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[AAR] DAK II La Campagna in Africa Setterntrionale

Discussione in 'Wargames da tavolo' iniziata da Luigi Varriale, 17 Marzo 2013.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    direi che hai un olfatto molto sviluppato
     
  2. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    29 marzo 1941

    Il duce è molto seccato che la controffensiva dell'asse stenti a prendere avvio. In un fonogramma a Bastico, si lamenta che dopo tutti i rinforzi che sono stati mandati, le truppe italo tedesche sono ancora con le armi al piede in Cirenaica.

    Il generale Bastico fa notare che è proprio perché sono stati inviati tutti questi rinforzi, e sono ancora in corso nuovi arrivi, come ad esempio la divisione Trento, che l'offensiva tarda a cominciare: tutte le nuove forze, scrive Bastico a Roma, vanno organizzate e sopratutto rifornite prima di poter pensare a qualunque offensiva su larga scala.

    Nonostante questi impedimenti, Bastico, per portarsi avanti con il lavoro, ordina al X corpo d'armata di assumere una fisionomia offensiva. L'idea dell'eroico (Ettore) è quella di agire con il X corpo appunto lungo la Balbia e di utilizzare l'Afrika Korps, a cui ha intenzione di aggregare l'Ariete e la Trento per un attacco a fondo ai Britannici schierati sulla linea di Agedabia. Il piano prevede di fissare la divisione indiana con almeno due divisioni del X e di usare le truppe celeri per una manovra di accerchiamento che dovrebbe chiudere la sua tenaglia su Beda Fomm, ed ingabbiare così tutte le truppe britanniche operanti di fronte alla 5a aramata.

    Ricevuti gli ordini, Zerinol (generale varriale) dirama immediatamente le disposizioni operative al suo corpo d'armata:

    "Domani, il corpo muove finalmente alla volta del nemico. Missione del corpo d'armata è quella di agganciare e distruggere la divisione indiana schierata ad Agedabia. A tale scopo ordino:

    • che la divisione Pavia si muova in avanguardia, itinerario El Amar - Sebcha di Bu Retima
    • che il 22° e 12° reggimento artiglieria vengano distaccati alla Pavia come protezione di fuoco indiretto
    • Che il comando di corpo d'armata si accodi sulla Balbia e che assuma il diretto controllo dell'artiglieria d'armata a noi distaccata dal comando superiore.
    • che le divisioni Savona e Brescia si accodino al comando di corpo
    • che il raggruppamento Bergonzoli chiuda la colonna con l'artiglieria della guardia alla frontiera aggregata al corpo d'armata.
    • Che l'intendenza di corpo continui il coordinamento con la Pavia e con la Savona, anche durante il movimento, per l'eventuale assorbimento di nuovi rimpiazzi in arrivo dalla madrepatria.
    In caso di necessità, sarò fisicamente reperibile presso El Gtafia, dove mi fermerò domani e dopodomani a conferire con il generale tedesco Rommel".
    ScreenHunter_04 Mar. 23 12.40.gif
    Nel mentre avvengono questi movimenti, il comando superiore muove ulteriori rinforzi verso la Cirenaica occidentale: il VII battaglione carri dell'ariete ed il XXXII battaglione carri leggeri sono in arrivo da Tripoli, mentre sempre a Tripoli, sbarca il 61° reggimento della divisione motorizzata Trento.

    Il turno si chiude con la conclusione dell'epopea di Giarabub. Con un ultimo attacco risolutore, la brigata delle guardie debellano l'ultima compagnia di fanteria italiana della guardia alla frontiera. Si deve tentare adesso di salvare i rifornimenti ancora ammassatti nell'oasi, e bisognerà vedere se l'asse avrà l'iniziativa nel prossimo turno.

    Saluti dall'Africa
     
  3. alberto90

    alberto90

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    Oh ... era ora. Se mi permetti un brevissimo consiglio strategico-tattico per vincere il turno ( si spera ).
    Propongo l' accerchiamento di Agedabia con tutte le forze italiane che hai a disposizione, mentre userei i tedeschi per prendere le posizioni inglesi da Agedabia e Giof. Dopodichè le unirei alle forze italiane e prendere d' assalto Agedabia e cercare di infliggere agli inglesi le perdite più pesanti possibili. In questo modo non dovresti aver troppe magagne nella riconquista di Tobruk.
     
  4. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Ho passato il tuo post al generale Rommel, il quale non ha be capito come funziona internet, ma ha comunque scritto di suo pugno la risposta. Traduzione a cura dell'ufficiale di collegamento dell'Afrika Korps.

    "Non vi è dubbio che se gli Inglesi vengono pesantemente sconfitti ad Agedabia, avranno grossi grattacapi. Qui nel deserto si applica la più clausewitziana delle norme di strategia: l'obiettivo sono le forze del nemico; il possesso territoriale non significa nulla; a meno che non si parli di porti o aeroporti.
    Detto questo, le forze italiane sono troppo lente per condurre esse stesse manovre di accerchiamento; questo compito dovrà essere necessariamente affidato alle forze germaniche, tuttalpiù coadiuvate da quegli elementi italiani in grado di muoversi rapidamente come la divisione ariete. Il rischio altrimenti è che avviate le manovre necessarie, e sostenute le battaglie necessarie, il nemico sfugga, per combattere un altro giorno in un altro posto".

    Generale di corpo d'armata Erwin Rommel
     
  5. alberto90

    alberto90

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    Allora dì a Rommel che si può usare la stessa strategia cambiando le parti in campo. I tedeschi accerchiano Agedabia mentre gli italiani tentano di spazzare via le truppe inglesi sulla direttrice Agedabia - Giof.
    Una volta sconfitti gli inglesi ad Agedabia ( ammesso che i tedeschi riescano a farlo prima degli italiani ) le forze si ricongiungono e marciano su Tobruk.
    Oppure si fanno partire prima gli italiani, e una volta che questi hanno ( sperando ) conquistato la linea sopradetta, si fanno partire i tedeschi contro Agedabia. Gli italiani intanto si portano avanti in modo da tagliare una eventuale ritirata dei superstiti inglesi.
     
  6. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    1 aprile 1941

    Wavell organizza un bel pescione d'aprile per O'Connor e gli manda un fonogramma dove gli dice che sia la 9a che la 7a divisione australiana sono state richiamate dal loro governo per tornare in patria. Informato che il focoso generale del deserto era stato vittima di convulsioni, si affrettava a comunicare che era solo uno scherzo e che invece in quel turno rientrava dal Sudan l'11 brigata della 4a divisione indiana. Questa metteva i razzi al culo, ed in meno di due giorni copriva quasi l'intera distanza da Alessandria a Tobruk, arrivando sui cerchioni e lingua a terra...roba da Parigi-Dakar.

    Nel frattempo le forze che avevano preso parte alla conquista di Giarabub, levavano tende ed impedimenta, e si incamminavano verso Tobruk, dove nel frattempo le forze schia.....pardon arabe, avevano completato di aggiustare le fortificazioni esterne della piazza, che a questo punto vedeva intorno a sé un bel fosso anticarro perimetrale e fortini per la fanteria completi di piazzole per i cannoni; insomma un vero lusso per la 22a brigata delle guardie ed altre eventuali truppe che si fossero rinchiuse dietro la cinta fortificata.

    Altre buone notizie per gli inglesi, l'affondamento di un mercantile italiano nel canale di Sicilia, che limitava a 2 la capacità di trasporto via mare per questo turno, ed il fatto che i Britannici avevano oramai accumulato tra Bengasi ed Agedabia la bellezza di 15 barili di rifornimenti e munizioni; il che li vedeva nettamente in vantaggio sull'asse, che alla fine del turno, vantava solamente un misero barilotto all'arco dei fileni. Come contropartita, gli Italici, non solo ricevevano un nuovo camioncino dalla Sicilia, ma vedevano pure tornarne altri quattro, svincolati dal trasporto rifornimenti su Giarabub. Ora, convogli permettendo, la capacità di trasporto da Tripoli alla linea del fronte sarebbe più che raddoppiata; viva l'eroica (intendenza).

    Oltre a ciò, gli Italiani completavano lo schieramento dell'ariete nei pressi di Gtafia, mentre un battaglione mitraglieri ed un battaglione cannoni da 75 della 5a leggera attendevano all'arco dei fileni, il carburante per poter proseguire. In arrivo da Tripoli anche un reggimento della trento e un'altra carrettata di rimpiazzi per la pavia e la savona.
    ScreenHunter_05 Mar. 24 17.48.gif

    Bilancio della giornata: gli Italo tedeschi devono adesso accumulare abbastanza barili per poter iniziare le operazioni offensive, considerando che hanno a questo punto una relativa superiorità numerica sull'avversario, per non parlare di quella tattica: c'è Rommel e tutti i vari gruppi da combattimento che dovrebbero assicurare una certa flessibilità di comando e controllo.

    Saluti dal posto di comando di Gtafia


     
  7. alberto90

    alberto90

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    Accumula più barili possibili nel minor tempo possibile e poi scatena l' offensiva di primavera ....
     
  8. Sven_ilVecchio

    Sven_ilVecchio

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    Ancora complimenti per il bellissimo AAR, volevo dirti, per giocare DaK2 con Vassal e' necessario avere il gioco o è' tutto li, ho visto che ci sono counters e tabelle, per i ruoli nel link di supporto degli OCS sul sito Gamers/MMP ci sono i ruoli (3) di DAK e quelli generici di OCS, bastano?
     
  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Assolutamente tutto lì. Hai bisogno solo delle regole, (quelle base + i tre volumetti riguardanti DAK II) che puoi scaricare dal sito ufficiale:
    http://www.gamersarchive.net/thegamers/archive/ocs.htm

    Saluti da tutto lo stato maggiore italiano in africa
     
  10. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    5 aprile 1941 turno dell'asse

    Verbale della riunione tra le eccellenze Bastico e Gambara, ed il Generale Rommel comandante del corpo corazzato tedesco:

    Il generale Rommel prende la parola per tratteggiare il quadro generale. Fa presente che le forze dell'asse hanno accumulato sufficienti rifornimenti per tentare un primo attacco alle posizioni degli Inglesi. Il generale Rommel non vede altra soluzione in questa prima fase, che l'attaccare direttamente Agedabia, dal momento che la località controlla tutte le possibili direttrici di rifornimento per consentire uno spiegamento a largo raggio (aggiramento di Giof El Matar) dell'armata.

    Le due eccellenze convengono con il generale Rommel e chiedono a questi cosa gli servirebbe per attuare un'operazione speditiva su Agedabia.

    Il Generale Rommel afferma che condurrebbe l'operazione con la sola 5a leggera, usando come testa di ferro il raggruppamento Marcks, e chiede che venga assegnata al DAK la divisione ariete, in maniera da poterla utilizzare come copertura a largo raggio del suo fianco destro, nel caso in cui gli Inglesi fossero così audaci da lanciargli contro i loro carri da sinistra.

    L'eccellenza Bastico acconsente e comunica a Rommel di considerare il Corpo d'armata tedesco d'africa come formato ufficialmente dalla 5a divisione leggera e dalla divisione ariete, fino a nuovo ordine.

    Il Generale Rommel ringrazia, e propone quindi un attacco a sorpresa con lo scopo di battere in campo aperto la divisione indiana, con obiettivo lo sfondamento al centro della posizione britannica, tipo carica di Pickett a Gettysburg.

    L'eccellenza Gambara, si tocca "in basso" circa la carica di Pickett, e obietta che storicamente l'attacco su Agedabia fu convergente e non a botta dritta, e che la soluzione prospettata dal generale Rommel comporta un certo numero di rischi in più rispetto all'operazione storica.

    Il generale Rommel, annuisce e dichiara di avere pensato pure a questo: ha infatti ideato un attacco diversivo da parte del X corpo d'armata sulla stretta fascia costiera con direttrice Bu Retima-Zuetina, allo scopo di impegnare la 9a australiana ed impedirle di intervenire in appoggio alla divisione indiana.

    L'eccellenza Bastico chiede a Rommel se vuole comandarla lui l'armata, dal momento che sta decidendo i compiti di tutti i corpi operativi in prima schiera.

    Il Generale Rommel alza le spalle e dichiara che la sua è solamente una proposta, in accordo con il desiderio più volte espresso dal duce di dare finalmente corso alla controffensiva.

    l'eccellenza Bastico sospira con rassegnazione e comunica al generale Rommel che conferirà con Zerin....pardon, il generale varriale, per verificare le possibilità operative del X.

    omissis...

    Trovare un accordo tra Rommel e le "eccellenze" non fu assolutamente facile, perché gli Italiani accampavano tutta una serie di problemi riguardo all'offensiva spinta, non ultimo quello che l'armata non aveva ancora ricevuto abbastanza rifornimenti. Il generale tedesco, tuttavia era arcistufo di rimirare le sue forze e di guardare partite di calcio bersaglieri-granatieri, e voleva cominciare a fare qualcosa.

    Alla fine fu trovato un compromesso che limitava l'azione offensiva alla conquista di Agedabia con l'idea di aprire le linee di rifornimento per un'azione futura, non meglio precisata, sul fianco sinistro del nemico. Tutti i comandanti concordavano almeno sul fatto che Agedabia era la chiave strategica di tutta la cirenaica occidentale.

    Gli Inglesi dal canto loro (come del resto la loro controparte storica) non prevedevano che l'asse potesse cominciare un'offensiva così presto.

    All'alba del 6 aprile 1941, le truppe italo-tedesche davano inizio alle operazioni con un'operazione a sorpresa; la 7a brigata della 4a divisione indiana stava occupandosi delle normali faccende mattutine quando un rombo di tuono si levò nel deserto. Il rombo era provocato dall'avanzata del Kampfgruppe Marcks, che veniva avanti,partito da Gtafia, con tutta la mercanzia che aveva a disposizione; essenzialmente l'intero 5° reggimento corazzato più il 200° battaglione pionieri, truppe queste, tutte appartenenti alla 5a divisione leggera.

    In realtà, la sorpresa non riuscì, perché un solitario Hurricane di base proprio ad Agedabia era in volo quel mattino per un volo di calibrazione degli strumenti, e con largo anticipo avvistava il polverone sollevato dal gruppo Marcks, che del resto era visibile fino in Senegal. Il pilota dell'Hurricane però, a differenza dei beduini senegalesi, fu in grado di capire cosa c'era davanti al polverone, e trasmise per radio al comando della brigata indiana, che almeno una divisione di carri armati era in movimento verso Agedabia lungo la via balbia.

    La brigata indiana face del suo meglio per mettersi in condizione di combattere e di tenere la località, considerando anche che il gruppo caccia di cui faceva parte il velivolo suddetto, aveva colà la sua base. Quindi gli Indiani, contattato O'Connor sulla maglia radio della WDF, si apprestavano a combattere.

    E combatterono di brutto infatti, gli Indiani! Ricevuto in pieno l'impeto di un centinaio di Panzer a trapano usag, non si scoraggiavano, e messi in linea tutti i loro due libbre e tutti i loro bren carrier, resistevano validamente al primo attacco, e pure al secondo, subendo però perdite considerevoli, sotto il fuoco martellante dei pezzi da 37 e da 50 dei carri tedeschi. Rommel stesso, montato su un semicingolato dei pionieri, sbraitava e strillava alla radio come un forsennato.

    Si sa che i tedeschi sono metodici, e quando videro che gli Indiani non sloggiavano con la manovra, presero a bersagliarli con il fuoco dei carri. Non appena visto che anche qualche colpo degli Indiani andava a segno, il colonnello Marcks ordinava il ripiegamento ordinato dei corazzati tedeschi per rifornirsi e riorganizzarsi, lasciando i Pionieri a controllare il nemico.

    Dopo questa prima fase, gli Indiani, sebbene ridotti oramai a una schifezza, cantavano vittoria vedendo che i corazzati nemici si eclissavano; non potevano sentire peraltro le bestemmie di Rommel rivolte al suo colonnello (Marcks) per aver abbandonato, a dire del generale, il combattimento troppo sbrigativamente. Il colonnello a sua difesa affermava che aveva agito in conformità alle norme di combattimento dell'esercito tedesco, in mancanza di ordini superiori, dal momento che il comando di divisione e quello di corpo erano ambedue offline nel momento culminante della manovra.

    Rommel per nulla convinto mandava a stendere Marcks e attendeva l'arrivo del suo secondo carico di briscola; il raggruppamento Von Prittowitz, imperniato sul 33° battaglione esplorante con aggregati ben due battaglioni di cannoni anticarro. Prittowitz arrivava stile siluro, con l'ordine di proseguire là dove Marcks si era fermato, e questa mossa non se l'aspettavano nemmeno gli Indiani, che pensavano invece di aver sfangato la giornata e di aver fatto fare la prima figura di m..da all'afrika korps.

    Al passaggio delle autoblinde di Prittowitz, Rommel mollava il suo torpedone comando e zompava su uno degli szdkpkftktwzpst ecc. esploranti del 33°; si metteva a sbattere con una chiave inglese sul portello del mezzo, e quando il capocarro appariva chiedendogli "e tu chi c...o saresti", gli sfoderava un gran sorriso sporco di sabbia e sudore. Il malcapitato tenente comandante di plotone, sbiancava di brutto, prima per aver preso a male parole il comandante in capo dell'Afrka Korps, e poi perché il suddetto era abbarbicato ad un mezzo in marcia pressoché in prima linea. Ancora bianco come un lenzuolo si affrettava a supplicare il generale di scendere se non dal mezzo, per lo meno all'interno del mezzo; non sarebbe infatti stato salutare chiedere al comandante di corpo d'armata di scomparire, dopo averlo già apostrofato in malo modo in precedenza.

    Rommel acchiappava la radio dell'autoblinda e si intrometteva nella rete divisionale, comunicando a Prittowitz che il raggruppamento attaccava a martello quello che rimaneva degli indiani e che lui guidava l'attacco da davanti.

    Prittowitz chiedeva al generale dove si trovasse esattamente, e dopo rapido conciliabolo tra il tenente e Rommel, questi rispondeva: compagnia comando 33° battaglione; il che causava un arresto cardiaco a Prittowitz che aveva disposto il 33° esattamente in prima schiera.

    L'impeto di questo secondo attacco, questo si aveva preso davvero gli Indiani alla sprovvista, fu fatale alla 7a brigata, che finiva di sfasciarsi, abbandonando in fuga disordinata Agedabia e la pista di atterraggio colà sistemata. Fu buona ventura che tra i due attacchi passasse un po' di tempo e che quasi tutti i caccia riuscissero quindi a mettersi in salvo, decollando alla volta di El Magrun.

    Polverizzata la 7a brigata indiana, si trattava di concedere lo stesso onore alla 5a, piazzata in riserva dietro la città, che pure non aveva fatto in tempo ad intervenire, data la subitaneità dell'attacco di Prittowitz. Mentre si organizzava la prosecuzione dello sforzo però, al 33° gruppo esplorante ci si rese conto che tra i feriti ce n'era uno con una brutta ferita al collo: un perforante da 2 libbre aveva colpito, se pur non in pieno, il mezzo in torretta; ed il ferito che dalla torretta guidava l'azione, si era beccato una scheggia che gli aveva fatto una bella tracheotomia: con sgomento ci si accorse che il ferito era il generale Rommel.
    ScreenHunter_06 Mar. 25 20.51.gif
    Dall'altra parte della barricata, O'Connor era in preda all'ira. Credo che ci siano buone probabilità che per la fine della campagna, ammesso che sopravviva, gli sarà presa una gastrite cronica.

    Nonostante la solenne incazzatura, l'Inglese diede prova come al solito di sangue freddo non comune, riuscendo ad evitare che la 5a brigta indiana venisse a sua volta sfasciata dal gruppo Prittowitz, che aveva beneficiato nella pausa per soccorrere Rommel, di una riuscita incursione di Stukas, che aveva gettato, ancor di più, se ve ne fosse bisogno, gli Indiani nel caos. L'incursione tedesca non si era ancora allontanata, che sulla scena appariva O'Connor che si trascinava dietro l'intera 20a brigata australiana, della 9a divisione, per cercare di rimettere a posto i cocci indiani. Questa brigata proveniva dalla costa, precisamente da Zuetina, dove la brigata gemella, la 24a l'aveva sostituita nella difesa della direttrice d'attacco del X corpo d'armata italiano, che aveva appunto avuto semplicemente carattere di fissaggio e di diversione. Ad O'Connor, il merito di aver reso vana questa diversione, riuscendo a far sfilare sotto il naso della brescia le truppe australiane con un riuscito gioco delle tre carte. Vista la posizione dietro Agedabia debitamente rinforzata, e rimasto senza comandante superiore, l'Afrika Korps per il momento arrestava l'operazione, con il possesso della località e con un certo numero di incertezze per il futuro.

    continua prossimamente la diretta minuto per minuto dal deserto.
     
  11. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    errata:
    il 33° esplorante è in realtà il 3°
     
  12. alberto90

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    Mannaggia a Rommel ...... senza comandante in capo i tedeschi rischiano di andare al diavolo ....
     
  13. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    5 aprile 1941 turno inglese

    Quando a O'Connor mostrano la carta con le presunte posizioni delle forze dell'asse, poco ci manca che gli venga un'ischemia. Il tridente italo tedesco si muove inesorabile sulla direttrice agedabia - antelat. Il nostro reagisce da par suo: immediatamente individua l'anello debole della catena nella divisione ariete e ordina al 4° ed al 5° royal tank regiment di operare un'attacco sul fianco di questa divisione italiana; mette al comando dell'operazione un colonnello delle truppe corazzate di sua maestà e da un ordine secco: demolire l'ariete per minacciare tutto il fianco sinistro dell'afrika korps e del X corpo italiano.

    Il colonnello Humpton, comandante del raggruppamento tattico incaricato della manovra, chiede ed ottiene l'aggregazione a questo raggruppamento dell'ultimo battaglione superstite della vecchia e gloriosa 7a corazzata: il 2° royal tank regiment.

    l'attacco si sviluppa in un movimento con due battaglioni in prima schiera e uno in riserva; ma mentre i britannici si avvicinano al dispositivo dell'ariete, si avvedono che il reggimento artiglieria di quest'ultima viaggia isolato in coda alla formazione a rombo della divisione, non aspettandosi certo un attacco proveniente da est.

    l'impatto tra le opposte forze è degno di nota; la divisione italiana viene colta in movimento, ed avvistate le colonne nemiche alla propria destra, cerca di avvisare il comando del dak di quello che sta avvenendo. Dalla frequenza radio del corpo corazzato però non giunge risposta, impegnati come sono i tedeschi a dipanare il casino di rommel. Il generale bayerlen occupato a rimettere a posto i cocci, non ha né il tempo, ne, diciamocelo chiaramente la volontà di andare ad intervenire nelle diatribe tra una divisione italiana e l'equivalente di una brigata inglese, e semplicemente comunica al generale balotta, comandante dell'ariete, di sbrogliarsi la matassa e di garantire comunque l'avanzata della 5a leggera lungo la balbia.

    Il 4° ed il 2° carri inglesi cozza contro le colonne dell8° bersaglieri in marcia, coperto sul fianco esposto da un battaglione di carri leggeri L3. I due battaglioni inglesi manovrano e giostrano per 20 minuti facendo grande scena, ma al termine del combattimento, uno dei battaglioni è perduto (il 2° RTR), mentre l'altro riesce ad incidere sulla posizione dei bersaglieri che sono costretti a ripiegare verso ovest sulle posizioni di un secondo battaglione carri leggeri; le perdite per gli italiani sono lievi.

    Più brutta invece se la vede il reggimento di artiglieria divisionale, il quale si vede arrivare addosso un battaglione corazzato (il 5°), prima ancora di riuscire a mettere i pezzi in batteria. Esito scontato e ariete che dovrà fare meno per il momento dell'artiglieria divisionale.
    ScreenHunter_08 Mar. 28 22.00.gif
    Una buona notizia per gli Inglesi è l'inizio dell'esecuzione della campagna di Grecia, che finalmente pone fine all'emorragia di truppe sottratte al fronte africano. Così un pezzo della 2a divisione corazzata inglese (il gruppo di sostegno e il battaglione esplorante) si avvia verso il fronte. Inoltre il resto della 7a divisione australiana è in arrivo da alessandria.

    Per precauzione, non si sa mai, gli Inglesi cominciano pure a predisporre le difese di tobruk, con la 22a brigata della guardie in arrivo da giarabub.

    continua
     
  14. alberto90

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    Quindi alla fine l' offensiva italo-tedesca non è stata fermata giusto?
     
  15. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    No...i combattimenti sono in corso
     
  16. alberto90

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    ah .. bè, spero per te che Tobruk venga presto ripresa.
     
  17. huirttps

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    Non far morire Rommel subito subito! Almeno fallo arrivare ad El Alamein! :D

    Comunque le truppe italiche migliorano il rendimento sempre di più! A settembre erano solo bastonate, ora le diamo anche!
    Avanti così, ottimo AAR ;)
     
  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Viva i soldati italiani !!
     
  19. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    8 aprile 1941

    Il tentativo britannico di "sgonfiare" la divisione corazzata ariete si spegne definitivamente con il contrattacco portato dalla stessa ai danni dei due reggimenti corazzati inglesi che agivano sulla sua destra.

    Il generale Balotta organizzava le sue forze in due colonne per eliminare il piccolo saliente che il nemico aveva piantato nelle sue linee, e per risolvere definitivamente la cosiddetta battaglia di Giof el Matar.

    Il contrattacco aveva solamente un parziale successo tattico, ma sul piano strategico, riusciva comunque a raggiungere gli scopi che si era prefisso: stroncare il tentativo britannico di costituire una minaccia sul fianco destro dell'armata italo tedesca.

    Alle prime luci dell'alba dell'8 aprile, l'ariete faceva partire il suo contrattacco. Vero che la divisione aveva perduto il suo reggimento di artiglieria, ma dall'altra parte, gli Inglesi non avevano nessuna artiglieria a portata di tiro, dal momento che O'Connor non aveva voluto rischiare nessun siffatto reparto in una battaglia fluida di carri, dove la manovra era molto più decisiva del fuoco.

    La colonna di sinistra del contrattacco italiano, costituita dal VII battaglione carri medi e dal I carri leggeri, muoveva in formazione a cuneo con direttrice ovest - est e cozzava violentemente contro le posizioni del 4° Royal tank Regiment, equipaggiato di pesanti ma lenti carri da fanteria. Dopo venti minuti di combattimento, le perdite italiane salivano ed il comandante del VII decideva di interrompere l'azione, anche perché avvertito che la colonna di destra dell'attacco, costituita dall'8° reggimento bersaglieri e due battaglioni di carri leggeri, aveva invece disfatto l'altro reggimento carri britannico; precisamente il 5° Royal Tank. I superstiti di questa unità, si ritiravano in disordine verso Giof el Matar.

    Di fronte a questi sviluppi, O'Connor decideva saggiamente di ripiegare il reggimento superstite all'estrema sinistra del dispositivo difensivo, decretando la fine del tentativo di accerchiamento dell'armata italo tedesca.

    Inoltre, preso da un improvviso attacco di prudenza, O'Connor decideva pure di rilasciare dalla sua riserva generale la 26a brigata australiana per andare a rinforzare il pilastro principale della sua linea difensiva alla periferia nord di Agedabia, ancora in mano britannica. Questa mossa lasciava come riserva generale solamente una brigata indiana da poco ritornata dal Sudan.

    Da ultimo, il generale inglese, portava avanti la seconda divisione corazzata inglese (gruppo di sostegno e reggimento esplorante) fino ad Antelat, come ulteriore futura garanzia contro colpi di testa dell'asse.

    Infine, gli Inglesi cominciavano a mettere mano alle difese della piazza di Tobruk, con l'arrivo in città della 22a brigata delle guardie, che prendeva posizione negli storici ruderi del forte pilastrino. Un battaglione di genieri cominciava ad occuparsi delle riparazioni del porto, in prospettiva futura per l'approvvigionamento della guarnigione, e il SIM veniva anche a sapere che la 7a divisione australiana (meno una brigata già schierata contro l'ariete) non sarebbe stata spinta fino al settore di Agedabia, ma sarebbe stata trattenuta a Tobruk per costituirne la spina dorsale della difesa.

    da queste mosse, il generale Bastico veniva alla conclusione che gli Inglesi non avessero più la forza o l'intenzione di spingere la loro offensiva a fondo in Cirenaica occidentale, ma fossero invece passati ad una vigile difensiva.

    A questo punto, spettava all'asse di sviluppare le operazioni; intendimento che era però frenato dall'enorme consumo di rifornimenti che le battaglie intorno ad Agedabia e Giof el Matar avevano comportato.

    L'imperativo categorico fascista era quindi quello di ricostituire le necessarie ed imprescindibili riserve di barilotti, prima di tentare una totalitaria offensiva in direzione di Bengasi.
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    Situazione generale al 9 aprile in cirenaica occidentale.
    ScreenHunter_10 Apr. 01 08.53.gif
    Inizio apprestamenti difensivi a tobruk

    continua...
     
  20. alberto90

    alberto90

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    Ahahahha finalmente gli italiani le danno .... accumula più riserve possibili di carburante e poi spazza via gli inglesi ad Agedabia prima che abbiano il tempo di fortificare troppo Tobruk ...
     

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