Questo è il primo scenario che faccio con la nuova versione del gioco che, ora, si chiama solamente “CommandModern Operations”. Oltre all’interfaccia leggermente differente e che dovrebbe essere un po’ più intuitiva, da quello che ho capito esso permette anche un maggior controllo sulle unità terrestri. Questo è uno scenario semplice, adatto a capire le differenze. Nella scala temporale esso avviene dopo “Northern Fury: Dagger to the Heart”, di cui ho tenuto un AAR qui: http://www.netwargamingitalia.net/forum/threads/northern-fury-3-dagger-to-the-heart.31099/ Piccola nota: lo scenario in corso con la vecchia versione del gioco, “The Road to Byzantium” è volontariamente, per ora, sospeso. Troppo oneroso in termini di tempo (e anche di risorse del computer). Spero vivamente che questa versione del gioco sia meno pesante. In ogni caso con quello scenario andrò avanti a spizzichi e bocconi, senza aggiornare l’AAR e, quando e se arriverò al dunque, ne riprenderò l’aggiornamento. Ora il briefing di questo quarto scenario dello scacchiere nord europeo che, comunque, dovrebbe scorrere via senza problemi. L’intro specifica che lo scenario si può giocare da entrambe le parti ma è decisamente più difficile se giocato dal lato NATO. Perciò scelgo questo lato. You are a Major in the Norwegian Army who flew in to Jan Mayen Island 4 hours ago to take command of the situation here. What you know: War started yesterday at 1300 GMT when the Soviets attacked The Red Banner Northern Fleet has put to sea, including an amphibious force Specifics on Soviet forces that might come here are unknown. The Norwegian Parliament was hit by a bomb yesterday and the the Minister of Foreign Affairs is the acting Prime Minister, and also the Head of State as the King was killed in the attack. The Airbase at Keflavik was knocked out with a missile attack, the civilian airport at Reykjavík Iceland is still operational. That is your closest air link and its a 3 hour Hurc flight away – not that you have a Hurc! The Next Hurc is due in around midnight, it will bring in more ammunition and remain for a maximum of 24 hours with the job of evacuating your forces or returning home depending on how the situation develops. If the Soviets attack, you will not be able to hold them off; but, you must destroy all cryptographic mateials, key parts of the Radars etc (if they don't do it for you). If they do not attack you will spend several months in this very Cold and Lonely place. The Hurc you came in on evacuated the civilian population, you shake you head – the whole population in one Hurc! Your forces include: A large platoon of signalars, radar technitions and cooks, the only infantryman is the Platoon Sergent! 4 x F-5 Freedom Fighters commanded by a Captain. In total they have 24 Sidewinder missiles and 4 guided bombs (AGM-12B Bullpup). You know they are not happy with the gravel airstrip but it will be solid ice for a few months yet – airforce! 1 x P-3 Orion ASW aircraft, with 2 spairtorpedos. You have specific instructions not to lose this platform! A detachment of 3 RBS-70 ManPads, in total they have 15 missiles The Danish ship Vædderen is ~100 NM North West, its job is to escort the fishing fleet and any civilian maritime traffic out of the area. There are 8-10 fishing trawlers in the area who have been told to proceed to Iceland. There is also a Cruse Liner and several merchant ships in the area. What you suspect: There are submarines, probably American and Soviet but you were told that there is a very high probability that a Norwegian Navy SSK is in the area If the Russians come, they will come by air, there are few suitable landing areas but its doubtful that they would waste amphibious forces here. Still you have asked the Lieutenant in charge of the ManPads to think something up if it should happen. You don't have any anti-armour weapons. They will only come here if their next step is Iceland, you are nothing more than a trip-wire to let people know that 'The Russians are comming'! Reasuring... What you hope: If they come, they will leave the civilian traffic alone, you have the task of protecting it but no real means to do so. That they underestimate our presence and think we have abandoned the island. If so we may have a chance of hurting them. That summer comes to this god forsaken place!
Non sono messo bene insomma. Poca roba e non so cosa i sovietici porteranno qua. Lo scenario è programmato per durare 8 ore, sicché l’unico P-3 di cui dispongo, che sarà pronto al decollo fra 40 minuti, dovrà rimanere in aria, lontano da rischi inutili. Per prima cosa faccio decollare uno dei 4 F-5A Tiger. Due sono armati con Sidewinder AIM-9N e due con bombe AGM-12B. Mando su uno dei due attrezzati per missioni AA. Poi ordino agli addetti al ManPads di mettersi in cammino e di salire sulle pendici del monte Beerenberg, un vulcano alto 2'277 metri, situato nella parte nord-est della piccola isola. Il plotone Manpads dispone di un totale di 27 missili SAM RB-70 RayriderMk 1. Non un mostro di tecnologia, ma pur sempre meglio di nulla. Può ingaggiare bersagli fino ad una quota di 3'000 metri (sarà compresa l’altitudine del vulcano??? O arriviamo così a 5'000 metri?? Bella domanda) ad una distanza di 6 km. In questa nuova versione del gioco è stata introdotta la minimappa, stile Harpoon, che mancava nella versione precedente. Io la trovo molto comoda perché permette di saltare nei punti d’interesse con un semplice click del mouse. In questo scenario forse non è così indispensabile, ma in scenari grandi, con numerose unità, lo è senz’altro. Vi è inoltre la possibilità di nascondere la schermata laterale, quella che contiene tutte le informazioni dell’unità selezionata e che permette quindi di godere di una visione più ampia sulla mappa. Presto posterò degli screen, in modo da poter vedere le novità di questa versione del gioco.
Ed ecco lo screen della partita in corso. Il cambiamento più evidente è l'inserimento dei comandi veloci per dare ordini all'unità (o al gruppo di unità) selezionata/o. Rimangono validi i sistemi in vigore con l'edizione originale di CMANO, (i vari tasti F, il pulsante destro del mouse oppure il menu classico in alto), però possono essere un sostanziale aiuto. Ancora non mi sono abituato ad utilizzarli. Sulla destra la sostanziosa schermata d'informazione dell'unità attiva (o gruppo), che può essere nascosta con in semplice click e disporre così di una mappa più grande sullo schermo. Non sempre sono necessarie tutte le informazioni, soprattutto nel corso di uno scontro. Anche in questa finestra vi è la possibilità di impartire veloci ordini all'unità attiva, come quota o velocità. In basso la minimappa, utile per saltare da un punto all'altro dello scenario. Mancava totalmente in CMANO e la trovo davvero comoda, soprattutto in scenari piuttosto grandi dal punto di vista geografico. Infine il menu, in cui entrerò più in dettaglio in un post successivo. Oltre alla possibilità di aprirlo in una finestra separata, vi è la possibilità di nasconderlo e di selezionare i vari tipi di messaggi. Inoltre, e questo è davvero un notevole passo avanti, per ogni categoria di messaggio, sulla mappa appare il punto geografico a cui esso si riferisce. Lo vedremo però più avanti. Ecco come si presenta quindi la situazione alle ore 15.11.53 Zulu. Per ora è tutto tranquillo, ma la calma sono certo che durerà ben poco.
Ritornando ora su quanto si vede nello screen. Tutte le unità navali non specificate sono civili, soprattutto grossi pescherecci che stanno scappando a gambe levate dall’area. La loro unica protezione consiste nella fregata danese Vaedderen, una classe Thetis. Si tratta di un’unità moderna, inizio anni ’90, ma armata in modo davvero leggero: 1 cannone da 76mm, 1 mitragliera da 20mm e delle bombe di profondità. Nessun SAM e nessuna arma ASuW. L’elicottero Lynx imbarcato funge solo da ricognizione. Nessuna arma trasportata. Praticamente inutile quindi, se si escludono i sensori, radar aereo e sonar, che possono dare una mano. Le mie armi principali saranno senza dubbio il sottomarino americano classe Los Angeles USS Jacksonville e il sottomarino norvegese S305 Sklinna, un diesel elettrico classe Kobben (in pratica un Type 207 basato sul Type 205 tedesco). Alle ore 15.17 un bip appare sullo schermo, rilevato proprio dai sensori dalla Vaedderen. Subito dopo ricevo questo messaggio: Sir Those are Yak fighters, the only way they can be here is if there is a Soviet Naval task force in the area. I will alert Iceland immediately. I suggest we make preparations for evacuation and check to see if that Hurc can get here quicker. Quindi, uno Yak in volo significa una classe Kiev nelle vicinanze. Se non altro i miei 2 F-5A se la possono giocare contro di loro. Accendo perciò tutti i radar aerei che posso accendere. Uno a Jan Mayen e due sulla Vaedderen. Immediatamente appaiono numerosi contatti aerei in avvicinamento all’isola. Il mio Tiger in volo si trova in una posizione ideale e riesce ad abbattere 2 Yak-38 ma poi si trova praticamente circondato e viene a sua volta abbattuto, non prima di lanciare ancora un Sidewinder, che però viene evitato da uno degli Yak-38.
Alle 15.20 c’è un aggiornamento che miricorda tanto Uragano Rosso di Tom Clancy. Sir The J2 in Oslo just sent us a warning that there is a merchant ship approaching, the SCF Azov. It is acting as if it is simply transiting the area but it is reported that it's equipped with a helicopter and is loaded with aviation fuel, engineer heavy equipment, ammunition and a landing barge. Probable mission is to approach Jan Mayen or Iceland to unload and support air operations. We are to sink it if we get the chance. Decido subito di sostituire quattro dei sei lanciasiluri Mark 48 del Jacksonville con 2 Tomahawk e 2 Harpoon. Possono senz’altro servire. Il problema è che non mi ricordo come si fa. Gli Yak nemici, almeno 3, continuano ad orbitare attorno a Jan Mayen, sicché non posso far alzare in volo il mio Tiger residuo armato di Sidewinder, perché verrebbe distrutto subito sulla pista. Confido nella scarsa autonomia dei velivoli sovietici e che quindi si ritirino presto. Qualche minuto dopo viene avvistato anche uno Yak-141, al largo, a nord dell’isola e che sta sorvolando la zona di mare dove incrocia il Jacksonville. In versione standard AA, lo Yak-141 è dotato di 2 AA-10 e 2 AA-11., che lo rendono decisamente più pericoloso dello Yak-38, con i suoi 2 (ma anche 4) AA-8. Ed ecco la schermata di cui accennavo in uno dei post precedenti. Selezionando una categoria di messaggi, (in questo caso "New air contact"), sullo schermo appaiono i punti di riferimento. Ovviamente ad ogni messaggio di categoria corrisponde un rispettivo punto di riferimento. Una funzione che mancava totalmente nella versione precedente e che era fonte di un po' di confusione e di perdita di tempo. Altri aerei nemici si manifestano da nord e puntano dritti verso Jan Mayen. È tempo di far alzare in volo i pochissimi aerei che mi rimangono, prima che vengano distrutti al suolo. Il primo ad andare su è l’altro Tiger dotato di Sidewinder, che decolla appena prima che arrivano le bombe sganciate dagli aerei nemici e che, per fortuna, cadono corte. Il mio Tiger riesce a decollare mentre cadono le bombe nemiche a poche centinaia di metri dall'improvvisata base aerea di Jan Mayen. La seconda serie di bombe cade invece lunga, mentre il Tiger cerca di prendere quota e di fuggire a sud. Anche i 2 F-5 Tiger armati di bombe e l’unico Orion presente, riescono a decollare, nelle medesime condizioni, per poi fuggire in tutte le direzioni, inseguiti dagli aerei nemici. Per fortuna il P-3 riesce a fuggire alla massima velocità e i velivoli nemici, con un’autonomia limitata, non possono permettersi di inseguirlo più di tanto.
Una volta decollati i miei aerei e fatti allontanare verso est o sud-est, lo scenario prosegue senza grandi scossoni. Il mio plotone SAM, attestato sul Beerenberg, non riesce, almeno fino ad ora, a lanciare un solo missile. Gli aerei nemici svolazzano indisturbati attorno a Jan Mayen. Nel momento dell’attacco all’aeroporto (che comunque non ha praticamente provocato danni, a parte qualche cratere su una delle piazzole comunque vuota), gli Yak si erano abbassati. In quel momento i miei uomini avrebbero potuto lanciare. Peccato si trovassero sul vulcano e quindi fuori range. Ora ho dato loro ordine di ritornare alla base (mi odieranno per farli marciare nuovamente in giù dopo essere da poco arrivati in vetta). Al prossimo attacco aereo a bassa quota, almeno potranno provare ad abbattere qualche aereo nemico. Così stando le cose, se impiego il Tiger armato di Sidewinder superstite per attaccare aerei nemici, rimango senza difesa aerea. Non posso farlo tornare a Jan Mayen a riarmarsi perché sarebbe sotto il fuoco nemico. Per ora preferisco tenere gli AIM-9 per eventuali aerei o elicotteri da trasporto carichi di truppe destinate ad invadere l’isola. Dallo screen si evince la posizione della TF nemica. Gli elicotteri in volo a sud-est di essa sono quasi certamente lo screen ASW a protezione della TF in navigazione verso Jan Mayen, mentre nei pressi del centro della TF, o appena a sud di essa, sono in volo aerei in CAP, con i radar di ricerca aerea attivi (linea tratteggiata rossa). Il Jacksonville sta navigando con rotta est-sud-est, nel tentativo di intercettare la squadra navale nemica, mentre sto cercando ancora di capire come caricare 4 dei miei 6 tuoi lanciasiluri con missili ASuW.
Ma pensi che lo scenario briefing ti voglia tenere sulle spine facendoti pensare ad una invasione che non ci sarà, o, al contrario, immagini che chi ha disegnato lo scenario alla fine lo sbarco lo farà fare?
Questa è una bella domanda. In effetti non ci avevo pensato e ho dato per scontato che l'invasione ci sarà. Anche perché strategicamente, al fine di rendere inoffensiva l'Islanda e tenere sotto controllo l'Atlantico del Nord, Jan Mayen può essere un buon punto di appoggio. Alla fine penso che lo sbarco ci sarà.
A livello di "narrazione" sicuramente lo sbarco ci sarà. Mi chiedevo se questo scenario specifico lo contemplasse. Be', adesso sono proprio curioso di vedere come va a finire, e spero che lo sbarco ci sia per vedere un po' come se la cavano 'sti norvegesi...
Alle ore 16.00 la fregata Vaedderen segnala un missili aria-terra che punta verso di lei, lanciato da un Yak-141 che ha potuto avvicinarsi indisturbato. Subito dopo un secondo missile viene rilevato. Il primo dei due (si tratta di un AS-17 Krypton A, o Kh-31A), manca completamente il bersaglio e passa oltre la nave, mentre il secondo cade in mare senza fare danni, ingannato dai sistemi difensivi della nave. E io che pensavo già fosse spacciata. Alle 16.13 ecco un nuovo messaggio: Sir, One of our outposts saw some divers coming ashore SW of the Met station, would you like us to go hunt them down? Subito dopo appare sullo schermo l’identificazione di un elicottero nemico. Si tratta di un Ka-25T Hormone B, che si trova circa 40 miglia a nord-est dell’isola. Invio a controllare il mio Tiger armato di Sidewinder superstite. Contemporaneamente tutti gli Yak-38 che orbitano sopra l’isola si allontanano.
Poi cambio idea. Non voglio sprecare un Sidewinder per un elicottero. Meglio mandarci un Tiger armato si di bombe ma anche con una mitragliatrice. Alle 16.30 il Tiger raggiunge il punto in cui era segnalato il Ka-25T ma dell’elicottero, in realtà, non vi è traccia. In compenso appare un contatto navale. Dirigo quindi il mio Tiger ad indagare ma non trova nulla. Decido quindi di farlo scendere da 10'900 metri a 3'650 metri. Forse la coperura nuvolosa segnalata a 6-7 mila metri impedisce la localizzazione. E così è infatti! Alle 16.35 il Tiger localizza un mercantile che viene identificato immediatamente come l’Azov! Sta tenendo una rotta di 233.7 gradi, quindi diretta verso Jan Mayen. Gli do l’ordine di attaccare immediatamente. Uno dei grandi punti di forza di questo gioco è l’ampissima enciclopedia di mezzi, sistemi ed armamenti. Do una controllata all’armamento aria-terra del Tiger: 2x AGM-12A Bullpup. Ecco la scheda che mi appare. La scheda informativa dice che può essere lanciata ad una quota compresa tra 60.9 e 3'048 metri. Il Tiger vola a poco più di 3'600 metri di quota, perciò devo farlo scendere un po’ prima di poter lanciare. La scheda informativa dice che può essere lanciata ad una quota compresa tra 60.9 e 3'048 metri. Il Tiger vola a poco più di 3'600 metri di quota, perciò devo farlo scendere un po’ prima di poter lanciare. Una Bullpup da un damage point di 113. La scheda della Azov da una stazza di 20'000 tonnellate ed un DP di 1'450. Ce ne vorranno ben più di due per colarla a picco! Comunque sia il mio Tiger va all’attacco. Entrambe le AGM-12A colpiscono il bersaglio. Ma la nave, seppure danneggiata, continua a navigare a 11 nod. Il Tiger lancia la prima delle due Bullpup contro la Azov. La seconda seguirà a breve. L'Azov è colpita, ma continua a navigare. Devo far intervenire anche il secondo Tiger armato di Bullpup. Poi commetto l’errore di inviare il primo Tiger, armato solo di mitragliatrice, per tentare di abbattere il fastidioso Ka-25T AEW. Un SAM o un missile lanciato da un Yak me lo abbattono. Il secondo Tiger lancia le sue due Bullpup. Una colpisce la Azov ma l’altra ha un malfunzionamento e fa cilecca.
Ora non ho più aerei armati di bombe antinave. Rischio decidendo di far rientrare il Tiger su Jan Mayen per essere riarmato. Sembra che, attualmente, non vi siano aerei nemici in volo sull’isola. Nel frattempo non son ancora riuscito a far sostituire i siluri con i missili a bordo del Jacksonville. Penso sia un problema di spazio, nel senso che se, a bordo, vi è uno spazio complessivo per 16 armi, 6 nei tubi lanciasiluri e 10 fuori, non si possano sostituire. Quindi lancio un siluro Bearing Only Launched…(mi sfugge la traduzione esatta in italiano), senza un obiettivo in poche parole. Giusto per fare spazio. Infatti, non appena il siluro viene lanciato, tutte le mie selezioni precedenti vanno al loro posto. Peccato che io non abbiam controllato attentamente le peculiarità delle varie armi. Infatti i Tomahawk di cui il Jacksonville è equipaggiato sono solamente per obiettivi terrestri e non per le navi. Perciò mi devo affidare esclusivamente agli Harpoon che, però hanno una gittata di 80 miglia. La Azov si trova a 91 miglia di distanza, di conseguenza mi devo avvicinare di poco più di 10 miglia prima di poter lanciare. Mentre il Jacksonville procede con rotta sud a 10 nodi, dirigo l’altro sottomarino a mia disposizione, lo Sklinna, verso nord. Esso dovrebbe comunque incrociare la rotta della Azov prima che possa raggiungere l’isola e sbarcare le truppe a bordo. Sono ormai le 17.15Zulu. Sullo schermo è apparso, da qualche istante, un contatto, che si rivela essere un Tu-142MZ Bear F. Si tratta di un quadrimotore da pattugliamento marittimo antisommergibile e ricognitore d’alta quota. Il Tiger armato di Sidewinder superstite si prende cura di lui e lo abbatte. Il primo AIM-9 viene confuso dalle difese elettroniche del Tu-142, in quanto il Tiger lo attacca frontalmente. Per il secondo attacco, invece, l’F-5 arriva da dietro e il quadrimotore nemico non ha scampo. Poi è la volta del Ka-25T che, alla fine, si rivelano essere due. Entrambi vengono abbattuti, con altrettanti Sidewinder. Ora mi rimane un solo AIM-9. A questo punto non mi resta che attendere che il Jacksonville arrivi a distanza di lancio dalla Azov con i suoi Harpoon. Alle 17.27 Zulu si trova ad 82 miglia.
Alle 17.40, mentre sto attendendo pazientemente che il Jacksonville si porti a distanza di lancio, vengono avvistati 12 bimotori da trasporto An-12 Cub. Calcolando che uno di essi può trasportare cento paracadutisti, il conto è presto fatto. Sono spacciato. Il mio team SAM appostato sulle pendici del vulcano lancia 3 RB-70 Rayraider, che mancano però tutti il bersaglio. Il plotone posto a difesa dell’avamposto si prepara a ricevere gli invasori. Una seconda salva di 3 Rayraider porta risultati decisamente migliori. Due Cub vengono abbattuti. Peccato davvero che i primi tre siano andati tutti a vuoto, perché l’appostamento sulle pendici del vulcano era stata proprio azzeccata. I missili Rayraider a caccia dei Cub. Due An-12 vengono abbattuti. Alle 17.44 ricevo questa comunicazione: Sir The Soviets are dropping an airborne unit on the flats between the base and the airstrip. Here's your rifle, your in trench number 7! Good luck, its been nice knowing you... Simpaticoni.
Da lì a due minuti sul radar appaiono 8 altri trasporti, questa volta degli An-22 Cock. Uno di questi può trasportare 150 paracadutisti oppure 290 soldati equipaggiati. Mi sa tanto che questi si poseranno sulla pista di volo che cadrà in mano dei parà lanciati poco fa. Il mio plotone SAM ne abbatte due. Significa però che 4 dei 6 Rayraider lanciati fanno cilecca anche contro dei semplici trasporti. A questo punto sia che io affondi la Azov oppure no, il destino di Jan Mayen è segnato. Era una missione impossibile onestamente, quella di difenderla con le forze a disposizione. Evidentemente fa parte dell’ampio disegno della campagna, che deve andare avanti. Decido quindi di risparmiare l’Harpoon destinato alla nave trasporto e di tenerlo per eventuali navi da guerra sovietiche che si stanno avvicinando da nord-est. Lascio l’Azov alle cure del sottomarino norvegese Sklinna, che si trova proprio sulla rotta di avvicinamento della nave nemica.
Alle 18.12 ricevo il triste messaggio che la guarnigione di Jan Mayen è stata sopraffatta. Le uniche truppe combattenti rimaste sull’isola sono rappresentate dal plotone SAM sulle pendici del vulcano. Non posso più evitare l’occupazione dell’isola, ma qualche perdita agli invasori posso ancora procurarla. Ed anche sul mare. Il sottomarino norvegese Sklinna si sta avvicinando alla Azov per darle il colpo di grazie. Non ho lanciato nessun Harpoon dal Jacksonville perché, attualmente, mi manca la risoluzione di tiro adeguata. La posizione della nave nemica è troppo approssimativa non essendoci più nessun aereo ad osservarla. Perciò continuo a fare avvicinare il sottomarino americano, ma in modo molto prudente. Se va bene intercetterà la flotta di appoggio sovietica. Della Azov, come detto, se ne occuperà lo Sklinna. Ma anche per lui la missione è pericolosa. Sopra le acque agitate dell’Atlantico del Nord svolazzano diversi elicotteri ASW nemici. Faccio scendere lo Sklinna sotto il termoclino e riduco la velocità a 4 nodi. Devo cercare di rimanere il più silenzioso possibile. Alle 18.41 la Azov entra nel raggio di tiro dei siluri del battello norvegese. Ma decido di attendere che si avvicini ancora, siccome si trova su una rotta convergente con lo Sklinna. Alle 18.50 lancio 2 siluri del tipo Tp 612. Nonostante la guida via cavo, uno dei due manca il bersaglio. L’altro colpisce la Azov che, tuttavia, continua a rimanere a galla. Sono necessari altri due siluri per spedirla in fondo al mare. Alle 18.55, finalmente, la Azov affonda. Lo Sklinna si avvicina su rotta convergente alla Azov. Il lancio dei primi due siluri. Uno dei due manca il bersaglio nonostante la guida via cavo.
Alla fine l'invasione è arrivata! Comunque dev'essere stato un bagno di sangue per i sovietici, considerando che avranno perso almeno un battaglione di fanteria di marina e un paio di compagnie di paracadutisti.
Sicuramente hanno perso parecchi uomini. L'isola senz'altro non avrebbe avuto alcuna possibilità di resistere, con una guarnigione così piccola e con pochi assets posti alla sua difesa. Ora vediamo se riesco a mandare a fondo qualche altra nave sovietica prima della fine dello scenario.
Un (molto) breve aggiornamento. Lo scenario è comunque avanzato di circa un’ora, durante la quale il sonar passivo del Jacksonville identifica un contatto ad una decina di miglia a sud-est. Si tratta della Zharky, fregata antisommergibile della classe Krivak I, secondo la denominazione NATO. Strano non averla individuata prima. Forse il mare molto mosso riduce la capacità del sonar. Una volta che i dati di rilevamento sono ben chiari e stabili decido di lanciare un solo siluro Mark 48. Durante la sua corsa esso rimane collegato via cavo al Jacksonville e quindi il bersaglio viene colpito senza problemi. Alle 19.37 la Zharky viene colpita a poppa, mentre cerca di allontanarsi dal siluro. Non ho idea se il colpo sia stato letale oppure no. Certamente i danni sono rilevanti e la fregata nemica non potrà più partecipare ai combattimenti. Ero un po’ indeciso se attaccare la fregata oppure no, in quanto vi è ora il rischio di attirare sul Jacksonville gli elicotteri nemici. Ma avere una fregata ASW a poche miglia di distanza non era comunque una buona idea ed ho quindi deciso di rischiare. Ora vediamo se i sovietici gli danno la caccia. Il siluro Mark 48 lanciato dal Jacksonville corre verso il bersaglio.
Alle 19.41, come era altamente prevedibile, arriva la risposta sovietica. Un siluro viene rilevato dal sonar passivo del Jacksonville. Passano pochi secondi e il sottomarino viene colpito. Lo scenario è praticamente terminato, potrei anche chiuderlo. Il punteggio mi da 117 a mio favore, con una minor victory. Ma, come sempre, a me dei punteggi dei giochi frega meno di zero, mi interessa divertirmi e vedere che succede. Quindi intendo impiegare l’unica unità che mi resta, ovvero il sottomarino norvegese Sklinna, per far pagare pegno alla Flotta del Nord. Lanciare il siluro contro la Zharky si è rivelata essere una pessima decisione. Anche perché il sonar dello Sklinna la rileva ancora a galla. Mancano solo tre ore alla fine dello scenario, non so se riuscirò ad avvicinarmi alla flotta nemica nel tempo che mi rimane. Alle 19.21 suona l’allarme a bordo del battello norvegese. Un siluro viene rilevato dal sonar. Ma lo skipper dello Sklinna riesce ad evitarlo senza problemi portando il sottomarino alla massima profondità. Alle 21 le batterie dello Sklinna hanno un’autonomia di circa 45 minuti ad 8 nodi, perciò sono pure costretto a dimezzare la velocità, portando l’autonomia a 6 ore e mezza. Mi ero, nel frattempo, dimenticato della fregata danese Vaedderen che, in navigazione verso l’Islanda, viene ancora attaccata dagli aerei imbarcati sovietici. Un missile la colpisce in pieno alle 21.14, ma l’unità, seppure gravemente danneggiata ed in fiamme, continua a navigare, anche se a soli 5 nodi. Alle 21.30 però arrivano altri due missili che ne decretano la fine. Lo scenario termina alle 23.00 Zulu senza che succeda altro. Con l’affondamento della Vaedderen termino comunque con una minor victory e con 92 punti. Non che mi cambi un gran che, dal momento che Jan Mayen è stata occupata.