garante della pace intendevo abbastanza forte da "obbligare" la corea ad abbassare i toni, tra le altre cose Scorea, giappone e cina non hanno così pessimi rapporti. forse a livello di opinione pubblica non saranno amiconi, ma se guardiamo all'economia e alla diplomazia sono meno lontani di quel che si può pensare, anche se rimango tensioni sulla gestioni dei giacimenti metaniferi e petroliferi individuati in mare.
Sono d'accordo Mcgerm, la Cina sarà il driver principale del settore per questa crisi, e lo sarà anche in futuro almeno fino a quando la stabilità finanziaria degli Usa dipenderà dal continuo flusso di investimenti in titoli di stato americani che la Cina fa e soprattutto dal mantenimento di quelli già fatti (1.000 mld $), sono infatti dell'idea che, anche se i rappresentanti della banca centrale cinese affermano di voler diminuire la loro esposizione vs il biglietto verde, questo in realtà sia solo il modo sottile di far capire agli americani che c'è qcosa che nn gli torna, e che devono cominciare a trattarli da pari o quasi. Quello che mi fa pensare, per contro, è la posizione del Giappone :humm: ; il sol levante nn rinuncerà ad inserirsi come player di riferimento e ad occupare le posizioni che gli Usa inevitabilmente dovranno scoprire, e questo potrebbe creare attriti nn trascurabili, i giapponesi sono gli antagonisti di chiunque si affacci come regolatore dell'est asiatico: lo sono stati dei russi agli inizi del '900, della Cina dagli anni trenta in poi, degli americani dopo la II ww con l'economia, la resturazione Meiji è ancora viva e vageta, ha rappresentato la fine dello Shogunato, ma le regole di Sun Tzu vengono tutt'ora applicate . Il problema deve anche essere affronato sotto un altro punto di vista che è il tempo! Nella cultura orientale il tempo viene vissuto diversamente e la programmazione e la strategia vengono calcolate su distanze notevolmente più lunghe delle ns; a solo titolo di esempio dobbiamo considerare che una amm.ne Usa ha al max 8 anni di tempo di cui almeno 2/3 persi nelle varie campagne elettorali dopo di chè si cambia spesso registro, in Cina questo nn accade, e i leader politici proseguono x la loro strada con tutta calma; in Giappone è recentemente cambiato il leader, senza necessità di elezioni e nn vi saranno grossi scossoni a parte qualche posizione + fokloristica in merito alla storia. A mio avviso la rinascita economica del Giappone negli ultimi due anni, dopo un ventennio di crisi, è dovuta al fatto che si stanno infiltrando nel tessuto economico cinese, come avevano fatto con quello americano negli anni 70/80 e primi 90, sarà interessante vedere come andrà a finire.