[Cooperative] L'ascesa degli Stibolt

comunque la cosa migliore di questa partita è proprio l'alternanza di vari umani dietro al personaggio virtuale, la "mente grigia" unidirezionale delle partite in singolo è la cosa più antistorica dei giochi Paradox

 

Infatti io mi esprimevo a difesa della storicità di tale situazione.

 

Il gigante dai piedi di argilla




Nell'immagine la situazione europea al capodanno del 1251, poco dopo la morte di Hakon V Barbanera. Le principali potenze dell'epoca sono rappresentate dal Sacro Romano Impero e dal neonato Impero Scandinavo, che si fronteggiano per ottenere il primato e la guida dell'intera cristianità.



La Gallia è spaccata in due dall'eterna contesa fra i Regni di Aquitania e Francia-Valois e non è riuscita a trovare una chiara unità territoriale. Nel nord, la Bretagna resiste fieramente ai tentavi della corona inglese di ampliare i propri domini continentali mentre la città libera di Nizza è posta sotto la protezione degli Stibolt. Nelle isole, l'Irlanda è da tempo unificata sotto un Alto Re mentre la regione dell'Ulster è saldamente sotto il controllo del regno del Galles. Nel nord della Gran Bretgna, si trova la Scozia che negli ultimi anni ha rivaleggiato con la Scandinavia degli Stibolt per il possesso della Norvegia, ma che ormai pare sul punto di perdere la contesa e forse anche l'indipendenza. Nonostante ciò il re scozzese conserva il titolo di Despota di Grecia, malgrado i possedimenti della famiglia reale nel mediterraneo siano stati ormai assorbiti dagli infedeli.



In Spagna la Reconquista non è finora avvenuta. Il sultanato Polvoriside ha unificato sotto la sua influenza la Mauretania e l'intera penisola iberica, riuscendo ad opporsi in maniera efficace agli sforzi cristiani, guidati perlopiù dall'espansionista Inghilterra e i Francesi di Valois che si spartiscono la regione dell'Aragona. A sud, il sultanato maliano più che una minaccia è un tranquillo vicino. L'avamposto scandinavo nella regione è rappresentato dalla città libera di Valenza.



Più complessa la situazione degli altri potentati musulmani nel Mediterraneo. Il sultanato Ghasanide, giustiziere dell'impero bizantino, è preda di una furiosa guerra civile che ha permesso agli scandinavi di mettere facilmente piede nei balcani approfittando della debolezza degli emirati greci. La secessione dell'Etiopia, dello Yemen e di buona parte dell'Arabia si è ormai consumata e molte altre regioni sono sul punto di sfuggire al controllo del Cairo. A nord, il regno di Rum si estende su entrambe le sponde del Mar Nero e pare il primo candidato ad approfittare delle difficoltà egiziane per cogliere il manto degli antichi imperatori romani. (Con gli asterischi rossi sono rappresentate le contee in rivolta contro il sultanato Ghasanide.)



Ad est, l'avanzata inarrestabile dell'orda mongola ha spezzato la resistenza dell'orso russo facendo ripiombare la regione nello stato frammentario precedente all'unificazione dei Rurikovich. Le cose sono ben presto destinate a cambiare, perché sui principati russi sono in molti a coltivare ambizioni. L'area pare destinata ad essere spartita fra il Khan e i regni cattolici di Polonia e Scandinavia. Si prospettano tempi duri per le popolazioni ortodosse, ma non è forse meglio rimanere nel seno della cristianità, seppure pervertita al soldo del pupazzo che siede sullo scranno di Pietro, che piegarsi alle orde mongole sanguinarie e senza Dio?!




15 anni dopo...



Sono stati anni travagliati per la Scandinavia, caduta nel vortice di una guerra civile praticamente ininterrotta che ha consumato anzi tempo Hakon VI, impedendogli di mantenere il vastissimo impero ereditato dal padre. L'Impero della Corona Alata, che non più tardi di 20 anni prima sembrava sul punto di affermare il suo domino su tutto il mondo conosciuto, è a un passo dal collasso. Il breve regno di Bothilde è stato prematuramente interrotto dagli intrighi di corte, quello che si annuncia per la sorellina Helena non pare migliore. La Scandinavia avrebbe bisogno di un uomo forte per tempi duri, ciò che ha è una bambina da poco svezzato dalla madre.



Il cuore stesso dell'Impero, la fredda Scandinavia e il baltico, è minacciato dall'avanzata di nemici sia interni che esterni. La rivolta di Hranislav il Dalmata ha spezzato in due la regione, separando la Finlandia e la costa del Mar Bianco dalla Svezia, e non accenna a placarsi malgrado gli sforzi profusi dai soldati ancora fedeli agli Stibolt. Nel marasma generale il vile Duca di Trondelag si è reso indipendente e ha sottratto la Norvegia al controllo dell'Impero, annessa neanche trent'anni prima e gelosa della propria indipendenza. E' soltanto questione di tempo perché si lanci alla conquista delle altre contee secessioniste (indicate da asterischi neri), meno fortunati i codardi dell'Estonia e della Lettonia caduti rispettivamente preda dei Mongoli e dei Polacchi. La vendetta su di loro è solo rimandata.



Ben peggiore la situazione nel Mediterraneo. La guerra infuriante in Scandinavia fu la miccia giusta per accendere il desiderio d'indipendenza della nuova borghesia nordafricana, una degenerata stirpe mezza musulmana e mezza cristiana, covo di eretici e di vipere, sempre trattata con i guanti dall'Impero e che non perse occasioni di mordere la mano che la nutriva. La costa africana è ora contesa fra le repubbliche di Algeri e Tuno-Tripolitania e il Ducato di Cirenaica. Ad ovest rimane fedele il dogato di Kabilya, ma è convinzione comune che presto anch'esso cederà alla tentazione di staccarsi dal dominio Stibolt, se l'imperatrice si dimostrerà incapace di intervenire contro i traditori come i suoi predecessori. Al fosco quadro si aggiungono le perdite delle città di Nizza (caduta sotto il controllo dell'HRE) e di Valenza (riconquista musulmana). La recentemente conquistata Sardegna si è anch'essa ribellata alle guarnigioni scandinave, ponendosi sotto la protezione del Sacro Romano Impero.



Nel mediterraneo orientale la situazione non è più rosea. Il rinnovato sultanato Ghasanide, una volta fatta piazza pulita degli usurpatori, ha approfittato della difficile situazione scandinava per porre termine al regno crociato di Gerusalemme. Inutili gli appelli di Hakon VI alla cristianità per accorrere in difesa della città santa, gli infedeli occupano nuovamente il Santo Sepolcro e il Papa è stato costretto a indire una nuova crociata che per il momento sta incontrando molto meno successo della precedente. Gli egiziani hanno poi guidato la riconquista dell'Epiro e della Macedonia. Gli scandinavi mantengono il possesso di Strymon e Durazzo ma sono sul punto di cadere di fronte all'avanzata musulmana. L'inaspettata implosione del regno di Rum ha invece favorito gli agonizzanti regni di Serbia e Ungheria, che ne hanno approfittato per riportare una parte dei Balcani nuovamente sotto le insegne della croce.

Si segnalano inoltre piccoli progressi nell'avanzata inglese in Asturia e la penetrazione in Galizia dei Mongoli, che si trovano ormai alle porte dell'Europa. Con una Scandinavia così in crisi, Polonia e Ungheria troppo deboli per opporre una seria resistenza, quale futuro ci sarà per un'Europa cristiana? I tempi sono cupi, il timone dell'impero delle nevi in mano ad una bambina poco più che in fasce...ma nel cui sangue scorre il sangue tempestoso di Hakon il Valoroso, primo re degli Stibolt. Sarà lei all'altezza del compito?

 

Ragazzi, chiedo venia...ci metterò un po' a passare il mio turno...è un problema?

 

Prenditi tutto il tempo necessario e riunifica la Scandinavia sotto un'unica bandiera, se necessario sacrifica tutto il resto! :army3: :army2:

 

Ognuno si prenda il tempo che il destino gli darà: uno diventi un re "canuto e bianco", l'altro ceda il trono ancora imberbe, al comando di Dea Fortuna

 

In bocca al lupo Diego. Scusate tutti la prolungata assenza, sono stato assorbito dalle fasi finali della tesi. Vedo che la situazione è molto difficile per il nostro casato ma un grande Impero che vacilla può solo fare due cose: crollare e sparire da sotto la luce del Sole per prendere asilo nei libri di storia o risorgere più forte e glorioso di prima. Forza Diego! Riprendiamoci il nostro posto nel mondo!

Ovviamente concordo con l'instaurazione della tradizione di donare un regno all'erede avendola caldeggiata già in passato

 

Diego, news sulla partita?

 

Causa tesi sono un po' indietro...vi prego di scusarmi...
Tra l'altro é una partita con cui non si procede molti spediti.
Scusatemi davvero...

EDIT: Sapete che l'impero s ta subendo un'altra grossa minaccia?!? Tutti i vassalli della scandinavia sono imparentati con grandi famiglie dell'altro impero di sotto, il classico SRI.
Risultato: sto uccidendo e imprigionando, prima di regalare il mio impero al collega di sotto.

 

Ma con la nuova pacth abbiamo risolto la storia intrighi? Si può intervenire?

 

A me la situazione appare ancor più caotica...

 

Ma hai cambiato la patch del gioco?

 

in che senso?

 

Dico rispetto all'inizio della partita abbiamo cambiato patch?

 

io sto giocando con la patch, qualche post indietro lo avevo scritto

 

ok, allora alla fine quando metti il save posta il cheksum anche che hai usato. Così da permettere a chi verrà di avere la stessa patch.

 

Per quanto ne so, le ultime patch (quelle uscite in concomitanza con i DLC, in particolare quello su Bisanzio) non sono compatibili con i vecchi savegame. Rischiate di corrompere tutto il file di salvataggio.

 

purtroppo io avendo steam l'ho installata in automatico, comunque non si sono corrotte le miè vecchie partite

 

mi ricordo di aver letto da qualche parte che la paradox parlava di "semicompatibilità", forse ne parlo in qualche post precedente...comunque non dovrebbero dare nessun problema, anche le mie partite non si sono corrotte

 

Mi ricordo di aver iniziato questo mio capitolo proprio contestualmente all'uscita della patch e provando non ho avuto alcun problema, ho quindi annunciato che avrei giocato con la patch e tuttora non ho trovato nessuna bug o altro problema.