Capitala anche tu che anche la mia era una battuta, vabbè la prossima volta abbonderò in faccine esplicative
Normalissimo chi canta democratico con i discorsi ti tiene a pecora,ma se vai a toccare il suo orticello vai tranquillo che mena anche lui per tornare in topic se vuoi far capire qualcosa prima educhi trasmetti valori con coerenza,se nulla di questo serve,rimane una sola medicina,e quelle sono le mazzate. Dimenticavo che in questo caso sono i genitori che dovrebbero essere rieducati a mazzate.
Mi sento un ragazzo molto fortunato. Punizioni troppo severe? A me sembra una emerita idiozia, non è mai troppo severo. Il problema sono i genitori, che li educano male, ok. Ma cosa devi fare con i ragazzi? gli dai 4 in condotta. Bocciati. Ripetono l'anno. Avranno imparato? E se non lo hanno fatto? Ti tieni questa gente così, e dopo cosa devi farne? Andranno ancora in giro a far 'sti scherzi? Io spero solo che rinsaviscano crescendo, perchè l'altra ipotesi è che diventino Trevor Philips. O gli dai tante di quelle legnate che si mettono a piangere, e forse capiscono, ma a quell'età se un adulto è autoriario coi ragazzi, per loro non gliene importa niente, specie se a farlo è un professore.
quelle righe sono state scritte quando ancora i giovani lavoravano per qualcosa di più che solo un tetto il cibo, ora si avrebbero ancora più motivi per uscire dai fight club per passare all'azione
Da ex docente di una scuola privata, mi stupisco che i cosiddetti genitori non abbiano ancora preteso per i loro augusti rampolli che vengano sostituiti i professori con dei comici da avanspettacolo in grado di intrattenerli con sicuramente maggiore professionalità. E non sto scherzando: tanto per venire incontro alle "esigenze" dei figli (tutti emeriti geni incompresi, s'intende), i genitori sarebbero pronti a mettere in cattedra anche l'orso ballerino purchè promuova d'ufficio a pieni voti il figlio e gli renda il soggiorno scolastico quanto più faceto possibile. Potrei raccontare storie che, al confronto, la serie "ai confini della realtà" somiglia a una autentica puttanata (per usare un virtuoso tecnicismo).
Il migliore metro di giudizio di una società sta nel modo di trattare i giovani (Re Erode) Stronzate a parte, le mazzate per me non educano, non dico che siano inutili anzi, ma educare è ancora un'altra cosa. A me ricordano quei test con i topi, in cui al bottone rosso corrisponde una scossa elettrica mentre il bottone verde rilascia cibo, ormoni o in alcuni casi nulla. Con me non sono servite a molto, se non ad insegnarmi che quando uno passa il limite sono autorizzato ad alzare le mani..e non sono una persona manesca, affatto. Mi piace il riassunto spiccio che ha fatto distruttorelegio, in un'epoca in cui il benessere ha rammollito gli animi e le maniere della società è logico che di riflesso ci si comporti e si produca, parlo in generale, in maniera frivola. D'altro canto tra le bombe che cadono dal cielo e un po' di bullismo, preferisco ancora sfottere il ciccione di turno.. Se penso ad una soluzione, mi viene in mente quella che a me ha aiutato a maturare ma soprattutto che mi ha insegnato ad avere rispetto: il Servizio Civile, nel mio caso svolto per la Croce Rossa. Sono entrato con i dread in testa e le mani in tasca e ne sono uscito fiero, finalmente, di ciò che facevo, imparando parecchia roba utile e approcciando il mondo del lavoro in un ambiente in cui imparare è stimolante. Ciò non toglie che un mio coetaneo, entrato con me, ne sia uscito dopo 2 mesi tirando una sedia contro il superiore..del marcio c'è sempre e per quanto ti sforzi di comprenderlo e di "smussare gli angoli" è impossibile far quadrare tutto. EDIT: mi son scordato..la mia ragazza, per esempio, è cresciuta in una famiglia splendida che le ha insegnato i valori più genuini e consoni al vivere civilmente. E' un tesoro, ciò non toglie però che sia anche lei in grado di ferire, spesso senza rendersene conto, gli altri individui. Quindi anche lì l'educazione può fino a un certo punto, poi subentra "il pelo" (non quello Feste, pulisciti la bava) per cui a mio figlio insegnerei un vero valore, quello di essere più forte di tutto ciò che può andargli a sbattere contro nel mondo di oggi.
Comunque, tornando al caso che ha iniziato la discussione, notavo alcune differenze rispetto al "classico" caso di bullismo. Qui la vittima non è la ragazzina, il secchione, il "ciccione" o quello che di solito attira le attenzioni del branco, qui la vittima faceva parte dello stesso gruppo, solo era la più ubriaca. Forse se avesse bevuto meno di qualcun'altro anche lui avrebbe partecipato allo "scherzo" ai danni di un altro del gruppo. Infatti caso strano anche lui è stato punito con sospensione e sei in condotta. Questo mi fa pensare che non esista più neppure lo spirito di appartenenza che accomuna i membri di un gruppo (noi contro tutto il resto del mondo) e il ruolo di vittima e di cattivo diventa intercambiabile. Si è come monadi che solo il caso e le circostanze tengono assieme ad altri individui, ma senza che questo comporti nulla in termini di solidarietà o amicizia reciproca.
Concordo pienamente ma almeno noi quando facevamo le magagne sapevamo che facevamo qualcosa di sbagliato. .. per questi è tutto permesso. .. non c'è pena mai. .. non voglio le botte sempre per tutti ma devono sapere che se fanno qualcosa di sbagliato questo crea conseguenze Riconcordo responsabilizare è impossibile se si è "protetti" dai genitori. Devono stare nel mondo e prenderne responsabilità sapere che le cose vanno fatte al meglio. Per amor proprio e per gli altri
mi sembra giusto, pure lui si è ubriacato! la faccio breve ma sarebbe da approfondire Immagina quanti "tu con quelli non ci devi andare, ti portano sulla cattiva strada, figliolo santo e devoto mio caro" ah ma anche i pargoli d'oggi sanno cosa è bene e cosa è male, ma appunto tra la consapevolezza di farla franca e la mancanza di sani valori (suona piuttosto bacchettone ma è così) la risultante è il bordello sociale! Quando tuo padre per portarti a scuola va in contromano con il SUV e la mamma ti firma i 4 di nascosto, tu piccolo pezzo di materia organica marrone cresci credendo d'essere il padrone del mondo. Da un lato io sono preoccupato per questa deriva che sta prendendo la società, ma confido ancora nelle porte in faccia che la maggior parte di questi virgulti si prenderà con gli anni! ps: quando riuscirò a farmi una dormita come si deve proverò ad approfondire quello che ha scritto Mappo sulle dinamiche del branco o tribù che dir si voglia
A mio avviso è la solita notizia creata su un non-caso: ai miei tempi (primi anni 90) si andava in gita e si faceva, come tutte le scolaresche, la giusta dose di casino. Non c'era FB (la summa di tutti i mali moderni), il Grande Fratello, i cellulari erano allo stadio di prototipo e Berlusconi era un rampante imprenditore appena sceso in politica: insomma, non c'erano tutte 'ste fesserie elette a "totem" del degrado della società attuale. Scherzi come quello citato (almeno a quello che si legge) ce ne sono sempre stati, con la differenza - se vogliamo l'unica di un certo peso - che lo sputtanamento della malcapitata vittima rimaneva confinato nell'ambito della classe/istituto e non andava su Youtube. Parlare di "bullismo" mi sembra a dir poco esagerato, il fatto è grave e la situazione è sfuggita di mano perché è diventata di pubblico dominio. E' uno scherzo finito male, i responsabili devono pagare (compresi gli insegnanti che non hanno vigilato), però bullismo è un'altra cosa... I genitori, oggi come allora, difendevano i figli, magari meno rumorosamente di adesso, ma, nella sostanza dei fatti, facevano le stesse cose di oggi. Ricordo di compagne delle elementari *trasferite* per dissidi con la *maestra* (anni 80). La scuola, con i suoi provvedimenti disciplinari, andava - com'è giusto - per la sua strada, senza ascoltare le proteste di nessuno, come nel caso in questione... Saluti.
La vicenda va avanti. http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2015/04/05/ARTIgQ2D-questo_ricorso_cuneo.shtml http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/04/04/ARlPbl1D-bullismo_lettera_abbraccio.shtml Io avevo l'età degli idioti circa dieci anni fa, l'epoca per intenderci dei cellulari in b/n e di MSN. E' vero che queste cose sono sempre successe, o almeno ricadono anche nella mia esperienza (ricordo che alcuni miei compagni di scuola diedero fuoco al giardino antistante l'edificio). Come parente di insegnanti, potrei dire che il più grande cambiamento è forse questo: il ruolo istituzionale dell'insegnante stesso (che ricordo essere un pubblico ufficiale) nella società è molto meno considerato di prestigio e "rispettabile" ora rispetto a qualche decennio fa, almeno nella realtà (ammetto degradata) in cui sono cresciuto io. Tra l'altro, come diceva forse Generalkleber mesi fa, è un po' un gatto che si morde la coda, nel senso che in questo modo sono invogliati ad entrare a far parte del confusionario sistema di istruzione pubblica anche individui che scelgono questa occupazione come ripiego e non per vocazione, magari poco preparati e senza voglia di "sbattersi" troppo. Il "bullismo", per definizione, mi sembra possa essere considerato un atteggiamento e/o un'azione prolungata che provocano sofferenze alla vittima, che per varie ragioni è impossibilitata a difendersi. Gli scherzi finiti male è facile che travalichino nel bullismo, se il predestinato dello "scherzo" smette di trovare divertente la situazione o si trova in uno stato di alterazione mentale.
A mio avviso il "prestigio" dell'insegnante non ha nulla a che vedere con il caso in oggetto. Il fatto che ragazzi adolescenti (specie di sesso maschile) siano dei completi imbecilli ci sta, è una questione di ormoni. In gita scolastica la cosa viene elevata al cubo. Bravate e cazzate del genere ragazzini di ogni generazione e ceto sociale ne hanno fatte a bizzeffe. Non sto giustificando il gesto, non ho visto i filmati ed è difficile dare un giudizio (né tantomento sarei titolato a darlo), quello che è certo è che fatti del genere sono sempre avvenuti, per cui non è colpa di FB o del degrado dei costumi. FATTI: 1) un gruppo di ragazzini si ubriaca in una gita scolastica (evento rarissimo...); 2) uno di questi ragazzini subisce delle angherie per qualche ora (fatto grave) ; 3) 14 (fra cui la vittima) vengono sospesi e ricevono voti di condotta bassissimi che gli faranno perdere l'anno scolastico. 4) qualche genitore si chiede se il provvedimento non sia stato troppo "pesante", visto che la scuola sta di fatto "segando" i 2/3 di una classe e che magari non tutti hanno lo stesso grado di responsabilità nell'accaduto (come minimo, visto che stai punendo pure la vittima, dovresti sospendere pure l'insegnante accompagnatore...) Io francamente lo spunto per una polemica non la vedo più di tanto, poi magari sarò io troppo cinico... Il discorso ha radici molto più profonde e secondo me risale a ben prima degli anni 90. La rispettabilità del ruolo non la ottieni imponendola dall'alto, ma mettendo persone capaci e competenti al loro posto, pagandole il giusto e dando la possibilità a chi di dovere di cacciarli a pedate qualora non svolgano il loro preziosissimo lavoro di formazione dei ragazzi. Tutto questo nella scuola italiana non è mai stato fatto. La scuola, come tanti altri posti pubblici, è diventato un carrozzone per "dare il posto" a qualcuno. Non ha mai attratto i migliori, anzi... E te lo dico da figlio di madre insegnante tanto per intenderci. Se oggi la situazione è cambiata non lo so, alla mia epoca c'era un degrado degli studenti(*) ma pure degli insegnanti, ed era abbastanza evidente. Che rispetto posso avere per un'insegnante di FISICA&MATEMATICA in un LICEO SCIENTIFICO che non sa risolvere gli esercizi del libro e che regala voti da metà anno per salvarsi il deretano di fronte alla protesta di genitori e alunni che pretendevano un insegnante di livello per le due materie chiave della scuola? Per me bullismo significa prendersela ripetutamente e sistematicamente con uno più debole. Qui non mi sembra fosse il caso e secondo me il titolo è volutamente ambiguo. Resta il fatto che la situazione è chiaramente sfuggita di mano e che i responsabili vadano puniti. Mi sembra però che lo stiano facendo, e pure molto duramente, non mi sembra poco dover ripetere un anno. PS Probabilmente sono io che non riesco a comprendere del tutto le nuove dinamiche in atto nella società odierna. Alla mia epoca se facevi scherzi anche pesanti il tutto rimaneva confinato ai partecipanti: ricordo tre miei compagni delle superiori accolti come eroi perché erano riusciti a vedere di nascosto alcune compagne in reggiseno che si cambiavano nello spogliatoio dopo la lezione di ginnastica. Si presero qualche ceffone dalle dirette interessate e finita lì. Oggi sarebbe tutto su YouTube, con inevitabili responsabilità (pure penali) ben diverse... (*) Sulle responsabilità, qualche mea maxima culpa sarebbe forse doveroso: ai miei tempi, anni 80, hanno superato l'esame di terza media gente che aveva difficoltà a LEGGERE/SCRIVERE semplici frasi in italiano e/o persone che non hanno mai visto un libro in vita loro. Alle superiori (anni 90) ho amici diplomati - maturità scientifica - che non hanno mai aperto veramente un libro: arrivavano con le canoniche tre materie agli esami di riparazione di settembre (peraltro, Fisica e Matematica, in uno scientifico, no comment!), e, passato lo scoglio in prima e terza superiore non hanno mai avuto particolari problemi. Non mi stupisce che oggi le aziende chiedano un master e che il diploma serva pure per fare l'operatore ecologico... NB: ho frequentato un normale liceo della provincia di Torino, non vengo da zone disastrate. Ignoro di chi sia la colpa, sicuramente non dei genitori né di Berlusconi, non partecipavano agli scrutini. Saluti
Sono d'accordo con Invernomuto. Secondo me tutta questa vicenda è stata ingigantita sia dalla "bullofobia" odierna (si riuscisse mai ad affrontare un problema senza una caccia alle streghe...) sia dai social che hanno trasformato uno scherzo tra pochi ragazzi ed eventuali racconti a scuola in un caso nazionale. Bullismo, parlo da passata vittima, è quando il branco se la prende sempre con lo stesso esterno al branco stesso. Qui non c'è bullismo, la vittima era un loro amico finito per caso dalla parte della vittima, come nel mio gruppo di amici a turno si finisce vittima di qualche scherzo. Io sostengo che la punizione è stata eccessiva e non c'è stato bullismo, come è evidente dal fatto che manco la scuola crede alla storia del bullismo, altrimenti non punivano la vittima.
La mia allusione al "prestigio" dell'insegnante non voleva essere in relazione al comportamento tenuto dagli studenti, ma al fatto che a tutt'oggi pare, leggendo i giornali, che i genitori dei suddetti studenti tendano a prendersela con gli insegnanti, anche a sproposito, molto più spesso di una volta, quando invece sarebbero presumibilmente stati più portati a difendere ad oltranza l'operato dell'insegnante stesso, e ad accanirsi (magari ingiustamente) con il figlio in caso di conflitto fra le parti, a causa del "rispetto", o della soggezione, o che so io che la figura dell'insegnate imponeva loro. Del resto però tu affermi, giustamente, che: Quindi, se ho capito bene e seguendo questo ragionamento, il rispetto per gli insegnanti da parte dei genitori (mi riferisco sempre e solo a loro) non deve mai essere stato molto abbondante nella scuola italiana. Essendo anch'io figlio di una insegnante, posso dirti che secondo la sua esperienza personale, la situazione è cambiata, ma in peggio, con un'accelerazione in particolare negli ultimi dieci anni ed in entrambe le categorie. Ma è naturalmente una singola opinione, senza una validità particolare. Quella che proponi è una colossale riforma dell'istruzione pubblica, che ho l'impressione non si profili all'orizzonte. La domanda più pressante mi sembra: chi gli ha dato la laurea? In effetti questo è un caso isolato. I "bei" tempi andati Ricordo con commozione una spedizione lungo le grondaie (!) per introdursi nelle camere femminili; loro però sembrarono contente, forse perché non erano (ancora) in abiti succinti Ed in effetti molto ridere, soprattutto all'epoca, ma se fosse successo qualcosa di grave, nella migliore delle ipotesi credo che saremmo ancora in galera, nella peggiore al dipartimento di anatomia e fisiologia umana, sotto formalina. Comunque l'esistenza di social network e mezzi di condivisione vari non implica il loro utilizzo: se hai fatto una mincxxata grossa, come diceva Montalbano, almeno non andare in giro a vantartene! Fra l'altro non mi sembra un concetto di difficile comprendonio, neanche per gente del genere; che poi forse è gente come eravamo noi in molti, noi forse solo un po' più furbi. Certamente non di Berlusconi, peraltro perfettamente consapevole del livello culturale dell'italiano medio. La colpa principale, a detta sempre del genitore insegnante, è della scuola, sia al massimo livello, con l'abolizione dall'alto degli esami intermedi ed il "divieto" più o meno esplicito della bocciatura, fra l'altro in determinati anni più che in altri, in determinati comprensori più che in altri, senza valide motivazioni e discriminanti, sia alla base, con le direttive spesso avvallate dai dirigenti scolastici, fra circolari contraddittorie, ed accettate e messe in pratica supinamente dalla maggior parte del corpo docente. Per quanto riguarda i genitori, essi non partecipano agli scrutini, in compenso se e quando si riescono a bocciare una o più persone che se lo meriterebbero (e si potrebbe persino prendere in considerazione il fatto che sia anche per il loro bene), ogni stramaledetto anno sono lettere al provveditorato (non si chiama più così, ma ci siamo capiti), lettere alla scuola, lettere al bollettino del paese, ricorsi, puntigliose ispezioni alle verifiche ed ai temi alla ricerca dell'errore, mortificazioni periodiche dell'operato del docente, e nei casi "migliori" riconvocazione dei vari consigli di istituto/di classe/commissioni d'esame e rifacimento di prove intermedie e/o esami di riparazione/esame di stato. C'era gente che per una insufficienza ha avuto il coraggio di presentarsi a scuola accompagnata dall'avvocato, che però non era anche il coniuge. Poi mia madre si lamentava sempre, disintegrandomi le palle tra l'altro, perché erano sempre e solo in due/tre a voler bocciare gente che non faceva e sapeva niente, ma trovarsi di fronte ad atteggiamenti del genere non invoglia a compiere fino in fondo il proprio dovere.
Tu non ti vantavi delle tue spedizioni sulle grondaie? Solo che tu lo facevi ad un circolo di amici di massimo una ventina di persone, senza alcuna prova, oggi se finisce su youtube ha un pubblico potenziale di milioni se non miliardi. Sugli insegnanti: il rispetto per gli insegnanti, quello di decenni fa per cui se arrivava la nota erano schiaffi a prescindere dalle motivazioni e dalle scuse, era per me dovuto ad un semplice fatto. Erano gli unici alfabetizzati di alto livello in una società contadina o appena uscita dalle campagne. Inoltre se avevano fatto il liceo e l'università voleva dire che provenivano da famiglie ricche. Nei decenni successivi il mondo attorno a loro si è alzato, saper leggere e scrivere è diventato quasi scontato, mentre la loro professione si è abbassata, perché poter andare al liceo e all'università non è più riservato alle elite delle società e anzi in particolare le materie umanistiche, fino al 1962 riservato all'elite dell'elite, vengono ora prese d'assalto dagli strati più bassi della società. Quindi la figura dell'insegnante ha perso ogni qualità che lo rendeva superiore al resto della società e anzi gran parte della società può guardare la maggior parte degli insegnati dall'alto in basso per cultura e posizione sociale, da cui la mancanza di rispetto.
potere della sintesi...cmque anche i nonni so cambiati , quando vai a trovarli allungano la loro manina da mummia per avere una 100 euro...ormai la pesione è quella che è