Carmelo Borg Pisani

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Solctis, 23 Novembre 2007.

  1. ange2222

    ange2222

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    ehm ... come posso dirlo,

    non mi vengono le parole ...


    vediamo se ...


    forse scrivendo:


    SCONFITTA

    magari la cosa si spiega;
    l'ho già scritto più di una volta, se Francisco Franco avesse perso lo avrebbero impiccato per tradimento, invece ha vinto ed ha governato per 30 anni;
    bisogna tirare fuori sempre sta storia degli eroi dimenticati o nascosti?

    La storia funziona così e c'è poco da fare.

    Se vogliamo analizzare dei personaggi storicamente interessanti, come mi è sembrato Borg Pisani, partecipo volentieri alla discussione, son qui per imparare, ma le celebrazioni mi interessano poco, non vado neanche a quelle del XXV aprile. (Sono pigro).

    PS: il discorso sull'italianità di Malta sarebbe da approfondire in una terza discussione, perché la seconda dovrebbe servire a farmi capire il concetto di italianità :D.
     
  2. limes

    limes

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    ahia.....
     
  3. Solctis

    Solctis

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    Come al solito, mi spiace notarlo, quando sono i 'neri' a crepare o ad essere dimenticati nessuno si fa mai problemi a liquidare esperienze di vita, storie personali, fedi politiche e non.
    Lo stigma del fascista è duro a moririe e qualsiasi cosa ne venga anche solamente toccata diventa come nel Medio Evo, qualcosa di proibito, di eretico, di malvagio,di innegabilmente disprezzabile ed esecrabile, quasi dei novelli untori, prendendo per assunto l'autonomina a giudici e carnefici sul modello dei Capitani di Giustizia dell'epoca.
    Triste Angelo, davvero triste, soprattutto perchè proprio tu quando si parla di Spagna tiri fuori, giustamente direi, i tuoi eroi ed i tuoi morti che, storicamente, furono gli sconfitti ed i dimenticati e che seguendo il tuo ragionamento dovremmo tranquillamente buttare nel dimenticatoi.
    Similarmente come legittimamente fai tu con loro, faccio io con Pisani; mi sembra legittimo e fuori da ogni discorso di propaganda o di 'celebrazione'.
    La storia funziona così è vero, ma è sempre l'unico modo in cui non andrebbe tramandata e non andrebbe storicizzata.
    Sono 63 anni che in Italia, in Europa e nel mondo la storia viene distorta, uccisa e torturata ad uso e consumo dei vincitori e delle loro coscienze, sempre ammesso che ne abbiano mai avuto alcuna.
    Mi pare il momento di abbandonare sterili posizioni post-'liberazione' ed iniziare a parlare senza barriere mentali di entrambi gli schieramenti, cosa che a parer mio sarebbe l'unico modo per giungere ad un compromesso di memoria comune nel paese, nel continente e sul pianeta, cosa peraltro ancora lontana dall'essere raggiunta.
    Mi congedo con una frase che probabilmente avrò già scritto da qualche parte e che secondo me dovrebbe farci riflettere tutti:

    Quando comincia ua guerra, la prima vittima è la Verità.
    Quando la guerra finisce, le bugie dei vinti sono smascherate, quelle dei vincitori, diventano storia.

    P.S. Il discorso sull'italianità è molto delicato ma altrettanto semplice: o lo si è o non lo si è; o ci si sente tali o non ci si sente tali. Evidentemente tu non ti senti tale, ma nessuno pretende di farltelo capire oltreperchè per finire come il partito-popolo-omnicosciente del 1940, preferiamo decisamente rimanere pochi ma di provato amor patrio.
    Saluti
     
  4. Mikhail Mengsk

    Mikhail Mengsk

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    Beh il fatto è che, ripeto, alla fine dei conti è evidente che il suo apporto concreto alla sua causa è stato praticamente nullo... Insomma, non è che è perché ha combattuto dalla parte dei "neri" non è un eroe.

    Non è un eroe tale da essere celebrato (IMHO eh) perché non ha dato niente di concreto e anche come ideologia beh non era certo l'unico, benché sia da rispettare la sua convinzione per quanto si possa non essere daccordo. Non era certo l'unico suddito di Sua Maestà a sostenere attivamente i fascisti no? Moseley per esempio anche se non ha compiuto nessuna missione suicida la faccia ce l'ha messa e propagandisticamente ha fatto molto per la Germania.

    Tuttavia, un fallimento clamoroso è un fallimento clamoroso...

    Riguardo alla verità negata, beh c'è ancora chi sostiene che Mussolini salvò l'Italia (da chi?!?) e che Hitler era un salvatore (nei paesi baltici per esempio). Per non parlare dei silenzi sulle stragi rosse di Stalin e dei Khmer, dei desaparecidos argentini, del regime di pinochet sostenuto dalla CIA, fino ad arrivare al muro contro muro dei giorni nostri: islamici tutti terroristi contro occidentali tutti imperialisti.
     
  5. Solctis

    Solctis

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    E no Mikhail, a leggere il messaggio (mi riferisco al "bisogna tirare fuori sempre sta storia degli eroi dimenticati e nascosti")di ange veniva un attimo il dubbio, specie se confrontato con la maggior quantità di mitizzazioni di altri episodi storici storicamente sconfitti (proprio come l'irredentismo maltese).Qui poi il discorso del: "Non ha fatto nulla o quasi per la sua causa" non c'entra alcunchè a mio avviso, anzi.
    Pure Stalin non ha fatto null'altro che danneggiare l'immagine del comunismo in tutto il mondo sporcandola del sangue di parecchie persone e mandando inutilmente al massacro interi battaglioni di giovani coscritti. Secondo le stime del KGB infatti (1960, rese note dopo la caduta dell'U.R.S.S.) 681.692 persone vennero condannate a morte nel 1937-38 (353.074 nel 1937 e 328.018 nel 1938), 1.118 nel 1936 e 2.552 nel 1939 per reati politici. Il totale di condanne a morte politiche tra il 1930 e il 1953 è, sempre secondo queste stime, di 786.098, anche se molti storici le considerano sottostimate per diversi motivi.
    Eppure ci sono ancora molti che lo chiamano" Grande padre del comunismo". Ma de che? Padre del massacro casomai, di quello senza dubbio si.
    Poi cosa vuol dire che "anche come ideologia non era l'unico"?
    Il paragone con Mosley poi è ancora secondo me fuori luogo. Pisani era maltese suddito britannico per un abuso storico, di sangue italiano e fede fascista, proprio perchè redentrice dal dominio inglese (ricordiamo che l'italiano venne abolito quale lingua ufficiale solo nel 1934 NDR!); Mosley era un inglese suddito britannico di fede fascista che ebbe grandissime simpatie per Hitler ed il nazionalsocialismo (le sue seconde nozze furono celebrate i casa Goebbels).
    Pisani rispetto a Mosley è su un altro piano quindi!
    Sul fallimento clamoroso avrei da obiettare sul fatto che furono le avverse circostanze che fecero fallire la sua azione di ingresso a Malta e soprattutto che fu per un caso che alla fine Rommel convinse Hitler dell'inutilità della conquista di Malta.
    Insomma una cosa è una sfortuna del caso (l'epilogo negativo della missione affidata a Pisani) un'altra è una catastrofe vera e propria (l'entrata in guerra dell'Italia).
    Consiglierei comunque a tutti di informarsi sulla 'Battaglia di Cable Street' che vide Mosley 'in strada' e che per lui fu un vero e proprio suicidio politico.
    Per chiudere infine nei paesi baltici c'era così tanto entusiasmo per i tedeschi per diversi motivi:
    -affinità culturali e storiche
    -gli effetti della snazionalizzazione subita ad opera dei russi prima e dei sovietici poi
    -fervido anticomunismo
     
  6. ange2222

    ange2222

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    chiariamo una cosa, io credo che l'antifascismo sia un valore da difendere e su questo non transigo;
    però non ho voluto e non voglio "...liquidare esperienze di vita, storie personali, fedi politiche..." aprioristicamente.

    Una cosa è l'ideologia, un'altra la vita delle persone.


    io cerco di leggere gli avvenimenti storici in fuzionione anti-eroica;
    non mi piacciono gli "eroi", mi interessano e mi piacciono i personaggi che hanno vissuto una vita.

    Mi ha affascinato la vicenda del comandante corsaro tedesco nella Prima guerra mondiale di cui si è discusso in un altro post o di quel sergente del RE (in realtà dei servizi segreti) che con un FIat 3000 diede la vittora a Ras Tafari MAconnen e che poi conquistò Sardò con un'armata brancaleone di irregolari senza quasi sparare un colpo.
    Non mi piace il termine eroe.


    Tu scrivi che bisogna rinunciare a posizioni preconcette e che ti posso rispondere?

    che è impossibile? tu parli di "amor patrio" a uno che da un valore negativo alla parola "patria".
    Abbiamo tutti delle posizioni preconcette, c'è poco da fare; derivano dalla nostra istruzione, dalla famiglia, dalle letture, dalle amicizie, dal confronto con gli altri e dalla nostra capacità di ragionamento.

    Io cerco di usare il confronto per imparare, non per confermare quello che già so.

    La storia condivisa quando l'avremo?
    Non abbiamo una storia condivisa su Garibaldi, figuriamoci su Mussolini. Chiarisco che questo non mi rende particolarmente lieto.

    ciauz!
     
  7. ange2222

    ange2222

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    post doppio!

    chiedo scusa
     

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