Ni, non dico che hai torto, perché il tuo ragionamento e' assolutamente plausibile, ma dico che con la loro satira si sono attirati l'odio dei terroristi (e dei musulmani normali, ma anche dei cattolici, immagino, dato il tenore delle loro vignette). Dato che per loro e' semplice: "Hai offeso il Profeta? Devi morire" senza se e senza ma. Che poi qualcuno potesse averne approfittato ci sta, eccome. Dici che la satira non c'entra nulla? Seguendo ciò' che dici, direi che la satira e' la prima chiave di lettura, poi ci sono le altre, più' profonde, ma io credo che ciò' che li ha ammazzati, quei poveracci (perché' sono comunque gente che e' morta, poveretti) sia principalmente quello che vendevano, quindi la loro satira reiterata rivolta alla gente sbagliata e vendicativa. Poi magari sono in torto io, ci sta.
Io continuo a battere su un punto... Quanti Cattolici, con la mente così chiusa da guardare con entrambi gli occhi dal buco di una serratura, leggevano il giornale ? Quanti musulmani, con la mente così chiusa da guardare con entrambi gli occhi dal buco di una serratura, leggevano il giornale ? Quanti ebrei treccioluti, con la mente così chiusa da guardare con entrambi gli occhi dal buco di una serratura, leggevano il giornale ? e mi rispondo con 0 Chi ha ordinato la strage ? 1 Chi ha ordinato o eseguito la strage ha visto qualche vignetta su internet, la colpa della strage è di facebook. Poi è anche colpa delle autostrade francesi che fanno circolare certa gentaglia. E degli anfibi made in cina che fanno scivolare i francesi sull'erba, maledetti cinesi! E ribadisco, se metti paletti alla satira, non è più satira è umorismo becero di dubbio gusto. Io, qualche volta, potrò anche non avere ragione, ma sicuramente non avrò mai torto.
Veramente nei modelli economici le condizioni di razionalità sono definite (es: hai pieno accesso alle informazioni, utilizzi le informazione a disposizione in modo perfettamente razionale, tutti i soggetti sono avversi al rischio, ecc). Puoi concordare o no con la finanza comportamentale, ma è abbastanza ovvio che quelle al punto di sopra sono ipotesi molto forti e non sono mai verificate in realtà. Ad esempio, purtroppo gli umani hanno delle paure (irrazionali per loro stessa natura) quando prendono delle decisioni oppure sono portati a fare generalizzazioni (errate) sulla base delle loro esperienze (che sono necessariamente limitate). Se io ti dessi 50.000 euro da investire tu prenderesti decisioni molto diverse rispetto ad una situazione in cui TU stai investendo i TUOI sudatissimi 50.000 euro, che magari costituiscono il totale dei tuoi risparmi...
Ecco, se durante l'esame per il patentino di promotore finanziario alla domanda "come investiresti i miei 100mila euro?" rispondi con "Come se fossero i miei" ti sei già scavato la fossa
Ok, ho capito tutto il dispiegamento di forze che quindi era necessario. E invece il richiamo di Algeri? Avevano avvertito che c'era molto probabilmente un attacco terroristico in Francia, ma sembra che nessuno li abbia ascoltati.
http://www.zerohedge.com/news/2015-...ench-are-behind-charlie-hebdo-massacre-mossad Erdogan é impazzito?
Intanto complimenti, in questi giorni se ne sono sentite di cotte e di crude sui fatti di Parigi e poter finalmente leggere opinioni realmente interessanti è di aiuto nel delineare un quadro della situazione. La possibilità di comprendere meglio l'accaduto, coadiuvato dalle divergenti opinioni, rappresenta per me un valore per il quale la nostra società deve lottare. Personalmente concordo tanto con chi, tramite astruse logiche, tenta di chiarire i fatti, quanto con chi, più umilmente, si chiude in un silenzioso rammarico. Guardando l'esecuzione a sangue freddo del poliziotto ho provato una tristezza profonda, mista ad un innegabile sentimento d'odio per questi individui che di umano hanno ben poco. La reazione spontanea, perlomeno la mia, è quella di voler reagire. Ma come? Con la violenza, mi verrebbe da rispondere d'istinto, giacchè una tigre non la si cattura con un mazzo di fiori, ma con un fucile da caccia. Ma non è nella mia natura reagire istintivamente, dunque uno ci riflette sopra e l'ovvia conclusione è che non ci si può abbassare al livello di queste bestie. Quindi sorge il dilemma, che in fondo è secondario, visto che il problema non è tanto l'attentato di Parigi, quanto semmai la situazione in cui ormai siamo abituati a vivere dopo l'11 Settembre. Io ho 22 anni, non ho vissuto gli Anni di Piombo e le stragi di Mafia non le ricordo nemmeno, ma mi sono interessato ad entrambe e l'idea che mi sono fatto è che da quel periodo ne siamo usciti con un cambio di mentalità piuttosto che con la guerra aperta. Mi rendo però conto che sono paragoni molto forzati, visto che allora si trattava di uno scontro interno alla nostra cultura, mentre qua si parla di uno scontro tra culture. Puntare il dito contro chi ha fatto sì che tale scontro avvenisse è, a mio avviso, di poca utilità. E' ben più utile comprendere su quali basi è avvenuto tale scontro, ovvero politiche d'immigrazione irresponsabili e una generale mancanza di volontà nel voler inserire queste nuove culture all'interno della nostra società. Diciamoci la verità, questi qua hanno combinato sto bordello perchè non avevano nulla da perdere, perchè sono stati emarginati (19° arrondissement, la Scampia parigina per intenderci) e perchè, tanto per cambiare, le prime pedine a muovere l'attacco sono i pedoni, gli ultimi della scala sociale. Si potrebbe argomentare anche sulle probabili patologie sociopatiche, visto che chiunque, sano di mente, inorridisce di fronte al massacro compiuto. Quello che voglio dire, e scusate se mi sono dilungato tanto per arrivarci ma a quest'ora scrivo stile Kerouac, è che l'arma migliore nelle nostre mani è la diserzione. Questi soldati della Fede continueranno a crescere di numero finchè si permetterà alle varie comunità, nella fattispecie quella islamica, di coalizzarsi e di sentirsi come delle roccaforti interne ai nostri Paesi. Noi italiani, ai tempi di Little Italy, non eravamo poi tanto diversi e anzi, forse eravamo persino più meschini, perchè usavamo la violenza con il solo scopo di arricchirci. Purtroppo, bisogna essere realisti e prendere atto che il mondo è davvero un brutto posto e che è inevitabile che simili tragedie accadano. Siamo animali, non dimentichiamocelo tra un Je suis Charlie ed un Allah U Akbar. Abbiamo però la possibilità di prevenire tali fenomeni e di contrastarli e non necessariamente con l'uso della forza preventiva, giacchè quella di contrasto è necessaria (visto che i fratelli Kouachi non li hanno fermati con le vignette o con la libertà di parola, ma con il piombo e il coraggio). Detto questo, vi auguro una buonanotte e vi ringrazio per gli spunti di riflessione che mi avete fornito con le vostre parole. Willy sempre più Peyote
Secondo me, una delle strategie possibili sarebbe quella di isolare questa gente rendendola invisa agli stessi musulmani, come nei cartelli (e grazie al cielo che ci sono stati) che portavano: "Not in my name". Perché' se facciamo uno scontro di religioni, secondo me facciamo il gioco dei terroristi. Secondo me si dovrebbe partire da qui.
il fatto è che coi tempi che corrono, a nessuno gliene frega più niente degli altri, della collettività, perlomeno qua in Italia, dove subito si punta a strumentalizzare l'accaduto.. la speranza è che, trattandosi di un altro Paese, si prenda sul serio la situazione. Ma francamente non ce li vedo tutti sti musulmani in prima linea, poi mi auguro d'essere smentito e soprattutto mi auguro che non si tratti sul serio dell'ennesimo casus belli per vendere armi e sfoltire la disoccupazione giovanile per conquistare qualche duna nel deserto.. Ora, nel clamore mediatico, è presto per definire dei contorni nitidi, ma da qui a un mese verranno prese decisioni e allora si vedrà.. edit: oltretutto per quanto la comunità islamica europea possa fare per emarginare certi fenomeni, il problema vero sono le comunità arabe, nordafricane e via dicendo..
Oppure no Io la mano sul fuoco non ce la metto, già questi video che saltano fuori dopo 5 giorni, in un epoca di selfies, mah...
Intanto su vari siti web è pieno di oggettistica da acquistare con il logo "GE SUI CIARLI", che bella cosa il libero mercato! Personalmente comunque non sono convinto che ad un attentato terroristico si risponda con le manifestazioni in piazza, le manine con la matita e i post su facebook, questo è proprio il segnale che più che aver capito la gravità dei fatti si sta seguendo la moda del momento. Sul giornale della città dove abito è uscito un articolo "città X è meno Charli di città y" cioè ma veramente? Non sono nemmeno uno che crede all'attentato del fanatico islamico colpito nell'orgoglio, quelle persone sono state addestrate ed erano consapevoli del loro obiettivo, sta a voi decidere chi era il mandante e perchè. Facciamo un esempio, chiunque abbia mai visitato Milano sa benissimo che un attentato lo potrei fare perfino io con un botto di capodanno fatto in casa. Metro, centri commerciali, chiese sono luoghi stra affollati dove la sicurezza è sotto lo zero, basterebbero pochi giorni per organizzare una decina di attentati, anche fatti male, per bloccare la città nella paura e distruggerne l'economia. Anche qui, perchè non è stato fatto?
3 milioni di copie di Charlie Hebdo già' vendute stamattina, altre 2 milioni in arrivo. Un prezzo un po' altino ma la pubblicità e' efficace
Purtroppo ho paura che non esisterà pace finchè non torneremo a essere divisi dal mare. Se qualcuno di Voi è convinto che non ci sia una guerra in corso si sbaglia, parliamo di flussi della storia , non di fanti in campo ovviamente, ma la guerra c'è è di fronte a noi, basta aprire gli occhi e loro purtroppo stanno vincendo. e la cosa che mi rende più triste è come stiamo sputando in faccia alla nostra storia , ai nostri padri.
Ennesima dimostrazione di beati beoti. Dov'erano tutti questi "interessati" lettori,PRIMA dell'attentato? Non sentivano l'irrefrenabile bisogno di leggere la satira di quel giornale?
Ecco la libertà di parola : http://www.ilsole24ore.com/art/noti...pologia-terrorismo-091130.shtml?uuid=ABWIRfdC "E tu ti ammanti di democrazia e vai cianciando di libertà, e tu ti ammanti di democrazia e vai cianciando di libertà, libertà, libertà in quanto che comandate voi, democrazia, democrazia è cosa vostra non è mia."