I rapporti annuali UNLA sull'analfabetizzazione funzionale indicano nel 6% della popolazione le persone non capaci di leggere e scrivere frasi elementari, il 10% circa delle persone nella fascia 16-40 anni, praticamente, numericamente, non è cambiato granchè dagli anni '40... Se poi tiriamo dentro anche l'analfabetizzazione informatica allora idealisticamente ci vorrebbe un'altro ventennio per alfabetizzare decentemente la popolazione...
Quoto tutto, e sopratutto Mimmo non capisco quali siano stati i vantaggi della conquista dell'Etiopia! Ci abbiamo sacrificato centinaia di soldati, speso una marea di soldi per praticamente niente, per poi farci isolare facilmente dagli inglesi e perdere tutto quello che c'era... Quyanto alla Spagna, come già dissi una volta era inevitabile che il governo fascista mandasse aiuti a Franco. Certo, come al solito venne fatto tutto malissimo, e gli enormi sacrifici (ancora una volta sia di vite umane che di beni materiali) fu enorme, e i vantaggi conseguiti minimi.Oddio, forse qui ci fu un effettivo vantaggio diplomatico nel senso che avevamo rinsaldato i rapporti con Germania e Spagna franchista...
sui due punti sopra esposti concordo e non credo si possa aprire un gran dibattito. Il crollo della lira negli anni 1935/40 comprova la tua tesi. La guerra d'etiopia costò moltissimo, ma costò tantissimo anche l'edificazione dell'impero e il mantenimento dell'ordine, specie durante la gestione Graziani.
Se si ragiona nei termini di un'inevitabile conflitto armato europeo e quindi di uno stato di guerra tra italia e gran bretagna allora avete ragione. Ma ciò non credo che fosse scontato e in tutta sincerità non mi pare che l'Italia remasse in tal senso, sarebbe stato scelerato da parte nostra.
Evitando di sconfinare in un off topic rispondo brevemente. Sconfiggendo praticamente l'ultimo paese "libero" dell'africa(esclusa la Libera)abbiamo guadagnato molto prestigio,e se l'Italia fosse riuscita ad evitare la seconda guerra mondiale, avrebbe potuto investire del denaro in Etiopia per cercare di far fruttare qualcosa,(mi ricordo che qui qualcuno mi disse che c'erano anche delle miniere d'oro in Etiopia),siamo andati in controtendenza di all'incirca 50 anni,però anche noi Italia avevamo diritto al nostro Impero. Per la guerra di Spagna,sarebbe stata diciamo "utile" se dall'altra parte ci fosse stato una ben che minima gratitudine,gli abbiamo dato i soldi,armi,carri armati,cannoni,aerei,nemmeno ci hanno ridato i nostri mezzi a fine guerra,non ci hanno rimborsato la spesa(che era un prestito)e nemmeno sono scesi in guerra al nostro fianco,un inutile spreco di soldi. E continuo a ripere che,le spese pubbliche venivano fatte in parte ampliando leggermente il debito pubblico,ma molte di essere venivano costruite senza intaccare quest'ultimo,ripeto,la stessa cosa è successa in Spagna,investimenti nelle opere pubbliche nel 1929,l'economia non regge e crolla. Abbiamo fatto tutti e due la stessa cosa,però se a noi ci è andata bene ed a loro no,un motivo ci deve essere,ovvero che la nostra economia,nonostante la crisi del 29,era abbastanza forte,questo grazie a varie esportazioni ed ad una economia non protezionista(almeno fino al 1935). La crisi è arrivata dopo la guerra d'Etiopia,se ci pensate un attimo arriverete alla mia stessa conclusione,se prima del 1935 la lira faceva così schifo,non saremmo stati in grado di portare avanti una guerra,per il semplice motivo che per sostenerla abbiamo dovuto comperare all'estero(Germania e Svezia in particolare)materie prime,come carbone e ferro. Poi parliamoci chiaro,a prescindere le idee politiche o il modo di applicare, credete davver che un governo ben saldo da quasi 15 anni,se sapesse che una guerra porterebbe al collasso,avrebbe intrapreso la guerra d'Etiopia?io non credo,questo sta a significare che prima del 1935 la Lira non era una moneta fortissima ma aveva anche lei il suo bel valoro ed il suo posto fra le monete europee.
Io sinceramente non me la sento di accusare il governo di Franco del mancato risarcimento. E' stupido pensare che quella guerra si sia fatta per avere un risarcimento in denaro, abbiamo impegnato le nostre armi, i nostri uomini e i nostri soldi per scongiurare la distruzione della spagna, per liberare l'Europa da un tumore comunista. E' stato fatto e per me sarà e rimarrà la cosa giusta che si doveva fare.
No su tutta la linea. Ci siamo messi in urto con gli inglesi e abbiamo palesato deficenze in campo militare perdendo prestigio, ci siamo lanciati in un'avventura coloniale quando era oramai un'impresa palesemente inutile e antieconomica, ci siamo andati senza uno scopo e senza prospettiva di profitto.
Deficenze in campo militare non direi. Insomma diversi osservatori internazionali non credevano riscissimo nell'impresa in così poco tempo o sbaglio? Sul raffreddamento dei rapporti con gli inglesi bisogna considerare che la politica estera britannica è sempre stata alquanto realista, ci furono degli screzi ma furono davvero parole definitive? Se l'Italia avesse voluto recuperare i rapporti con l'Inghilterra non avrebbe avuto grossi problemi, non credo gli inglesi fossero davvero propensi a compromettere ogni rapporto con l'Italia solo per la questione abbissina. Sul fatto che sia antieconomica e che, come nel caso della conquista della libia, non siamo andati a guardare al profitto ti appoggio se di profitto economico e materiale si tratta. Ma la linea del regime non andava tanto in questa direzione. Il fascismo riportò l'uomo alla terra, il lavoro della terra sia in quanto agricoltura sia in quanto sfruttamento del territorio per quanto questo fosse ingeneroso era come una sfida e una ricerca di sicurezza immortale che avviene durante tutto il ventennio tappa dopo tappa. Dire che un terreno vasto tre volte l'Italia e sia chiaro, questa volta non desertico, sia inutile è un'impostazione materialistica stolta che solo l'imperialismo classico può abbracciare. In sei anni si fece molto, un paese uscì dal medioevo schiavista per bruciare le tappe verso la civiltà. Può sembrare retorica ma io ci credo fermamente.
Io invece mi sento di accusare Franco,quando un amico fa un favore ad un altro,non deve chiedere un altro favore in cambio,ma ci deve essere un minimo di etica dall'altra parte per ricambiare. Non hanno neppure riconosciuto la R.S.I! Capisco che era una guerra per evitare che il comunismo si diffondesse in un altro paese,ma abbiamo praticamente salvato la vita a Franco,un minimo e dico minimo di riconoscenza la poteva anche mostrare. Sai Caronte,a volte le guerre le fanno anche gli Idealisti,non sono una persona materialista,però quando si tratta di stato e di nazione tendo più a guardare il lato economico,certo,anche il lato del prestigio ha la sua parte,ma se devo fare una guerra contro la francia per prendermi la corsica,oppure per prendermi la Tunisia,preferisco scegliere la seconda,meno patriottica ma con più risorse. Il problema dell'Italia è che avendo un esercito molto grande,poteva permettersi un "riammodernamento" ogni tanto,e per ogni tanto intendo molti anni,quindi la scelta è stata quella o di riammodernarlo nel 1935 o nel 1940,stupidamente abbiamo scelto la prima,trovandoci nel 1940 con armi di 5 anni prima(oggi non fa molta differenza ma all'epoca 5 anni erano molti,soprattutto in caso di guerra)
Hai ragione Mimmmo,però l'Italia era appena uscita da una crisi mondiale,fortunatamente ne era uscita abbastanza bene,gettarsi in una guerra motorizzata(perchè fu la prima guerra motorizzata)fu un enorme spesa. Continuo a ripetere che se l'Italia avesse dedicato altri 5-6 anni all'Etiopia,avrebbe trasformato quella nazione in un enorme campo agricolo,minerario e produttivo,siamo riusciti a rendere coltivabile la Libia!figuriamoci se non ci riuscivamo con l'Etiopia! Però ogni azione ed ogni spesa deve avere il suo Perché,e quindi il suo profitto,una nazione grande come l'Etiopia,abbastanza "ricca" ci avrebbe fruttato milioni se fosse stata amministrata meglio e più a lungo.
Aspetta aspetta siamo OT, meglio chiedere ad un moderatore di aprire una nuova discussione! EDIT- ho mandato un PM a Driant, il moderatore di Off Topic, Warfare Moderno e Storia Militare, aspettiamo di sentire un responso sennò è warning quasi sicuro
allora vuoi la rissa? rigiro il discorso: l'italia fascista offre armi e uomini per permettere a Franco & friends di vincere la guerra e prendere il potere togliendolo agli odiati rossi. La Spagna franchista cosa fa per impedire ai rossi e alle demoplutocrazie ebraiche di mangiarsi l'Italia fascista in un boccone? Manda volontari in Italia? Manda volontari nella RSI? No, li manda ad aiutare i tedeschi. (come si dice a brescia: amico amico, amico un caxxx!, o meglio camerata camerata, camerata un caxxx!)
La Spagna era appena uscita dalla guerra civile, la sua entrata nel conflitto che avrebbe comportato? La presa di gibilterra. E poi? Un'emerita ceppa, sarebbe stata divorata dal primo venuto. Aveva addirittura più ragioni dell'italia per non entrare in guerra quindi non lo ha fatto. Riconoscere l'RSI, anche qui appoggio Franco, uno stato nato oggi per morire domani, seppur con gloria. Cosa avrebbe comportato il suo riconoscimento? Per l'RSI solo un appoggio morale, per la spagna un raffreddamento con gli alleati che gia senza questo gesto nel dopoguerra fecero diversi pensieri sullo stroncare il regime, figurati con un tale gesto, che seppur signorile, sarebbe stato inutile. Alla fine meglio così. Sto dalla tua parte ma non esageriamo. 6 anni? Ci sarebbe voluto molto di più. In Libia si lavorò sulle coste ma a dir il vero l'interno fu lasciato quasi com'era, ma li il problema era il deserto... Ange io non sono mai pronto alla rissa, preferisco aizzare le altre persone per poi punzecchiarli faticosamente quando entrambi i contendenti sono esausti. Ti rispondo semplicemente. L'Italia era invasa dagli americani, la Germania dall'Unione Sovietica. Converremo tutti che l'occupazione americana della nostra penisola (seppur a mio parere odiosa) non sia minimamente paragonabile all'invasione da parte dei rossi di tutta l'europa orientale. E l'anticomunismo di franquito è alquanto rinomato.
Mentre se avessimo rimodernato l'esercito nel 1940 avremmo vinto la guerra,vero? Non ti viene in mente che forse non ce lo potevamo permettere?
Ripeto, Franco non ha fatto nemmeno il gesto di mandare volontari in italia. Così Benito imparò l'utilità di aiutare i golpisti
Si effettivamente per costruire una "Nuova Etiopia" forse sarebbero serviti più di 6 anni,però una volta riammodernata,non ci sarebbe voluto molto per trarne molto profitto. Per quanto riguarda l'esercito Italiano. Nel 1940 i soldi per riammodernarlo non c'èrano,ma lo avevo gia detto,una nazione come l'Italia poteva permettersi un riammodernamento ogni 8-9 anni,l'Italia scelse di riammodernarlo nel 1935,con enormi spese,quindi nel 1940 ci ritrovavamo un esercito molto numeroso ma con armi di 5 anni prima. C'è chi dice che se la seconda guerra mondiale fosse scoppiata nel 1936 l'Italia sarebbe stata una delle maggiori potenze militari,questo difatti è dimostrato ampiamente,nel 1936 la nostra aereonatuica contava su i migliori aerei,i CR 42 e l'esercito era gia stato riammodernato,però la storia non si fa con se..... Tornando al discorso di Franco,mi viene in mente una frase, "Quando si ha un amico si marcia con lui fino alla fine" l'Italia non ha dato il suo buon esempio è vero...però sinceramente qualcosa da Franco me lo aspettavo,un tentativo di salvataggio del Duce il 25 luglio,qualche volontario,almeno l'appoggio morale..... Avrei voluto ricordare a Franco che se non c'eravamo noi,la Spagna se la sognava....
Il problema è che non basta avere una buona situazione allo scoppio della guerra,perchè se la guerra fosse scoppiata nel 36,dove per il momento saremmo stati alla pari,nel giro di 1-2 anni saremo stati di nuovo dietro...
credo che nel 1936 Francia e URSS avessero un vantaggio militare notevole sulle altre potenze. PS: nel 1936 l'Italia impiegava i CR32 e non i CR42 che arrivarono dopo
Pongo fine alle mie repliche sulla situazione spagnola perchè credo che ci siamo spiegati abbastanza, ognuno ha le sue posizioni, le ha sostenute e non credo che nessuno di noi voglia cambiare idea. Per quanto riguarda invece la frase "Quando si ha un amico si marcia con lui fino alla fine", pronunciata dal Duce al popolo di Berlino, penso che abbia avuto un terribile influsso prima di tutta nella stessa mente di Mussolini. Ho letto recentemente le interessanti memorie di Bastianini il quale riferisce che quando si comunicò al Duce lo scoppio della guerra tra germania e inglesi lui non potè che riportare alla sua mente quella frase dicendo, con tono di rammarico, che dopo averla pronunciata non poteva rimangiarsi la parola. Questo pensiero, uscito di gettito dalla mente del dittatore, si presta certo ad un gran numero di critiche e di accuse ma certo pone un certo accento sul valore che egli dava alla fedeltà. quando tu accusi l'Italia di poca fedeltà cerca di capire che ci fu qualcuno che tenne le armi in mano anche col nemico in Val Padana.