XENONAUTS [AAR] Seconda partita (seria)

visto che sei buono e pio, perchè non posti un paio di fotille dei tuoi progressi al gioco?

 

taci che cerco di dimenticare, mentre cerco quanto costa in internet per prenderlo, ma stò cercando di dimenticare lo giuroooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo, cazzo l'ho preso.

 

Chi lo sa prima o poi magari ci scappa qualcosa di "serio"

 

datti da fare, sfaticato!

 

così si fà, un modello per gli altri, bisogna essere uomini coerenti e intransigenti.
io qui lo affermo, spero promitto e iuro questo gioco mai non prendere in futuro.

 

Comunque, mi permetto di osservare che il Maestro Starugo ha la fotilla dell'avatar più professionale per giocare.

 

Premessa: io odio i puzzle game travestiti da strategici. Per intenderci, quelli in cui ci sono pochissimi "modi"/"strade" per finire una missione, bisogna fare l'azione X dopo l'azione Y oppure inevitabilmente si perde. Amo invece gli strategici dove hai ampia libertà d'azione e puoi sperimentare nuove strategie.
Per fare un esempio pratico, ho odiato con tutto me stesso il primo titolo della serie Commandos (credo fosse: "dietro le linee nemiche")...
Domanda: Xenonauts in che punto si colloca fra i due estremi? Il leggere che spesso e volentieri occorre il "reload" della missione mi mette qualche dubbio.

Grazie,
ciao.

 

Grande!
Dai che ci sono le ferie e nulla è più rigenerante e divertente di un bell'AAR

 

BLASFEMIA!!!!!!!
Non si possono odiare i capolavori assoluti e "Commandos:behind enemy lines" lo era.
Giocato e finito,incredibilmente senza nemmeno ricorrere a tricks&tips nonostante fosse molto ostico.
Scherzi a parte,ho capito il tuo punto di vista.

Mah,sono all'inizio e ancora non l'ho capito.
Sembra piuttosto aperto come approccio,ma non vorrei fosse solo un'illusione e per poter soppravvivere servano invece delle
strategie piuttosto fisse.
Intendo a livello globale, come risultato finale,le missioni a terra paiono molto aperte come tattica.

Edit: non fare caso ai miei ripetuti salvataggi,sono fissato in questo.Voglio le missioni perfette anche se cosi' ci metto una vita.

 

@Lirio e i suoi soliti pippotti. Dove diavolo eri finito, pazzo sciroccato?

PS. A fine mese/inizio prossimo ti contatto via mail, così stronzeggiamo un pò...

 

caro Invernomuto,
per una rarissima volta in cui io posso tentare di dare un parere a te ne approfitto biecamente.

premesso che:​

• sono di parte, per quanto altrove argomentato
• non conosco Xenonauts, ma ho esperienza approfondita del suo predecessore, e che condivido TOTALMENTE il tuo punto di vista
• ci sono delle eccezioni rare, e forse commandos non era esattamente una cosa che ho odiato, non lo definirei un capolavoro assoluto e incontestabile come afferma il mio Venerabile Maestro, ma a mio parere aveva tuttavia un suo bel perchè
• adoro i giochi in cui il parametro fondamentale è la libertà di gioco (intesa anche come possibilità di adottare diversi approcci)
• xcom, il predecessore, sotto questo aspetto era IMHO magistrale
• da quel che vedo, il nuovo gioco ne è l'erede legittimo, atteso da 20 anni da una SNCC (sconfinata nostalgica commossa comunità)
• condivido in particolare un punto fondamentale del tuo ragionamento: anche io odio il gioco NVASNFLMH (Non Vai Avanti Se Non Fai La Mossa Giusta), cioè quello adatto ai bambini con le mani pacioccose che leggono le istruzioni e si fa così perchè si deve fare così
• un gioco deve avere come elemento essenziale la giocabilità e possibilmente la rigiocabilità
• quanto alla precedente considerazione io avrò giocato non so se centinaia o migliaia di giochi e di solito non ne finisco mai uno perchè mi rompo le palle, con l'eccezione di XCOM che ho finito (e per me è un record) ben due volte, a diverse difficoltà
• il reload della missione è una facoltà: ai tempi di XCOM noi ci davamo delle regole non scritte. Una era che il reload era moralmente vietato. Fai conto quando leggo delle autolimitazioni che vi date voi mostri sacri di WITP circa l'uso delle unità diverse nel pacifico o l'uso dei punti politici per usarle. Il gioco ti consente di farlo, ma tu sei un purista e non lo fai. Perchè? perchè è più figo così. Un conto è "allevare" il tuo cecchino per venti partite, farlo crescere fino a farlo diventare un semidio e poi lo muovi ad minchiam la 21 e lo perdi. Col cazzo ricarico. No, non lo posso fare. Stai tranquillo che giochi la 21 partita con uno stimolo e una tensione differente. Oh, non pretendo di convincere nessuno, è una cosa mia. Tolto casi estremi (sfiga apocalittica totale), non ricaricavo, di prassi
• il reload di solito è strumento utilissimo a chi è alle prime armi e giustamente, secondo me, vuole imparare le tattiche di gioco, quindi fa benissimo, per un pò, ad usarlo, perchè si impara dai propri errori, ma prima o poi il giocatore diventerà un purista esperto malato e si porrà le sue personali non scritte "regole di ingaggio"
• la flessibilità di gioco era notevolissima, la possibilità di sperimentare diversi approcci, diverse tattiche, era notevole. C'era chi puntava su una strategia, chi su un'altra. Magari entrambi arrivavano alla soluzione del gioco, con approcci totalmente diversi
• l'elemento del gioco di ruolo era presente, e non marginale
• da quel che leggo e dai filmati che ho visto su youtube questo gioco (è un giochino, senza alcuna pretesa di essere paragonabile ai giochi più seri tipo WITP, sia ben chiaro) mantiene tutte quelle originali caratteristiche che lo hanno fatto amare al di là del tempo, come è successo a ben pochi giochini tattici (forse un pò la serie jagged alliance è paragonabile, mi pare)
• la ripetibilità del gioco (lo schema alla fine è incentrato su scontri tattici su scenari alla lunga ripetitivi) non inficia a mio parere e memoria in alcun modo il divertimento, poichè le battaglie sono sempre originali e randomizzate, e nel contempo cambia il tipo di scontro, sia perchè cambiano i nemici, sia perchè cambiano i nostri personaggi
• sotto questo aspetto, una delle cose più divertenti del gioco era la gestione delle proprie squadre (allevi un soldatino pipetta, gli dai il nome, studi le sue caratteristiche, alla fine soffri con lui sul campo di battaglia, e dopo venti battaglie, se è vivo, ti viene l'effetto tamagochi), di qui il senso dell'onore di non usare (dopo aver imparato a giocare) il reload e giocare girando ogni angolo come se fosse l'ultimo

Tutto ciò premesso e considerato​

con riferimento preciso alla tua domanda, se è vero che Xenonauts mantiene il grado di libertà consentito dal suo predecessore, allora si può concludere che si colloca senza alcun dubbio sull'estremo opposto rispetto allo schema fisso e definito di gioco, consentendo al contrario una giocabilità flessibile e un senso di grandissima libertà al giocatore

 

Fantastico!

(ero finito a leggere le vostre imprese, come sempre, io non ho più tempo per le mie)

 

BLASFEMIA!!!!!!!!!!!!!!!
E' una fede, non devi capire, devi credere.

Ok, lo dico per te e Invernomuto, in tutta onestà, il suo predecessore, se hanno mantenuto lo stesso impianto, era in fondo una avventura. In una avventura, vi è un capo e una fine. Lo scopo del gioco è arrivare alla fine. Quindi, rispetto alla ventilata critica del Maestro Venerabile, ammetto che vi sia del vero, ma non potrebbe essere diversamente. Nel predecessore, scoprivi come combattere gli alieni, le loro armi, le loro tecnologie, e alla fine l'avventura aveva un finale. La storia aveva un inizio e una fine. Ma.... ma c'è un ma grande come una casa.

Certo che dopo che hai visto la ricerca, scoperto le armi e gli ufo, man mano che capisci il gioco, se lo rigiochi sarà sempre quello, perchè l'avventura è quella e non una altra. La libertà era non nell'inizio o nella fine, ma nel modo in cui tu disegnavi tutto quello che ci sta in mezzo.
Starugo e Invernomuto, vi pare poco?
Ok, alla fine o vincono gli alieni o vincono i terrestri, ma se vincono questi ciò che conta è il modo. Il modo può cambiare, e dieci giocatori diversi possono raggiungere lo stesso risultato, giocando su scenari diversi generati casualmente, nello stesso gioco, giocando in modo differente.
Va bene, siamo seri, è solo un giochino.
Ma è dannatamente divertente, quanto meno, decisamente di più di tanti altri con ben superiori pretese, almeno sulla carta.
E' un giochino senza pretese che diverte.
A me non pare poco.

p.s. modesto consiglio per @Invernomuto, fatti un giro su toutube, e visto che conosci bene l'inglese, guardati le puntate pubblicate, alcune sono fatte molto bene, e ti danno una idea abbastanza chiara di quel che puoi aspettarti. Salta le parti più noiose, magari, e vai al sodo, ai combattimenti tattici e a come si armano e si manovrano le squadre sul campo. Ti fai una prima idea, poi ovviamente decidi tu in base ai tuoi gusti personali.

 

@Lirio @Invernomuto
Considero Commandos:Behind enemy lines un capolavoro assoluto perche' all'epoca non c'era nulla di simile.
A memoria stiamo parlando del '94/'95,ambientato nella WW2,con una bella grafica,tante innovazioni e,soprattutto, con la gestione di una squadra di specialisti le cui singole abilita' e caratteristiche andavano combinate insieme per la riuscita della
missione.
Se non sbaglio,e' il capostipite di un genere,quello di gestione tattica di una squadra di militari.
E' vero che,in alcune occasioni,dovevi eseguire una serie di mosse precise e rigide per poter proseguire,pero' se lo contestualizziamo nella sua epoca,per me e' un must.

A scanso di equivoci,a me Xenonauts piace,mi ci sono intrippato un casino.
Il dubbio sul percorso obbligato deriva dal fatto che temo la strategia globale per riuscire a vincere sia una sola,anche se ancora non ho capito quale.
Sui salvataggi,be',gia' a livello normale la vedo dura arrivare alla fine,nei combattimenti a terra e' un attimo farsi massacrare mezza squadra,anche se stai accorto,quindi preferisco procedere non coi piedi di piombo,ma completamente piombato.

 

@Lirio prendilo è come sco.. andare in bicicletta...

 

Lo ricordo abbastanza bene, era avveniristico per l'epoca.
Restava però un gioco dove c'erano pochi modi per fare una missione e in alcune mappe i percorsi erano quasi obbligati. Non discuto il lato tecnico, ma il tipo di gioco, che personalmente non mi faceva impazzire. De gustibus...

Sbagli.
Il capostipite secondo me è questo (1981, uscito nel 1985 per C-64).
WeGo (sic!) con possibilità di dare ordini multipli nello stesso turno (!!!).
Un capolavoro assoluto in grafica ASCII .
Ringrazio @GyJeX che tanto tempo fa citò il titolo in una discussione scatenando vecchi ricordi di bambino (ai tempi ero piccolo e non ci capivo una mazza ma mandare Padooka ed i suoi a farsi massacrare dai tedeschi aveva il suo fascino).

http://tacticalwargamer.com/computergames/computerambush/computerambush.htm

Personalmente mi basta che non ci sia una strategia obbligata per i combattimenti tattici, mi sembra di capire di no. Lo prenderò non appena c'è qualche saldo Steam.

Grazie anche a @Lirio per la sua preziosa disamina del precedente capitolo


Ciao.

 

grande bacca!

 

da piccolino ho subito il trauma di leggere una guida strategica di x-com e di innumerevoli lodi del suddetto senza averlo mai potuto nemmeno provare

ora ho ceduto per colpa vostra ad acquistare xenonauts per accontentare quel triste fanciullino interiore, che voi siate maledetti...

 

Evvai,qui l'affare s'ingrossa
Siamo sulla buona strada per una sezione dedicata?

 

Ho fatto un disastro con quell'AAR iniziale!
Se l'avessi saputo prima, mi facevo dare una percentuale sulle vendite...