ciao, una domanda che sorge sempre quando ci si avvicina al gioco, e pure dopo: order delay realistic o painfully realistic? La questione sembra piuttosto dibattuta, io ho sbirciato un po' nel sito matrix, ma molto rapidamente, e mi sembra che: - i disegnatori hanno scritto che ritengono l'opzione realistic è il miglior compromesso tra realismo e divertimento (lasciando intendere che l'opzione più realistica sembrerebbe painful realistic) - dicono anche che molti scenari sono stati testati con opzione realistic - molti giocano realistic, sostenendo che painful sarebbe eccessivamente punitiva e non realistica Vi dico la mia, tanto per: Io gioco painfully real, perché mi piace che una simulazione sia il più realistica possibile, e alla fine mi sono fatto l'idea che quella è l'opzione migliore a quel fine. Secondo me la guerra era un vero casino, e succedeva sempre di tutto, e mai nei tempi voluti, e spesso nei tempi temuti. Però ho incontrato nelle mie rare partite molti giocatori che ritengono real migliore, sempre ai fini del realismo. E' inoltre secondo me impossibile avere dati e argomenti precisi: chi lo sa se un battaglione di neozelandesi ci avrebbe messo 75 minuti o invece 89 a organizzare quell'attacco? Perciò, ho accettato di buon grado l'opzione realistic proposta dall'avversario in alcune partite, e devo dire che il tutto ha funzionato bene, secondo me. Effettivamente l'opzione painful può essere abbastanza scioccante, in alcune situazioni. Ma bisogna sempre pensare che è painful pure per l'avversario. Nelle mie partite versus AI, rigorosamente painful. Altre opinioni sono benvenute!
Anche io ho giocato e gioco tuttora con l'opzione "painfully realistic". E' una vera sofferenza in alcune situazioni, ma d'altra parte, credo che rispetti la vera realtà di un conflitto. Ovvero: non penso che gli sviluppatori abbiano inserito un livello di orders delay "eccessivo" per il "painfully realistic" altrimenti sarebbe "unrealistic". Quindi deduco che questo livello modelli i tempi di trasmissione degli ordini che effettivamente uno si può aspettare in una situazione reale. Hai per caso trovato qualche commento ufficiale più esplicito? Non riesco a trovare niente sul sito di Matrix, nè sul manuale
Avevo trovato una discussione http://www.matrixgames.com/forums/tm.asp?m=2640079 (Arjuna ricordava che l'AI usa lo stesso order delay del giocatore) Secondo me ha ragione Nicdain, e io continuo a preferire painfully. Penso anche che si possa tranquillamente giocare nei due modi, e sono entrambi realistici. Realistic simula una situazione in media con meno inconvenienti, situazione che sicuramente era possibile Painfully una situazione più incasinata, ugualmente possibile se non più frequente. Painfully non concede molto, e non perdona tanto. La mia scelta è netta per painfully, ma come ho detto accetto volentieri anche realistic Mi ricordo la lunga discussione tra alcuni appassionati di un famoso regolamento per il periodo antico-medioevale (DBEM), e altri appassionati di altri regolamenti (Armati?). L'appassionato degli altri regolamenti diceva al DBEM: "i tuoi eserciti del 1400 si muovono come una divisione corazzata della II GM. Irrealistico!". E l'appassionato di dbem rispondeva "Con il tuo regolamento gli eserciti vanno solo dritti! e non possono fare nulla, che divertimento c'è? E poi leggiti il racconto di questa battaglia, vera, guarda che movimenti e che uso delle riserve!", eccetera. La conclusione (io ero appassionato del dbem) è che il DBEM simulava quelle battaglie particolarmente ben gestite, diciamo, dai comandanti (anche se il casino era tantissimo pure col DBEM). E che simulare battaglie particolarmente ben gestite era di certo più divertente, e quindi noi facevamo quelle, che sicuramente c'erano state (ben sapendo che in tanti altri casi la simulazione più vicina alla realtà era quella dell'altro regolamento ) Qui secondo me per fortuna non abbiamo tanto da scegliere tra emozione e non emozione. Painfully non è che è meno divertente, per me, è solo più difficile. Anzi, ho la sensazione che painfully realistic porti a situazioni pure più incasinate e quindi divertenti, al limite.
