Quelle prevalentemente più usate (proprie e improprie), furono baionette, pugnali, coltelli. La baionetta fu usata fin dal XVII sec., con un innesto a pressione, che veniva bucato e permetteva di sparare. Queste, in origine, erano lunghe fino ad una novantina di cm, e si evolsero, diminuendo di dimensioni, fino a quando, nel periodo tra le due guerre, cominciarono ad essere sostituite piano piano da coltelli che venivano incastrati in appositi sostegni che si trovano nella parte finale della canna. Quest'ultima soluzione è di sicuro la più diffusa. Sui pugnali non c'è molto da dire che non sia Già di dominio comune: i primi, rozzi esemplari sono apparsi sin dal XVII secolo a.c, in principio in selce in ossidiana e poi in bronzo e ferro, e argento e oro per modelli di ricchi e nobili e da parata. Poi ovviamente ci sono delle eccezioni, come le katane utilizzate dai giapponesi e le spade di vario genere utilizzate dagli ufficiali in ambedue le guerre. Degne di note anche le armi d'occasione, utilizzate come ultima risorsa o in mancanza d'altro: dalle asce e strumenti da lavoro fino ai sassi e ai bastoni, qualunque cosa possa essere utilizzata come corpo contundente. Se vogliamo intenderle come armi bianche, abbiamo anche corazze e guanti di ferro, utilizzate dai genieri nella WWI, rivelatesi piuttosto inefficaci, oltre, ovviamente, agli onnipresenti elmi e caschi, il cui utilizzo è antico come quello delle spade e dei coltelli.