Ciao a tutti, primo aar per il nuovo Gary Grigsby's War in the West. Scenario: Battleground Italy '43-'45 (Asse vs. AI) Turni: 96 (no turno 1 per l'Asse) Difficoltà: normale + FoW INTRO La partita si apre con l'invasione degli Alleati in Sicilia come da storia. La presenza italiana nella punta meridionale dell'isola è annientata. Forze a disposizione: TURNO 2 - AIR PLANNING Per quanto riguarda la fase di pianificazione aerea, lascio che l'AI scelga gli obiettivi delle operazioni: Superiorità e ground attack sulle forze da sbarco. Nello screenshot si può anche vedere la composizione delle forze a disposizione in Sicilia: la maggior parte delle unità italiane sono divisioni/reggimenti costieri e sono statici, le forze tedesche sono composte dalla 1^ divisione Fallschirmjaeger, dalla brigata Panzergrenadier Schmalz, dalla divisione Panzer Hermann Goering e dalla 15^ divisione Panzergrenadier. Risultato delle operazioni aeree: TURNO 2 - OPERAZIONI DI TERRA Palermo e la parte occidentale dell'isola lo considero perso e decido di non spendere punti amministrativi per sbloccare le (deboli) divisioni italiane e portarle in salvo. Le 3 divisioni italiane mobili superstiti vengono ritirate a est. Decido di costituire una prima linea difensiva che corre da Catania fino all'Etna e da qui alla costa settentrionale. Il tratto meridionale (Catania-Etna) è difeso dalla 1^ Fallschirmjaeger, dalla Schmalz PzGren Bde e dalla 4^ divisione motorizzata Livorno, con in retrovia la 213^ divisione costiera italiana a bloccare il passaggio da Catania verso Messina. Il tratto settentrionale (Etna-costa settentrionale) è presidiato dalla Hermann Goering, dalla 15^ PzGren, da 2 divisioni di fanteria italiana (Aosta e Assietta) più la XIX brigata costiera italiana. Stanno affluendo verso la Sicilia le altre forze tedesche a disposizione. Dal continente: la 29^ PzGren, la 16^ Panzer e la 3^ PzGren, a cui si aggiungono 3 divisioni italiane (le divisioni di fanteria Piceno e Mantova e la divisione motorizzata Piacenza). Dalla Sardegna ho ritirato la 90^ PzGren (al momento nel porto di Messina, in attesa di essere sbarcata) e ho intenzione di spostare la 16^ Sturm Brigade (motorizzata) dalla Corsica, sguarnendo così le due isole la cui difesa è "affidata" alle unità italiane qui presenti. In Calabria, tra Vibo Valentia e Catanzaro, sto allestendo una linea difensiva con unità italiane in previsione della ritirata dall'isola: 2 divisioni costiere + 2 divisioni di fanteria (Legnano e Pasubio). Sul continente sto cominciando a costruire le linee difensive tra Napoli e Roma, utilizzando i punti amministrativi per costruire le zone fortificate. La linea del Volturno-Biferno è completa (ovviamente ci vorranno molti turni per terminare le fortificazioni) mentre quella del Garigliano-Trigno/Sangro è ancora parziale. Ho fatto affluire dal Centro-Nord Italia alcune divisioni italiane che ho intenzione di dividere in reggimenti per presidiare e dare una mano nella costruzione dei forti. Ho intenzione di costruire anche una linea difensiva "avanzata" a sud di Napoli, che dovrebbe correre dietro ai fiumi Sele e Ofanto quindi sulla linea Salerno-Barletta. Ciao
TURNO 3 Gli Alleati hanno tagliato l'isola in 2. Lo sforzo principale si è concentrato contro la mia linea difensiva Catania-Etna dove attacchi nemici sono stati respinti dalla Schmalz PzGren Brigade e dalla 1^ Fallschirmjaeger, mentre la divisione motorizzata Livorno è stata annientata. Le operazioni aeree sono ancora una volta affidate all'AI, che si concentra sullo schieramento nemico al centro dell'isola. La superiorità aerea alleata comunque è soverchiante e le mie perdite non sono sostenibili ora come ora. Per quanto riguarda le operazioni di terra, visto lo sforzo alleato e il conseguente annientamento della divisione Livorno, decido di sgomberare Catania, per evitare un probabile accerchiamento della 1^ Fallschirmjaeger. La nuova linea difensiva è ora più ristretta. Non intendo abbandonare subito la Sicilia ma anzi cercare di ritardare quanto più possibile l'invasione della penisola. Nel frattempo sono arrivate in Sicilia i rinforzi e le forze tedesche ora presenti sono le seguenti: - 1^ Fallschirmjaeger Div - Schmalz PzGren Bde - 16^ Panzer Div - Hermann Goering Panzer Div - 15^ PzGren Div - 29^ PzGren Div - 90^ Pz Gren Div - 3^ Pz Gren Div - 16^ SS Sturm Bde (ancora nel porto di Messina) A cui si aggiungono le seguenti unità italiane (non sono conteggiate le divisioni e brigate costiere): - Div fanteria Aosta - Div fanteria Assietta - Div fanteria Mantova - Div motorizzata Piacenza - Div fanteria Piceno (ancora a Reggio Calabria) Le unità italiane in Sicilia (escluse quelle nella parte occidentale) sono inquadrate nel XII Corpo d'Armata, dipendente dalla 6^ Armata Italiana. Le unità tedesche sono per ora raggruppate sotto il XIV Panzer Corps dipendente dal Gruppo d'Armate C. Durante questo turno è arrivato anche il LXXVI Panzer Corps che si sta dirigendo verso la Sicilia, così da alleviare il carico sul XIV Panzer Corps. Tra Roma e Napoli prosegue la costruzione delle due linee difensive. Purtroppo la scarsità di punti amministrativi (ne ricevo 2 a turno) blocca i progressi (ne serve 1 per costruire una zona fortificata e 4 se questa è in una provincia costiera).
TURNO 4 - 31 luglio 1943 La pianificazione aerea dell'AI non mi soddisfa: Così decido di modificarla concentrando gli sforzi sulle unità nemiche dirette a Messina e facendo entrare in azione anche l'aviazione italiana di base in Sardegna e nel Nord Italia: I risultati non sono proprio entusiasmanti: A terra si segnala l'ottima tenuta della mia linea difensiva che ha resistito a diversi attacchi. In Sicilia è arrivato anche il LXXVI Panzer Corps, mentre sono in arrivo dal Nord Italia la 26^ Panzer e la 2^ Fallschirmjaeger. Nella parte occidentale, Palermo, Trapani e Marsala sono ancora in mio possesso ma prevedo la loro caduta nel prossimo turno. Le divisioni di rinforzo che arriveranno nei prossimi turni non verranno più inviate in Sicilia, dove ritengo che le forze presenti siano più che sufficienti, ma saranno inviate nella zona di Roma e di Napoli per prepararsi in caso di probabile sbarco alleato.
TURNO 5 - 7 agosto 1943 Continua lo stillicidio delle forze aeree: A terra poco movimento, gli Alleati ci provano ancora ma non riescono a sfondare la mia linea difensiva in Sicilia. Nella punta occidentale, Palermo è caduta così come Trapani, mentre gli eroici difensori di Marsala (208^ divisione costiera e 230^ divisione costiera) resistono ancora, benché respinti, contro le preponderanti forze nemiche. La 26^ Panzer e la 2^ Fallschirmjaeger sono arrivate a destinazione e nel prossimo turno prenderanno posizione dietro alla prima linea costituendo, insieme alla 16^ SS Sturm Bde e alla divisione Piceno, una linea arretrata di sicurezza in caso di sfondamento nemico. Procede invece lo sgombero delle divisioni costiere italiane, più d'intralcio che altro. Andranno a rinforzare la linea Vibo Valentia - Catanzaro. Nel centro Italia procedono i lavori di fortificazione, anche se più lentamente di quanto previsto. Sono ancora a livello 0 di fortificazione in quasi tutti gli esagoni, e solo in pochi sono già a livello 1. La 65^ divisione di fanteria tedesca appena arrivata è stata inviata a guardia di Roma, nel caso il governo Italiano decidesse di cambiare bandiera, una eventualità di cui si comincia a parlare con sempre maggiore frequenza nello stato maggiore tedesco. Visti gli eccellenti risultati della difesa in Sicilia, il Fuhrer sta ventilando l'ipotesi di inviare alcune divisioni in Sardegna e, forse, anche Corsica quando si dovrà abbandonare la Sicilia, così da non dare per perdute le due isole a priori.
TURNO 6 - 14 agosto 1943 Decido di limitarmi a missioni di superiority sulla punta nord-orientale della Sicilia e le perdite sembrano arrestarsi: I valorosi difensori di Marsala sono infine sconfitti, mentre proseguono senza successo gli attacchi alleati verso Messina. In particolare, 5 battaglie sono state combattute sul fronte sud dell'Etna e gli attaccanti sono sempre respinti: La linea difensiva sembra reggere ancora. Questa la situazione generale in Sicilia: In Italia è arrivata la 10^ Armata tedesca che ora si trova all'altezza di Roma e che proseguirà la sua strada verso il Sud per assumere il controllo delle forze tedesche in Italia. Il Fuhrer è sempre più convinto di voler dar battaglia agli alleati in Sardegna e Corsica.
TURNI 7 / 8 - 21 agosto 1943 / 28 agosto 1943 Poco movimento generale. Gli alleati continuano ad attaccare la linea difensiva in Sicilia, senza successo. Sul fronte aereo, le perdite sono più contenute rispetto ai turni precedenti ma la situazione resta critica. Il 38^ reggimento di sicurezza, appena arrivato, è dispiegato a presidio di Roma, in aggiunta alla 65^ divisione di fanteria già in zona. Nel turno 8 inizia il ripiegamento delle unità che saranno inviate in Sardegna e Corsica: la 1^ Fallschirmjaeger e la 2^ Fallschirmjaeger, la 3^ PzGren e la 90^ PzGren. Nel prossimo turno saranno trasferite sulle isole. Vorrei inviare un'altra divisione per portare il totale a 5 ma non voglio sguarnire eccessivamente la difesa del continente.
TURNO 9 - 4 settembre 1943 La 10^ Armata inizia il ripiegamento della Sicilia: i continui attacchi degli Alleati alla linea difensiva, benché sempre respinti, hanno indebolito le unità tedesche, la maggior parte delle quali raggiunge a malapena il 50% degli effettivi previsti. L'evacuazione è stata quasi completata e rimangono ancora 3 divisioni nel porto di Messina, pronte a essere trasportate a Reggio nel corso del turno successivo. L'aviazione si sta occupando unicamente di presidiare lo stretto. Il XII corpo d'armata italiano mantiene invece le posizioni originali, a copertura della ritirata delle forze tedesche. Non faccio molto affidamento sulla loro tenuta ma se non altro dovrebbero rallentare almeno un po' gli Alleati. Nel Nord Italia è nel frattempo arrivato il LI Gebirgs Corps, ora nel porto di Civitavecchia, pronto a prendere il comando delle operazioni in Sardegna dove è già stata inviata la 65^ divisione di fanteria (in precedenza a presidio di Roma, ora nel porto di Olbia). A Napoli sono pronte la 90^ PzGren e la 3^ PzGren che andranno a occupare nel prossimo turno Tortoli e Cagliari. Sono indeciso se inviare anche la 1^ e la 2^ Fallschirmjaeger.
TURNI 10/11 - 11 settembre 1943/18 settembre 1943 L'evacuazione della 10^ Armata dalla Sicilia è completata e le unità sono ora in ripiegamento verso Roma. Il XII corpo d'armata italiano si è comportato abbastanza bene. Si segnala l'iniziale vittoria delle divisioni Assietta e Mantova contro preponderanti forze nemiche a nord dell'Etna (saranno poi sconfitte in un secondo attacco, riuscendo tuttavia a ritirarsi in buon ordine verso Reggio), mentre sul fronte Sud la divisione motorizzata Piacenza resiste facilmente contro i deboli attacchi nemici. Le divisioni Aosta e Piceno sono invece annientate. Le unità superstiti sono state ritirate verso Messina, dove la divisione Assietta è riuscita a reggere l'assalto della 7^ divisione corazzata britannica. Più a nord, il trasferimento del LI Gebirgs Corps in Sardegna è stato ostacolato dal maltempo. L'unità non è potuta salpare dal porto di Civitavecchia ed è stata trasferita più a sud per poter essere trasferita a Tortoli, dove ha assunto il comando delle unità tedesche in Sardegna: 65^ divisione di fanteria (Olbia), 3^ PzGren (Tortoli) e 90^ PzGren (Cagliari). Rimandato l'invio di ulteriori divisioni. Nel Nord Italia è arrivata la 305^ divisione di fanteria, già dislocata tra Roma e Napoli.
TURNI 12/13/14 - 25 settembre 1943/9 ottobre 1943 I turni 12 e 13 trascorrono tranquilli, senza alcun inseguimento Alleato attraverso la Calabria. La 10^ Armata si rinforza tra Roma e Napoli. La totale inattività degli Alleati mi lascia pensare che stiano preparando un'invasione anfibia. C'è da sperare che l'obiettivo sia a sud della mia linea difensiva. Nel caso decidessero di sbarcare direttamente all'altezza di Roma sarei in una situazione piuttosto spiacevole. La 10^ Armata è stata divisa come segue: XIV Panzer Corps a presidio della linea del Volturno/Linea Gustav; LXXVI Panzer Corps a difesa di Roma; LI Gebirgs Corps in Sardegna. Il 9 ottobre 1943 viene reso noto l'armistizio tra l'Italia e gli Alleati. Le truppe italiane sul continente sono immediatamente disarmate (aka scompaiono semplicemente dalla mappa, cosa che mi fa storcere un po' il naso...), mentre quelle in Sardegna e Corsica passano al nemico. L'aviazione, dopo diversi turni senza praticamente alcuna attività, viene immediatamente inviata a supporto delle truppe tedesche in Sardegna. A terra ha inizio la riconquista della Sardegna. A Nord di Olbia, la 65^ divisione di fanteria ha facilmente ragione di una debole divisione costiera italiana, mentre viene momentaneamente arrestata dalla brigata corazzata Scalabrino vicino a Ozieri. La 3^ PzGren, muovendo da Tortoli, si dirige prima a Nord dove annienta un reggimento costiero italiano, oltrepassa Nuoro e si dirige verso Nord-Ovest con obiettivo Sassari. La ricognizione aerea segnala 2 divisioni italiane in zona, una delle quali sicuramente in grado di manovrare. Nella parte meridionale dell'isola, la 90^ PzGren annienta la divisione paracadutisti Nembo a Nord di Cagliari. Nel prossimo turno si occuperà di ripulire il lato orientale dell'isola per poi dirigersi verso la punta Sud-Ovest della Sardegna. A Ciampino, la 2^ Fallschirmjaeger si prepara a essere paracadutata su Oristano, sebbene ci sia incertezza in merito all'effettiva disponibilità di aerei da trasporto per il lancio dell'intera divisione. In Corsica, la 135^ brigata di fanteria tedesca a presidio di Bastia risulta ancora immobilizzata (è bloccata così come i presidi tedeschi nelle principali città e porti del Nord Italia). Se possibile si tenterà l'evacuazione o il trasferimento più a Sud, nel più grande porto di Porto Vecchio, che potrei utilizzare come base per un'eventuale riconquista dell'isola.
TURNO 15 - 16 ottobre 1943 La 135^ brigata di fanteria, finalmente sbloccata, è stata evacuata da Bastia a Roma. In Sardegna continuano i combattimenti. La 65^ divisione di fanteria ha eliminato una divisione costiera italiana sulla costa settentrionale dell'isola e dirige ora su Sassari. Al centro, la 3^ PzGren è riuscita ad avanzare di poco causa attraversamento del Tirso e territorio montuoso. La divisione di fanteria Bari è stata respinta e insieme alla brigata corazzata Scalabrino blocca il passaggio verso Alghero e Sassari. A sud, la 90^ PzGren ha annientato una divisione costiera e una brigata costiera, ma è stata poi bloccata lungo la costa occidentale dalla divisione di fanteria Sabauda e da una divisione costiera, che hanno resistito a due attacchi. La 2^ Fallschirmjaeger rimane a Ciampino, in carenza di aerei da trasporto in quantità sufficiente. In ogni caso, il suo intervento sembra superfluo a questo punto. In Italia si segnala attività aerea nemica all'altezza della linea difensiva del Volturno e diversi bombardamenti in Puglia.
Ed io che con un 1900eccazzi x 1080 credevo di poter vedere tutti gli screenshot del mondo senza scrollare.....come corre la tenNologia..
TURNI 16/17 - 23 ottobre 1943 / 30 ottobre 1943 Prosegue la conquista della Sardegna. A Sud, la 90^ PzGren ha annientato le forze italiane (una divisione costiera e la divisione di fanteria Sabauda), conquistando Oristano e Iglesias e quindi liberando la parte meridionale dell'isola. A Nord, la 65^ div fanteria ha conquistato Sassari: una divisione costiera italiana e la divisione di fanteria Calabria sono state annientate. Poco più a sud, la 3^ PzGren è riuscita finalmente a distruggere la divisione di fanteria Bari, eliminando definitivamente la presenza italiana dall'isola. Nel frattempo, la 90^ PzGren, nonostante le condizioni meteo-marine avverse, è stata trasferita da Cagliari a Porto Vecchio in Corsica, dove ha dato inizio alla riconquista dell'isola, sconfiggendo una divisione costiera italiana. Tuttavia, a preoccupare è la totale inattività degli Alleati, indice di ferventi preparativi per una prossima invasione anfibia sul continente. Nel Nord Italia è arrivata la 356^ divisione di fanteria, già dislocata nei pressi di Civitavecchia. Preoccupato da un possibile sbarco Alleato all'altezza di Roma, il Fuhrer ha dato ordine di costruire una linea difensiva arretrata tra Toscana ed Emilia-Romagna.
Note a margine: - Uff... che barba, la mia bella linea Gustav non la caga nessuno - La scomparsa, così senza rumore, delle unità italiane nella penisola se gestita diversamente avrebbe potuto aggiungere un po' di pepe alla campagna che negli ultimi turni risulta abbastanza noiosa - la dimensione delle immagini crea qualche problema a livello di spazio occupato sul server? Non so bene come funzionano queste cose amministrative, ma se è meglio ridimensionare per me non c'è problema. A livello di visualizzazione invece?
no no, sono leggere come peso nonostante le dimensioni. Era solo una battuta A proposito della linea difensiva. COme mai così e non a ridosso dei fiumi un paio di esagoni a sud? I bonus derivanti dal terrenno superano eventuali malus dell'attaccante quando deve "crossare" un fiume ? Fra l'altro non gli lasceresti usare una rete ferroviaria che gli permetterebbe di spaziare sul fronte. Oh...tutte cose buttate lì, non conosco nè WITE nè WITW
Si esatto il bonus dato dagli esagoni montuosi è molto consistente. In Sicilia, due divisioni italiane erano riuscite a reggere l'assalto di diverse unità alleate proprio perché abbarbicate ad un esagono montuoso con fortificazioni di livello 2, nonostante organici dimezzati, morale sotto le scarpe e comandanti scarsi (vedi screenshot del turno 10/11). In ogni caso, nell'eventualità di una ritirata verso Nord, intendo sfruttare nei limiti del possibile anche i fiumi (soprattutto quelli sul versante adriatico) come difese avanzate per ritardare l'avanzata nemica. Per quanto riguarda la linea ferroviaria, non è così fondamentale. In Toscana, gli Alleati dovrebbero riuscire a muoversi liberamente e a spostare comunque le unità dove vogliono. Utilizzare lo spostamento strategico (via treno) su distanze così brevi non conviene. EDIT: aggiungo poi che lo spostamento (e, conseguentemente, l'attacco) su esagoni montuosi consuma moltissimi punti movimento delle unità e quindi gli Alleati sarebbero limitati nel numero di assalti per turno che una singola unità potrebbe lanciare contro la mia linea difensiva.
Turni 18/19 - 6 novembre 1943/13 novembre 1943 L'incrementata attività aerea nemica sul Centro Italia, in particolare nella zona di Roma, ha aggravato la paranoia del Fuhrer che, appena una settimana dopo aver inviato la 90^ PzGren in Corsica, ha deciso di abbandonare la riconquista dell'isola. La 90^ PzGren è già stata trasferita nel porto di Civitavecchia, mentre la 3^ PzGren e la 65^ divisione di fanteria, sotto il comando del LI Gebirgs Corp attendono nel porto di Olbia di essere anch'esse trasferite sul continente: i trasporti navali disponibili non sono infatti sufficienti a trasportare tutto il corpo d'armata in una volta sola e saranno necessari quindi altri 2 turni per completare il trasferimento. Nel frattempo, è arrivata in Nord Italia anche la 44^ divisione di fanteria, subito trasferita a Sud. L'idea è di posizionare tutte le divisioni di fanteria a presidio della linea Gustav, lasciando invece le truppe mobili (eccetto la brigata Schmalz PzGren, di base a Isernia) nei dintorni di Roma, dove mi attendo lo sbarco nemico. Il 13 novembre arriva nel porto di Civitavecchia anche la 3^ PzGren dalla Sardegna, mentre in Italia settentrionale arrivano la brigata SS Italia (da costituire da zero praticamente) e il Witthoft Corps. Le forze disponibili vengono quindi così raggruppate: - LXXVI Panzer Corps, da Civitavecchia fino a Roma - XIV Panzer Corps, da sud di Roma fino a Terracina - Witthoft Corps, linea Gustav - LI Gebirgs Corps, ancora in Sardegna ma appena possibile sulla linea Gustav Qualsiasi operazione aerea da parte della Luftwaffe è stata sospesa. Gli aerei disponibili, nel frattempo scesi al di sotto delle 200 unità, sono stati trasferiti nelle basi aeree del Nord Italia.