Che poi la maggior parte neanche fugge da chissà quali condizioni invivibili secondo me, fanno un po come gli italiani che vanno in UK, qui non è che c'è la gente agli angoli delle strade che muore per denutrizione tipo Leningrado durante la ggp, eppure vanno via lo stesso per sperare in una vita ancora migliore e secondo me spesso e volentieri restano delusi, avevo letto recentemente che in Australia vengono trattati quasi come schiavi a lavorare nei campi.
Ecco,a proposito di Australia... Che paese e'? Nazista? No perche',li puoi anche arrivare,o meglio,solo arrivare,via mare,ma non credo ti facciano sbarcare comequandodove vuoi. Certo,e' in culo ai lupi (vantaggio) ma ha zilioni di chilometri di coste(svantaggio),eppure ci entri solo a certe condizioni,le loro. Quindi,richiedo,paese nazista o paese determinato a far rispettare le sue leggi e le sue regole senza troppe seghe mentali? Se va avanti cosi',io punto all'Islanda.....
popolazione Africa Sub-sahariana 1970 282.157.000 2015 949.175.000=x3.3 (fonte onu) il pil reale pro capite è rimasto lo stesso sui 1000 dollari (fonte FMI) l'indice medio dei generi alimentari (fonte FAO) 2009 160.6 2010 188.0 2011 230.1 2012 213.4 2013 209.9 2014 206.7 tra il 1960 e il 2007, al netto dell' inflazione, solo un anno (1975) ha superato i 150. aggiungici che il 95% degli arrivi via barcone è da zone di guerra/esportazione della democrazia/dittatura: è abbastanza per rispondere alla tua domanda?
provati un po ad andare in eritrea e provare a espatriare legalmente se ti riesce fanno come gli europei nella lunga crisi 1872-1895 solo che all' epoca di posti sottopopolati dove andare ce n'erano, adesso siamo un po' strettini
Non respingono od affondano certo le navi scassate che arrivano sulle loro coste. La loro fortuna è che arrivare in Australia, dall'Asia, è più difficile che arrivare a Lampedusa dalla Libia. Comunque non i pare che qui nessuno ha detto che dobbiamo lasciarli sbarcare comequandodove vogliono, ma solo che non possiamo respingerli od affondarli. I Francesi, ad esempio, possono permettersi di respingerli sul confine con noi, tanto stanno sulla terra mica rischiano di affogare. Noi purtroppo no, perché sono in mare su carcasse che stanno a galla a malapena.
Boh allo stato attuale delle cose, secondo me non c'è una soluzione che salvi capra e cavoli. Se ci fosse, i politici che sono sempre a caccia di consensi, l'avrebbero trovata già da tempo, immagino. Perché io credo che il problema sia politico, quindi trovare soluzioni pratiche. Ovviamente dovrebbe essere internazionale ma anche da qui si vede il fallimento dell'Europa Unita, che è solo un nome sui documenti.
Beh, in realtà gli Australiani li respingono perché non li fanno sbarcare. Vengono rifocilati e portati nella nuova Guinea (pagata per tenere provvisoriamente i richiedenti asilo e rimandare indietro gli altri). A chi arriva clandestinamente in barca non viene fatto nemmeno mettere piede in Australia (e non avrà diritto a nessun permesso di soggiorno). Pochi o tanti il problema è lo stesso: darsi delle regole semplici e chiare ed applicarle, cosa che l'Italia non sa (né vuole) fare. I Francesi (e Austriaci, Tedeschi ecc.) li rimandano in Italia perché sono andati in Francia dall'Italia (tutto secondo Schengen: la libera circolazione è per cittadini e persone con regolare permesso). Il problema è che noi dovremmo rimandare indietro coloro che non possono richiedere asilo (e darlo a quelli che lo chiedono e ne hanno i requisiti) mentre non lo facciamo, anzi nemmeno li identifichiamo, basandoci ipocritamente sulla speranza che "tanto sono di passaggio perché vogliono andare in altri paesi" Comunque i francesi l'anno scorso ne hanno espulsi 86.000, noi quattro volte meno (gli americani quasi mezzo milione, per cui tra ingressi clandestini - stimati in 400.000 l'anno - ed espulsioni sono ormai in pari)
Una domanda storica, ma durante la seconda guerra mondiale a parte il famoso esodo della popolazione tedesca dai territori della prussia orientale e della slesia verso ovest all'avanzata dell'armata rossa, ci sono state fughe in massa in paesi dove non c'era la guerra?
Secondo me siamo solo pippe, noi italioti intendo, gli australiani sparano, gli americans sparano. Israele alza muri, lo stesso Ungheria. Cosa stiamo aspettando esattamente? Che la percentuale straniera arrivi a superare il 50%? Perchè a un certo punto non sarà più la politica a decidere, non sarà più possibile scegliere di sparare a quei cento , ma cominceremo a ucciderci a vicenda e di morti ne avremo a migliaia. Al nord nel 2008 era al 12% , oggi sarà al 20%. (al sud era del 4% e sarà ancora tale)
Allora dicci che dovremmo fare. Come l'Australia non possiamo perché non abbiamo nessuna nazione che dietro pagamento dia asilo temporaneo e rispedisca a casa, lo faceva la Libia di Gheddafi ma grazie a Francia e USA ora non è più in grado di farlo. Come la Francia non possiamo perché abbiamo troppi punti d'accesso, che comunque non sono via terra come i loro. Io non vedo altra possibilità che riceverli, schedarli, decidere chi può rimanere e chi deve essere rimpatriato, il problema è che non sappiamo organizzarci per farlo in modo veloce e preciso e le poche volte che ci riusciamo spesso non riusciamo a capire da dove vengano e quindi dove rimpatriarli.
Dargli un permesso di soggiorno temporaneo così rientrano in Schenghen e passano da Ventimiglia coi documenti in regola.
se non ho capito male quello detto da pandrea: provocazione alla francia: distribuire permessi di soggiorno temporanei "eccezionali" a ventimiglia, motivazione emergenza umanitaria i francesi saranno costretti a lasciarli passare o ci mandano un'armata di zidane?
Possiamo evitare di essere così catastrofisti? In particolare, come già detto da molti, si parla di respingimenti, mica gli sparano. Gli USA in effetti usano la forza per difendere le frontiere ma hanno il vantaggi/svantaggio di avere una frontiera a terra. Israele è in una situazione così particolare, così ingrovigliata che non è possibile paragonarla ad alcunchè. Dobbiamo prendere esempio dall'Ungheria? Alla faccia dell'orgoglio patrio, mi sembra provincialismo fatto e finito. La percentuale di immigrati è ben lontana dall'essere il 50% siamo all'8% (ISTAT) poco sopra la media UE ed in linea con Spagna Francia e Germania. Nota poi che 1/4 degli immigrati in italia sono rumeni e che i flussi principali di arrivo sono dall'est europa. Riguardo l'immigrazione irregolare, dando un'occhiata a wikipedia, si stima che sia costituita al 60% da immigrati regolari che si fermano anche dopo la scadenza del diritto di soggiorno, dal 25% da irregolari arrivati da altri paesi Shengen approfittando della apertura delle frontiere e solo per il 15% dal mediterraneo. Vero è che l'immigrazione in Europa, è un fenomeno vasto, complesso, difficilmente controllabile. Notoriamente per fenomeni così soluzioni semplici purtroppo non ce ne sono e credo sia dannoso cercarle o proporle. P.S. anche in spagna non sparano ai migranti. In una occasione hanno ammesso di aver usato proiettili di gomma, sono morte alcune persone ed è successo un gran casino: http://www.telegraph.co.uk/news/wor...-bullets-at-migrants-swimming-to-enclave.html P.P.S. molte statistiche si trovano su eurostat: http://ec.europa.eu/eurostat/statis...igration_and_migrant_population_statistics/it
Come ho già detto, ci avevo pensato pure io. Il problema è che farlo provocherebbe delle reazioni internazionali, a livello europeo, che potrebbero non essere convenienti per noi al momento. Considerando che stiamo cercando di spingere la parte di Europa piuttosto intransigente ad accettare alcune idee economiche a loro non propriamente favorevoli irritarli ulteriormente non credo sarebbe una buona idea. Per cui ci tocca fare buon viso e cattivo gioco, certo se non avessimo i problemi economici che abbiamo sarebbe uno scherzetto niente male da fare al resto dell'Europa, ma se non avessimo i problemi economici che abbiamo forse non ci sarebbero così tanti immigrati interessati a lasciare l'Italia.
