C:MANO AAR - Malvinas 1982

A questo scopo faccio alzare in volo, oltre alla normale CAP, un paio di Harrier dalla Hermes, con il solo scopo di andare in ricognizione verso la presunta posizione delle unità navali maggiori argentine.

Alle 13.15, volando a bassa quota, uno degli Harrier, armato con una bomba da 1'000 libbre, prende contatto con il gruppo nemico a sud. L’unità di testa, con mia grande sorpresa, è proprio l’incrociatore leggero General Belgrano. Il fuoco antiaereo che si alza dalla vecchia nave costringe lo SHAR alla fuga, anche perché ha ormai raggiunto bingo fuel.



Tre quarti d’ora più tardi l’altro SHAR della Hermes, il no. 8, abbatte un A-4Q Skyhawk di pattuglia a nord-ovest delle Falklands. E’ evidentemente parte della CAP della portaerei Venticinco De Mayo.

Poco dopo il pilota segnala alla Hermes la posizione, anche se non in maniera precisa, della TF nemica.

Purtroppo i miei Harrier non sono dotati di missili antinave, a differenza degli aerei argentini, perciò rischiare un attacco aereo contro la flotta nemica è un azzardo. Questa opzione la terrò proprio come ultima risorsa, se le cose dovessero mettersi male.


Dopo questi ultimi aggiornamenti è evidente che i miei due SSN sono posizionati malissimo per fermare le grosse unità navali nemiche.

Il Conqueror, a sud, è in grado di attaccare le unità che seguono l’incrociatore, ma essendo proprio quello il bersaglio, la sua posizione è inutile.

A nord lo Spartan è invece completamente fuori zona, molto più a nord della TF della Venticinco de Mayo.

Decido perciò di fare immergere il più possibile i due SSN (che, ricordo, non dispongono di SSM), farli allontanare e poi navigare alla massima velocità possibile per sopravanzare le due TF, mettersi su una rotta convergente, rallentare, portarsi a quota meno profonda ed attendere.

 

Complimenti per l' AAR Georgepatton, davvero ben scritto ed appassionante

 

La battaglia prosegue, anche se di intensità molto bassa. Soprattutto si tratta di attendere gli eventi. Ma non troppo passivamente, perché se lascio avvicinare le due TF argentine, finisco proprio nella loro tenaglia, come pianificato dal comando di Buenos Aires.


Innanzitutto ho la necessità di localizzare esattamente il punto dove si trova la portaerei argentina Venticinco de Mayo ed a questo scopo invio uno SHAR della Hermes in ricognizione a nord-ovest delle Falklands.

Purtroppo il mio pilota non riesce ad avvicinarsi a sufficienza, venendo intercettato da uno Skyhawk. L’Harrier ne esce ancora una volta vincitore e l’A-4 viene abbattuto, ma senza altri Sidewinder sotto le ali, faccio rientrare il mio velivolo.

Al suo posto ne faccio alzare un altro dalla Invincible, ma anche questo mezz’ora dopo, sono le 16.00, è costretto ad impiegare i suoi due Sidewinder per far fuori un altro A-4Q e, di conseguenza, devo farlo rientrare.


Mentre un altro SHAR decolla dalla Invincible per continuare la ricognizione, (ancora non sono riuscito a localizzare esattamente la portaerei nemica), il sottomarino Conqueror si è portato sufficientemente avanti rispetto alla posizione del Belgrano. Ora posso rallentare, risalire sopra il termoclino e metterlo su una rotta convergente con quella dell’incrociatore nemico. Se tutto va bene, si troverà in perfetta posizione per lanciare i suoi siluri.


Nel mentre ho deciso di distaccare un paio di unità armate di Exocet dalla TF e di mandarle a tutta velocità verso sud, in direzione del Belgrano. Nel caso il Conqueror fallisca, lancerò i miei missili prima che i cannoni da 152mm della nave argentina arrivino a tiro delle mie navi. Navigando alla massima velocità dovrebbero giungere a tiro prima del sorgere dell’alba di domani.

 

Le ferie natalizie mi permettono di riprendere lo scenario interrotto un paio di mesi fa:

Alle 17.00 brivido. Il sonar dello Spartan segnala un siluro in acqua! Il sottomarino, che sta cercando di avvicinarsi a quella che, presumibilmente è la squadra navale comprendente la portaerei argentina, effettua manovre evasive.

Alle 17.09 il contatto con il siluro viene perso ma un minuto dopo un altro pesce è in acqua ed è sulle tracce dello Spartan. Purtroppo le manovre evasive questa volta non danno esito ed alle 17.11 il mio sottomarino viene colpito dal siluro ed affonda.

Ora mi rimane solamente il Conqueror che, alla velocità di 5 nodi, si sta avvicinando su una rotta di intercettazione del General Belgrano.

Il Conqueror si trova circa 13 miglia davanti al Belgrano ed a circa 3 miglia e mezza dalla presunta rotta che percorrerà l'incrociatore. Se non verrà scoperto il mio sottomarino si troverà nella posizione ideale per lanciare i suoi siluri.

 

Dopo un lungo e paziente avvicinamento, il Conqueror attacca ed affonda il Belgrano alle 20.29. La minaccia principale della TF sud nemica è stato eliminato. Il problema ora è che il Conqueror è rimasto con solo tre siluri. Ho lasciato stupidamente in mano al computer la gestione dell'attacco ed il risultato è che ha lanciato tutti e 4 i siluri che avevo a bordo. Due dei primi tre hanno colpito ma poi l'AI ha deciso che era il caso di lanciarne altri due. Uno ha mancato il relitto immobile....mentre l'altro era ancora in navigazione quando il Belgrano è affondato.

La nave che seguiva il Belgrano, una decina di miglia a poppa, è una petroliera. Non è un bersaglio che vale uno dei miei siluri. Magari ci farò un allenamento con i miei piloti di Harrier l'indomani.

Ora, poiché la minaccia rappresentata dal Belgrano non c'è più, faccio invertire la rotta alla mia TF, facendole riprendere il pattugliamento nell'area assegnata ad est di Port Stanley.



Ecco il momento in cui il Belgrano viene colpito dai siluri del Conqueror.

 

La notte scorre via tranquilla. Sto preparando 5 Shar armati di bombe, per attaccare le navi nemiche.

Intanto, alle 03.55, la fregata Alacrity lancia un Exocet contro la petroliera che accompagnava il Belgrano. Dopo pochi minuti la nave nemica è colpita. Ma non riesco per nulla a stabilire quali siano i danni.

Cinque miglia più a sud, a poppa della petroliera nemica, naviga un cacciatorpediniere argentino della classe Sumner. Siccome ho acceso tutte le apparecchiature radar della flotta (tanto gli argentini sanno bene dove sono, meglio essere vigili e attenti), posso identificarlo come il D25 Segui. Anche lui è armato con 4 missili Exocet. E' pericoloso, e devo eliminarlo al più presto.

Alle 04.10 l'Alacrity lancia altri due MM.38, proprio contro il caccia argentino.

Intanto noto che la velocità della petroliera argentina scende da 11 a 4 nodi. Segno che l'Exocet ha provocato diversi danni.

Due minuti dopo il lancio il Segui viene colpito da almeno un Exocet. Il radar rileva che la nave rimane immobile sull'acqua. Non dovrebbe più essere un pericolo.

Alle 04.12 il radar della Hermes indica che la petroliera nemica, è in fiamme, ma non sembra un incendio di grosse dimensioni.

Due minuti dopo viene comunicato che il Segui è affondato.



Il primo Exocet lanciato dalla Alacrity sta per colpire la petroliera nemica.

 

Non vale! Dovevi usare i Mark VIII**, i Tigerfish sono gamey...

 

Finalmente viene identificata anche la petroliera nemica. Si tratta della Puerto Rosales. Gli incendi a bordo si sono decisamente aggravati e la nave mi sembra spacciata.


Alle 04.41 i radar della flotta, che nel frattempo si sta rischierando per meglio fronteggiare eventuali attacchi aerei nemici, avvistano quattro aerei. Stanno sorvolando la parte meridionale di East Falklands, ad una distanza, attualmente, di 40 miglia dal Coventry, la nave più vicina alle Falklands.

Ora mi trovo davvero in difficoltà. I miei SHAR sono ancora sul ponte. Che diamine, sono le 04.40 di mattina, non pensavo che gli argentini fossero così mattinieri.

Immediatamente ordino a due caccia della Invincible ed a due della Hermes di decollare ma, nell'immediato, me la devo vedere contando solo sulle mie navi.

Per fortuna ho proceduto ad un rischieramento nelle ore precedenti ed ho provveduto a spostare tutti e tre i cacciatorpediniere armati di Sea Dart sul fianco occidentale della flotta. Ho fatto bene perché, innanzitutto i Sea Dart ingaggiano bersagli aerei distanti fino a 40 miglia e fino ad 80'000 piedi di quota, mentre i Sea Cat hanno una gittata di sole 4 miglia ma, soprattutto, arrivano solamente fino a 3'500 piedi di quota.

I Sea Wolf, che equipaggiano le due fregate classe Broadsword, arrivano fino a 16'500 èiedi (circa 5'000 metri) ed hanno una gittata di 6 miglia.

Gli argentini, evidentemente, sono molto attenti a questi dati e, infatti, i loro aerei si avvicinano ad oltre 12'000 metri di quota. Non dovrebbero essere armati di Exocet, ma solamente di bombe, perciò se vogliono colpire le mie navi saranno costretti a scendere di quota ed allora anche la difesa di punto potrà intervenire.

Nel frattempo però, punto tutto sui Sea Dart. Anche la Invincible, equipaggiata con lo stesso sistema SAM, fa fuoco.

I Sea Dart fanno bene il loro lavoro e 6 A-4P Skyhawk vengono abbattuti. Il dispendio di Sea Dart però comincia ad essere notevole. Me ne rimangono solamente 14 sul Glasgow, 16 sullo Sheffield, 6 sul Coventry e 32 sulla Invincible. Devo assolutamente rimanere in manuale, perché se passo in automatico l'AI me li consuma tutti in un attimo.


La salivazione si azzera, quando, alle 04.55 i radar delle mie navi rilevano altri 24 aerei nemici. Mi sa che tutta la 5. brigata aerea argentina ha fatto una levataccia questa mattina, per cercare di farmi la festa. Ora è davvero dura. Ho 68 Sea Dart e 24 aerei in avvcinamento. Calcolando che, in media, ci vogliono almeno 2 missili per abbattere un aereo, matematicamente ce la posso anche fare. Ma non posso rimanere senza Sea Dart a bordo.

Altri 4 aerei vengono segnalati un po' più a nord dei 24 avvistati prima. Tutti gli Harrier disponibili vengono mandati in aria, ma non ho a disposizione portaerei americane con 4 catapulte. Lo spazio qui è limitato, perciò ci vorrà tempo.



Da ovest si avvicina un gruppo di 24 aerei nemici. Un po' più a nord ne vengono segnalati altri 4. E' il punto decisivo della battaglia. Se sopravvivo a questo assalto in massa, ho buone chances di farcela.

 

Complimenti george, ottimo AAR.
Mi stai facendo venir voglia di giocare.

 

Grazie Lirio. In effetti è un ottimo gioco, te lo consiglio. Con tutte le patch e gli aggiornamenti introdotti dalla sua uscita, è migliorato notevolmente.

 

I 4 aerei segnalati a nord invertono la rotta e se ne tornano a casa. Bene, perché avevo il sospetto che fossero armati di Exocet.


Tra le 04.55 e le 05.15 si svolge una battaglia aeronavale di tutto rispetto. Butto nella mischia tutto quello che ho. I Sea Harrier intervengono man mano che riescono a prendere il volo dalle due portaerei. La parte del leone, ancora una volta, la fanno i tre cacciatorpediniere Type 42, appoggiati in modo importante anche dalla Invincible, con i loro sistemi Sea Dart.

Gli aerei argentini cadono uno dopo l'altro. Solo una manciata arriva in prossimità dei Sea Wolf, ma solo la fregata Broadsword riesce ad avere una soluzione di tiro. E' comunque un contributo importante perché sono 3 o 4 gli A-4 abbattuti dalla fregata Type 22.

Alla fine tutti e 24 gli aerei argentini sono abbattuti. La mia difesa aerea basata sui Sea Dart è praticamente esaurita, se si esclude la Invincible.

Gli Harrier che hanno lanciato i loro Sidewinder rientrano alle portaerei per rifornirsi. Non hanno avuto problemi contro gli aerei argentini, che sono risultati armati solo di bombe. Infatti nessun Sidewinder è stato lanciato da parte loro. Un A-4 è stato abbattuto anche a cannonate.


Ora che, però, sono rimasto praticamente senza Sea Dart e senza la possibilità di rifornire le mie navi (sembra proprio che le navi da rifornimento britanniche ancora non siano in grado di farlo), mi chiedo che senso ha proseguire lo scenario.

Certo, con questi 24 abbattimenti ho dato un bel colpo all'aviazione argentina. Non ho idea di quanti aerei abbia ancora a disposizione il nemico, però se arriva un'altra ondata del genere sono spacciato.


Tra l'altro non ho ancora avuto a che fare con un massiccio attacco con missili Exocet. Se mai arriverà i Sea Dart, che sono in grado di colpire gli aerei nemici prima che lancino, mi mancheranno.

 

Beh, mica

beh, mica vorrai smettere ora, vero?

 

Infatti me lo sono fatto regalare a natale.
Per ora ho giocato poco, ho fatto le tre tutorial e qualche scenario breve e piccolo.
Non mi esaltano gli scenari esotici futuristici, preferirei qualche scenario in più sulla guerra fredda.
Bello questo, lo giocherò, prima o poi.
Mi sono scaricato le patches (credo almeno siano aggiornate), soprattutto le immagini del database, sia cold war che moderno, e anche l'indispensabile e irrinunciabile sea hag, anche se ultimamente la signorina del tom tom non mi legge più i log, chissà perché.
Di tutto ciò, sia lode a @Invernomuto.
Continua, che prendo appunti.
Ad esempio, non ho ancora capito come hai fatto a settare il formation editor (credo si chiami così) e disposto le navi di scorta in quel modo così efficace.
Bravo.

 

@Lirio qualche giorno fa sono usciti dei nuovi scenari ed hanno aggiornato il community Pack, ce ne sono 3 piccoli lato sovietico su un'ipotetica ww3, sono interessanti...

 

Ottimo, grazie, appena posso ci faccio un salto!

 

Ho pensato di fare cosa gradita postando un video su youtube relativo alla battaglia appena descritta in questo AAR.
Il video è lungo, dura 45 minuti ma la prima parte è introduttiva per chi non conosce il gioco e per aggiornare la situazione dello scenario. Potete tranquillamente andare avanti fino all'inizio della battaglia vera e propria. Vedete voi.
Comunque mi sono divertito molto a farlo, perciò non eslcudo di farne altri in futuro, per far conoscere questo fantastico gioco.

Lo trovate qui:

 

Ho guardato il video per intero, ne aspetto altri, vale come 1000 manuali per chi come me
ha difficoltà a distinguere la Hermes da una Micra 1100 a benzina...ben fatto!
Due domande:
- gli aerei nemici non hanno contromisure da usare contro i tuoi missili? Se si, li vedresti sulla mappa?
- un paio di volte è apparsa la scritta Jammed (prima su un tuo Harrier poi su di un aereo Argentino). Che
significa di preciso? Che le contromisure elettroniche hanno disturbato con successo gli impianti radar?

PS. non ridete per le mie domande!

 

Beh, signorilmente non riderò delle domande di @cohimbra, del resto mica tutti possono avere una competenza da par mio.
Ovvio che io so tutte le risposte, e un video, didattico e divulgativo, come quello certo che hai postato, è inutile per un super esperto come me, è risaputo.
Tuttavia, caro @George Patton, non possiamo aiutare un pò gli inesperti come Cohimbra e altri non al mio eccelso e inarrivabile livello?
Oh, sia chiaro, io farei tranquillamente a meno del filmato, io leggo solo i manuali, non apro un gioco senza aver prima studiato lo scibile umano, del resto so già tutto sulla guerra moderna, vivo di pane e contromisure elettroniche, di tanto in tanto, quando ho tempo, do qualche lezione a @rob.bragg, giusto i primi rudimenti dell'arte, e studio solo sui siti originali in inglese. Capirai, un filmato in italiano semplice e chiaro, che fa capire come si gioca, proprio lo snobbo, ma manco lo prendo in considerazione, ne andrebbe della mia altissima reputazione in materia di dottrine aereo navali moderne.
Ma quando mai? Figuriamoci, roba da dilettanti!
Vuoi mettere il piacere sopraffino di scoprire da soli le cose, possibilmente spaccandosi il cervello nelle notti di plenilunio?
Per loro, lo dico, perché sono un generoso e un filantropo:

quando fai il prossimo filmato?

Suvvia, fallo per loro.
Ma presto.

 

il migliore che ho visto in materia, finora.

 

Grazie per i complimenti. È il mio primo video in assoluto. Ho dovuto farmi spiegare dai miei figli come fare ma credo (spero) di essermela cavata egregiamente. Inoltre, ripeto mi sono divertito.

Per rispondere a Cohimbra, quando appare le scritta james significa che il radar dell'unti i questione è disturbato. Lo è perché è attivo e, infatti, i radar dei miei SHAR e delle navi erano attivi. Suppongo che gli aerei argentini avessero un qualche poi di disturbo a bordo (anche se non ne sono a conoscenza, dovrei andare a controllare sul database) oppure il disturbo proveniva da postazioni a terra. Non dimenticate che Port Stanley è molto vicino.

Comunque intendo fare un altro video a breve, tutto dipende dal tempo a disposizione.