tutto molto interessante... davvero... MA VOLETE PROPRIO FARMI LICENZIARE DOPO UNA SETTIMANA DI SERVIZIO??? dai ragazzi... si parlava di avventure coloniali... è un tema che ho sempre trovato molto interessante e la discussione mi stava appassionando... tra l'altro un tema toccato solo marginalmente è quello della composizione degli eserciti... molto spesso infatti si tende a dimenticare la componente africana dell'esercito italiano... o di come si impiegarono gli spahis libici istigandoli alla jihad contro i cristiani etiopici... che ne pensate?
ok rientro in topic (graditissimo il sostegno di feste:king: ,stupendo l'intervento di gj,rido ancora per "se mi piace Silone perchè cazzo devo leggere Manzoni) Secondo me la nostra componente Africana non fu poi tanto istigata,nel senso che non ce n' era bisogno,si odiavano già a vicenda a quanto pare. Tutto questo era anche favorito ,come detto i precedenza, dalla società ancora praticamente feudale........ solo che invece non so nulla sui Libici utilizzati,pensavo avessimo usato solo Etiopi .....che ignoronte......
esatto: da parte etiope abbiamo poche cose (non nulla ma poche cose).Il che costituisce un problema, naturalmente. In parte insormontabile. Abbiamo, naturalmente, delle raccolte di testimonianze dirette dell'epoca e postume. Postume ne cito una: mio fratello è stato a lungo medico in eritrea. Incontrò un vecchissimo ex ascaro il quale, vedendo che era italiano gli chiese, in italiano, notizie della salute del "Buon Benito". Dopo essersi fatto una indigestione di dittotori e dittatoretti chiaramente bisogna capirlo! Il guaio è che le testimonienze dirette postume hanno il problema di esser medaite da ciò che, poco o tanto, si sa di quel che è accaduto poi. Oltre che dagli scherzi della memoria. Del pari, quelle coeve, hanno il problema di esser viziate dall'emotività del momento (e mi pare, leggendo qualche intervento qui, che sia un problema non solo dei testimoni coevi) o addirittura dell'interesse del testimone. E' noto che proprio per questo tutti gli storici diffidano di "chi c'era". Così mentre queste testimonianze sono utilissime per ricostruire la mentalità di un epoca, la psicologia di un singolo, o il vissuto di un evento, sono largamente inutilizzabili per ricostruire "l'evento", i "fatti". Questo significa che la ricostruzione degli eventi da parte etiope è, al momento, largamente ipotetica. Abbiamo frammenti (per i motivi citati da Maglor) e di questi per ora (mai ipotecare il futuro) dobbiamo accontentarci. Però questo non ci da il diritto di riempire le lacune con illazioni o con proposizioni di carattere ideologico. Dire, ad esempio, che gli etiopi usavano pallottole vietate perché erano cattivi/primitivi (o dire che non torturavano mai i prigionieri perché erano spontanei/ingenui/buoni) è semplicemente irrilevante. Come è irrilevante dire che la colonizzazione italiana è stata migliore perché gli italiani sono più buoni/civili degli altri (o è stata peggiore perché i cattivi italiani hanno usato il gas). Se non sappiamo le cose occorre ammetterlo: trasformare la storiografia in propaganda è la cosa peggiore che si possa fare. Ci sono buoni motivi per esser politicamente di destra (o di sinistra o di centro o quel che è): non ce ne sono mai, almeno in un discorso che ha ambizioni intellettuali di verità, per essere faziosi. Quel che capita a me (parlo di me per evitare polemiche con riferimenti ad altri partecipanti) è, approfodendo la storia, non mai di dire: "vosto? avevamo ragione noi, siamo noi i buoni e loro i cattivi" bensì: "porca miseria che fesseria ho/abbiamo fatto"! La storiografia serve a prender consapevolezza critica: di noi stessi.
nel caso segnalo la recentissima uscita di: "A un passo dalla forca" - Angelo Del Boca Atrocità e infamie dell'occupazione italiana della Libia nelle memorie del patriota Mohamed Fekini.
Ciao a tutti, rientrato dalle ferie e da mesi fuori per lavoro dico la mia sull'argomento guerra coloniale in Etiopia. Insieme alla 2° GM e alla Civil War americana è uno dei miei argomenti preferiti, in particolare gli Ascari. I discorsi che avete iniziato sull'argomento sono tanti, è difficile trattarli tutti, ci provo. Le info che vi rigiro le ho lette su diversi libri tra cui: Gazzetta ufficiale anno 79 - Numero 147 1° luglio 1938 Battaglia di Adua di Pastoretto Squadrone Bianco di Quirico sugli Ascari Gli italiani in africa orientale I, II e III di Del Boca (mi manca il IV !!! che però tratta del periodo 1943 in poi) Gli italiani in libia II,III e qui mi manca l'I sempre di Del Boca (il I volume è sulla conquista del 1912). Diversi volumi della Osprey tra cui Men At Arms #309: The Italian Invasion of Abyssinia 1936-36 Diversi giornali dell'epoca (consultati) Alcuni articoli di storia militare e racconti di reduci dall'Africa Regolamento REI del 1929 sull'RCTC (regio corpo truppe coloniali) Vari articoli sul Mahadi, le guerre somale, etc.... La ferrovia coloniale Massaua-Asmara di G. Pasquali Spedizioni e Campagne in Africa Le spedizioni militari in Libia e nel Sahara di Rosselli La guerra santa del Mahdi e la tragedia del Sudan di Pastoretto La campagna contro i dervisci di Sanna Vari articoli tratti da internet E alcuni diari storici di reparti impegnati nelle campagne in africa oltre a tutti i libri possibili e immaginabili sulla II GM in libia e AOI ho messo le fonti all'inizio perchè faccio un discorso in generale senza citazioni, è troppo vasto l'argomento....spero di non annoiarvi. 1) Dum-Dum Gli Italiani le avevano? No, forse pochissimi esemplari e sicuramente non in dotazione. Gli etiopi le avevano? No, sicuramente non in dotazione, ne avevano più degli italiani, si ma il loro arsenale era tanto eterogeneo che qualche esemplare sicuramente fu utilizzato, ma dubito altrettanto fortemente che il possessore di detto proiettile magari conoscesse l'effetto che causava, sicuramente c'era qualcuno che lo sapeva, ma diciamo se anche 500 soldati utilizzarono questi proiettili, non credo che questo porti all'affermazione "gli etiopici usavano i proiettili dum-dum" intesa come cercarono di sfruttarla in Italia nel 35-36. Tanto che l'Italia protestò presso le Nazioni Unite fornendo immagini (alcune contraffatte......) di soldati italiani morti colpiti da questi proiettili. Un medico italiano, che curò alcune ferite di questo genere, affermò più o meno testualmente: "gli abissini utilizzano alcuni fucili vecchi, perfino armi ad avancarica, che utilizzano proiettili in piombo e ferro dolce, che quando colpiscono un osso si frantumano simulando l'effetto che farebbe un proiettile dum dum". E qui chiudo. Insomma gli italiani affermavano che gli etiopi usavano dum-dum, era vero, ma non era vero nel modo che provarono a far credere i fasciti e sicuramente non nell'estese utilizzazione che cercarono di far credere all'estero. Piccolissima parentesi: Le dum-dum erano vietate da alcuni trattati firmati da tutte le nazioni, l'etiopia NON possedeva alcuna industria bellica, quindi NON era in grado di produrre munizioni dum-dum.....qui sorgerebbe un'altra domanda......ma allora da chi le ha prese? Passo e chiudo....... 2) Gas In Etiopia etc... i gas furono usati? Furono usati per rappresaglia viste le violazioni etiopiche? Alla prima domanda la risposta è si. Quindi argomento chiuso, non mi arrogo il diritto di chiudere l'argomento, lo faccio semplicemente perchè nonostante giornalisti (o meglio pseudo tali) ogni tanto tirino fuori qualche articolo in merito.......a confermare l'utilizzo di gas furono: Graziani e Badoglio. Ci sono i documenti del REI della RA, dell'USSME i resoconti dei piloti, dei soldati di entrambe le parti etc... quindi per me non c'è niente altro da dire. Seconda domanda? Per rappresaglia? Diciamo prendendola con il massimo margine di tolleranza immaginabile di si, ma è altrettanto vero, che non si aspettava altro che una scusa per utilizzarsi. Questo in OGNI CASO non porta la ragione dalla parte degli italiani, i gas era VIETATI, quindi per rappresaglia o meno, in ogni caso non si dovevano utilizzare, già il fatto che detti gas fossero stati inclusi nell'arsenale a disposizione dei comandanti di teatro è un prova a carico dell'accusa!! Anche ammettendo che detti gas fossero usati per rappresaglia c'è comunque il concetto di reazione proporzionata (che viene utilizzato come dottrina tutt'ora, e tutt'ora cercano di infinocchiare la gente con questo concetto, abusandone, vedi guerre preventive degli USA e di Israele in libano, in pratica se i palestinesi lanciano 4 razzi, Israele può reagire sganciando un paio di bombe, non 200 nucleari!!, comunque questo è un altro discorso, torno al gas). Gli italiani usarono il gas, anche se i primi 2-3000 proiettili di artigliaria carichi di Arsina, e le prima 2-3000 bombe C-500T caricate ad Yprite e Fosgene......come giustificare per rappresaglia........gli altri 16000 proiettili d'artiglieria, le migliaia di bombe d'aereo, i Ca133 dotati di vaporizzatori/irroratori adattati sul campo per irrorare le colonne etiopi, il sistematico bombardamento dei pozzi d'acqua e dei villaggi nelle retrovie e delle mandrie di bestiame? Quindi mi sento di affermare con una certa sicurezza che 10 dum-dum e 4 operai del cantiere Gondrand evirati, non sono stati altro che una scusa per utilizzare le armi a gas. Le avrebbero usate lo stesso in caso di bisogno, come infatti fecero sistematicamente durante il proseguito del conflitto e durante gli anni della guerriglia. - Autorizzazione di Mussolini a Graziani sull'uso dei gas telegramma 14551 del 15/12/35 Oltre a ciò per errore o per intenzione il tra il 15 e il 30 dicembre del 1935 sul fronte somalo (Graziani) a Malca Dilda* (Croce Rossa Svedese), Bullaleh (Croce Rossa Egiziana) e a Neghelli (Croce Rossa Etiopica) furono bombardate con munizioni convenzionali e bombe a gas 3 installazioni della Croce Rossa........tutte e 3 erano dotate di ambulanze e tende con la Croce Rossa ben visibile, come riportano le relazioni dei piloti al rientro alla base. *Nell'attacco a Malca Dida restò ucciso il medico svedese Lundstrom, 42 ricoverati, alcuni dei quali colpiti da iprite, e altri 50 restarono feriti . Gli attacchi si intensificarono nei mesi successivi e distrussero ambulanze etiopiche a Dagabhur, Ualdià, Macallè, ospedaletti egiziani, inglesi, svedesi e finlandesi e gli unici due apparecchi della croce rossa etiopica a Dessì e Quoram. Rappresaglia? Riporto un' unica citazione visto che è del comandante del fronte sud e del vicerè d'etiopia: Graziani: "La rappresaglia deve essere effettuata senza misericordia su tutti i paesi del Lasta... Bisogna distruggere i paesi stessi perché le genti si convincano della ineluttabile necessità di abbandonare questi capi... lo scopo si può raggiungere con l'impiego di tutti i mezzi di distruzione dell'aviazione per giornate e giornate di seguito essenzialmente adoperando gas asfissianti." in Del Boca cit pag. 60. 3) Arsenale etiopico Non ricordo di preciso chi aveva chiesto qualcosa in proposito :humm:, chiedete e vi sarà dato, intanto metto qualcosina: Allego l' ODB (order of battle) dell'esercito etiopico nel 1936-36. Ethiopian Army 1935 Addis Ababa, Haile Selassie 3 Battalions of the Imperial Guard Kebur Zabangna - ? Cadet school (Mobilized as a Guard battalion late in the war. Cadets as officers with militia soldiers.) Northern front - Army of the Left Gojjam Safari - Ras Imru Haile Selassie 13,000 regulars Wolqayt and Semien Safari - Dejaz Ayalew Birru 10,000 mountaineers Gojjam Levies - Dejaz Gessesse Belew (Later Deserted) 12,000 men Mahel Safari (Army of the Center) (70,000 Regulars) Ras Mulugueta Amino Provincial Safari Gubba Provincial Safari Gurage Provincial Safari Jima Provincial Safari Mui Provincial Safari Om Hajer Provincial Safari Sela Provincial Safari Sodo Provincial Safari Wollega Provincial Safari Army of the Right- Ras Kassa Begemder Safari - Ras Kassa 53,000 men Tigray Safari - Ras Seyum 15,000 men Wag Safari - Dejaz Haile Kebbede 7,000 men (1/6 with rifles) 3,000 regulars with 3 Machineguns, reinforcement 12/35 Lasta Safari - Fitaurari Andarge ? men Yejju Safari - Dejaz Admassu Birru ? men Danakil region - Dejaz Kassa Sebhat 400 Trained men, 100 Regulars, 5 Machineguns Later Reinforcements Ifrata Safari - Ras Kebbede ? Shoan levies Wollega-Ardjo Safari - Bitwoded Makonnen Demissie 12,000 men (best armed of the Northern armies, also had Oerlikon AA guns) To subdue Gojjam revolt Wollo Safari - Crown Prince from Wollo - Nevraid Aregai 1000 men from Lekempt - Dejaz Hapte Gabre Mariam Gabre 1000 men Southern front Ogaden Ogaden Safari - Dejaz Afework 3000 men 2000 men - Fitaurari Badde / Ballambaras Ali Nur Some hundreds of Somali rebels - Omar Samanthar 2 Guard Battalions - Fitaurari Simu and Kebbede 1000 men with Machineguns and mortars Webi Shebelle front Bale Safari - Dejaz Beiene Merid ? men Juba Front Dolo Garrison - 300 men Sidamo Safari - Ras Desta Damtew 20,000 men (well armed) - Fitauaris Ademe Anbassu and Tedeamme Zelleka Guards Battalion - Kenyaz Bezibibeh Sileshi Oerlikon AA guns Reinforcements Hararghe Safari - Dejaz Nasibu Emmanual - C-in-C after Afework's death 1 Guard Battalion Illubabor Safari - Dejaz Makonnen Endelkachew 12,000 men Arusi Levies - Dejaz Amde Mikael 3000 men Gemu Gofa - Dejaz Abebe Damtew 3,000 men (scarely a modern rifle, ocher and pink headresses) From Lekempt - 1000 men Ora vediamo l'equipaggiamento Allora l'equipaggiamento era tanto eterogeneo che fare un inventario è impossibile. I fucili andavano da quelli a povere nera ad avancarica ai mauser tedeschi, dai remington, ai vetterli, ai 91, ai gras, agli enfield, perfino qualche Winchester a ripetizione (quelli del far west). I fucili moderni si stiama fossero tra i 150.000 e i 300.000, quelli vecchi e in larga parte inutilizzabili circa 700.000. I cannoni andavano dai vecchi cannoni in bronzo ad avancarica, ai 70 da montagna catturati ad adua a pak36 contro carro tedeschi forniti da Hitler. Le mitragliere anti-aeree erano un centinaio in larga parte Oerkilion da 20mm. I mortai erano una decina della Stokes-Brandt, più qualche esemplare catturato agli italiani. I carri armati non esistevano in pratica, c'erano un paio di esemplari ceduti dagli italiani in regalo. Gli autoblindo erano camion corazzati e in tutto una decina. Idem per l'aviazione, che disponeva di 13 apparecchi di diversa provenienza. Utilizzati come ambulanze e per trasportare rifornimenti. Nessun aereo da combattimento. Pistole poche e di provenienza più disparata. Mitra credo nessuno. Di mitragliatrici ce n'erano di diversi modelli e di diversa provenienza, un paio di centinaia, forse qualcuna in più. A munizioni stavano scarsissimi, una centinaio di proiettili per arma. L'addestramento era inesistente a parte per la Guardia imperiale e per le poche migliaia di soldati regolari dei Ras, addestrati da missioni militari Belghe e Svedesi. Che si occupavano anche dell'addestramento di un certo numero di cadetti 130, della neocostituita accademia militare di Oletta (nessuno riusci a prendere il brevetto prima della fine della guerra). Le radio erano 3 o 4. 1 con l'imperatore, 1 con l'armata del centro e 1 con quella della destra, l'armata di Ras Immirù utilizava staffette per comunicare con le altre e con l'imperatore. La 4° doveva averla ras Destà che fronteggiava la somalia. Il 40% dei soldati etiopi era armata di lancia e sciabola. Non avevano un servizio logistico, quindi erano seguiti da diverse decine di migliaia di donne, vecchi e ragazzi che provvedevano a cucinare e curare i feriti oltre che a trasportare le poche riserve di munizioni e ad occuparsi della mandrie che costituivano le scorte alimentari delle armate. Disponevano di pochi magazzini predisposti nelle retrovie o lungo le direttrici di marcia con granaglie. Di mercenari inglesi o stranieri in generale non ne ho mai sentito parlare tranne in un caso, nella propaganda fascista, quando dopo 2-3 sconfitte particolarmente umilianti, si disse che gli etiopici dovevano essere comandati e in alcuni casi supportati da truppe straniere. Gli unici 2 stranieri che diciamo così "parteciparono" al conflitto era un russo (sorry non ricordo il nome) che "consigliava uno dei 3 ras del fronte nord e che fu allontanato per incapacità dopo pochi mesi. E il comandante della delegazione belga che affiancava l'imperatore, anche se non 1 dei consigli che dette furono seguiti e i risultati si sono visti. Gli altri stranieri che erano presenti in Etiopia erano quelli delle ambulanze e degli ospedali da campo, che venivano un po' da tutto il mondo e che abbandonarono l'etiopia dopo i bombardamenti con gas di graziani. Non disponendo di sbocchi sul mare, non possedeva una marina. L'unica "via" di rifornimento era la ferrovia Gibuti-Addis Abeba, che non rifornì per niente l'etiopia, infatti i servizi italiani riuscirono a rallentare e in alcuni casi bloccare l'afflusso di rifornimenti via gibuti. Da sudan, kenia e somaliland non arrivò niente. Se mi sono scorada qualcosa riprendetemi pure ciao S.P.Q.R. P.S. Urca che faticaccia, ma quanto ho scritto?
eccomi di nuovo tra voi oggi è scaduto il mio bann ,era un pò di tempo che seguivo questa discussione,mi permetto di esprimere la mia opinione. Innanzitutto va detto che il Regio esercito fece uno sforzo enorme nel conquistare un territorio grande il doppio dell'Italia,fummo i primi ad utilizzare la guerra motorizzata al mondo,proprio in quella guerra,purtroppo l'opinione mondiale era a nostro sfavore,le sanzioni ecc.... per quanto riguarda le Dum Dum,esistono veramente e furono fornite all'etiopia da Gran Bretagna Svezia e Belgio(che a sua volta le aveva ricevute dall'inghilterra)i tipi di dum dum fortinite erano del 1914 fornite appositamente per i fucili in servizzio nell'esercito etiope,in questo caso fucili Enfield e per pochissimi(almeno credo)Lebel,una piccola parte fu addirittura comperata dall'etiopia che con quel 20% in più talleri che aveva risparimiato e con la legge "acquisto di armi e munzioni"(1 tallero ad abitante)l'etiopia rinnovo il suo esercito ed in tempo di guerra riuscì a comperare una piccola parte di Dum Dum,il resto gli fu regalata,ci sono anche delle immagini,praticamente inrepperibili di soldati italiani(o ascari)riportanti le ferite mortali delle dum dum,purtroppo sono tenute nell'università di addis abeba,appena trovo il link del sito di questa università lo metto.è assurdo sostenere che le dum dum etiopi erano soltanto "vecchi proiettili" inquanto il Negus gia dal 1931 si preoccupò di riammodernare l'esercito facendo arrivare più di 60.000 fucili moderni negli anni avvenire ne arriveranno molti altri con tanto di mitragliatrici(all'incirca 300) che allo scoppio della guerra sono diventate 350 pesanti e 800 leggere,più 14 carri armati(7 carri Ford e 7 Fiat 3000 mod.21)più 17 aerei che però non parteciperanno a nessuna operazione,ma passiamo a la composizione dell'esercito etiope che mi pare interessasse a qualcuno(dopo posterò anche le immagini delle dum dum e dei soldati etiopi)l'esercito era suddiviso in 3 parti,la 1a Guardia Imperiale,composta da 10.000 uomini addestratissimi regolari pagati bene e molto ben equipaggiati,la 2a Guardia Imperiale composta da 70.000uomini sempre regolarmente pagati e sempre ben addestrati ed equipaggiati,ma meno della 1a Guardia Imperiale,poi gli Eserciti Regionali composti da pochi soldati effettivi e da motlissimi soldati di leva,l'esercito poteva variare da 600.000 a 1.200.000 uomini,a seconda del pericolo da affrontare,tutti i soldati(eccetto la guardia imperiale)vestivano una casacca bianca,un paio di sandali un fucile,ed un coltellaccio(scimitarra),la Guardia Imperiale vestiva divise tipo Belga,colo kaki con il berretto stivali ecc...in ultimo volevo mettere la composizione delle divisioni di Guardia Imperiale addestrate perfettamente da istruttori europei:tre battaglioni di fanteria con 12 sezioni di fucilieri mitraglieri e tre compagnie di mitragliatrici pesanti; un reparto di lancia bombe: uno squadrone di cavalleria: una batteria someggiata; un plotone di radiotelegrafisti; un drappello di sanità e la musica. prendiamo un attimo in considerazione il gas,fu un atto non giustificabile(almeno in parte)cerchiamo però di vedere tutti i lati di questi episodi,diciamo che le dum dum furono in parte(e sottolineo in parte)una scusa per poter utilizzare il gas,ma ci sono anche altri 2 fattori che influirono su l'utilizzo dei gas. 1:se 52 nazioni mi impongono delle sanzioni per difendere(ed aiutare militarmente)una nazione che di civile non ha niente,fornendogli armi munzioni e anche proiettili vietati dalla convenzione di ginevra,sinceramente mi inca..un pò.ricordo che l'etiopia era una nazione MEDIOEVALE con ancora in uso la tortura e la schiavitù,e soprattutto era uno stato dove regnava la cleptocrazia ed una aristocrazia monarchica ASSOLUTA. 2:se i miei nemici quando prendono prigionieri i miei soldati,li torturano e li mutilano,mi arinca..o un altro pò,vi porto alcuni esempi,quando gli etiopicatturavano gli eritrei di razza Tigrai gli amputavano la gamba sinistra e il braccio destro,oltre a questo commisero atrocità verso i prigionieri italiani,vi riporto un racconto,iguardante l'avitatore Tito Minniti. TORTURA E DECAPITAZIONE DELL'AVIATORE MINNITI dichiarazione di tre membri della missione sanitaria egiziana egizina: Il giorno 15 febbraio 1935-XIV E.F .negli uffici di redazione del Giornale d'Qriente, si è presentato spontaneamente il signor Abdel Mohsein El Uisci cittadino egiziano, dimorante al Cairo, gia addetto in qualità di aiuto farmacista alla missione sanitaria egiziana in Abissinia, il quale ha fatto a me Zam¬boni dott. Filippo fu Albino, alla presenza di quattro testimoni: Tozzi Cav. Ing. Latino, Albanese prof. Arduino, Malesci prof Pier Luigi, Subhi Uehedah, le dichiarazioni seguenti confermatie categoricamente dagli altri membri della Missione, signori Kamel Aluned e Labili Salamah, che hanno rac¬colto testimonianze concordi degne di fede, in Etiopia.. Abdel Mohsein Uisci sotto il vincolo del giuramento ha dichiarato: <<Il 'giorno 24 dicembre alle ore 16 circa, mentre uscivo dalla tenda dell’ ambulanza egiziana, a Bolali, ho visto passare un gruppo di armati abissini, al comando del graduato Manghestu, che trascinavano un individuo in tenuta di aviatore, il quale aveva le mani legate dietro la schiena. Dovendo recarmi a prendere acqua nella vicina località di Bìr, mi posi in cammino seguendo la stessa strada degli abissini. Essi si fermarono non molto lontano e, dopo avere tolta la tuta all'aviatore, gli misero ì ceppi anche ai piedi e lo legarono ad un albero. «Chiamato dal graduato Manghestu, che mi chiese una sigaretta, mi avvi¬cinai e, incuriosito, mi fermai a guardare, non prevedendo certamente lo spet¬tacolo orribile a cui avrei dovuto assistere. I soldati, mentre il graduato seduto a terra fumava la sigaretta che gli avevo dato, slegarono le mani al prigioniero e, tenendolo fermo, gli mozzarono le dita. Manghestu, finito di fumare, si avvicinò al disgraziato che urlava di dolore, gli rimise i ferri ai polsi insanguinati, gli tolse la giacchetta e la camicia e gli sputò in faccia. Uno dei soldati gli recise un ciuffo di capelli dietro il capo, come gli abissini usano fare ai delinquenti, e lo consegnò al Manghestu. Quindi all'aviatore vennero liberati i piedi e tolti i pantaloni che, essendo stretti in fondo, furono tagliati col coltello. Egli rimase così completamente nudo. Un soldato gli rimise i ferri ai piedi e inginocchiatosi - premendo con la testa il ventre del disgraziato per tenerlo fermo, - gli recise gli organi genitali. L'aviatore diede un urlo straziante, mentre il sangue usciva impetuoso dalla spaventosa ferita. «A questo punto io che ero rimasto inchiodato sul poso dall'orrore, mi sono dato a fuggire verso la tenda dell’ambulanza. Colà incontrai l’infermiere Mohamed Hassan al quale, appena fui in grado di farlo, raccontai con voce rotta dall'emozione, l'orrendo spettacolo a cui avevo assistito. «Ambedue tornammo sul posto per prendere la borraccia che, fuggendo, avevo lasciato a terra. «Ma una scena ancora più orribile ci attendeva: il disgraziato, ormai ca¬davere, era stato slegato e coricato per terra, dove giaceva immerso in un lago di sangue, mentre il graduato stava scorticandogli il petto. Inorriditi e vincendo il timore che ci incutevano gli armati etiopici, domandammo al Manghestu perché si accanisse ancora sul cadavere. Egli ci rispose che con la pelle del morto aveva in animo di farsi lui portasigarette che avrebbe usato soltanto nelle grandi solennità. « Terminata l'orribile operazione, il cadavere venne sezionato. La testa ed i piedi vennero infilati nelle baionette, mentre si tentava di bruciare gli altri miseri resti con petrolio preso in un accampamento di cammellieri somali poco distante. Poi gli armati, di cui uno portava infilata sulla baionetta la testa dell’aviatore, altri due i piedi, a cui erano state tolte le scarpe, un altro ancora gli indumenti e il Manghestu infine gli organi genitali, presero posto in un autocarro che parti verso Dagabur, Giggiga, Harrar. « Il giorno seguente, portando i rapporti medici a Wehib pascià, gli narrai la scena orribile a cui avevo assistito. Egli, a onore del vero, si dimostrò assai dispiaciuto, ma mi raccomandò di tacere. Anche il mio compagno Mohamed Hassan raccontò il fatto al dott. Mahmu Izzet, il quale gli ordinò di non allontanarsi dall’ospedaletto. « Tre giorni dopo il fatto, il Manghestu fece ritorno a Bolali. Egli dichiarò di aver ricevuto festosissime accoglienze a Dire Daua e ad Harrar quando era giunto colla testa e con i genitali dell’ aviatore italiano. Il Maghestu aggiunse che ad Harrar era stato formato un grande corteo che si era recato al palazzo del Governatore di quella provincia per mostrargli i macabri trofei. « Fu il quarto giorno, se ben ricordo, che gli aeroplani italiani compirono. un'incursione lanciando dei manifesti a firma del generale Graziani in cui era detto circa così : «Avete assassinato un aviatore italiano, violando i principi dell'umanità per i quali i prigionieri sono sacri. Sarete puniti.>> Seppi allora che l'aviatore si chiamava Minniti. «Poco dopo infatti gli aeroplani italiani bombardarono la regione. L’ambulanza però non subì alcun danno. La bomba più vicina cadde a tre chilometri dalle nostre tende. Alcuni giorni dopo, dietro richiesta del Dott. Sakkani - dato che la zona era pericolosa per la vicinanza degli armati abissini, presi di mira dagli aeroplani italiani - l'ambulanza lasciò Bolali per Giggiga e Harrar. In questa ultima città incontrammo il dott. Abdel Hamid Sald, inviato dal comitato egiziano per la difesa dell’Abissinia F.to ABDEL MOHSEIN EL USCI Noi sottoscritti, Kaamel Aluned e Labib Salamah, membri della missione egiziana, confermiamo pienamente, sotto il vincolo del giuramento, le dichiarazioni fatte dal signor Abdel Mohsein Uisci. In merito al fatto di cui è stato testimone oculare abbiamo raccolto testimonianze concordi da persone degne di fede, in Etiopia. Non deve sorprendere perciò se a questa barbarie gli italiani reagivano con durezza. quindi in una piccola parte possiamo giustificare l'utilizzo del gas,ci sono anche molti altri episodi su le barbarie commesse dagli etiopi,ora non li ricordo ma li ho letti sul "Storia del novecento" mi pare fosse il num.39.oltre a questo siamo stati accusati di aver bombardato la croce rossa,quando invece furono gli etiopi ed i loro alleati europei a farne un uso SCORRETTO,nascondendo dentro le ambulanze casse di munizioni e di fucili come nell'episodio avvenuto mi pare vicino a Gondar dove cerano 12 casse di munzioni dentro un ambulanza. per quanto riguarda i crimini italiani sono stati un pò gonfiati qui in questo topic,ma effettivamente in libia ci furono delle rappresaglie,ed anche in jugoslavia,ovviamente però in jugoslavia se i partigiani mi sparano addosso mi dovrò pur difendere? un ultima considerazione,se uno cerca su internet "crimini di guerra italiani" sia in italiano che in inglese(e mi pare anche in francese)trovà tutto quello che vuole,se uno cerca crimini di guerra tedeschi francesi inglesi,al massimo trova quelli tedeschi,gli inglesi hanno razziato il mondo per centinaia di anni,hanno uccido e depredato in africa america india e asia,senza che nessuno gli dicesse niente,i loro crimini sono morti,nessuno ne sa più niente,però si permettono di venire a criticare a noi quello che abbiamoatto,cose da pazzi. infine inserisco qui 2 commenti,uno del famoso storico britannico ames Strachey Barnes,che così dice riferendosi all'utilizzo dei gas: “lo fecero quando gli abissini violarono altre convenzioni: l’evirazione dei prigionieri, l’impiego delle pallottole dum-dum e l’abuso del simbolo della Croce Rossa”. così invece riporta l'encicolpedia brittanica sotto la voce "Guerra d'abbissinia": Forse nessuna potenza europea spese mai, in uomini e in denaro, tante risorse in un possedimento coloniale come l’Italia durante il suo breve possesso dell’Abissinia. Il solo programma stradale fu preventivato per assorbire cento milioni di sterline. Fu creato un sistema amministrativo interamente nuovo. L’Africa orientale italiana (Abissinia, Eritrea, Somalia, in tutto circa 600.000 miglia quadrate) venne divisa in cinque province, ognuna sotto un governatore responsabile verso il vicerè. Addis Abeba ed altre città importanti furono dotate di scuole elementari e tecniche, separatamente per cristiani e musulmani. Inoltre vennero istituite scuole agrarie di vario genere e si sviluppò una capillare organizzazione sanitaria. Furono fondate imprese colonizzatrici, organizzazioni industriali di vario genere, si costruirono officine, mulini, stazioni generatrici di energia elettrica. Fu iniziato e sviluppato un programma di costruzioni edilizie nella capitale e altrove si intrapresero lavori di ricerca mineraria e di altro genere”. a ecco ho trovato l'istituto etiope dove sono tenute le foto sia dei gas all'iprite che delle pallottole dum dum Institute of Ethiopian Studies di Addis Abeba Ciao Leonardo.
a quasi dimenticavo le immagini. questa è la Guardia Imperiale proiettili Dum Dum altri proiettili Dum Dum
Secondo te l'Etiopia è stata invasa perché era un paese in cui c'erano tortura e schiavitù? Per me no, è stata invasa per brama di potere, perché qualcuno voleva fregiarsi del titolo "Fondatore dell'Impero", realizzando l'ultima conquista coloniale in un periodo in cui erano forti le spinte verso la decolonizzazione. Riguardo alle altre potenze. I crimini del colonialismo sono stati tantissimi: non so sia mai stato scritto un "Libro nero del colonialismo", ma verrebbe bello spesso mettendo dentro solo mettendo Italia, Belgio, Germania, Portogallo e Paesi Bassi. Francia, Spagna, Gran Bretagna e Russia potrebbero riempire delle enciclopedie. Per noi è fondamentale conoscere e apprendere la nostra storia e conoscere gli errori compiuti. Angelo
Se 52 nazioni mi impongono delle sanzioni per difendere (nessun aiuto militare, la prima cosa che fece la Società delle nazioni fu quella di imporre l'embargo militare ai belligeranti, cose che andava a tutto svantaggio dell'etiopia che come hai detto anche tu, dipendeva per il materiale bellico dall'acquisto all'estero, mentre l'italia aveva una sua industria bellica), a me viene il dubbio che ho fatto una cazzata ad invadere quel paese. Tieni conto che non abbiamo preso sanzioni, per le navi pirata sottomarini in testa, che contrariamente a tutte le leggi di guerra ed i trattati firmati dall'Italia affondavano navi dirette in spagna con i rifornimenti per i repubblicani........non abbiamo preso sanzioni per il Corpo di Spedizione in spagna etc...etc.... io direi che c'è andata di lusso. Qui sinceramente non capisco cosa c'entri il medioevale, la schiavitù e la tortura.......mi sembra che ad Abu graib.....i militari americani ultimamente abbiano fatto delle foto mentre torturano degli iracheni, questo fà degli Stati Uniti una nazione medioevale? Sempre a riguardo gli STati Uniti mi sembra che abbiano fatto una guerra civile in merito alla schiavitù, eppure erano definiti la Grande Repubblica Democratica.....non la grande repubblica Medioevale...... Cleptocrazia? cito da wikipedia (la prima cosa che mi è capitata sotto mano): " Cleptocrazia è un termine informale peggiorativo, per indicare una forma di governo che rappresenta il culmine della corruzione politica e che rappresenta una forma estrema dell'uso del governo per la ricerca della rendita" Quindi l'italia di tangentopoli è una cleptocrazia......Etiopia 1936...Italia 2000.........uhm......... Finisco con l'Aristocrazia e la Monarchia ASSOLUTA: Beh qui propio non ti seguo.......mi devi perdonare ma credo che nel 1936 in Italia avevamo una Monarchia COSTITUZIONALE ed un DITTATORE................. Che tu ti incXXX è opinabile...........quando gli etiopi catturavano gli eritri di razza Tigrai (ossia i Tigrini, ossia abitanti del Tigrai, ossia una delle regioni d'etiopia.....territorio occupato militarmente dall'italia) gli amputavano la gamba sinistra e il braccio destro. Io invece ti faccio presente che (anche tutt'ora) a maggior ragione nel 1936.......nel 99% degli stati Europei e mondiali, italia compresa.....i disertori....traditori etc... vengono fucilati. In Etiopia se la cavavano con una gamba e un braccio (io sapevo solo il piede e la mano) invece che con la vita. difendere tipo fucilando 10 italiani ogni tedesco ucciso......(fosse ardeatine).......difendere tipo gassando villaggi? Tu sei un'estimatore di graziani mi sembra di ricordare.....e mi ricordo che avevi il diaro di Graziani......cosa dice a proposito della divisione Libia sotto il suo comando sul fronte sud? In merito ai "PRIGIONIERI DI GUERRA?" Quindi tu ti puoi incaXXX se 3 aviatori vengono massacrati barbaramente e per rappresaglia puoi sganciare 1600 tonnellate di bombe ad Yprite, loro invece devono presentare formale protesta alla società delle nazioni se diciamo 4 Cr.32 mitragliano un ospedale, se i libici non fanno prigionieri, se per "sbaglio", 230 preti vengono buttati nel lago tana con una pietra legata al collo, o se 6000 persone vengono massacrate ad Addis Abeba quando viene lanciata 1 bomba a mano contro il vicerè? Ho capito male io?
Appunto, non capisco dov'è il problema, l'etiopia ha una monarchia assoluta come forma di governo quindi è barbara e incivile per questo? Quindi l'italia è barbara e incivile perchè aveva un dittatore, la germania idem, la russia idem, la spagna idem, in giappone l'imperatore era un Dio, quindi idem, Siam uguale, etc........tutti barbari?
guarda SPQR,negare che gli inglesi i tedeschi e tutte le altre nazioni non abbiano aiutato l'etiopia è una menzognia,le dum dum di certo non sele sono fatte da soli!poi io parlo di cleptocrazia,xke so quello che vuol dire,il termine è nato mi pare in africa sotto la dittatura di Sese Seko,e quindi so quello che diko,quando diko che l'etiopia era una cleptocrazia,la corruzione dilagava fra i funzionari di stato,in special modo i tra quelli europei,qui invece mi correggo io,per Monarchia assoluta intendevo una monarchia stile 1200.ovvero il re comandava su TUTTO e viveva nel lusso quando invece la popolazione moriva di fame,poi io non intendo difendere in alcun modo l'infamia nazista compiuta in italia,io sto parlando di ben altri fatti risalenti a prima dell'8 settembre,quindi non sviamo la conversazione su i tedeschi in italia. 230 preti e civili uccisi nel lago tana?quello vicino a gondar?e qui ti volevo,è stato provato da tempo(gli etiopi però non lo hanno ancora capito)che quel massacrò non ci fu,non ci fu nessun eccidio,quei resti furono della battaglia di gondar,guarda qui ne parla,inglobando anke il misterioso fatto dei 230 preti http://www.eritreaeritrea.com/masochismo_italiota l'invenzione delle foibe abissine.htm sul fatto delle 6000 persone massacrate,fu il grave errore di un povero paranoico,ma ti ripeto,queste cose succdevan in etiopia come succedevano in india egitto sudan ecc...
Dum-Dum queste sconosciute Le dum-dum furono sviluppate dagli Inglesi in India (nell'arsenale di Dum Dum appunto) nel 1890. La "dum-dum" era un proiettile in .303 incamiciato con un intaglio sulla punta del proiettile, per favorire l'espansione e la frammentazione all'impatto. Furono vietati dalla convenzione di Ginevra per tutti i conflitti civili. Inoltre il divieto era valido solo tra i paesi firmatari ed esclusivamente in caso di guerra, infatti potevano benissimo essere usate per compiti di polizia (e lo sono tutt'ora). (Notare "per i conflitti civili" alias stati Europei e Americani, infatti tutte le nazioni europee ed americane le utilizzavano tranquillamente nelle guerre coloniali, gli Inglesi in India, gli Americani nelle Filippine etc....etc....). (Nota 2: gli SWAT e le FS, li usano per operazioni speciali specialmente in caso di liberazioni di ostaggi, le FullMetalJacket rischiano di "trapassare" il bersaglio e colpire qualcuno dietro di esso perchè conservano un'elevata energia cinetica, le "dum-dum" invece trasferiscono tutta l'energia cinetica al bersaglio). Questo il significato iniziale, quando l'uso delle "dum-dum" si sparse per il mondo, con questo termine invece che il proiettile da .303 si inizià ad identificare qualsiasi proiettili incamiciato a frammentazione (I proiettili militari sono full metal jacket, ossia totalmente incamiciati), quelli dum-dum invece hanno l'incamiciatura aperta in punta. Delle dum-dum artigianali possono essere prodotte partendo da un proiettile normale, semplicemente facendo un intaglio a T sulla punta della pallottola. Inoltre: "La certezza dell'identificazione di pallottole dum-dum è possibile solo di fronte a cartucce integre o meglio ancora a casse di cartucce che di solito portano stampigliati tutti gli estremi di produzione. Gli abissini avevano comprato grossi quantitativi di armi e munizioni moderne da tutti i paesi produttori, specie da quelli che non avevano in simpatia l'Italia. Il mercato clandestino era all'epoca comunque fiorente e come oggi pescava parecchio nei surplus militari. E' possibile che gli abissini avessero parecchio munizionamento obsoleto ma sempre letale. Tutti i paesi europei con l'introduzione dei fucili a ripetizione ordinaria usavano ormai militarmente munizioni con palla interamente camiciata (full metal jacket), che aveva il pregio di non impiombare la rigatura delle canne, e favoriva l'alimentazione in quasi tutti i modelli. Precedentemente le palle erano in piombo o semicamiciate, ed avevano un effetto balistico ed uno shock terminale che poteva assomigliare alle dum dum, in relazione alla loro tenerezza, alla minore penetrazione e quindi al loro comportamento nei tessuti umani, nonchè al potere d'arresto." "Guarda caso dum dum erano state inventate da un paese coloniale in ambiente coloniale per un nemico coloniale, verso cui c'era meno rispetto umano e più necessità di letalità. A mio parere molti effetti balistici nel '35 possono essere stati equivocati per scopi di propaganda." Questo intendevo per munizionamento antiquato.
guarda SPQR è un piacere discutere di nuovo con te(questa volta non con dei toni alti)perchè sia ha la certezza di poter ricevere risposte accurate ed immediate e stavolta stiamo parlando civilmente,però una cosa,sul fatto delle dum dum,concordo sul fatto che potevano essere anche dei proiettili antiqauti,ma è anche vero che erano c'erano anche le vere Dum Dum,nella foto da me riportata si legge in basso la scritta Dum(l'altra parte non è visibile)e si legge correttamente la scritta "1914" quella foto l'ho ricevuta da un collega di mio padre espertissimo anche lui di guerra,addirittura è ruscito a farmi avere il famoso libro di Giulo Bennussi "armi portatili artiglierie semoventi del regio esercito italiano 1900-1943" oramai introvabile,addirittura anche su wikipedia dice che le dum dum furono fornite da svezia ed inghilterra(ed io aggiungo anche Belgio)poi allo scoppio della guerra,le nazioni fecero a gara per poter spedire armi e munzioni in etiopia,la germania invio cannoni,la gran bretagna invio mitragliatrici(da 300 mitragliatrici pesanti diventarono 350 e si aggiunserò altre 800 leggere)quindi è assurdo sostenere che le sanzioni valevano per ambedue le nazioni.purtroppo,ripeto,le fotografie degli effetti devastanti delle dum dum sono quasi irreperibili,ma mi darò da fare per trovarle. poi è ovvio che la propaganda avrà gonfiato questi fatti,ma questo non vuol dire che non siano state utilizzate.tornando un attimo al discorso di prima,del fatto dei piloti,secondo te se un pilota tedesco fosse caduto a londra e fosse sopravvissuto,gli inglesi seconte te gli avrebbero tagliato i cog...ni ed il c...o le dita delle mani,un pezzo di cuoio capelluto,poi una volta morto gli avrebbero tagliato la testa e lo avrebbero portato in giro per londra,ed infine al cospetto di Giorgio VI?
qualcuno mi sa spiegare xke quando scrivo un messaggio mene mette 2?:humm: mi scuso con i moderatori.
qui già ti ho risposto. Non hai capito il discorso che avevo fatto io, poi avevo specificato meglio perchè temevo di essere frainteso e Driant ha detto di passare la mano, quindi non insisto. Ti chiedo scusa, non ho letto l'articolo, mi sono bastate le prime 3 righe. Sinceramente non capisco dove prendi le "tue informazioni". Solo per una questione di puntigliosità. Il "posto" vicino il lago Tana, si chiama Debra Libanos. Non è mai esistito? Strano...................... Nei primi giorni di giugno Mussolini telegrafa a Graziani i seguenti ordini: "Tutti i ribelli fatti prigionieri devono essere passati per le armi" (tel n. 6496) "Per finirla con i ribelli...impieghi i gas" (tel.6595) "Autorizzo ancora una volta V.E a iniziare e condurre sistematicamente la politica del terrore e dello sterminio contro i ribelli e le popolazioni complici." (tel n. 8103) Poi succede che i fratelli Cassa, con altre formazioni Etiopi attaccano Addis Abeba, l'attacco viene respinto, ma a Roma si teme per la sicurezza dell'impero appena proclamato, sarebbe uno smacco troppo grande se la capitale venisse rioccupata dalle forze etiopiche (Che non si sono mai arrese, non è mai stato firmato un trattato o un armistizio, quindi i "ribelli" sono tutt'ora l'esercito regolare abissino). Poco dopo l'attacco ras Immirù si arrende il 16 dicembre e verrà confinato in Italia sino al 1943. I 3 fratelli Cassa figli dell'omonimo ras verranno uccisi poco dopo. L'unico capo etiope ancora in armi era ras Destà che a dicembre accetta di avviare trattative con gli italiani ma la notizia della uccisione dei fratelli Cassa e la richiesta della sottomissione senza condizioni fatta dagli italiani, fanno fallire le trattative. Graziani ordina di bombardare la regione in cui il ras ha trovato rifugio. Si combatte per una settimana. Il ras, inseguito dall'aviazione e dagli autoblindo, viene nuovamente attaccato mentre sosta a Goggetti, ma riesce a scappare. E puntualmente arriva un altro telegramma di Mussolini: "È inteso che la popolazione maschile di Goggetti di età superiore ai 18 anni deve essere passata per le armi e il paese distrutto" (tel 54000). Il ras Destà verrà fatto prigioniero nel suo villaggio natale il 24 febbraio da uomini di un degiac collaborazionista. Consegnato agli italiani fu impiccato dagli uomini del capitano Tucci. Ed ora veniamo al..... e alla strage del lago tana "mai esistita" Dopo il fallito attentato a Graziani si scatena la reazione ancora più violenta degli italiani e l'immediata rappresaglia ad Addis Abeba i famosi 6000 che vengono massacrati senza motivo. Il numero esatto delle vittime della repressione è di 30.000 per gli etiopi, tra i 1.400 e i 6.000 per inglesi, francesi e americani. Graziani il 22 febbraio scrive a Mussolini: "In questi tre giorni ho fatto compiere nella città perquisizioni con l'ordine di far passare per le armi chiunque fosse trovato in possesso di strumenti bellici, che le case relative fossero incendiate. Sono state di conseguenza passate per le armi un migliaio di persone e bruciati quasi altrettanti tucul" (tel n. 9170). 26 febbraio. Graziani fa fucilare 45 "tra notabili e gregari risultati colpevoli manifesti" (tel. N.9894 ). Nei giorni successivi fa fucilare altri 26 esponenti della intellighenzia etiopica, elementi aperti alla cultura europea. Altri 400 notabili vengono trasferiti in Italia, mentre altri "elementi di scarsa importanza ma nocivi" con a seguito donne e bambini (tel. Graziani a Santini n.20650), vengono confinati a Danane dopo un viaggio durato più di 15 giorni che provocherà morti per stenti, vaiolo e dissenteria. ... 19 marzo. Graziani scrive a Lessona: "Convinto della necessità di stroncare radicalmente questa mala pianta, ho ordinato che tutti i cantastorie, gli indovini e stregoni della città e dintorni fossero passati per le armi. A tutt'oggi ne sono stati rastrellati e eliminati settanta."(tel. 14440). (nota: Lessona è il Ministro per le colonie, diretto superiore del vicerè Graziani). 21 marzo. Graziani scrive a Mussolini: "Dal 19 febbraio ad oggi sono state eseguite 324 esecuzioni sommarie... senza comprendere le repressioni dei giorni 19 e 20 febbraio" 30 aprile. Le esecuzioni sono passate a 710 (tel. n.22583) 5 luglio a 1686 (tel n.33911) 25 luglio a 1878 (tel. n. 36920) 3 agosto a 1918 (tel. n.37784). Dalla relazione del colonnello Hazon si evince che i soli carabinieri hanno passato per le armi 2.509 indigeni. (nota: Hazon è il comandante dei carabinieri in AOI, grado colonnello). 23 aprile. 32 capi amhara e 100 indigeni fucilati per condotta dubbia e Argio bruciata (tel. Graziani a Lessona n.23313) e veniamo alla fatidica data: Secondo la relazione del generale Maletti, che ha sostituito Tracchia nella repressione dello Scioa, in due settimane le sue truppe incendiano 115.422 tucul, tre chiese, un convento, e uccidono 2.523 ribelli, servendosi del battaglione musulmano al posto di quello eritreo composto in gran parte da copti. Maletti il 18 maggio accerchia il villaggio conventuale di Debra Libanòs, il più celebre di Etiopia."Questo avvocato militare mi comunica che ha raggiunto le prove della correità dei monaci del convento ... Passi pertanto per le armi tutti i monaci compreso il vicepriore" (tel. di Graziani a Maletti n. 25876). Dopo aver ricevuto da Graziani la conferma della responsabilità del convento nell'attentato, il 20 maggio, trasferisce in un vallone a Ficcè 297 monaci e 23 laici e li passa per le armi". Sono stati risparmiati i giovani diaconi, i maestri e altro personale d'ordine... Il convento chiuso definitamente." (tel. Di Graziani Lessona n.23260). Tre giorni dopo invia un nuovo telegramma a Maletti: "Confermo pienamente la responsabilità del convento di Debra Libanòs. Ordino pertanto di passare per le armi tutti i diaconi" (tel. 26609). In realtà recenti studi hanno fatto salire a 1600 il numero delle vittime del massacro di Debra Libanos. Gli etiopi non lo hanno ancora capito? Strano perchè gli italiani dicono che li hanno ammazzati. E hanno mandato pure i telegrammi per confermare l'esecuzione degli ordini........ Sicuramente il telegrafista era un inglese della società delle nazioni che voleva screditare gli italiani, Lessona, Graziani, Mussolini erano stati rapiti dagli alieni che li avevano sostituiti da cloni e quando davano gli ordini lo facevano perchè aveva delle sonde nel cervello................ CHIEDO SCUSA!!! Naturalmente 3 anni di massacri, gas asfissianti, fucilazioni, etc... per 1 bomba a mano, 3 avitatori uccisi e 500 dum-dum facciamo 5000 dum-dum. Per me la discussione è chiusa, sennò finisce che scrivo qualcosa di troppo. Chiedo venia a tutti gli utenti interessati all'argomento.
Vedo che le vecchie abitudini sono dure a morire. Due domande: 1. Qual è la fonte di queste immagini? 2. Quale esercito avrebbe dovuto sparare queste munizioni? Per il resto, a dopo. Romulus
A parte che la fonte non è il massimo dell'affidabilità visto che inizia con la tiritera "gli altri sono brutti e cattivi e solo io mi documento". Ripeto: - i gas non furono usati come rappresaglia per fantomatiche dumdum di cui gli etiopi pare fossero in possesso,ma vista la impossibilità di controllare un territorio esteso con una guerra motorizzata poco efficente e per una scarsa presenza di carrabili nel paese (si dovettero costruire le infrastrutture necessarie al seguito dell'esercito). dimostrazione di questo è che tale tipo di armi furno subito presenti sul teatro delle vicende e non dovettero essere porate lì dopo che era statrilevata la presenza di DumDum. - Le sanzioni erano perfettamente evitabili, visto che non esisteva l'obbligo di una guerra coloniale (soprattutto quando persino gli Inglesi, che avevano raggiunto l'apice del dominio coloniale dopo la 1 GM, si rendevano conto di come questo non fosse più economicamente conveniente come in passato e come costasse troppo una difesa anche solo parziale di territori lontani dalla madrepatria e nel nostro caso raggiungibili solo da 2 stretti controllati da un possibile nemico,cioè Suez e Gibilterra). - la torture dei prigionieri furono fatte anche dagli italiani ( e non sto parlando dei tempi recenti) e in molti casi a craico dei civili e non di militari combattenti (nel qual caso le si maschera con la necessità di reperire informazioni). - Il paese non è stato attaccato perchè era arretrato e doveva essere civilizzato,ma perchè, essendo arretrato era un facile bersaglio. - Non esitono prove certe di "consulenti militari stranieri" che addestrassero le truppe, cosa che invece il SOE fece in Italia lasciando una grossa documentazione di questo. Aggiungo: - gli inglesi tentarono di linciare (agli inizi del conflitto) diversi militari della contraerea , perchè non erano al loro posto durante gli attacchi o perchè si rifutavano di sparare su aerei identificati come amici. - A me risultava che gli Swat o corpi simili usassero proiettili a punta cava,ma non proiettili espansivi per evitare problemi di sovrapenetrazione.
Grazie SPQR vedo che alle mie risposte moderate rispondi in modo altrettanto moderatore,soprattutto rispondi come vuoi tu,ti parlo delle dum dum e tene esci con le fosse ardeatine,però vabbe per me la discussione finisce qui. bada chi si rivede Romulus,era un bel pò che non scrivevi un messaggio,hai aspetto il 3 Maggio per scrivere un messaggio?e proprio a me,che onore,comunque l'immagine che ritrae 2 proiettili dum dum li ho trovati casualmente su google,mentre cercavo iformazioni,suppongo siano abbastanza moderni,credo per scopi venatori,l'altra immagine mi è stata inviata su mia richiesta da un collega di mio padre,sul fatto che in questa immagine ci siano proiettili dum dum,è evidente,c'è anche scritto,sinceramente credo che visto che risalgono al 1914,o sono state inviate appositamente per i fucili etiopi di stamo inglese,oppure sono state utilizzate direttamente per l'inghilterra.ancora un ultima cosa per SPQR,quei telegrammi li ho gia letti centinaia di volte,e per l'ennesima volta ribadisco,non voglio giustificare a pieno l'utilizzo dei gas,è 3 volte che lo dico però evidentemente non hai letto bene,poi quei telegrammi non centrano assolutamente niente con quell'episodio da te citato,ti ringrazzio nuovamente per la cordialità e la serenità e soprattutto la civiltà con la quale mi ha risposto,per il resto sono curiosissimo di saperne di più su questi fantomatici preti,magari se vuoi mi mandi in pv il link dove hai trovato queste informazioni.chiudo Ciao Leonardo