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[AAR] DAK II La Campagna in Africa Setterntrionale

Discussione in 'Wargames da tavolo' iniziata da Luigi Varriale, 17 Marzo 2013.

  1. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Invernomuto
    Ok ho chiaro il problema adesso. Quando clicco su inserisci immagine mi appare solo l'opzione per inserire l'URL; nessun tab "from Computer". Quindi mi sa che dovro' continuare ad usare gli allegati

    Blind Sniper
    allego la pedina al post
    Italian Optional AT.gif
     
  2. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    strano, anche a me da solo l'url.....su quello di casa mi lascia inserire tranquillamente le immagini dal computer. Boh

    Comunque mi sa che l'AAR è da spostare nella nuovissimissima sezione boardgames :)
     
  3. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    L'unità è ottima, alto valore di difesa e buona iniziativa, da parte mia direi di unire le batterie!
    Comunque che unità perderesti unendo?

    Vuoi dire che non vedi questo tab?

    ima.JPG

    Utilizzi la modalità avanzata quando posti?
     
  4. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Tab a parte, puoi lo stesso mettere l'immagine nel testo, è solo un po' più laborioso (come vedi ho editato il tuo messaggio spostando l'immagine da allegato a corpo del testo).
    Vai in gestione allegati (ad esempio editando il messaggio in modalità avanzata) e seleziona "set inline" o qualcosa del genere in basso a dx.
    Ciao
     
  5. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Blind Sniper
    Non si perde nulla ad inserire questa unita' anticarro. E' solo una pedina opzionale da inserire a discrezione dei giocatori.

    Invernomuto
    Nel prossimo post provero' ad usare il metodo alternativo da te suggerito.
     
  6. Amadeus

    Amadeus

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    Luigi, complimenti per l'ottimo AAR! Come molti altri nel forum sto seguendo con interesse questa vostra campagna con DAK II (anche per valutare se possa valere la pena di rispolverare, prima o poi, la mia scatola di DAK).

    Sulla pedina opzionale con il gruppo di formazione da 90/53 direi che è questione di gusti... personalmente riterrei il suo impiego meno realistico di quello di quest'altra famigerata unità opzionale :asd:
    pic65599_md.jpg
     
  7. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Direi che tra la branda di Amadeus e la tua unità anticarro non ci sono dubbi...:D
     
  8. Invernomuto

    Invernomuto -

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    @Amadeus: :)

    ***NOTA DI SERVIZIO ****

    Sposto l'AAR sul forum wargames da tavolo.

    PS
    A breve novità per il forum, per cui rimandiamo la ridenominazione di questa sezione come "wargames per PC" onde evitare ambiguità.
     
  9. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    1 ottobre 1940 turno italiano

    Questo turno che doveva essere un turno critico, ha finito per rivelarsi un turno interlocutorio. Gli Italiani hanno oramai necessita’ di conquistare Sidi el Barrani in 5 turni, con conseguenti strilli di Graziani a Berti, di Berti ai 3 stelle, dei 3 stelle ai divisionari e fin giu’ all’umile fante che si trascina a piedi nel deserto a sud di Nibewa.
    Ora per evitare l’imbarazzo di perdere la campagna nel 1940, Graziani ha ordinato a tutti i corpi di attaccare senza risparmio, ma ci sono alcuni fattori che obbiettivamente frenano l’azione italiana:
    in primo luogo il problema dai rifornimenti: il XXII ed il XXIII corpo d’armata si muovono su un terreno ostico, ben piu’ difficilmente raggiungibile logisticamente che l’asse della Balbia teatro dell’attacco storico. In secondo luogo, il traffico di cabotaggio costiero diminuisce nel mese di ottobre da 2 supply points per turno a 1. Inoltre, dal momento che ogni primo del mese il 25% dei rifornimenti giacenti a Tripoli va al macero (monumento all’imperitura capacita’ organizzativa di ogni sistema italico), e’ imperativo che l’eroica intendenza si assuma il compito “per via ordinaria” di smaltire via camioncino il piu’ possibile di rifornimenti da Tripoli a Bardia. Questo limita ulteriormente le possibilita’ di trasporto di rifornimenti da Bardia al fronte.
    A proposito si veda l’eroica intendenza transitare in luoghi tristi della campagna storica
    intendenza.gif

    Nonostante questi nuovi impedimenti, il Generale Pitassi Manella (non tutti possono chiamarsi Guderian o Von Falklenhorst) aveva ideato un piano di attacco tutto sommato accettabile. Si trattava di un attacco al 7° Royal Tank Regiment con due divisioni in linea (Catanzaro a destra e 3 Gennaio a sinistra), rinforzate da una compagnia motociclisti e da un battaglione mitraglieri. Se non che gli immancabili Wellingtons intervenivano a disorganizzare la colonna di destra in marcia di avvicinamento. Nonostante il 14° stormo SM 81 riuscisse a restituire il favore proprio sul reggimento di Matilda, respingento con lievi perdite tra l’altro alcuni Hurricane in crociera proprio in quella zona, rimaneva il fatto che l’attardamento della colonna della Catanzaro, consentiva alla riserva inglese, costituita dall’8° ussari di portarsi sulla scena dello scontro prima che l’attacco potesse materializzarsi. Ricevutane notizia, il Generale Pitassi Manella, consultata la tabella di combattimento e contato il nuovo rapporto di forza (2.4 a 1) con livello di addestramento delle sue truppe di 1 contro il 5 degli Albionici, annullava l’ordine di attacco, con il beneplacito del comando d’armata. Quando abbiamo giocato questo turno, il generale Graziani non c’era...e grazie a Dio, perche’ quando sapra’ che l’attacco e’ stato annullato, con lo scroto di Berti e di Pitassi, ci fara’ una borraccia. In pratica i due hanno adesso in animo di riorganizzare la Catanzaro, di serrare sotto l’artiglieria di corpo e poi di attaccare con qualche speranza di successo. Inoltre vorrebbero coordinare l’azione con il XXIII corpo di “Barba Elettrica” in maniera che questi possa fissargli un po’ di Inglesi su Sidi Sammalus onde evitare che gli piombino addosso nel momento meno opportuno.
    Pitassi sitrep.gif

    Come se queste sventure non fossero abbastanza, anche il Generale Gallina denuncia di essere impossibilitato a proseguire l’azione offensiva lungo la Balbia per eccessivo logorio delle sue divisioni libiche, la cui pochezza organica viene fuori nel bel mezzo dell’offensiva, una volta che gli Inglesi, al contrario della campagna storica hanno deciso di prenderle di petto. Nel caso del corpo libico pero’ Graziani aveva gia’ autorizzato al passaggio delle sue divisioni da un ruolo attivo ad un ruolo di fissaggio della 16° brigata e delle Colstream Guards, in attesa dell'arrivo dei rimpiazzi da Tripoli.
    libya sitrep.jpg

    Il turno si chiude quindi con la speranza che a truppe riorganizzate e con il XXIII corpo anche pronto all’attacco alla sinistra del XXII, si riesca a scardinare la difesa britannica, che continua comunque a godere di una superiore mobilita’ ed addestramento che le permette di colpire improvvisamente qualunque punto debole nello schieramento italiano. I generali di corpo italiani mi dicevano infatti ieri quanta attenzione devono fare a dove mettono qualunque pedina e come regolano i vary stack sugli esagoni per lasciare il meno possibile di posiibilita’ agli Inglesi di concentrare le loro inferiori ma piu’ mobili forze contro obiettivi isolati o non ben integrati nel dispositivo.

    P.S. Pare che le opinioni sull’impiego dei cannoni AT da 90 siano piu’ o meno divise a meta’ quindi prediligeremo l’aspetto storico e non li impiegheremo. Per quanto riguarda il plotone “rilassamento ufficiali” lo abbiamo eliminato gia’ all’inizio della partita dall’esagono di Tobruk, ed abbiamo gentilmente congedato le “signore”.
     
  10. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Invernomuto wrote
    Bravo, mi piace lo stile dell 'AAR!

    Amadeus wrote
    Luigi, complimenti per l'ottimo AAR! Come molti altri nel forum sto seguendo con interesse questa vostra campagna con DAK II (anche per valutare se possa valere la pena di rispolverare, prima o poi, la mia scatola di DAK).

    Grazie a tutti voi per l'incoraggiamento. Viva le armi italiane in Africa !
     
  11. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    :eek:fftopic:

    mi spiegheresti un po' come e in quanti state giocando?

    Giusto per avere un quadro più chiaro di come vengono prese le decisioni
     
  12. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Il numero di persone dipende dalla campagna e dalla struttura di comando. Per esempio per gli Italiani abbiamo un comandante , due comandanti d'armata (io comando la quinta) e un comandante per corpo. Abbiamo deciso che se la 10a armata si dovesse sfasciare, io cedero' il comando della quinta e passero' a comandare il 10o corpo. Dobbiamo ancora decidere chi comandera' il corpo tedesco d'Africa, sempre che gli Italiani riescano a non perdere entro 5 turni

    saluti
    luigi varriale
     
  13. SVEN HASSEL

    SVEN HASSEL

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    Però, siete un bel numero di partecipanti.

    Di solito si fa fatica a trovare uno sparring partner....figuriamoci tutto uno stato maggiore.
    E' per quello che ho dirottato su di un boardgame da giocare in solitario.

    Che dire, complimenti!

    Ok...chiudo qui l'OT per non rovinarti l'AAR
     
  14. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    5 ottobre 1940 turno italiano
    Avrei voluto darvi buone notizie per questo turno del 5 ottobre, specialmente visto il doppio turno per le armi italiche, ma ancora una volta le sorti della battaglia non si sono rivelate ideali per gli Italiani. Il piano generale prevedeva l’attacco del XXII e XXIII corpo praticamente affiancati lungo le direttrici Bir Enba – Nibewa e Sidi Sabil-Sidi Sammalus per disarticolare la posizione inglese a difesa di Barrani. Pitassi Manella (credendosi Rommel) aveva anche proposto un attacco aggirante per la destra dei corazzati britannici a Nibewa, qualora il XXIII corpo gli avesse fissato il il 7° ed 8° carri inglesi sulle loro posizioni.

    Dopo confronto serrato con il comandante della 10a armata, si e’ venuti a propositi piu’ miti viste le considerevoli difficolta’ di rifornimento per Pitassi in caso di estensione del raggio d’azione del suo corpo ancora piu’ ad est. E’ prevalsa l’opinione di Berti di riservarsi questa possibilita’ solo in caso di estrema necessita’ qual’ora l’attacco fallisse.
    Ora e’ giunto il momento di considerare tale possibilita’.

    Tornando al turno, Bergonzoli si assumeva la responsabilita’ di attaccare le forze inglesi attorno a Sidi Sammalus, mentre al XXII corpo veniva ordinato di attaccare in massa i corazzati inglesi a Nibewa. Il concetto operativo derivava dal fatto che qualora gli Inglesi avessero subito una sconfitta a Nibewa, si sarebbe potuto sfruttare il successo decisivamente con una exploitation direttamente su Barrani, mentre Bergonzoli continuava il fissaggio della fanteria inglese in collaborazione col gruppo divisioni libiche.

    Quindi i due complessi si mettevano in moto fiduciosi. Ed infatti la situazione prometteva bene con un riuscito bombardamento sui carri nemici a Nibewa che disorganizzava anche gli ussari dell’8° reggimento (quelli del 7° Royal Tank erano gia’ disorganizzati dal turno precedente).

    Il XXII corpo terminava lo schieramento gia’ abbozzato nello scorso turno e riproponeva l’attacco su due colonne (Catanzaro a destra e 3 Gennaio a sinistra). Questa volta metteva anche in batteria l’artiglieria di corpo d’armata nel caso l’aviazione non fosse riuscita ad incidere sui reggimenti corazzati inglesi.

    Alla sinistra del XXII corpo, il Generale Bergonzoli aveva invece qualche problema in piu' a schierare il suo corpo per il combattimento; la scarpata di Sidi el Sabil canalizzava l’avanzata delle divisioni Cirene e Marmarica verso destra e portava la seconda a cadere sull’11° reggimnto ussari, mentre la prima rimaneva indietro ed avulsa dall’azione. E qui l’impazienza del “Barba Elettrica” giocava un brutto scherzo agli Italiani:
    ScreenHunter_14 Mar. 20 18.30.jpg

    trovatasi la Marmarica sola di fronte agli ussari, Bergonzoli ordinava al divisionario di attaccare comunque senza il supporto della Cirene. La divisione dopo leggera progressione veniva respinta con perdite sensibili dal fuoco di fila delle blindo a scafo sotto degli avvallamenti prospicenti Sammalus e Bergonza si incazzava di brutto (3-1 di rapporto forze e dadi da sfiga mondiale)

    L’attacco di Pitassi Manella, pur ben preparato, anche dallo sbarramento di artiglieria, pagava ancora la scarsa coesione tattica ed organica della fanteria italiana contrapposta ai manovrieri battaglioni corazzati britannici (nonche' ad un altro dado da sfiga mondiale). Questi attendevano l’urto delle divisioni Catanzaro e 3 Gennaio, e dopo aver dispiegato un micidiale fuoco d’arresto che faceva sbandare la Catanzaro, prendeva a contromanovrare su entrambi i fianchi di tutte e due le divisioni italiane. Ne faceva le spese piu’ gravi il battaglione mitraglieri che in un contrattacco locale dei corazzati veniva travolto, per consentire l’ordinato ripiegamento degli Italiani.
    ScreenHunter_15 Mar. 20 18.36.jpg

    Le prospettive adesso sono grigie. Le discussioni in corso dello stato maggiore dell’armata sono di tentare una manovra aggirante, concentrando entrambi i corpi contro le posizioni di Nibewa. Manovra disperata, ma e' ora.

    Ma c’e’ ancora il turno inglese da giocare.

    continua...
    luigi varriale
     
  15. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Sven Hassel wrote
    Ok...chiudo qui l'OT per non rovinarti l'AAR

    Al contrario, ogni vostro intervento e' molto apprezzato
    Grazie Sven

    luigi varriale
     
  16. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    5 ottobre turno inglese
    E’appena arrivato il vassal save file del turno inglese.

    Richiamate Enrico Fermi dagli USA, che ci serve una bomba atomica. I giocatori inglesi stanno veramente sbeffeggiando gli Italiani in questa partita. Avendo poche pedine, riescono a destreggiarsi meglio nell'organizzazione dei loro movimenti e dislocamenti delle forze (scusa ufficiale per nascondere che ci stanno veramente facendo fessi).

    Gli stramaledetti, accortisi che al prossimo turno, in mancanza di disturbi, il XXII corpo avrebbe potuto spiegare tutte e tre le divisioni contro gli oramai famosi 7° ed 8° carri, magari con il supporto di qualche truppa del Bergonza, hanno pensato bene di dileguarsi e di accorciare il fronte (drasticamente), ritirandosi ad anello difensivo su Barrani.

    All’inizio avevamo pensato che gli Inglesi se l’erano fatta sotto dalla paura e che quindi avevano abbandonato il campo. Ma dopo una piu’ attenta occhiata alla mappa, ci siamo resi conto che adesso non perdere e’ davvero dura; piu’ dura che se gli Inglesi fossero rimasti dov’ erano. Per aggiungere danno a beffa, naturalmente, i soliti Wellington hanno inflitto un’altra solenne randellata alla Catanzaro e compagni, che sta facendo il pieno di ceffoni dall’aria e da terra da oramai ben due turni.
    ScreenHunter_17 Mar. 20 20.37.jpg

    Ora noi, essendo indomiti Italiani, attaccheremo alla giapponese, ma stiamo pensando di accordarci col nemico per eliminare la regola che se gli Italiani non prendono Barrani entro il 15 ottobre perdono la partita.

    Mica avrebbe chiesto l’armistizio l’Italia storica se non avesse preso l’obiettivo entro quella data. La regola e’ stata imposta per evitare che il giocatore italiano, memore delle mazzate prese dalla 10a armata nella realta’, ceda alla tentazione di non attaccare nel 1940, per non trovarsi poi con le mutande al vento all’inizio della controffensiva inglese. Si tratta insomma di obbligare gli Italiani a giocarsi le loro carte rispetto alla direttiva del DUX DUCIS, “attaccate...non vi pongo obiettivi territoriali, basta che attaccate...o rimaniamo a mani vuote quando gli Inglesi chiederanno la pace (AI TEDESCHI)”.

    Ora, dal momento che noi abbiamo attaccato ed attaccato, e continueremo ad attaccare, direi che l’ordine del DUX DUCIS l’abbiamo onorato. Se continuiamo cosi’, adesso che gli Inglesi mettono insieme la 4a indiana e la 2a neozelandese e la 6a australiana, unitamente a quello che gli rimane dalla 7a corazzata, ci respingono fino a New York, dove ci daremo prigionieri agli Americani. Quindi direi proprio che l’ordine l’abbiamo onorato.

    Un saluto a tutti
    luigi varriale
     
  17. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    Azzo tutte le truppe delle colonie erano ossi duri in particolare la divisione neozelandese, nel gioco come sono rappresentati?

    Quanti supply avete?

    Non riuscite a interdire l'aereoporto nemico?
     
  18. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    Blind Sniper

    Durante il mese di ottobre arriva 1 supply point per turno (a Tripoli). La situazione adesso e' questa:
    Tripoli, 5 armata (da riordinare) 6 supply points
    Tripoli.jpg

    Bengasi/Soluch 3 supply points
    Bengasi.jpg

    Barce 1 supply point
    Barce.jpg

    Tobruk 1 e 3/4 supply points
    tobruk.jpg

    Bardia 4 e 1/2 supply points e la riserva d'armata
    Bardia.gif

    Questi sono alcuni elementi delle divisioni coloniali in attesa di intervenire. La 2 neozelandese e la 6 australiana sono ancora in addestramento.
    Esattamente come hai detto tu...ossi duri !
    ScreenHunter_23 Mar. 21 08.50.gif ScreenHunter_24 Mar. 21 08.51.gif

    Per quanto riguarda il maledetto aeroporto a Matruh, fino adesso Graziani ha ordinato di dare la priorita' al close air support. Magari nei prossimi turni cambiera' idea, anche perche' stiamo studiando una certa operazione......chiamata PEGASO
     
  19. Blind Sniper

    Blind Sniper

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    I supply per attaccare li avete anche se molti sono ancora a Tripoli, adesso detta così senza avere un quadro preciso della situazione porterei su tutte le unità con alta iniziativa, artiglieria e cercherei di fermare quei maledetti Wellington, e poi giù di botte :D
     
  20. Luigi Varriale

    Luigi Varriale

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    8 ottobre turno italiano

    Ancora una volta gli Italiani riescono ad avere l’iniziativa nel turno e cercano di metterla a frutto.

    Essendo Graziani veramente arrabbiato, il Generale Berti ha una sola direttiva per i suoi tre corpi d’armata. PRENDETE BARRANI !!. Egli rimaneggia il dispositivo ordinando che il XXII prosegua lo sforzo sull’asse di Nibewa, mentre il XXIII venga dirottato tramite il crocevia di Sammalus per appoggiare il corpo d’armata libico in una rinnovata offensiva verso est con direttrice Al Zizzaya, Halam Hammid, Barrani.

    Date le disposizioni ai corpi, Berti si affretta a mettersi in contatto col generale Porro per sollecitargli tutto l’appoggio aereo possibile.

    “Comincia...Caro Porro est inutile che ti dica che attacco deve riuscire o Eccellenza il Generale Graziani manda me, Bergonza, Gallina et Pitassi at sminare personalmente corridoio sulla direttrice Nibewa Barrani at dorso di cammello. Ti renderai conto che anche se at te Graziani non puote far nulla dato che collaborazione Aeronautica Regio Esercito est ancora albori, est sempre possibile che Duce ti faccia spedire at campo di lavoro Germania insieme at coatti Polacchi. Onde per cui ti prego mandarmi tutti bombardieri che puoi su guardie inglesi e su brigata di fanteria che staziona loro sinistra...Firmato...Berti...Finisce”

    A cotanto telegramma, Porro rispondeva che avrebbe fatto del suo meglio, ma che lo stesso Graziani gli aveva sottratto lo stormo di SM 81 per un’operazione oscura e segreta . Avrebbe comunque mandato tutto quell oche poteva volare.

    Mentre questi scambi epistolari fanno il loro corso, i possenti corpi d’aramta italiani si mettono in moto. Gallina attiva entrambe le sue divisioni, che muovono in linea da Buq Buq verso Azzizaya, fino a prendere contatto con il battaglione guardie inglesi. La 2a divisione libica, scade leggermente verso sud durante il tragitto e si viene a trovare a contatto con il vertice sud ovest del dispositivo britannico tenuto dalla 16a brigata di fanteria.

    Avuto notizia dalle pattuglie esploranti della Cirene (proveniente da sud in appoggio a Gallina, che le guardie sono equipaggiate con cannoni anticarro, egli ordina alla riserva di corpo d’armata (il IX battaglione carri leggeri) di convergere a sud, sud est in maniera da trovarsi sulla direttrice della brigata inglese non munita di questo appoggio.

    Decisione drastica quella di Gallina di impegnare la riserva subito, ma dettata dalla situazione oramai critica.
    Bergonzoli come al solito si fa prendere dalla fretta e si incasina nel movimento delle sue divisioni, tanto che quando la Cirene taglia la Balbia ad ovest si Azzizaya, la 23 Marzo si attarda ad un ingorgo con l’artiglieria di corpo d’armata e la Marmarica riamane addirittura ferma a Sidi El Sabil.

    Nonostante questi disguidi, la Cirene riesce a prendere contatto con la prima libica ed a coordinare l’attacco contro le guardie. Piu’ a sud si incaricano di attaccare la brigata di fanteria inglese, oltre al citato battaglione carri, la 2a libica e la 3 Gennaio facente parte del Corpo di Pitassi Manella. Mentre questi movimenti prendono forma, si manifesta l’appoggio aereo in due ondate successive di SM 79 e dei Caproni del 2o stormo da bombardamento; partecipano alla festa anche gli assaltatori del 12° stormo montati sulle loro bare volanti (BA 65) mentre sognano un giorno di poter essere dotati di Ju-87.

    Alle prime avvisaglie dell’attacco aereo italiano, si presentano sulla scena i pazzi del 274° gruppo Hurricane, e fanno strage del 30° stormo abbattendo in fiamme un certo numero di SM 79; i rimanenti si salvano solo perche’ arrivano sulla scena quando gli Hurricanes se ne sono gia’ andati, satolli di vittorie.

    Nonostante il prezzo pagato dai colleghi, il 32° stormo semina il panico sulle guardie britanniche mentre i Caproni (e' proprio il caso di dirlo) del 2° stormo non riescono a fare lo stesso con la 16a brigata.

    A missione finita, il buon Porro ordina a quello che rimane dei FIAT dell’ 8° gruppo caccia di decollare da Sollum e di mettersi in crociera su Buq Buq. La manovra paga perche’ poco dopo si presentano sul campo di battaglia alcunu Blenheims chiamati dal comando inglese per ammorbidire le colonne d’attacco Italiane. I CR-42 attaccano decisi, ma i Blenheims tengono duro e riescono a penetrare sul bersaglio, che comunque mancano di un chilometro. Dopo aver giostrato per un po’, i CR si ritirano a serbatoi semivuoti senza aver fatto lo scalpo nemmeno ad un bombardiere inglese; se li comandasse Goering, i piloti dell’ottavo sarebbero adesso su un treno merci diretti ad Auschwitz.

    Finita la schermaglia aerea, viene adesso il momento della verita’ ed il Generale Bergonzoli, dal suo posto di comando tattico ordina un concentrato fuoco di preparazione sulla 16a brigata di fanteria inglese, che l’aviazione aveva graziato. I due reggimenti di artiglieria incaricati spendono una barilata di rifornimenti ma riescono a disorganizzare il nemico, e subito dopo si da' il via all’attacco, che e’ diviso in due atti tattici distinti:

    la Cirene e la 1a libica attaccano le guardie con un rapporto (disorganizzazioni incluse) di ben 8 a 1. Gli Italiani per una volta riescono anche a spiegarsi bene tatticamente ed a evitare imboscate da parte del nemico tramite un accurato lavoro di ricognizione. Questa volta Bergonza e Gallina non hanno dubbi; le odiate guardie britanniche con i loro cappelloni neri saranno spazzate via. Mentre i due gallonati italici litigano su chi deve lanciare il dado, il buon Berti dirime la controversia lanciandolo lui stesso, sorridendo mefistofelicamente all’idea di spezzatino di guardie del Re...i dadi corrono senza far rumore, (sono quelli digitali di Vassal) e i numeri sullo schermo spengono il sorriso a Berti, e pure a Gallina e a Bergonza quando attraverso i microfoni di Skype si apprende che 2 + 1 fa tre; meno due (la differenza di addestramento tra la Cirene e le Guardie) e’ uguale a uuuuunoooooo !! La Cirene ripiega con perdite e la 1a libica tiene, ma le guardie non si muovono di un millimetro, se si escludono le convulsioni per le risate.

    Inorriditi Berti Gallina e Bergonza si vedono gia’ a sminare a dorso di cammello un corridoio per Barrani, quando giunge notizia che piu’ a sud i carri del corpo libico e la 2a libica, appoggiati dalla 3 Gennaio hanno mezzo sfasciato la 16a brigata inglese e l’hanno costretta a ripiegare. Per inciso, i giocatori inglesi hanno comunicato che avevano tentato di attivare l’8° ussari in riserva per appoggiare la 16a, ma O’Connor si era addormentato (ubriaco come solo un Inglese puo' esserlo) al volante della sua vettura e non si era riusciti a farne nulla.

    Il prezzo pagato dagli Italici per questa vittoria...una eroica compagnia bersaglieri motociclisti, le cui piume adesso sono sparse da Nibewa ad Alam Hammid.

    Ora i carri italiani si trovano a due esagoni da Barrani e se la decima armata riesce a smettere di tirare uno col dado magari si riesce pure ad occuparla Barrani....ma adesso c’e il turno inglese.
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    Per il momento un saluto a tutti

    luigi varriale
     

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