Ma vai a spiegare alla gente che Renzi è una macchietta messa lì per recitare e che non può fare assolutamente niente, e non avranno più il capro espiatorio per prendersela ogni volta che piove. Il problema è che l'attuale potere si fonda su un sistema sociale capillare, che ha la sua cassa di risonanza e di propaganda nei mass media politicamente corretti, i quali non è che facciano propaganda diretta, semplicemente fanno passare un'idea confusa, frammentaria e relativista secondo la quale non c'è nulla su cui fondarsi e tutte le opinioni devono essere accettate; capirai che in una simile confusione data dalla caoticità dell'informazione, unita ad un relativismo spinto, è impossibile fondare una critica seria al sistema e infatti ci troviamo di fronte ad un potere oltre che sfuggente anche inattaccabile. Secondo me è proprio dalla ricostruzione di una visione critica che bisogna partire, perché l'attuale disfacimento del sistema educativo e delle possibilità critiche non ha fatto altro che portare al potere dei governi mediocri senza che nessuno muovesse un dito.
Generalkleber, è sempre un piacere leggere e rispondere ai tuoi interventi. Sono d'accordo con te sul fatto che i mutati contesti economici, politici e giuridici rendano i Governi di oggi "a sovranità limitata" se confrontati con quelli di 20 o 30 anni fa. A mio avviso però lo spazio per incidere c'è, non è indifferente avere un Governo con una linea politica chiara da uno che si muove solo sull'onda dell'emergenza. Non sono convinto che le assunzioni ed una ripresa dipenderanno solo dal contesto economico globale. Se è vero che è impossibile che in un contesto di recessione economica globale il nostro Paese si metta a correre, è pur vero che quando, nel corso dell'ultimo ventennio, ci sono state delle fasi di ripresa dal ciclo economico, i nostri partner europei le hanno sfruttate in maniera molto più efficace di noi. Non parlo di un confronto con Paesi in via di sviluppo, del tutto impossibile per ovvie ragioni, ma di un paragone con altri Paesi europei simili al nostro (Francia, Germania, UK, ecc). Insomma, per fare un esempio banale, se sei un albergatore e c'è brutto tempo è difficile che la stagione ti vada bene, ma se quando arriva la bella stagione ti presenti ai turisti con una struttura fatiscente e il personale scazzato non ti puoi lamentare della concorrenza, che nel frattempo è aumentata ed è agguerrita, se poi le persone vanno altrove... A mio avviso ci sono parecchi elementi nel nostro sistema su cui un Governo può incidere, dalla modernizzazione della scuola ad una seria riforma della Giustizia, passando per il cambiamento delle regole sul lavoro e della Pubblica Amministrazione. Certe tempistiche di risoluzione delle controversie del nostro sistema giudiziario sono più compatibili con il medioevo che con una moderna società dell'informazione. Sono il primo a dire che i margini di manovra sono stretti perché il cambiamento comporta dei costi (si pensi ad esempio al dotare tutte le scuole di strumenti appropriati), non solo economici: se si decide di rendere più appetibile il mercato del lavoro italiano alle imprese facilitando l'ingresso (e la fuoriuscita) delle risorse c'è da mettere in conto, ad esempio, il costo sociale della gestione dei lavoratori anziani rimasti senza lavoro. Posto l'inevitabile declino e trasformazione, in un contesto di lungo periodo verso cui - a mio modesto avviso - il mondo occidentale andrà incontro e posto che tali mutamenti saranno determinati da fattori non governabili da nessuno (dallo lo spostamento della ricchezza verso l'Asia all'esplosione demografica dell'Africa e conseguenti non arginabili fenomeni migratori), un buon Governo può essere la discriminante fra una decrescita sostenibile con atterraggio "morbido" e una picchiata con schianto traumatico. E se devo atterrare preferisco avere come pilota uno che abbia una vaga idea di cosa deve fare piuttosto di uno che non sa che pesci pigliare. Nell'ultimo periodo il Governo di Renzi mi sembra quello più convincente da questo punto di vista... My 2 cents, ovviamente. Ciao
Riprendendo l'esempio dell'atterraggio mi sembra che il pilota che ora sta guidando l'Italia sia parente stretto di Andreas Lubitz Visto che come fiorentino ho avuto il dubbio onore di avere Matteo Renzi prima come presidente della Provincia di Firenze e poi come sindaco non mi capacitò come questa persona possa essere addirittura arrivato al ruolo di premier italiano. Se togliamo a Renzi la capacità di pugnalare alla schiena i colleghi di partito che di volta in volta si sono fidati di lui mi domando cosa resti di Renzi oggi a Firenze, a parte il fatto di aver occupato anche il più piccolo strapuntino della macchina comunale fiorentina con persone a lui devote e che devono tutto a lui, a partire dall'attuale sindaco. Come presidente della provincia e poi sindaco di Firenze Renzi è stato una totale nullità e io come suo suddito mi sono vergognato profondamente di averlo come mio rappresentante. Certo dai tempi di Bargellini di acqua sotto l'Arno ne è passata parecchia e tanti suoi successori sono state persone insulse o incolori, ma con Renzi si è raggiunta l'apoteosi all'incontrario.
Come spiega il caso Renzi, la sua veloce ascesa, e cosa prevede per il futuro? Beh, Renzi è un fenomeno parzialmente italiano, e mi risulta che fra i suoi mentori politici ci siano persone che vivono a Washington. È circondato, però, da mezze tacche: gli ex lacchè di Berlusconi. Fini, che ho conosciuto bene, quando faceva l’attendente ossequioso di Giorgio Almirante cui prestavo denari per il Msi. Soldi sempre resi… quello sì che era uomo di parola. E poi Schifani, Alfano: personaggi non certo di livello. Berlusconi ha sbagliato con le giovani donne, ma soprattutto circondandosi di personaggi di bassa levatura… Penso a Verdini, un mediocre uomo di finanza; è un massone… credo, ma non della nostra squadra. Il più alto livello di maturità politica in Italia c’è stato con Cossiga e Andreotti che avevano entrambi dei sistemi di controllo politico, uno con ‘Gladio’ e l’altro con ‘Anello’, cosa che Berlusconi non è mai riuscito a ripetere. E si sono visti i risultati di questa sua incapacità…”. http://www.ilfattoquotidiano.it/201...e-renzi-e-gli-ex-lacche-di-berlusconi/996830/