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Osservatorio Crisi Ucraina - Guerra nel Donbass

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da Pandrea, 27 Gennaio 2014.

  1. huirttps

    huirttps

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    Ricordo a tutti di evitare battutine, immagini divertenti ma che poco c'entrano con la discussione, off topic e considerazioni non pertinenti.

    Grazie per la cooperazione.
     
  2. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    L’esercito ucraino utilizza carri armati radioattivi provenienti dalla zona di Chernobyl. o_O


     
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  3. Mappo

    Mappo

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    Mi sembra poco credibile come notizia. L'esplosione del reattore di Chernobyl è avvenuta quasi trent'anni fa, mi domando come sia possibile che dei carri, ammesso che in zona ve ne fossero, possano non essere stati decontaminati in tutti questi anni. Oltre tutto la cosa sarebbe tafazziana in quanto non creerebbero problemi per gli insorti, ma semmai per gli ucraini stessi. Se ben ricordo le forze russe dell'epoca erano all'avanguardia nelle procedure di decontaminazione dei carri proprio perché quello di un conflitto con la NATO che comportasse l'uso di testate tattiche era considerato più che plausibile. Gli ucraini dovrebbero aver ereditato queste capacità, ammesso che per la decontaminazione di eventuali carri presenti non avessero già provveduto i sovietici all'epoca.
    Se poi qualcuno più esperto di me (non dovrebbe essere difficile trovarlo) vuol darmi una spiegazione sono pronto a cambiare idea in un battibaleno
     
    Ultima modifica: 6 Novembre 2014
  4. GyJeX

    GyJeX

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    ma i famosi mezzi di Chernobyl non vennero mai decontaminati, li hanno parcheggiati in un campo e lasciati lì, il problema è che le parti mobili, tipo i motori, o il rame son stati smontati e portati via chissà dove e magari usati come ricambi, in fondo non sono livelli tali da uccidere l'uomo e far dire al patologo "mio Dio, è morto per avvelenamento da radiazioni!". Quindi vai a vedere questi video, magari son pure taroccati, tanto bufala più, bufala meno, di questi giorni... Però che ci possano essere delle fonti radioattive, magari nella cablatura, magari in qualche ricambio o cingolo, è possibile.
     
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  5. generalkleber

    generalkleber

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    Anni fa un amico, subito dopo il crollo del comunismo, ha acquistato un altimetro d'aereo e intendeva portarselo a casa: alla dogana è risultato radioattivo ed è stato costrettoa prenderlo con le sue mani e a depositarlo in un barile di piombo... Probabilmente veniva dall'aeroporto vicino a Chernobyl, aeroporto che è stato abbandonato con tutti i materiali... dopo questo, le miniature di soldatini che mi ha portato le ho fatte mettere in una camera di captazione per vedere se erano radioattive e ho dismesso tutti gli orologi ex sovietici che avevo...
     
  6. stciaram

    stciaram

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    Sarbbero ripresi combattimenti in grande stile... Ucraini all'assalto
     
  7. franz

    franz

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    Buona parte degli strumenti aeronautici del periodo della seconda guerra mondiale, anni appena successivi sono debolmente radioattivi per le vernici utilizzate, magari semplicemente ha voluto il pezzo antico.
     
  8. bacca

    bacca

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  9. Mappo

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    Ora il trasponder serve ai radar per localizzare gli aerei, basta spengere il trasponder e l'aereo diventa invisibile. Che fessi i tedeschi, se spengevano i loro trasponder magari la vincevano loro la Battaglia d'inghilterra.
     
  10. GyJeX

    GyJeX

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    notare il "nei cieli della Svezia" :lol::lol::lol:
     
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  11. bacca

    bacca

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    fa più che ridere, ma ipotizzo che l'aereo stesse seguendo un corridoio sopra lo skane... , almeno spero!
     
  12. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    Continuano gli spostamenti di mezzi militari pesanti vicino a Donetsk, roccaforte dei separatisti filorussi nell'est ucraino sottoposta ieri a pesanti bombardamenti.
    Oggi giornalisti della Afp ed altri testimoni hanno visto alcuni camion e un paio di blindati vicino a Shakhtarsk, sulla strada che porta a Donetsk, e una colonna di una quindicina di camion senza immatricolazione con cannoni da 122 mm, a Makiivka, anche diretti nella stessa direzione. Ieri gli osservatori dell'Osce avevano riferito di aver visto due colonne di camion con missili e cannoni, senza segni distintivi: la prima, a Sverdlov, 15 km a est di Donetsk, di 17 camion Zil, di cui 5 con missili Grad; l'altra vicino a Zugres, 40 km a est di Donetsk, di 17 camion Kamaz, di cui 12 con cannoni da 122 mm.
    I miliziani hanno confermato all' agenzia filorussa ''Le notizie delle regioni della Russia'' (Rrnews) l'arrivo a Donetsk di rinforzi di mezzi pesanti dalla citta' di Snezhni e da altre localita' nel quadro della ridistribuzione delle loro forze.
    http://www.ansa.it/sito/notizie/mon...tsk_2ca38b36-bb99-4e85-908d-ad94396d8774.html

    Il Premier Novorusso Zarachenko ispeziona la linea del fronte presso l'aeroporto di Donetsk
     
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  13. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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  14. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    Il consiglio di sicurezza ucraino ha etichettato questo convoglio come "truppe russe". Peccato siano mezzi ucraini. Ciò denota ancora la scarsa coordinazione dell'esercito di Kiev.

     
  15. stciaram

    stciaram

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    Nei giorni scorsi sono ripresi violentissimi gli scontri fra le forze Novorusse e quelle di Kiev, che occupano ancora i territori nord occidentali degli oblast di Donetsk e Lugansk. Era dal 5 settembre, giorno del cessate il fuoco, che non assistevamo a combattimenti di tale intensità e tale estensione. Non ho mai nutrito illusioni su questo cessate il fuoco, una tregua viziata da troppe omissioni e da troppi contenziosi irrisolti, prima di tutti ovviamente la questione dei confini. Sin dal giorno della firma abbiamo assistito ad un continuo punzecchiamento a cui ha fatto seguito il deliberato tentativo, da parte del governo di Kiev di recuperare parte del terreno perduto attraverso modeste ma sistematiche pressioni locali, e con un largo utilizzo della superiorità numerica, impiegata non con assalti frontali ma con l’infiltrazione di reparti nelle maglie larghe del sistema di avamposti di Donetsk, così da creare uno situazione di fatto sempre più vantaggiosa. Tale strategia ha assunto una scala di teatro ed un valore strategico in un punto preciso: il saliente di Debalt’seve. In questo settore lo schieramento di Kiev si spinge nel cuore stesso del territorio Novorusso. La difesa ed il rafforzamento di questa località ha chiarito anche ai più distratti quali fossero le reali intenzioni di Kiev: niente pace, nessun riconoscimento della nuova Repubblica di Nuovorussia, peraltro legittimata a pieno titolo dal voto di pochi giorni fa. Nella seconda metà di ottobre, in corrispondenza con il voto per il rinnovo della Verchovna Rada (la camera bassa ucraina) si è registrato un evidente incremento degli scontri: in quelle settimane Kiev ha fatto confluire in zona di operazioni consistenti rinforzi di truppe fresche, batterie di artiglieria e missilistiche reparti corazzati con l’evidente intento, ora concretizzatosi, di utilizzarli nella ripresa delle ostilità. Analizziamo la situazione militare di questi giorni, operando, come d’abitudine, una distinzione settore per settore.

    Settore Sud. Nei pressi di Mariupol , abbiamo assistito ad una avanzata delle truppe Novorusse, che si sono spinte fino a ridosso della cerchia urbana, ed hanno anche effettuato qualche puntata in avanti saggiando la resistenza del perimetro difensivo dei reparti di Kiev che controllano questa importante località. La reazione governativa è stata contenuta e non ha portato al recupero del terreno perduto. Semplicemente i battaglioni punitivi dislocati nella città, rinforzati da artiglieria e truppe corazzate , si sono portati a ridosso del fronte nel tentativo di arginare ulteriori, possibili, avanzate novorusse.

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    Settore Mariupol

    Poco più a nord, presso la diga di Pavlopil, si sono verificati combattimenti e scambi di artiglieria. Continuando a spostarci verso nord nell’esame del settore meridionale, il cui fronte corre parallelo al fiume Kalmius, si giunge alla località disputata e strategicamente importante di Hranitne. L’esercito novorusso avrebbe assunto il controllo della località impadronendosi del ponte, che potrebbe fornire un importante supporto logistico ad ulteriori avanzate lungo la strada TO512.

    [​IMG]
    Settore Pavlopil

    Salendo ancora verso nord si arriva alla regione estesa fra gli abitati di Novolaspa e Starohnativka. Questa zona, sin ora controllata da Donesk è oggi contesa dalle truppe di Kiev. I novorussi parrebbero avere liberato i paesi di Trudivs’ke e Vasylivka, mentre ancora contesa sarebbe la località di Mykolaivka, nei pressi di un’altra diga. Le miniere di Novotroit’ske sarebbero sotto controllo stabile dei novorussi da diversi giorni. Su Olenivka ci sarebbe stato qualche bombardamento con caccia dell’aviazione ucraina.

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    Settore Novotroitske

    Settore ovest , Donetsk Luogo questo di bombardamenti continui e feroci combattimenti giornalieri. Il 5 novembre le artiglierie ucraine hanno bombardato un quartiere cittadino che ospita una scuola, ferendo molti bambini ed insegnanti e causando la morte di due ragazzini che giocavano nel campetto adiacente. L’OSCE dopo un attento esame delle evidenze e degli effetti del bombardamento, ha riconosciuto la responsabilità di Kiev di questo efferato, ennesimo crimine contro la popolazione civile del Donbass.

    [​IMG]
    Settore Donetsk

    In tutta la zona intorno alla città si sono verificati scontri: a Marin’ka (con annessi scambi di artiglierie) nella zona a sud ovest della capitale, a Peski, a nord. Ad Avdeevka, a nord est, l’8 novembre si è verificata una vera battaglia di carri armati novorussi e ucraini: lo scontro ha avuto esito incerto. Altri scambi di cortesie tra mezzi blindati sono segnalati ancora a Peski, da cui partono i colpi delle artiglierie ucraine e all’ aeroporto di Donetsk.

    [​IMG]
    Donetsk Aeroporto

    Fra le ormai fatiscenti strutture aeroportuali si aggirano i battaglioni e le brigate di entrambe le fazioni, che combattono immersi in un surreale scenario di distruzione. Gli edifici passano continuamente di mano in mano: per i novorussi è essenziale mantenere il controllo del grosso della struttura per allontanare le artiglierie governative dalla città. Per gli uomini di Kiev si tratta di una questione di prestigio: perdere una volta per tutte l’aeroporto di Donetsk vorrebbe dire rinunciare definitivamente al controllo della regione. Sia le dinamiche militari, sia l’ambiente, ricordano una versione in sedicesimo della battaglia di Stalingrado. Per la giunta di Kiev lo scalo rappresenta un richiamo simile a quello che la città sul Volga esercitò su Hitler, che volle mantenere la 6° armata a Stalingrado anche dopo l’avanzata di sovietici nell’operazione “Urano”. I combattimenti in corso a Peski, Opitne e Avdeevka, che rispetto all’aeroporto hanno per le truppe di Kiev una funzione di supporto logistico, potrebbero segnalare una evoluzione paragonabile dei due scenari. Come nei mesi scorsi, diverse testimonianze confermano la presenza, nella struttura, di reparti di mercenari occidentali.

    Settore ovest: Horlivka: Si sarebbero ritirati i reparti ucraini che avevano cercato di creare una testa di ponte lungo la via di comunicazione tra Horlivka e Donetsk . Oggi assisteremmo invece ad un tentativo novorusso di prendere il controllo del territorio posto tra Verkhn’otorets’ke e Novhorods’ke. Questa avanzata, ove confermata, garantirebbe il pieno controllo dell’importante via di comunicazione posta tra Horlivka e Donetsk e un fronte meglio difendibile per i reparti di Donetsk.

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    Settore Horlivka

    Proprio a sud ovest di Horlivka, precisamente a Yasinovataja, i governativi hanno effettuato giovedì scorso una “ricognizione in forze”, con reparti corazzati coperti da robusti attacchi di artiglieria ed aviazione. è stata oggetto di diversi attacchi, sia di artiglierie che di aviazione. Questa puntata è stata respinta con perdite dai difensori, il cui dispositivo e morale non pare avere risentito dell’avvicendamento al vertice provocato dalle dimissioni del comandante.

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    Settore Horlivka – Jasinovataja

    A est di Gorlovka si segnala la liberazione, da parte dei Novorussi, del paese di Novoluhan’ske che potrebbe rappresentare una spina nel fianco per lo schieramento di Kiev nella vicina Debalt’seve.

    Settore di Debalt’seve. Nel saliente di Debalt’seve, che si insinua nel cuore dello schieramento novorusso, i combattimenti sono furibondi, i duelli di artiglieria si susseguono in ogni dove senza soluzione di continuità: una vera tempesta di fuoco reciproco. Non poteva essere diversamente: vista l’importanza per entrambi di questa regione, è imperativo per gli occupanti tenere il fronte del saliente o addirittura avanzare verso sud ovest nel tentativo di spezzare il territorio novorusso isolando la capitale. Questa minaccia, però, oggi come oggi sembra sotto controllo. In realtà sono gli uomini di Donetsk e Lugansk a recuperare terreno palmo a palmo sospingendo gli uomini di Kiev su posizioni sempre più anguste. Potremmo assistere qui ad uno sfondamento del fronte del saliente ad opera delle milizie da un giorno all’altro: il livello di pressione esercitato sulle truppe di Kiev, che probabilmente non hanno avuto alcun avvicendamento, si è fatto molto elevata. Sul margine meridionale del saliente i reparti governativi, per altro nemmeno troppo numerosi, mostrano segni di difficoltà. Un loro cedimento potrebbe riprodurre un collasso dello schieramento e la formazione di un grande sacca, sul genere di quelle viste nelle battaglie estive.

    [​IMG]
    Settore Debalt’seve

    Settore Nord Lugansk. Scontri minori si sono registrati a Popasna, e lungo la strada TI316, nei pressi di Zolote, non sono mancati scambi di artiglieria . I combattimenti maggiori si sono verificati e proseguono tuttora nella striscia di terra fra la località di Frunze e il fiume Severnj Dontesk, ed hanno ad oggetto il controllo della strada Ti303. Prima delle elezioni parlamentari del 25 ottobre gli uomini di Kiev avevano tentato un in questo settore, avanzando in territorio novorusso per cercare lo sfondamento delle linee di Lugansk con l’obbiettivo di avvicinarsi di nuovo alla capitale: tale manovra era stata efficacemente rintuzzata dai difensori ed era finita con l’annientamenti dei alcune colonne di blindati, testimoniato da foto e filmati ormai pubblicati su diverse testate. Dopo questo scacco i governativi hanno allestito un sistema difensivo fatto di posti di blocco e fortificazioni fisse, da giorni oggetto di furiosi attacchi novorussi. Questi attacchi stanno ora concretizzandosi in una la controffensiva, che pare svilupparsi in maniera promettente: alcuni posti di blocco sono isolati da giorni ed altri, probabilmente, lo saranno a breve. Il posto di blocco 31, di cui molto si è parlato nelle passate settimane, sarebbe sul punto di cedere nonostante fosse difeso da paracadutisti e truppe scelte di Kiev.

    [​IMG]
    Settore Frunze – Severodonetsk

    Un’ altra avanzata degli uomini di Lugansk si starebbe consolidando nella regione posta lungo la TI315: un triangolo di terreno strategicamente importante e vasto , posto tra Tr’okhizbenka, Raihorodka e Staryi Aidar. Sono attualmente in corso combattimenti lungo la H21 presso Shchastya.

    [​IMG]
    Settore Chastje



    Verso il confine russo si segnalano combattimenti sul fronte presso Staniza Luganska, inoltre un battaglione novorusso, ieri, sarebbe penetrato oltre le linee ucraine portandosi fino a Yuhanovka: vedremo ora se saranno in grado di consolidare l’avanzata realizzando allontanando ulteriormente il fronte dalla capitale.

    [​IMG]
     
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  16. bacca

    bacca

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  17. PanzerMeyer

    PanzerMeyer

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    AGGIORNAMENTO LAMPO - LA SITUAZIONE MILITARE AL 12 NOVEMBRE

    - Stefano Orsi -
    Nei giorni scorsi illustrando gli sviluppi della situazione generale nel conflitto per il Donbass, abbiamo notato come ci fosse un accanimento apparentemente insensato, da parte dei governativi, nel difendere o cercare di rioccupare le rovine di ciò che fu il bell’ aeroporto di Donetsk. La zona dell’aeroporto è da mesi contesa tra i novorussi e gli ucraini; ciò è dovuto al fatto che dall’area dell’aeroporto si può agevolmente bombardare la città di Donetsk. E’ questo il motivo per il quale i difensori della città cercano di conservare il controllo dello scalo con le loro truppe migliori (ricordiamo che l’aeroporto è ora difeso dalla brigata “Somalia” guidata dal neopromosso Ten. Coll. Givi, dalla celebre divisione “Motorola”, dalla brigata “Sparta”, e dal battaglione di Cosacchi del Don comandata da Uri). Speculare l’intento dei governativi: la riconquista della struttura consentirebbe alle loro artiglierie di proseguire indisturbate nei bombardamenti contro la popolazione civile di Donetsk nel tentativo di piegarne la volontà di resistenza. Senza considerare che ormai la posizione ha assunto una valenza che trascende il significato militare: il definitivo abbandono dell’aeroporto arrecherebbe a Kiev un grave danno di immagine, e rappresenterebbe metaforicamente la sconfitta e la perdita definitiva del controllo sulla ricca regione di Donetsk. E’ per questo motivo, oltre che per nascondere i massacri di civili effettuati mediante i continui bombardamenti, che la propaganda governativa ha diffuso gli aneddoti sui cosiddetti “cyborg”, come loro chiamano i poveri soldati inviati al massacro quotidianamente per riprendere il controllo delle fatiscenti strutture. In questo aggiornamento lampo porto alcune notizie fresche sul fronte della battaglia per Donetsk e dati operativi delle regioni del fronte nord di Lugansk.
    Settore Donetsk e Aeroporto. Nonostante gli incessanti i bombardamenti sulle posizioni delle truppe novorusse che difendono l’aeroporto, nonostante il copioso utilizzo di supporto tecnologico, carri armati e blindati, ancora le truppe governative non sono riuscite a riprendere il controllo delle strutture occupate dai reparti di Donetsk all’inizio di settembre. Gli attaccanti non eseguono assalti in massa, ma procedono con cautela, vista la gravità delle perdite subite, con ricognizioni e piccoli assalti supportati dall’artiglieria, che fa ampio uso anche di munizionamento al fosforo bianco, come verificato dai droni dell’OSCE, e verificabile da chiunque attraverso filmati diffusi in rete. La vera partita, però, si sta giocando poco più a nord. Con una manovra ardita e sorprendente, la brigata “Oriente” Vostok, si è proiettata oltre le linee nemiche, sfondando il fronte ucraino all’altezza di Kruta Balka, oltrepassando la H20, e oltrepassando l’abitato di Adviivka.

    avdeevka.jpg
    Settore Avdeevka

    Alcuni reparti della brigata, ben supportati da carri armati e veicoli corazzati come BMP e BTR, si sono addentrati nell’abitato e lo starebbero liberando casa per casa dagli occupanti. Nella giornata di ieri è circolata la notizia che le truppe della giunta stessero già capitolando e abbandonando le posizioni, ma questa ottimistica versione dei fatti è stata smentita dal comando novorusso verso sera. Oggi proseguono i combattimenti all’interno della località e le forze novorusse sono segnalate in costante avanzata. L’affondo del grosso della brigata Vostok è proseguito a nord, aggirando l’intero abitato di Adviivka e le difese ucraine. La manovra punta a colpire le batterie di artiglieria di Kiev, fatte affluire in zona in gran numero nel corso di questi ultimi mesi, e che ora sono schierate in campo aperto con relativi magazzini di munizioni e carburanti.

    avdiivka.jpg
    Nord Ovest Donetsk

    Per i governativi è impossibile smobilitare queste unità tempestivamente per cui vi è il rischio che i novorussi avanzanti possano sorprendere le batterie indifese e distruggerle o addirittura impadronirsene, infliggendo una grave sconfitta ai loro nemici. Va sottolineato l’elevato pregio tattico di questa manovra, che è ben studiata e ben eseguita, degna dei migliori comandanti di truppe corazzate della seconda guerra mondiale, segno del miglioramento decisivo dell’addestramento delle truppe novorusse e dei loro comandanti , unito ad una ferma volontà di vittoria. Bisogna aggiungere che l’eventuale successo di questa operazione potrebbe compromettere le linee di rifornimento dei reparti ucraini che tentano di riconquistare l’aeroporto.
    Settore nord. Sotto il comando del capo di stato maggiore dell’esercito della Repubblica Popolare di Lugansk, Alexander, nome in codice “Batman”, le truppe della IV Brigata si sono portate ancora avanti sul fronte nord, oltrepassando in diversi punti la strada TI303. Tutti i combattimenti hanno luogo a nord della linea armnistiziale, il che conferma una avanzata lenta ma costante degli uomini di Lugansk. Attualmente le parti combattono presso gli abitati di Toshkivna e Nizhnie, in corrispondenza dei posti di blocco 29 e 28 lungo la TI303. Altri reparti si sarebbero spinti oltre. Il posto di blocco blocco 31, è definitivamente circondato e isolato senza possibilità di ricevere aiuto o rifornimenti: le truppe scelte di Kiev asserragliate in questa fortificazione attendono il loro destino. Il battaglione cosacco “Crimea” avanza oltre la Ti303 in direzione di Krim’ske per mettere in sicurezza l’arteria, mentre ancora non è chiaro come si sia concluso lo scontro per il controllo della miniera vicina a Shchastya. Il comandante “Batman” ha comunicato i dati delle perdite governative nell’ultima settimana di combattimenti sul fronte nord: 10 carri armati distrutti, numerosi mezzi trasporto truppe blindati, 10 Bmp distrutti e circa 200 soldati uccisi.

    nord-lugansk.jpg
    Settore Nord Lugansk
     
    Ultima modifica: 12 Novembre 2014
  18. bacca

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    T-64BM "Bulat" catturato dai combattenti della Novorossjia.

     
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