@auricaesar io lascio il posto a un altro ^^ non riesco a seguire e non voglio rovinare il gioco agli altri, sorry ^^
Ho alcune domande da fare al supermegamaster: che sistema usi? Modello Rolemaster, con migliaia di tabelle o sistema D&D classico, snello e flessibile; usi i dadi o un software per determinare le azioni? Perché permetti ad alcuni giocatori di avere un personaggio fuori contesto (giapponesi in Africa), qual'è quindi la Storyline che permetterebbe tutto ciò? Sarà in mondo simil-reale, quindi senza magie e/o armi strane? Che abilità hanno i giocatori e come sono organizzate: alla D&D (lancio di dadi) o con un sistema di punti da distribuire, come in Vampiri: The Masquerade?
Come già detto abbiamo regolamenti interni. Il giapponese, che è stata una forzatura pure per me, lo ho fatto entrare perché aveva una storia coerente (?) un minimo. Stiamo tentando di parametrizzare il più possibile le azioni, rendendole al contempo molto influenzate dalle tattiche del giocatore.
Perdonami ma ho giocato ai Pen & Paper per circa 30 anni. Come mai non vuoi svelare le meccaniche di gioco? Se fossi interessato a giocare, sarebbero le primissime domande che ti farei.
Le meccaniche che sono interne non sono vere e proprie "meccaniche di gioco" quanto fattori di combattimento. Per tanto una persona non dovrebbe chiederle come prima cosa. Le tengo nascoste perché un utente non deve avere la certezza del risultato, perché sarebbe irreale e anti-gioco.
Va bene, di quella cosa specifica posso farne a meno, ma nelle tue schede non ci metti le skill? Cosa sa fare il mio alter ego? Lo decidi tu? Fare la scheda è una delle godurie che un giocatore ha, e in base a qhello puoi decidere come muoverti. Infine non mi sembra di averti chiesto la luna, chiedendoti che tipo di sistema adotterai. Se non ti va di dirlo, amen, ma mi piacerebbe saperlo.
Ok, lo schema del sistema è una serie di fattori che valuta la situazione e ne da un risultato. E' stato creato da proposta di Daniel Morrison e sottoposta al parere di me e Metalupo. Per quanto riguarda i png, sui quali si discuterà grazie a questa BETA, l'amministrazione ha la facoltà di crearli, di deciderne lo spessore psicologico e di farli interagire non solo con il pg, ma anche con gli altri png. Metalupo ha proposto che alcuni png possano essere gestite da pg, ma questo è fertile terreno di programmazione e di gestione. Proprio su questo tento di essere il più morbido possibile come master. Su questo ti rimando alla discussione originale del progetto blitzkrieg. In esso io dico che, in quanto totalmente inedito ed originale, un gdr sulla ww2 si distacca completamente da uno fantasy: nel Medioevo per principio imparavi qualcosa da giovane, ma nel mondo moderno? Si riassumerebbe, poi, in banali frequenti risultati: "impara ad usare un fucile aiutando lo zio ad ammazzare le anatre" "impara le barzellette dal cugino comico", e distruggerebbe l'addestramento, che è fondamentale a chi non è esperto sulle tematiche della guerra contemporanea. Poi non so, ma non mi pare che i nostri padri e, per i più giovani (chi sa se c'è ne è qualcuno), nonni fossero "nati imparati" quando si trovarono con un fucile in mano ed elmetto sulla testa.
Stai parlando di un software o è un sistema che avete inventato? E quindi non c'entra con un lancio di dadi, virtuali o no? Scusa ma nessuno esiste nel vuoto, se uno è figlio di un pasticcere e aiuta in bottega, può darsi che sappia fare la crema Chantilly o il figlio di un meccanico conosca i motori. Per esempio. E nell'esercito si tende a mandare la gente nei posti dove ha già un minimo di istruzione per sveltire l'addestramento specifico. Altra cosa: non so da te, ma dove ho abitato io (la Bassa ferrarese) in tutte le cascine ci stava una doppietta: ogni adulto sapeva sparare con quel tipo di fucile, vuoi per cacciare lepri, corvi, fagiani e malintenzionati. Tutta roba regolarmente denunciata. Comunque ti parlo degli anni '70 e di adulti o vecchi. La doppietta, in una casa colonica, la sapevano usare quanto un badile... Comunque, tornando al GdR, quello che sa fare il personaggio, può dare colore al ruolo: un fornaio che fa l'assaltatore, a parte sparare, potrebbe fare un'escursione pericolosa col party per procurarsi della farina a danno del nemico, per una sessione di stampo stealth, per esempio, o un meccanico può fare una missione di recupero di un carro/camion/jeep che non funziona, abbandonata nella terra di nessuno... Hai molteplici possibilità e il personaggio non sarà piatto come un cartone animato
E' un sistema che abbiamo inventato. Certo, ma cosa ti serve cucinare se ti trovi sotto bombardamento nemico, o usare una doppietta se dopo un addestramento tutti la sanno usare' Poi, non so nella Wehrmacht ti promuovevano durante l'addestramento per come sapevi sparare. Al massimo i complimentoni di un ufficiale che non avresti, forse, più rivisto. Perdona ma: party? Sessione? Escursioni (Quest)? Come già detto, e ribadito, questo non è un gdr di stampo fantasy, o fanta-scientifico. Se vuoi avere un'idea di ciò che si faceva nella seconda guerra mondiale, ma credo che tu lo sappia già, ti consigli di leggere Montanelli o Carell (ma dubita della sua attendibilità). I soldati morivano di fame e quando si trovava un magazzino, che gli Inglesi in questo caso tenevano ben fornito, si davano o al saccheggio (una volta conquistato) o al bombardamento. Infine nell'era dei fucili e dei carri armati quanto può contare una "skill" FUCILE se ti trovi davanti un tiger? O una skill "lancia granate" se ti trovi circondato da nemici e non ne hai più?
Ok Allora la vostra azione e' mirata solo al momento del combattimento. Ho capito. Ma che c'entra l'ambientazione? In un GdR c'entra l'atmosfera del gioco e l'interazione tra il party. Se manca questo non siamo in un GdR. Party: i giocatori non sono insieme? Li considerate ognuno a se' stante con un gioco a se' stante? Sessione: qui hai ragione tu, una sessione di fa dal vivo, attorno a un tavolo mentre qui uno posta quando vuole/puo'. Sorry. Escursioni: io ho parlato di missioni. Tante missioni compongono un quadro, che e' quello della Campagna a cui tu giocatore devi partecipare. Altrimenti si dice Sessione Singola e dura lo spazio del completamento di una missione breve. Le Quest sono un retaggio del GdR col PC, che non c'entra nulla. Appunto, quindi un soldato che era un fabbro o un ladro avrebbe potuto scassinare le porte con più' facilita' di un impiegato di banca o un fruttivendolo. O di uno studente... A nulla, d'accordo ma se ti fanno fuciliere generico, sei fuciliere e usi il fucile e la bomba a mano. Stop. Se incontri un Tiger preghi che non ti abbia visto e il massimo che puoi fare e' ritirarti in una posizione migliore. Non puoi fare altro. Situazione usuale nell'Esercito Italiano. Domanda: se ammettiamo che facessi di uno dei tuoi giocatori un carrista, gli altri sono l'equipaggio del carro o gli fai giocare una cosa a parte e non hanno interazioni tra loro?
1) Sì, le spiegazioni sono a fine risposta 3) Certo, ma mi spieghi qual è il fine di un giocatore che intraprende un gdr sulla ww2: rubare la farina o combattere? Poi questi ruoli ad-hoc sfociano nel ridicolo, come la suddetta missione. Un cuoco al massimo cucina, gli assalti per la farina, come ti spiegherò dopo, avvengono in altro modo. (Non prenderla come incoerenza, mi riferisco alla singola missione, ma capirai che il mio ragionamento ha un più ampio respiro). No, anzi, con un plebiscito abbiamo deciso di dare larga parte alla sezione relazionale. Certo, se vuoi mi puoi dire come rendere interessante il gioco ad uno che deve solo cucinare. Quanto dici mi ricorda, e non vagamente, D&D: ti ribadisco, non siamo in quel sistema. L'interazione del party può pure essere (totalmente) eliminata, se no John Dever non avrebbe avuto successo. Quelli che cerchi si chiamano studenti. Addestramento. Semplicemente non faremo capitare due giocatori nello stesso reparto. 1) Perché così si rende più vario il gioco 2) Perché si evitano diatribe tra giocatori, che essendo perfetti sconosciuti potrebbero prendersela e non poco tra di loro.