Personalmente io sono agnostico, ma è bene porsi sempre domande riguardo alla possibile esistenza di un essere Divino, cercando di analizzare i dati a nostra disposizione. C'è però un problema che questa frase (non mi ricordo di che filosofo è) sintetizza: la filosofia è uno strumento unico, essa ti fa arrivare sino all'ultimo gradino della Grande Scalata, poi, quando vedi la vetta, quando sei ad un passo da lei, ti accorgi di aver sbattuto il mudo contro l'invisibile muro che ti separa dalla cima. Avere la verità ad un soffio da te e non poterla cogliere, questa è la filosofia. In effetti la filosofia riduece le strade, se ne hai mille, le riduce, ma sempre a due: da una Dio esiste, dall'altra no. Quello che io affermo è invece una sorta di congettuare pseudo filosofica sullo stile cartesiano (m'è sempre piaciuto Cartesio ). Se la matematica è perfetta, gli eventi regolati esclusivamente da essa, sono perfetti. Eppure, come ho già detto, noi abbiamo sovvertito l'ordine delle cose, madre natura non aveva previsto la nostra grande ascesa, non aveva previsto che con la nostra grande intelligenza l'avremmo sostituita in tutto. L'amore è probabilmente il dato più grande che abbiamo a favore dell'esistenza di Dio, in quanto è irrazionale, non ancora totalmente spiegato a livello scientifico, e soprattutto rompe ogni legge della sopravvivenza e della natura; secondo alcuni, c'è un pizzico di Dio in ognuno di noi, che ci fa provare amore.
Dare una spiegazione scientifica all'amore è forse la più grande bestemmia che l'uomo possa fare, non contro Dio, ma contro se stesso (ed in particolare contro le donne )
Ho fatto il classico, quando sento le parole "traiettoria, annesso e forza, matematica e fisica" ho i brividi . Comunuque, secondo me, al giorno d'oggi, si dovrebbe lavorare su una possibile conciliazione delle due teorie creazioniste. Sarebbe poi tanto sbagliato dire che Dio abbia creato la terra e sia rimasto all'incirca 4 miliardi e 600 milioni di anni a guardare?
Mah, è inutile negare che l'amore abbia come fondamento processi chimici e neurologici, e che l'amore non abbia come fine ultima la prosecuzione della specie. Poi se vogliamo fare i romantici ok, ma d'altra parte l'uomo è fatte di mere cosuccie terrene, che noi nel nostro ego ingigantiamo.
ma perchè intendere l'atto di creazione come finito nel tempo? secondo me la creazione è continua...pensa che ogni volta il miracolo si ripete ad ogni nascita..una nuova vita dopo ogni parto... nato per essere pronto per sostituire il compagno caduto in trincea
L'amore, da un punto di vista umano, è proprio quel qualcosa di cui parlavo prima: qualcosa che và contro natura. Divorzi a parte. Un uomo campa in media 80 anni, sceglie una sola donna da amare e con cui passare tutta una vita, quanti figli potrà mai avere? 2, massimo 3, a voler esagerare 4. Dov'è il "contro-natura"? Che un uomo nel corso della sua vita, seguendo il razionale e scientifico istituto naturale, dovrebbe accoppiarsi più volte, con più donne, ed avendo in media qualcosa come 15 figli (teniamo conto che oguno di questi figli dev'essere accudito per un pò). Perchè scegliamo di stare con una persona per tutta la vita, se il nostro "compito" termina all'incirca al compimento dei 18 anni della prole? Mi dirai: per contenere la specie, ma anche qua c'è un problema. Madre natura avrebbe previsto il nostro sovvertimento dell'ordine naturale (e quindi non è intervenuta e si è trasformata da matematica in razionale ed essere pensante) ed è intervenuta contenendo una specie che fisicamente può essere sopraffatta da all'incirca il 70% delle specie viventi?
ricordati...per ogni uomo ci sono 7 donne a testa comunque molti "maschi" si comportano come delle bestie quando pretendono con la forza l'amore delle donne :sadomaso: ultimamente e in generale si educa sempre meno i maschi più giovani a rispettare i sentimenti altrui anche se pure le giovani femmine non scherzano e anzi sono anche peggio nei comportamenti
Ci sono tantissime specie animali che sono monogame, cioè in cui la coppia rimane fissa per tutta la vita. Non sò, il lupo, l'aquila, i pinguini. Quindi la monogamia non è contro-natura. Come non è contro-natura il fatto che un uomo non abbia 15 figli. Tra l'altro, anche nelle famiglie contadine fino ad un secolo fa, avere 10-12 figli non era stranissimo. E quando l'uomo era più "animale", nella preistoria, non credo che avere 15 figli per un uomo fosse una così grande rarità. Ora non è più così, per motivi sociali: Il cucciolo umano è il cucciolo, nelle specie animali, che più di tutti deve essere accudito e formato. E', facendo un parallelismo con l'esercito (siamo dei wargamer!), il soldato più addestrato della terra. Il più costoso da addestrare, in tutti i sensi. La società moderna ha fatto questo. E' quindi logico che si facciano pochi figli.
Archì, stai spammando? E noi con sto discorso siamo un pò OT: non è che c'è qualche mod che ci scorpora la discussione? :humm:
Hai espresso esattamente quanto vado sostenendo, ovvero che la società ci ha cambiati. La monogamia non è contro natura, assolutamente, la nostra monogamia è contro natura. Gli animali monogami rimangono insieme tutta la vita con un unico e preciso scopo: continuare la specie, non c'è amore che li lega, ma soltanto una visione "più prosperosa" per svolgere il proprio compito. Gli animali provano affetto, non amore. Appunto come dici tu, è la società ad averci cambiato. Avere 2 figli anzichè 10 è contro-natura per un uomo normale e benestante, in quanto il suo compito naturale è quello di continuare la specie. Una volta portate avanti le prime gravidanze, accuditi un pò i cuccioli, l'uomo, a norma di regola, dovrebbe cambiar femmina e rifare tutto da capo. Qual'è lo scopo di riamenere insieme tutta una vita quando hai 3 figli di 30, 31 e 32 anni che sanno badare a se stessi? E' irrazionale, la società e l'evoluzione ci hanno portato a questo, ma chi ha creato la società? E chi ha creato i creatori della società? Il caos, che tutto prevede e tutto aggiusta, che però non aveva previsto che i propri figli, ovvero noi, avrebbero sovvertito l'ordine naturale. Stiamo distruggendo tutto, le stagioni, la terra, abbiamo fatto estiungere specie animali e via discorrendo, questo, il caos, non l'aveva previsto, quindi esso non è perfetto. E' vero, colpa mia, siamo leggermente off topic. Meglio rientrare.
piccolo OT: avere 2 figli invece di 10 è un esigenza dal punto di vista logico dall'economia, quando un figlio costa due stipendi comunque è stata l'elevazione di rango culturale e sociale delle donne a cambiare moltissimo le cose fino ad un secolo fa ritenute immutabili :ador: credo che sono state le donne a fare la Rivoluzione
Concordo pienamente, c'è una crisi educativa e di valori nel mondo. Ci serve una svolta radicale... Ma quale? :humm: Vabbè torno In Topic Per me la domanda fondamentale è se Dio esiste o meno, no su da chi deriviamo (parere personalissimo) Infatti sulla teoria che Dio o un essere divino abbia schioccato le dita e creato l'uomo, lo ritengo impossibile e scientificamente e storicamente scorretto. Sappiamo tutti quanti miliardi di anni ci ha messo l'Universo ad evolversi e a dar origine alle varie galassie e poi ai vari sistemi solari e poi ai vari pianeti. Io sarò pure tutto matto, ma sono della tesi che questo non si l'unico Universo, secondo me oltre i confini dell'Universo (se esistono) ce n'è uno parallelo dove magari io non sto scrivendo in quest'istante su NWI e sto invece facendo altro O magari un altro universo dove la Giustizia regna (che ne sappiamo, può essere) Dopo di che, sempre secondo la mia tesi, c'è un'essenza che noi non possiamo neppure immaginare che creò i vari universi e che osserva tutto ciò che accade dappertutto in uno stesso momento (e questa parola sarebbe errata perché non mi sto riferendo a una dimensione spazio/temporale ma qualcosa di più astratto). Vedete, un essere umano inquadra tutto in uno spazio/tempo sebbene possa essere enorme e non finire quasi mai alla fine riusciamo ad ingabbiare tutto. Pensate ad una cosa astratta e vedrete che pian piano vi si delineerà un'immagine nella mente. Ad esempio io Dio lo immaginavo come un vecchi dalla barba bianca (Cappella Sistina maniera) Ora però forse ho capito che non si può inquadrare, è più vicina ad un'essenza di spirito e luce, qualcosa che c'è dappertutto in ogni angolo dell'Universo. Non so... io credo che Dio sia intervenuto nella storia solo nel momento della creazione di tutto e che poi abbia fatto scorrere gli eventi. O forse questo momento è già avvenuto miliardi di anni fa...
Parte in grassetto: E tu che ne sai? che ne sai che non provano amore, o una sensazione simile? sei mai stato un animale? Sul resto: Bhè, dire che siamo contro-natura è una cosa, dire che siamo animali "particolari" è un'altra. Siamo animali evoluti, che hanno mantenuto delle caratteristiche animali adattondole alle proprie particolarità. Per esempio, il fatto di rimanere fedeli anche a 70-80 anni, oltre al fatto che la fedeltà non è proprio diffusissima asd, è dovuto al fatto, imho, che la natura (e i processi naturali innestati nella nostra cultura) comanda: "rimanere insieme fino a fine della vita". E noi facciamo così, o almeno, abbiamo questo come valore da perseguire, anche se invece di vivere fino a 50 anni, in modo quindi da poter mantenere l'utilità di rimanere insieme, si vive fino a 70-80. Ma magari siamo discutendoli su un modo di utilizzare dei termini. Anche se continuo a pensare che l'amore non è contro-natura. Detto questo aspetto che ci separino la discussione (se qualcuno ne ha voglia ) per continuare il discorso.
vero, pensa che il concetto di "infinito" è qualcosa di "finito" già di per sè perchè pensiamo di includere in una parola finita qualcosa che non ha nè inizio nè fine dunque con impossibilità di "punto di vista" per immaginare l'infinito... è un pò come quando ci vollero secoli per iniziare ad ammettere lo zero nella scienza matematica
Ci sono studi scientitifici che si basano sulla percentuale (alquanto basso) di nostre conoscenze sui processi chimici dell'amore, che ci confermano l'assenza di tale procedimento nell'animale. La natura non ordina, essa predispone, ed ha sempre un obietivo, se la capra ha due corna è per difendersi, se il leone ha un morso micidiale è per attaccare, se l'uomo, anche dopo lo svolgimento del compito "prole", rimane accanto alla propria compagna per la vita, lo fa per amore, quindi non per natura. Qui mi avranno preso per un freddo cinico , io amo l'amore ma lo sto solamente portando come esempio. Quello che io sostengo è sintetizzabile in poche parole: se la natura è perfetta, noi non avremmo potuto sfuggire al suo controllo, spezzando il cerchio della vita, l'ordine naturale delle cose e la terra stessa.
un cane non ama una cagna sopratutto per qualcosa che vada oltre la riproduzione..a dire il vero ci sarebbe più "amore" con il padrone per riconoscere certe affinità con il carattere "sentimentale" dell'amore ( riconoscere nell'altra persona qualcosa di speciale senza il quale non si può vivere ) e poi scusa...non si muore più ad 80 anni anche se non saremmo più in grado di riconoscere la nostra compagna specialmente quella con cui abbiamo passato una vita
Bhè allora sì, diciamo che cambiamo più veloce di quanto cambi la nostra natura, e questo ci fa sfuggire al controllo della logica cinica di Madre Natura, per quanto comunque sia una logica che deriva dalla natura quella che ci guida. Se la mettiamo così, sono d'accordo. @archi: Il cane non è monogamo.