' imperatrice Maria cadeva ammalata in ottobre e nel giro di 3 settimane era in agonia.
    Pur avendo sempre goduto di salute di ferro era bastata una leggera forma di polmonite per ridurre la potente sovrana sul letto di morte. Accadde tutto in fretta. Il 15 novembre, ormai quasi in fin di vita, Maria nominò suo erede il figlio Edoardo e gli fece promettere che avrebbe portato a termine la guerra con successo e seguito sempre la via delle colonie.
    Edoardo giurò e si allontanò disperato per non vedere l' augusta madre morire tormentata da tosse e convulsioni.
    All' alba del 17 novembre entrò in agonia e spirò senza riprendere conoscenza nel pomeriggio. Aveva solo 45 anni e aveva regnato per 23 anni. Le successe il figlio Edoardo, 32 anni.


     
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  19. alberto90

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  20. Federico 2 di Prussia

    Federico 2 di Prussia

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    Vai a razziare gli aztechi e inca!!

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