Avremmo dovuto ripopolare un territorio abbastanza vasto, non puoi farlo utilizzando soltanto le (relative) poche migliaia di famiglie di esuli istriane e dalmate. Un po' come si fece quando si dovette popolare i territori dell' Agro Pontino bonificati da poco, non potevi utilizzare esclusivamente gente che veniva dal Lazio, infatti moltissi provenivano dal Nord-Est. In quanto tutti italiani ci si adatta subito e si prendono accenti e usanze delle persone della zona o delle zone che ti circondano, ieri a Littoria o a Guidonia (dove la maggiornza era veneta, se non erro, ed oggi è totalmente laziale) e in un ipotetico ritorno degli italiani nelle nostre terre tolteci nel 1945, anche con i campani che in una-due generazioni si veneto-giulianizzano
Io ho i dati di mio padre (militare presso zone non lontane dal confine) che mi diceva che Radio Istria attaccava in italiano l' Italia per la mancata annessione di Trieste e di tutta la Venezia-Giulia alla Jugoslavia (il 1975 e il definitivo trattato masochista doveva ancora venire), mi raccontava di strorie riguardo spari tra le nostre e le loro guardie confinarie... al massimo so questo.
S'intende che i soli figli degli esuli non sarebbero bastati, anche perchè sicuramente una buona parte avrebbe preferito rimanersene nella città dove è nato. Il punto è che mi hai preso la regione, la Campania, che ha una delle culture più distanti da quella veneto/friulana/istiano/dalmata. Anche perchè dire alla popolazione di una area geografica qualsiasi di trasferirsi, senza permetterlo ad altri, sa appunto di Fascismo; all'epoca della fondazione di Littoria è stato giustamente fatto, oggi sarebbe improbabile.
sarò chiaro e sintetico, se ci riesco. Il vostro nazionalismo è una cacca. il vostro nazionalismo ci è costato 600.000 morti nel 15-18. Il nazionalismo croato è una cacca. Non faccio preferenze. Il nazionalismo jugoslavo è una cacca. Il nazionalismo francese è una cacca con la erre moscia, gli è costato 1.300.000 morti nel 15-18. Piantate le vostre bandiere, cantate i vostri inni, ma non venitemi a chiedere di prendere in mano un cavolo di fucile per cagate nazionaliste.
Non ho mai detto che non avrebbe dovuto essere permesso ad altri. Ho detto che la Campania è l' unica regione italiana dove nascono 105 bambini ogni 100 morti, mi spiego? PS: per quanto mi riguarda ogni cosa buona (e non dico che sia questa, anche perchè discutiamo di ipotesi non verificabili) ha quel sapore li.
Il nazionalismo è un valore molto importante se non travalica i limiti del fanatismo. Io credo che le nazioni troppo nazionaliste vivano male, le nazioni nazionaliste vivano bene, le nazioni poco nazionaliste vivano male. Tre esempi - Yugoslavia (visto che è l'oggetto della discussione) nazione nazionalista all'eccesso, l'ha posrata ad una sostanziale chiusura delle frontiere, sia con l'occidente che (in misura minore) con l'URSS. L'ha portata a convince i propri cittadini che tutto quello che non fosse Yugoslavo fosse male. Ha ottenuto un'economia chiusa, inflazione a dir poco galoppante, non sufficenza delle risorse interne, industria nulla e quindi popolazione povera e ignorante. - USA. Beh, ho ben poco da dire, è la nazione di gran lunga più potente e ricca del mondo e mi sembra abbastanza nazionalista (stesso discorso dicasi per Inghilterra o Francia) - Italia. Ultimamente della patria che ne fottiamo un po' troppo, viene prima la propria pancia del bene comune (ange2222 mi sembra un ottimo esponente di questa filosofia). Il risultato è che i politici ,che sono lo specchio della nostra società, hanno come loro primo obbiettivo il proprio tornaconto personale e se ne fottono se le loro scelte fanno il male del Paese, tanto mica sono nazionalisti loro. Sta di fatto che l'Italia ultimamete sta prenendo schiaffi (a livello economico) dal resto dell'Europa, Spagna inclusa.
forse non mi sono spiegato bene, prima di beccarmi l'appellativo di "panciafichista" che presumo sia nell'aria, rispiego la mia posizione: i termini nazione e patria per me non esistono. Non ho scritto che viene prima la miapancia del bene comune. Questo lo hai scritto tu. E lo ritengo offensivo nei miei confronti. Spero di sbalgiarmi. Io voglio uno stato che funzioni. Per tutti, per il bene comune. Non mi interessa il colore della bandiera, non mi interessa se il ocnfine è sul po, sul danubio, sulle alpi, sull'atlantico. Non mi interessa l'inno nazionale. PS: l'Italia va male, ma non puoi accusare me di questo
Perchè devi offendere?Ti ho chiamato rosso infame traditore della Patria? Quando lo farò potrai dire cacca a destra e a sinistra.... Il nostro, poi? Angiuzzo ma perchè ogni volta che arriviamo a sti punti finisce sempre che mi becco più o meno velatamente del faCista? Eppure più di una volta mi son dilungato nello spiegarti e spiegarvi che non solo non mi ci sento, ma non penso nemmeno che lo si possa ancora essere. Opinione personale, si intende! Sta cosa è francamente, come dire.....stressante. Figurati se qualcuno vuole poi obbligarti a fare alcunchè... Non abbiamo certo bisogno dei rinnegati per costruire una Nazione degna di questo nome, anzi. Hasta siempre l'itaglietta delle banane! @Belisario & Wotan Masseblut: dimenticato che gli esuli sono stimati tra i 300.000 ed i 350.000. Io dico che contattando i discendenti e gli esuli ancora vivi si può ripopolare in tranquillità tutto l'Adriatico e se c'avanza riempiamo pure qualche regione disabitata come la Val d'Aosta!
io non voglio offendere te, ma io ritengo il nazionalismo assurdo. PS: Non mi sembra poi di aver tirato fuori niente riguardo al ventennio, che ai tempi della 1 guerra mondiale (600.000 sudditi del regno d'italia morti), non era iniziato! 1918 - 1922 = - 4 (non so a cosa serva il calcolo, però l'ho messo). PS2: dei figli di esuli che conosco non credo che molti sarebbero disposti ad andarci a vivere (c'è anche chi si è comprato casa in istria, ma ci va in vacanza). XBOX: "traditore della patria"? si chiamami pure così! mi puoi chiamare anche "piccolo aiutante di Babbo Natale" per me è lo stesso!
Non era certo mia intenzione offenderti e mi dispiace se tu ti reputi offeso ma, vedi, la mai era solo un'analisi oggettiva. Del mio post non leggere solo la parte che ti cita, leggilo tutto. Gli esempi delle tre nazioni non ti sembrano calzanti? Tu dici che sei interessato al bene comune e che vuoi uno stato funzionale, bene, mi spieghi quali sono i motivi per cui uno stato funziona bene? Io credo che uno stato funzioni bene se tutti i suoi abitanti mettono gli interessi della nazione davanti ai propri. Quindi: - non rubano, perchè rubare fa male allo stato; - lavorano sempre il giusto e non provano a fregare imprese o privati facendo finta di lavorare, così le aziende sono produttive e lo stato ne giova; - pagano le tasse e lo stato può ridistribuire la richezza; - si aiutano l'un l'altro in caso di bisogno e non fanno scioperi o barricate non appena lo stato deve inervenire in casa loro per il bene comune (Padani per Malpensa, Campani per le discariche, ecc...). Ora io credo di non sbagliare se dico che mettere gli interessi della propria nazione davanti ai propri, si chiama appunto "nazionalismo". Cero questo discorso non vale in una comunità Hamish o di Scienology e in tutte le comunità che tendono a non riconoscere lo stato sovrano. Temo invece che valga per gli Italiani. In ogni caso per convincermi del contrario puoi tranquillamente citarmi qualche esempio di stato non nazionalista dove le cose vanno meglio che in Italia e dove il popolo è soddisfatto e felice.
Uff. Secondo me, semplicemente, non ne valeva la pena, né nel 91 né nel 2008. Questione di fatti pratici e di sangue versato, al di là del fatto che fosse giusto o meno. Una strage non ne cancella un'altra.
io credo che uno stato funzioni quando gli interessi collettivi siano rispettati; quello che non accetto è la concezione nazionalista di 1 stato 1 popolo 1 nazione. io sono per: 1 stato x popoli 0 nazioni (non è la schedina!) dove x è un termine indefinito, può essere 1, 10 o solo 1/4. stabilire che in uno stato debba vivere un solo popolo, o solo 4-5 popoli e gli altri debbano andare fuori dai maroni (vedi Istria/dalmazia) è allucinante, ma funziona perfettametne nella logica naizonalista. E' più difficile concepire uno stato in cui si parlano lingue diverse, ci sono usi e costumi da bagno diversi. E' più semplice sparare cavolate come: "l'italia agli italiani" o "la francia ai francesi" e chi sono gli italiani? chi sono i francesi. PS: Trovamelo tu uno stato con un popolo soddisfatto e felice! PS2: va bene agire per il bene comune, ma stiamo attenti a non far cadere ogni possibile cagata sui cittadini motivandola col "bene comune"
Forse se ci fosse stato questo fantomatico accordo Italo/Yugoslavo, si sarebbe sparso molto meno sangue di quanto ne ha versato il normale corso della storia. Qui entriamo nel "what if" puro. L'Italia si accorda con la Yugoslavia nel 1991 e riottiene i territori perduti nel '45. Le truppe Italiane intervengono per impedire ritorsioni sugli Italiani d'oltre Adiriatico. L'Italia rifornisce di armi, mezzi, ricambi, ecc.. la Yugoslavia che ha la meglio in poco tempo sulla neonata Croazia. La Bosnia, vista la sconfitta Croata, si guarda bene dal dichiarare l'indipendenza. Quanti morti in meno ci sarebbero stati? Certo questo è un what if...
Sfortunatamente l'Impero Romano è caduto XVI secoli fa... Lo hai descritto perfettamente sai? All'epoca tutti erano romani a prescindere dal colore della pelle, dalla religione (magari facevano qualche eccezione per i cristiani...), dai gusti alimentari/sessuali/morali/ecc... Ma anche all'epoca, se provavi a non mettere gli interessi di Roma davanti a tutto, erano cavoli amari... Putroppo l'Impero Romano non tornerà più e il neoimpero di oggi (USA) non funziona così. Tu oggi vorresti una grande comunità senza confini, con un crogiolo di popoli che si vogliono bene? Love and peace fratello, ma gli anni 70 sono finiti da un pezzo e i pacifici Figli dei Fiori si sono trasformati in pseudo bestie anarchiche, squatter e simili. Ma ogniuno e libero di pensarla come vuole, io sono più dell'idea che la nazione debba essere il collante per mantenere unito un popolo (o abitanti di uno stesso stato, se preferisci) e per fargli capire che la collettività (la Nazione) viene prima della pancia.
aspetta! non ho scritto "... Tu oggi vorresti una grande comunità senza confini, con un crogiolo di popoli che si vogliono bene? ..." io per motivi di "praticità" e di "opportunità" ritengo sia più semplice mantenere le attuali strutture statali esistenti. Senza andare a cercare una montonata di rivendicazioni locali, nazionali ecc.
Beh a questo punto può essere, si eviterebbero i morti della guerra, e magari gestendo in modo sensato il ripopolamento (voglio dire, non c'è un modo per coesistere? Tentiamo, prima di sfollare in blocco...) può darsi che si evitino guerriglie e rappresaglie interminabili.