In teoria il Presidente della Repubblica è come dici tu: una figura di poco conto, utile a tagliare nastri e poco più, purtroppo nella realtà da Pertini in poi i presidenti della repubblica hanno ampliato a dismisura i loro poteri e questo anche grazie ai gravi limiti della nostra Costituzione (qualcuno ha avuto la faccia di bronzo di definirla la più bella del mondo) quindi scegliere un presidente piuttosto che un altro ha la sua bella differenza.
Debito elevatissimo in che senso? Ma se ti ho appena scritto che Paesi come la Spagna (fra i più colpiti dalla crisi) hanno un debito sotto il 100% del PIL. Noi abbiamo un rapporto debito pil molto elevato ed è quello che fa paura, perché mentre il PIL non cresce e ci sono anni in cui è pure negativo, il debito pubblico continua ad aumentare inesorabile. Ah, ricordo che c'è stata una crisi mondiale dal 2008 ed è normale che si sia fatto ricorso al debito (ove possibile) per pagare gli ammortizzatori sociali. Il punto è che altri lo potevano fare perché partivano da rapporti debito pil molto più bassi. Noi avremmo dovuto abbattere quel rapporto già PRIMA di entrare in Europa oppure subito dopo. NOn l'abbiamo mai fatto, ha continuato ad aumentare... Il punto però non sono gli ultimi 5-7 anni, ma gli ultimi 40-50 dove il nostro debito ha continuato bellamente ad aumentare con la complicità di una classe politica irresponsabile. Colpa dell'EU? L'EU ci chiede di applicare misure di rigore per ripagare il debito, non capisco cosa dovrebbe dirci: "ve lo paghiamo noi, tranquilli, continuate a mantenere un tenore di vita che *non* potete più permettervi?". Siamo seri, suvvia... Uh? In che modo le "politiche di rigore" aiuterebbero le banche? Ma tu hai una vaga idea di quale sia il problema delle banche (italiane) OGGI? Le sofferenze, ovvero le aziende che si prendono i soldi della banca e poi dichiarano fallimento. Politica di rigore significa minori aiuti alle imprese, per cui sempre più imprese chiudono e vanno altrove. Le banche sono aziende di servizi, non possono "andarsene altrove" manco quelle grosse, figuriamoci le piccole banche di credito cooperativo o la Cassa di Risparmio di Pinco pallo. Quindi quale sarebbe secondo te la soluzione? Aboliamo le TV e votiamo tutti compatti Grillo per uscire dall'Euro? Torniamo ad un neocomunismo stavolta fatto un po' meglio di quello in stile URSS?
Ok ok, io voterei per Prodi. Candidato più, candidato meno, direi che è tra quelli messi meglio. Poi io preferirei che il Presidente, essendo garante della Repubblica e dell'unità dello stato, lo votassero gli italiani. Ma non si può scegliere tra un candidato amministrativo, diplomatico o militare scelto dall'IA?
Invernomuto, il debito pubblico è sempre stato bassissimo fino alla metà degli anni '80. E da lì che non si è più fermato, più o meno. Prima aumentava e diminuiva, come ogni altro debito pubblico. Primo. Non è vero che non l'abbiamo mai diminuito. Le privatizzazioni son servite a questo. Non siamo entrati subito nell'euro, c'è stato Prodi che ha utilizzato il cash delle privatizzazioni sul debito pubblico. A discapito, secondo me, di possibili importanti investimenti con gli stessi soldi. Secondo. Non sono Grillino, ma mi spieghi secondo quale logica in periodi di flessione economica bisogna applicare termini di rigore sulla spesa? Nel 2009 abbiamo aumentato del 10% il debito pubblico, ma nel 2010 abbiamo fatto +5% sul PIL. Ergo, dove sta di sbagliato a spendere se puoi continuare a espandere il PIL reale? Terzo. C'è l'Europa. Vuoi fare una vera Europa? E io allora dico che sì, il debito ce lo paghiamo tutti insieme. Dove sono se no i principi di solidarietà? C'era un bellissimo articolo, pochi giorni fa, sul Sole 24 Ore, che parlava proprio di questo. I principi per i quali si è formata l'Europa li stiamo bellamente facendo andare a benedire. Con la complicità di un discorso economico che va contro ogni logica economica. Non è l'Europa, è la Germania. Guardate bene che il debito sta aumentando ovunque. E con questo dico i paesi Scandinavi, Francia, Belgio, Italia... E' fisiologico, le nostre economie sono stanche, chiedergli altri sacrifici è da carnefice. Le politiche di rigore sono, a mio avviso, completamente sbagliate. Ci sta il taglio della spesa pubblica, ma sulla spesa pubblica statale, non sul debito che produci. Nel senso, hai tot di spesa pubblica annuale? Tagli quella. Ma se nella nuova legge di stabilità, io produco altro debito stai zitto, perché se questo da la possibilità di tagliare il 10% dell'IRPEF ben venga. Per tagliare la spesa pubblica devi colpire enormi interessi. Ma lo fai, se no non ne esci. Se no, altra cosa che possiamo fare, è la vendita del patrimonio immobiliare. Ben venga se fai cassa. O l'utilizzo delle risorse auree (ne abbiamo a quantità industriale). Ben venga anche qua. Ma questa, in cui ci troviamo, è una situazione di totale blocco. Non tagli la spesa e non puoi produrre debito: ergo aspetti che qualcosa cada dal cielo affinché l'economia riparte. Va bene, aspettiamo, ma stiamo creando almeno le basi giuridiche-burocratiche affinché si abbia la possibilità di far ripartire l'economia? No, e allora qualcosa bisognerà pur fare, ma qui non si fa niente. A mio avviso, produrre debito non è sbagliato. Così sarebbe se andasse in mano a fondi esteri. Ma se ce lo comprassimo tutto da noi, e lo tenessimo qua al 100% allora non ci sarebbe nulla di cui preoccuparsi. Quarto. Le banche. Lo sai qual è il problema delle banche? Il contrario di quello che dici, non danno credito. Caput, bloccato, nisba. Non lo danno. Quindi nell'ordine di quei pochi casi, che hai citato nel concetto, di quei crediti date a imprese che dichiarano fallimento, il vero problema delle banche è che il credito non lo danno per davvero...
Quando vedo Prodi alla TV o sulla stampa l'unica cosa che mi viene in mente è l'immagine di una immensa mortadella putrefatta.
Produrre debito quando sei in crescita puó andar bene, ma aumentare il debito mentre il PIL * cade é il modo migliore di andare incontro al default. Inoltre , al contrario di quanto affermi, se il debito fosse 100% nelle mani dei cittadini italiani io sarei preoccupatissimo perché sono stra-sicuro che il nostro onestissimo governo proporrebbe un bel haircut, di fatto rubando i risparmi agli italiani. La base giuridica per farlo é giá stata inserita come clausula (CAC) all'interno di tutti i BTP emessi dal 1/1/2013. In ogni caso, c'é sempre il rischio di haircut selettivo, ma lo vedo meno probabile. * : il PIL, a mio modesto parere, non serve a una beneamata cippa, soprattutto dopo che nel conteggio hanno inserito anche prostituzione e droga. A mio parere é molto piú utile seguire l'andamento delle entrate fiscali. Peccato che non vadano proprio benissimo, in particolare quelle da fonte IRES.
Più che altro sarebbe saggio per quanto riguarda la prostituzione farcela entrare al più presto nel PIL effettivamente.
Inserire voci che "tirano", in tutti i sensi, come prostituzione e droga non serve a nulla, al limite può drogare (e che altro se no ) i dati della rilevazione immediatamente successiva, ma poi già con quella dopo i dati di queste due voci verrebbero immediatamente metabolizzati e quindi non porterebbero a nessun vantaggio in termini di calcolo del pil, del resto, non mi ricordo se in veste ufficiale o solo ufficiosa già da tempo si calcola anche l'economia sommersa e questo non ha portato a migliorare il dato.
L'utilizzo dell'haircut è politicamente apprezzabile nei confronti dei fondi esteri che detengono quella parte di debito pubblico. Ma quale governo nazionale chiede uno sconto sul debito comprato dai propri cittadini (che ci hanno creduto), dicendogli, inoltre, "vi stiamo impoverendo"? E' come un prelievo forzoso del 10% sui conti correnti. Ok, è successo in Grecia. Il prelievo in Cipro (sopra i conti correnti da 100.000€). Ma conosciamo, più o meno, le loro situazioni. E' possibile in Italia a tuo parere? Riguardo al debito la penso all'esatto opposto tuo. Credo che debba essere diminuito in fasi di espansione economica (perché ne hai la possibilità), ed aumentato e prodotto in fase di flessione economica (così come sta accadendo ora).
Prelievo forzoso dai conti correnti ? Ma guarda che è già successo, ci ha pensato Monti a tassare per bene i depositi e gli investimenti "finanziari", se non è un prelievo forzoso questo... Mascherato, certo, ma che, furbescamente, non tiene conto della media annuale di giacenza sul conto o investimento, ma del periodo Vabbeh, Invernomuto magari lo spiega meglio, ma a me, questi prelievi "non prelievi" sembrano proprio quello che sono, ossia "prelievi forzosi" e infatti ho agito di conseguenza...
Aspetta, io non ho detto che sia auspicabile. Ho detto che se in fase di crescita economica , aumentare il debito non mette a rischio la solvibilitá di uno Stato. Al tempo stesso aumentare il debito e la spesa pubblica in periodi di flessione del PIL significa dimostrare una minore capacitá di ripagare quel debito. Poi dipende se uno crede che il PIL sia una misura ragionevole della ricchezza prodotta, se le politiche espansive siano un bene a prescindere, se aumentare la basa monetaria sia utile o meno etc. Ma credo che apriremmo una parentesi enorme che non c'entra nulla con il Presidente della Repubblica. E perché mai sarebbe apprezzabile? Ci si lamenta tanto che gli stranieri non investono in Italia e poi vuoi fargli un haircut dedicato? E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 18 dicembre 2012 il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 7 dicembre 2012, con il quale è stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2013, le nuove emissioni di titoli di Stato aventi scadenza superiore ad un anno saranno soggette alle clausole di azione collettiva (CACs). Il decreto precisa che per nuove emissioni si intendono quelle la cui prima tranche è emessa a partire dal 1° gennaio 2013.L’introduzione delle CACs nei titoli di Stato, obbligatoria ai sensi del Trattato sul Meccanismo Europeo di Stabilità segue lo schema approvato dal Comitato Economico e Finanziario dell’Unione Europea. Fanno parte integrante del decreto due allegati, il primo dei quali (allegato A) riporta le clausole per tutti i tipi esistenti di Buoni del Tesoro Poliennali, inclusi quelli indicizzati all’inflazione (BTP€i e BTP Italia), e di Certificati di Credito del Tesoro, inclusi quelli zero-coupon (CTZ). L’allegato B, invece, riguarda eventuali emissioni di titoli aventi caratteristiche differenti o di diversa tipologia rispetto a quelli citati. Le CACs saranno introdotte anche per le emissioni sui mercati internazionali.Le CACs hanno impatto anche sull’attività di stripping così come prevista nel nuovo decreto ministeriale, anch’esso del 7 dicembre 2012, in quanto non vi sarà fungibilità tra componenti separate di titoli soggetti alle CACs e componenti separate di titoli non soggetti alle dette clausole. Possibile senza ombra di dubbio, probabile ogni giorno di piú
Esatto. bollo sui c/c , bollo sul deposito titoli, imposta sulle rendite finanziarie rialzata al 26% (dopo essere stata abbassata al 20% dal precedente 27,5% se non ricordo male) Oro, diamanti, armi o tutte e tre?
No, che sia possibile lo so bene, è sul "probabile ogni giorno di più" che vorrei sollevare dei dubbi Riguardo quell'haircut dedicato, dicevo politicamente apprezzabile per non intaccare i risparmi dei cittadini e quindi l'opinione pubblica in senso generale. Non sicuramente politicamente apprezzabile in senso assoluto
Ma vorrei vedere arrivare all'insolvibilità e al default di un paese con 4 mila miliardi di euro tra pil e debito pubblico cosa succede. Sarò scurrile, ma io tirerei fuori i coglioni. E se i mercati ti mettono sotto tagli il debito. Si combatte nel senso. Cioè possiamo giocare forte e mi sembra sempre che stiamo con il cerino in mano..
Un eventuale haircut sugli investitori esteri, privati ed istituzionali comporterebbe la perdita definitiva di ogni credibilità da parte dell'Italia sui mercati internazionali, mettendoci allo stesso livello dell'Argentina, ne varrebbe la pena? Quanto al secondo punto, il prelievo forzoso sui conti correnti, non c'è bisogno di citare il caso di Cipro o le ultime mosse di Monti, basta andare all'11 luglio del 1992, quando Amato, ironia della sorte fra gli attuali papabili al Quirinale, con effetto retroattivo al 9 luglio per evitare fughe dai conti correnti, effettuò un prelievo forzoso del 6 x 1000 sui conti correnti di tutti gli italiani, senza distinzione di sorta, anche il mio piccolo c/c ne fu colpito e tutto questo pochi mesi prima della disastrosa reazione della Banca d'Italia alla speculazione portata da Soros e co. contro lira e sterlina, incapacità che ci portò a bruciare circa 50 miliardi di riserve valutarie. Per inciso all'epoca governatore della Banca d'Italia era all'epoca Carlo Azeglio Ciampi, che nonostante il disastro combinato andò, pochi anni dopo, lui stesso al Quirinale.