In quel periodo e dopo la guerra alcuni partitti italiani continuarono ad appoggiare Milosevic propronendo un'immunità per i crimini commessi (Lega) o parlando di Milosevic perseguitato da teoremi giustizialisti o da prove inventate (passano gli anni,ma sempre le stesse fagianate da FI/PDL).
Non sono "fagianate", ci sono prove presentate al processo contro Milosevic all' Aja che dimostrato che una buona parte dei massacri furono opera delle milizie Nato ed attribuite ai serbi. Milosevic riuscì a dimostrarlo prima che morisse "accidentalmente" per un farmaco per lui mortale "casualmente" entrato nella sua cella e assunto altrettanto "casualmente" dal presidente. Inoltre, se c' è qualcuno che è pronto tutte le volte a mettersi in ginocchio e leccare i piedi a quelli che esportano la democrazia e a tutto ciò che essi sostengono (compresa la giustezza di certi processi farsa all' Aja ma anche a Baghdad) sono proprio i signori del partito da te citato.
quali sarebbero queste prove? come e chi le ha raccolte e come sono state analizzate? Perchè la NATO avrebbe dovuto farlo? e dove avrebbe trovato le palle per fare una cosa del genere, quando in altre occasioni le ROE erano talmente strette da essere un rischio per gli stessi soldati? Allergia a un farmaco o a un eccipiente? reazione avversa al farmaco o a una combinazione? via di somministrazione?
Mi sa che stiamo finendo un po' OT. Il dopoguerra, diciamo gli eventi dal '94 in poi, è abbastanza noto: i Serbi sono quelli cattivi che hanno fatto stragi a desta e a manca, i Croati sono solo un po' cattivi e qualche loro generale si è lasciato un po' andare, i Bosniaci sono buoni, i Kosovari poi sono buonissimi a tal punto da far intervenire la Nato (USA) per aiutarli. La Lega secessionista ovviamente sta contro i Serbi, AN rivorrebbe indietro Istria e Dalmazia, FI dice quello che dicono gli Stati Uniti, i partiti di sinistra hanno una naturale propensione per una Nazione ex/post/filo comunista. Assodato questo, riusciamo a capire cosa è avvenuto nel 1991? Ci furono veramente questi contatti fra Italia e Serbia? Se sì perchè non andarono in porto? E perchè Cossiga (allora Presidente della Repubblica) quasi all'inizio della guerra si è affrettato a dirsi al fianco degli Sloveni ed è corso in visita a Zagabria?
Trovi tutti in questo sito: http://www.cnj.it/MILOS/ per quanto mi riguarda, fine OT. Non mi sembra giusto far chiudere anche questa interessante discussione.
Non andarono in porto perchè facendo una scelta del genere (a mio parere giusta) l' Italia sarebbe stata probabilmente espulsa dalla nato (sai che perdita...) ed in ogni caso avrebbe dato supporto e forse avrebbe combattuto militarmente contro le forze atlantiche. E con le basi americane che infestano il nostro paese da troppi decenni era un rischio troppo alto ed una decisione troppo grossa per quella moribonda prima repubblica. Gli italiani non sapevano quanto fango dovevano ancora ingoiare e quanto ne dovranno ingoiare ancora. Cossiga seguì la solita linea filoamericana che perseguita l' Italia da sempre, se escludiamo la piccola-grande indipendenza politica che abbiamo avuto durante il governo Craxi e i residui di tale politica fino al 1992-'93. Per questo il presidente della repubblica si precipitò a Zagabria.
Non esageriamo l'Italia espulsa dalla Nato è un tantino eccessivo; e le basi Americane in Italia dove le spostavano? Poi addirittura dichiararci guerra per una cosa simile, bhe è decisamente troppo. Probabilmente hai ragione quando dici che la prima Repubblica era ormai moribonda e quindi non in grado di prendere queste decisioni, quindi hanno preferito far decidere agli americani, che sono stati ben felici di disseminare anche la ex Jugoslavia di basi loro. Però, se l'Italia avesse deciso di stracciare il trattato di Osimo e riprendersi i territori che storicamente sono sempre stati suoi, penso che alla fine avrebbe ottenuto il benestare della Nato (l'alternativa sarebbe stata appunto cacciarci fuori ma perdere le basi sul nostro territorio). Certo alla fine l'Italia avrebbe dovuto probabilmente impegnarsi anche militarmente contro la Croazia, sarebbero morte delle persone e non sarebbe stato bello.
questo è un argomento molto spinoso, ergo vi pregherei di attenervi ai fatti... a parte voci di corridoio e "sentito dire" esiste un qualche documento comprovante la tesi esposta nel thread?
Allora, se l' Italia si fosse schierata militarmente contro i croati si sarebbe schierata contro la Nato; l' espulsione era il minimo che glòi potesse accadere. E' un dato di fatto che L' Istria, fino allo sterminio delle Foibe e all' Esodo, sia sempre stato territorio etnicamente a maggioranza italiana e, ancora di più, culturalmente (mentre la Dalmazia lo fu certamente culturalmente, mentre etnicamente è sempre stata molto frammentata, nessuno poteva o può dire "è tutta nostra"; Zara, Spalato e Ragusa, per fare tre esempi, erano italiane mantre altre città erano croate, altre ancora serbe), ma purtroppo noi abbiamo avuto il nostro De Gaulle (Craxi) troppo in ritardato per poterci permettere di fare la scelta giusta e dare appoggio militare ai serbi. Stavamo e stiamo nella Nato in quanto stato satellite occupato militarmente e i nostri interessi non contavano ieri (quando potevamo permetterci una certa ed a volte totale automia) e non contano ancor di più oggi.
Ho aperto questo thread appunto per capire se esiste qualche documento. Google non mi è stato d'aiuto. Ho spulciato l'archivio del Corriere della Sera, ma sfortunatamente parte dal 1992, mentre i fatti da me citati dovrebbero essere accaduti nel 1991. Conoscete altri quotidiani che pubblicano gratuitamente il loro archivio? In quale altro posto potrei cercare?
Ho sentito di persona un figlio di esuli rovignesi ed altri 'locali' e, tolto il fatto che ovviamente non posso dire nomi e cognomi, posso confermare la domanda dell'autore del topic. L'accordo era "incontrarsi a Zara". A noi da Capodistria/Koper a Cattaro/Kotor (Dalmazia storica) in cambio di sostegno diplomatico, metariale ed eventualmente l'apertura di un fronte sul carso o il blocco dei rifornimenti passanti per il nostro territorio nazionale. Ma figurati se sta repubblica delle banane pensa agli italiani d'oltre adriatico....
Per i pochi italiani rimasti oltre frontiera e sfuggiti alle persecuzioni comuniste, nonchè per restiture ai legittimi proprietari la terra, le case e le città sottratte dal 1943 e poi 1945, e per risarcirli quanto possibile della perdita dei loro cari. Ma noi siamo italiani, mica siamo come quegli altri che possono chiedere questo e quello e fare il bello e il cattivo tempo senza che si sollevi una sola voce importante di protesta.
Tipo chi? NEssuno si è mai messo contro la NATO fino a quel punto, sarebbe stata una baggianata assurda, e oltretutto la Jugoslavia si sarebbe disintegrata comunque. Un'entrata diretta in guerra poi è talmente assurda da risultare comica! Riguardo al link postato sopra parla del processo a Milosevic e non (mi pare) dei presunti massacri operati da forze NATO (Che a parer mio non so se ridere o rimanere basito). Tralascio che sembra "vagamente" di parte, ma più che altro non spiega i massacri da chi sono stati fatti.
nemmeno grecia e turchia sono uscite dalla nato nei momenti più gravi delle loro varie crisi; da quello che ricordo quegli anni non ci sarebbe stato il minimo consenso ad un intervento armato italiano.
Craxi come De Gaulle mi sembra un pò esagerato. Sicuramente Craxi ha cercato sempre di mantenere un atteggiamento di indipendenza delle scelte nazionali. E' un esempio il caso famoso dei terroristi dell'Achille Lauro in cui il governo Craxi ha fatto e vinto un duro braccio di ferro con gli Americani a Sigonella. Detto questo Craxi era un uomo molto pragmatico e mettersi in una posizione così scomoda per pensare forse di riottenere quelle terre mi sembra difficile. Ma soprattutto non è mai stato capo di Governo dopo lo scoppio della guerra serbo-croata scoppiata nel giugno del 1991. C'è stato un Governo Andreotti (il settimo, sti cazzi!) ministro esteri: De Michelis (PSI) ministro difesa: Rognoni (DC) Governo Amato (a maggioranza socialista) esteri: Scotti (DC) e poi Amato difesa:Andò (PSI) Governo Ciampi esteri: Andreatta (DC) difesa: Fabbri (PSI) Francamente mi sembra assai difficile politicamente trovare uno straccio di prova ad un eventuale interesse interventista italiano a favore della Serbia. Forse potrebbe esserci stata qualche ipotesi dei servizi, ma dubito fortemente che qualcuno l'abbia mai presa in considerazione. Mi permetto di osservare che forattini, sia un vignettista satirico e quindi tenda ad estremizzare certe letture. Se posso dire la mia, se vogliamo una risposta sarebbe da scrivere a quelli di Limes, loro sicuramente sanno se c'è stato qualcosa di più di una boutade di un ex mercenario
Su un vecchio forum di cui ero amministratore c'era la discussione con tanto di nome di onorevole del PSI-NPSI che era andato a Belgrado per concludere... Poi non se ne fece più nulla; poi credete a quello che volete.
che un onorevole vada a belgrado non lo metto in dubbio, lo stesso cossutta ci andò, ma questa non è la prova che ci fossero degli accordi, ma semplicemente che abbiamo degli onorevoli un pò stupidi/idealisti/calcolatori/picconatori
Incredibile.... l'accordo italo-serbo mi sembra incredibile... Servirebbe qualche notizia in più... spero qualcuno riesca a trovar qualcosa. così oltre ad avere conferma ci sarebbe carna al fuoco.. mi ispira troppo questo argomento.. cercherò anche io!