Complimenti Askaron per il 100esimo post, ed altri mille! Ovviamente... Ed, per tirare l'acqua al mio mulino:
ahah, sapevo che toccando la squadra avrei sfiorato un nervo scoperto... senti questo, l'inno del livorno suonato al grammofono...una perfetta marcetta fascista degli anni '30 (ironico, nevvero?) Inno ufficiale dell'Unione Sportiva Livorno. Unica copia conosciuta, in bakelite,a 78 giri.Novembre 1932. Sala incisioni orchestre, del teatro "Alla Scala". Milano. M.o. direttore d'orchestra Piccinelli. Catalogo La voce del Padrone 1933-1935, pag 238 cod. GW 720, PREZZO AL PUBBLICO LIRE 12,- Disco della società anonima del grammofono,Milano.
hai utilizzato ESATTAMENTE la fonte in cui sto cercando qualcosa di interessante io E ho anche trovato qualcosa
MOLTO scoperto. Soprattutto dopo avere appena visto un pareggio con una delle ultime in classifica addirittura senza il loro giocatore migliore grazie a una tattica scadente e soprattutto un arbitro incapace
@andry2806 solo una piccola precisazione: l'Inno italiano non si chiama "Fratelli d'Italia", ma "Canto degli italiani". Lo so che tu non ne hai colpa e ci stava gia' scritto sul video, ma insegnamo agli italiani il titolo corretto del nostro Inno.
Io invece che la musica classica (che va bene per tutte le stagioni/Nazioni) preferisco qualcosa di piu' legato alla terra di tutto un popolo. E non mi venite a dire che potrebbe essere l'Inno di una qualunque altra Nazione. Sai subito che e' la Scozia, senza andare a cercare le parole, su un'improbabile IMHO musica classica. Oppure la canzoncina che mi ha sempre divertito la trovo non esattamente l'Inno di una Nazione, ma una ottima chiamata alle armi
volevo mettere un bel "mi piace" all'inno postato da Rob ma mi è scappato un "useful" ahahah vabbè sarà utile quando andrò a Mosca, me lo metto in cuffia insieme alla mia compilation ruossa. Anche se l'inno americano non mi piace vale la pena ascoltarne la versione storpiata e distorta di Hendrix: Poi la marcia dell'Impero, l'unico il vero e il solo ! e la mia marcia preferita
Ah bho...chissà se potevano avere il concetto di un inno. Credo più probabile che ogni legione avesse il proprio canto e mi immagino fosse qualcosa del livello delle osterie comunque cercando in giro si trovano tentativi di ricostruire musiche e canzoni romane, ovviamente tentativi approssimativi visti i pochissimi elementi giunti fino a noi. Questo è carino anche se la parte cantata parte troppo avanti secondo me
Mi autocito per rispondere in modo più serio a Pandrea: non credo che Roma abbia mai avuto un inno perché sebbene (che io sappia) i romani non usavano una notazione musicale, non ho mai sentito di un testo che ci sia giunto fino a noi con qualcosa che potesse assomigliare a un inno come lo intendiamo noi. Ma ammesso e non concesso che l'inno di Roma fosse solo suonato, qualcuno ne avrebbe parlato. Non sono così ferrato in storia romana,ma non mi pare di averne mai avuto notizia.
In realtà era un canto goliardico, scritta dal buon Nino Oxilia e musicata da Blanc che lo diffuse presso gli alpini. Di corpo in corpo divenne inno degli arditi e poi i fascisti lo fecero proprio. Il titolo originale era Commiato e questo era il testo, era da cantarsi al momento della laurea (o morte goliardica) Son finiti i tempi lieti degli studi e degli amori; o compagni in alto i cuori, il passato salutiam. È la vita una battaglia è il cammino irto d'inganni; ma siam forti, abbiam vent'anni, l'avvenire non temiam. Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, della vita nell'asprezza il tuo canto squilla e va. Stretti stretti sotto braccio d'una piccola sdegnosa, treccie bionde, labbra rosa, occhi azzurri come il mar; Ricordare in primavera i crepuscoli vermigli tra le verdi ombre dei tigli i fantastici vagar. Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, della vita nell'asprezza il tuo canto squilla e va. Salve, nostra adolescenza; te commossi salutiamo, per la vita ce ne andiamo, il tuo riso cesserà. Ma se un dì udremo un grido dei fratelli non redenti alla morte sorridenti il nemico ci vedrà. Giovinezza, giovinezza primavera di bellezza, della vita nell'asprezza il tuo canto squilla e va.
Grazie! Ottimo Beethoven, non si rifiuta mai! Sei macedone? Della stupenda Scozia segnalo anche questo: Rimanendo nell'ambito dei canti patriottici c'è questa musica favolosa: Infine un po' di patriottismo personale: Inno al Re, scritta e musicata da Giovanni Paisiello, compositore originario della mia città natale