un imperatore comanda un impero, dittatore è il sovrano temporaneo (e in casi particolari) di diverse forme di governo... ingameè più corretto che il presidente di una repubblica si autonomini dittatore piuttosto che imperatore... è solo un mio punto di vista però sei liberissimo di pensarla come vuoi
Charles I Kennedy Periodo interbellico (12 Luglio 1784 - 6 Aprile 1789) Dopo che ebbe acquisito i pieni poteri, Kennedy si ritrovò a capo di una nazione estesa, povera demograficamente se si fa eccezione dei grandi centri costieri come New York e Charleston; con una macchina bellica che comprendeva ben 69.000 uomini, di cui la maggior parte fanti addestrati secondo il modello prussiano. Il suo regno fu energico ed efficiente. Promosse la fondazione di colonie oltre la Catena degli Appalachi, consolidò le colonie già esistenti e dotò quasi tutti i centri abitati di una cinta muraria. Nel campo edilizio, notevoli furono la costruzione di una rete stradale che univa le province della costa e quelle più interne e l'inaugurazione di un Arsenale sull'isola di Manhattan. Kennedy raddoppiò il numero di navi, dando un fote impulso alla carpenteria navale e lavoro ai ceti più bassi. Si inserì anche nel grande processo di colonizzazione che stava coinvolgendo le coste africane in quegli anni con la fondazione di una città nella regione di Rio de Oro. Il suo regno conobbe in questi anni svariate forme di opposizione. Prima una rivolta dei piccoli latifondisti, subito sedata, ed un'altra capeggiata da elementi della classe media ed ex-ufficiali scontenti del nuovo governo. Rivolta dei contadini: Uploaded with ImageShack.us L'America del Nord in rivolta La Lega Anti-britannica e l'indipendenza dell'Irlanda Il 1 Luglio 1785 il Canada dichiarava l'indipendenza da Giorgio IV ed impugnava i fucili contro le Giubbe Rosse. Altre formazioni di ribelli, meno organizzate, effettuavano delle scorribande nella zona del Labrador. Altro fatto importante, i ribelli irlandesi, che sempre avevano mal tollerato il dominio inglese sulla loro isola, proclamano la nascita di una Repubblica indipendente che subito stipula un trattato di alleanza con gli Stati Uniti. Dopotutto era grazie a loro che avevano ottenuto questo risultato. Nel 1788 anche il Canada aderì all'alleanza e a Philadelphia fu annunciata la nascita della Lega Anti-britannica che univa tutti i Paesi in qualche modo nemici della corona inglese: Stati Uniti, Lousiana, Canada e Irlanda. Una nuova crisi internazionale Nel 1789 sarebbe scaduta la tregua con gli Inglesi e la situazione era incandescente: i Britannici avevano violato un punto dell'accordo e cioè il divieto di navigare vicino alle coste statunitensi. A ciò si aggiungeva il fatto che il Canada stava conducendo la guerra per la sua liberazione e che presto avrebbe legittimamente reclamato l'aiuto degli Americani. Infine c'era la questione irlandese che infiammava gli animi tanto a Londra quanto a Philadelphia. Panoramica della situazione nel 1786: Uploaded with ImageShack.us Nel 1789 la situazione era paradossale: tutti i membri della Lega erano a modo loro coinvolti in delle guerre separate contro la Gran Bretagna, iniziate prima delle firma dei trattati di alleanza. Mancava solo l'intervento degli Stati Uniti a fare da collante e da guida alle operazioni. L'occasione non mancò: il 6 Aprile 1789 il Presidente del Canada inoltrò una richiesta di aiuto al governo americano. Kennedy accettò in nome della libertà delle nazioni ex-coloniali che volevano la loro libertà rispetto alla madrepatria. Dopo appena 5 anni dalla Guerra d'Indipendenza Americana, Kennedy si ritrovava coinvolto in una altro conflitto, questa volta non solo per il bene dei suoi connazionali, ma anche per l'autonomia di tutta l'America del Nord. Iniziano le operazioni lungo il fronte: Uploaded with ImageShack.us
Il biennio veloce (1789-1790) Come al solito il Congresso, pure ormai totalmente sotto il controllo di Kennedy, era diviso sull'atteggiamento da assumere il politica estera. C'era una fazione più interventista che spingeva alla conquista delle terre del Texas, mentre altri Deputati sostenevano la necessità di consolidare il Paese prima di un nuovo sforzo bellico. Le operazioni si articolarono sul fronte texano, come ovvio, in base ad un disegno che prevedeva la spartizione del Nord America tra Stati Uniti e Canada, più alcune piccole concessioni alla Lousiana. L'avanzata fu rapida e ci fu una scarsa resistenza inglese: all'inizio del 1790, quasi tutte le fortezze britanniche in Nord America erano sotto il controllo degli ex-coloni. I Canadesi scesero fino alla regione dei Grandi Laghi in direzione sud-est, raggiungendo dopo pochi mesi Ottawa che segnò il limite della loro marcia. Nel 1790 cadde New Orleans: il Texas era completamente sotto il controllo americano. Altro fatto notevole, nello stesso anno Haiti si rese indipendente dall'Olanda ed assunse un assetto monarchico-autoritario, ma di fatto intimamente rivoluzionario. Le guerre d'Africa Si era parlato prima della fondazione della prima colonia americana in Africa: la città di Bridgeport nella regione di Rio de Oro. Preoccupato dall'aggressività nei nativi, il generale Benjamin Lincoln, che comandava le truppe sul posto, attaccò i villaggi indigeni. La notizia di questi massacri, che pure vedevano coinvolti anche altri Stati "coloniali", sconvolse il vicino regno di Ashanti che mosse guerra agli Americani. Il conflitto, dagli esiti abbastanza prevedibili, si concluse dopo meno di un mese con la schiacciante vittoria americana: l'esercito del Grande Capo, composto da appena 2000 uomini dotati di armi rudimentali, venne sbaragliato presso Kumasi e la città fu presa. Evidentemente, questa avanzata americana nell'entroterra africano dovette preoccupare tutti i regni della zona, se dopo pochi giorni anche i re di Timbuctu, Oyo e Mutapa attaccarono in maniera congiunta le fragili colonie statunitensi. Da New York giunsero altri rinforzi, ma Benjamin Lincoln morì a causa di una malattia tropicale e fu sostituito da un giovane ufficiale. Egli seppe sfruttare con abilità del divisioni tra le varie tribù e provocò delle sommosse che constrinsero i sovrani a tornare sulle loro posizioni. Oyo e Mutapa chiesero subito la pace incondizionata. Solo Timbuctu restava a combattere, ma con un esercito decimato dagli scontri tribali e con un re in fuga verso le pianure sopra il fiume Niger. Verso la fine del 1790 l'esercito americano era giunto in prossimità della capitale nemica. L'ingresso degli Stati Uniti in quest'area era ormai irreversibile: la scoperta di giacimenti d'oro lungo il fiume Niger non fece altro che aumentare i voti favorevoli al Congresso per una politica coloniale più incisiva. Guerre coloniali in Africa: Uploaded with ImageShack.us Thomas Jefferson acquisisce fama mondiale: Uploaded with ImageShack.us Panoramica dell'Europa nel 1790: Uploaded with ImageShack.us
Quasi nulla Se si inizia una partita nelle date più avanzate si forma una sorta di equilibrio stile "Congresso di Vienna". Niente a che vedere con il casino che avviene nel 1400. Gli unici cambiamenti sono l'indipendenza dell'Irlanda (grazie al mio contributo) e la formazione di uno Stato indipendente a Tunisi (me ne accorgo solo ora che vedo lo screen ). I cambiamenti stanno avvenendo in America del Nord e in Africa.
ehi ma i Savoia si sono ribellati al regno di Sardegna-Piemonte? (anzi solo di Sardegna, così Pinky è contento )
Ahahahah non l'avevo notato. I Savoia che si ribellano al loro stesso regno XD sarà una Guerra Civile XD
