[ HOI 1.4 AAR] ITALIA 1936 Hard: Impero Italiano

Espansione davvero notevole!
Come sei messo a livello di threat? C'è gia qualche grande potenza che potrebbe dichiararti guerra o manca ancora un po'?
Continua così!

 

Grazie Ishi. A threat sto messo male e credo che chiunque potrebbe ora attaccarmi. Ma questa è un'altra ragione per la quale sto giocando con la vanilla version di HOI: l'AI lascia molta più libertà d'azione. Con le ultime espansioni mi avrebbero probabilmente già attaccato. Qui invece il Fuhrer continua a inoltrare proposte di alleanza, che vengono regolarmente ignorate dal governo italiano, mentre gli alleati assistono basiti all'imponente crescita del nuovo impero. Ieri ho giocato tutto il giorno e sono arrivato a metà del 1940. La situazione è a dir poco ... PAZZESCA! Preferisco comunque non anticipare nulla perchè ci sono ancora un sacco di cose da raccontare prima di arrivare li ...

 

Consiglio di Guerra del 9 settembre 1938
L'euforia per i recenti successi è palpabile e l'eccitazione di tutti i ministri è alle stelle. Solo il capo del governo rimane calmo e imperturbabile. Ascolta e osserva ... La prossima decisione strategica impatterà in modo indelebile sui destini dell'Impero e va presa con la massima oculatezza.
La situazione è davvero molto diversa rispetto a quando tutto ebbe inizio, poco più di due anni e mezzo prima. L'Italia ha trovato la strada per una velocissima crescita, seguendo in Europa una sorta di percorso a spirale. Prima l'annessione della Jugoslavia e subito dopo l'Austria (anche se il secondo target avrebbe dovuto essere l'Ungheria). Dopo l'Austria è iniziata la lunga parabola (il braccio della spirale) che ha portato le unità italiane ad annettere in rapida sequenza, Cecoslovacchia, Romania, Bulgaria, Grecia e infine Turchia. Questo era proprio il disegno che il capo del governo aveva in mente: tutto è andato secondo i piani strategici previsti, ad eccezione dell'Ungheria. La pianificazione strategica aveva infatti previsto tale sequenza di annessioni a spirale sfruttando di volta in volta la mobilità/celerità del nuovo esercito e la vicinanza geografica del paese individuato quale target successivo. Ma ora? Che fare ora ???
Questa strategia non sarebbe certamente stata più possibile. L'esercito italiano è in gran parte concentrato in Turchia. Un'ulteriore, pur possibile, espansione ad est conquistando la neutrale Persia sbilancierebbe troppo i confini dell'Impero, rendendolo davvero indifendibile. E allora che fare? Quali sono le opzioni rimaste?
Alcuni ministri propendono comunque per la Persia, vista la presenza dell'esercito in Turchia. Il Ministro dell'aviazione vorrebbe invece un rientro in Italia per attaccare la Svizzera, potendo così fornire la massima copertura. Marina, Armamenti ed Intelligence propenderebbero addirittura per la Spagna Repubblicana: "E' alla nostra portata e dobbiamo assolutamente lavare l'onta della sconfitta della nostra spedizione!". Nell'animata discussione generale della riunione, una sola persona, oltre al capo del governo, rimane quieta, silenziosa e riflessiva. E' Gianni Rebelli (nome di pura fantasia) il nuovo Capo del Ministero degli Esteri, che ha sostituito da qualche mese il compianto Girotti. Un quarantenne brillante e forbito, di innegabile talento e acume, scelto personalmente dal duce per questo incarico. Anche lui osserva gli altri Ministri discutere. Quando ad un certo punto tutti si accorgono che solo Rebelli non aveva ancora espresso la propria opinione, la chiassosa riunione si quieta improvvisamente, tutti i ministri impazienti di ascoltare la sua posizione.
Il giovane ministro si rende conto che è giunto il suo momento, che deve ora finalmente dimostrare le sue capacità. Ha le idee chiare e con calma, la voce pacata ma ferma e decisa, pronuncia una sola parola ...

 

Capitolo 7: Portogallo!!!

Consiglio di Guerra del 9 settembre 1938 (segue)

"Portogallo" ...
Portogallo????? Quell'unica parola pronunciata dal Ministro degli Esteri lascia tutti di stucco. Tutti tranne il capo del Governo, che acuisce ancor più intensamente lo sguardo in direzione del Rebelli, quasi a chiedere implicitamente di qualificare meglio questa posizione. Ancor più esplicita l'improvvisa esclamazione del Ministro dell'Esercito:"Portogallo ???? Ma è assurdo! E' dall'altra parte dell'Impero! E' poi è al di fuori della nostra portata" nel pronunciare queste parole cerca il consenso degli altri ministri. Quello della Marina e quello dell'Aeronautica in particolare annuiscono vistosamente.

"Il Portogallo si sta velocemende allineando all'Asse" risponde con fermezza il Ministro degli Esteri. "Potrebbe essere solo una questione di pochi mesi, o addirittura di poche settimane, prima che diventi per noi un'occasione mancata come è stata l'Ungheria. A causa della sua povera economia non credo inoltre che sia particolarmente militarizzato e non è certamente mobilitato. Inoltre è a noi tutti chiaro che prima o poi dovremo vedercela con la Spagna Repubblicana e tale ambizioso bersaglio sarà decisamente più alla nostra portata se saremo già pesantemente presenti militarmente sulla penisola iberica. A quel punto, con uno o più sbarchi sulla costa spagnola potremo prendere i repubblicani alle spalle, anzichè trovarci imbrigliati su un'unico fronte.
Per quanto riguarda poi la distanza non ci dovrebbero essere particolari problemi. Proprio perchè non si aspettano di certo un nostro attacco avranno le costiere indifese e potranno bastare le unità da trasporto scortate dalle unità più grandi per effettuare l'operazione.
Ed infine anche la complessità logistica può trasformarsi in un'opportunità. Tutte le altre opzioni richiederebbero infatti un enorme impegno di trasporto logistico, in quanto bisognerebbe rischierare tutte le unità sul territorio nazionale. Per l'opzione portoghese invece, data la scarsa resistenza militare prevista, potrebbe essere sufficiente un'unico importante attacco iniziale dal mare. A tal fine si può pensare di trasferire in loco le truppe partendo direttamente da Instambul, facendo tappa soltando a Palermo.

"In effetti avremmo già pronto un corpo d'armata nei pressi di Instanbul" afferma il Capo dell'Esercito improvvisamente più possibilista.

"Il risparmio di tempo rispetto ad ogni altra soluzione sarebbe enorme!" Esclama il Rebelli concludendo il proprio intervento, consapevole di aver comunque scalfito le convinzioni dei più dubbiosi.

Allo stupore generale per l'ambiziosio e creativo piano militare, segue un silenzio assordante. Mentre ognuno riflette su tutte le implicazioni che tale opzione porterebbe alle attività di propria competenza, la parola spetta ora al capo del Governo. Tutti si voltano a guardarlo incuriositi e in attesa del suo parere. Lui dapprima impassibile, ancora tace, ma questa volta sul suo viso inizia a comparire un compiaciuto sorriso ...

 

Stabilita la strategia di attacco seguendo la brillante idea del ministro degli esteri, le successive ricognizioni marittime confermano una scarsa presenza militare in terre portoghesi, concentrata per lo più nei dintorni della capitale. Facendo base a Palermo, la flotta da trasporto e la flotta d’altura si preparano all’azione. La forza d’invasione iniziale dell’esercito, un corpo d’armata misto con 2 divisioni corazzate leggere e tre divisioni di fanteria, partirà direttamente da qui. L’obiettivo principale è catturare celermente Lisbona per poi farvi affluire da Istambul il resto della forza d’attacco

Le due flotte si schierano quindi al largo di Lisbona e …

Il 16 settembre 1938 viene dichiarata guerra ai portoghesi. Parte lo sbarco sulla provincia di Setubal, adiacente a quella della capitale e tenuta sguarnita

Conquistata la provincia, scatta immediato l’attacco sulla capitale portoghese, mentre le navi da trasporto ripartono alla volta di Istambul. La flotta d’altura (le corazzate, gli incrociatori pesanti e quelli leggeri migliori) rimane al largo per mantenere il blocco navale

Il giorno 21 le truppe in difesa di Lisbona si arrendono

Presa la capitale, la debole flotta portoghese, composta per lo più di unità di trasporto e di cacciatorpediniere, non ha scampo contro quella italiana. Intanto da La Spezia viene immediatamente attivata una rotta su Lisbona per fornire il necessario supporto logistico

Mentre le unità coinvolte nell’attacco iniziale si riposano, la flotta da trasporto fa affluire direttamente da Istambul altre unità più fresche e continua lo stillicidio di navi portoghesi

Durante le operazioni in Portogallo, giungono notizie che gli StatiUniti sono entrati a far parte degli “Alleati”: saranno problemi seri perchiunque si metterà contro di loro …

 

Procedono i rastrellamenti nelle provincie attigue a Lisbona e la marina attiva due operazioni speciali volte a conquistale le isole portoghesi più importanti: prima le isole Azorre

e poi Tenerife

Il 2 ottobre il grosso dell’esercito portoghese è oramai circondato

e manca sempre meno alla sua completa disfatta

Che giunge inevitabile il 26 ottobre. Tuttavia, nonostante anche la cattura delle isole strategicamente più importanti, il governo portoghese si rifugia nelle proprie colonie in Africa e in Asia (Macao) e continua a combattere. Non resta che rastrellare tutto il territorio della madrepatria per completare la conquista

 

Capitolo 8: la corrida spagnola

Resasi subito conto dell'improvvisa minaccia italiana proveniente da ovest, la Spagna corre ai ripari e rischiera ai confini dell'oramai ex territorio portoghese gran parte delle proprie unità militari, veterane della vittoriosa guerra civile. L’armata italiana in Portogallo è composta da tre corpi d’armata con 5 divisioni ciascuno. Contro di essa si contrappone un'imponente forza militare spagnola

Questa è però la mossa che l’astuto ministro degli esteri italiano aveva ipotizzato come più probabile e non coglie pertanto di sorpresa il governo italiano. Il resto delle forze militari italiane non presenti sul territorio portoghese si sono infatti riorganizzate a Savona e una nuova forza d’invasione è qui pronta: un’intera armata con altri 4 corpi d’armata

La strategia scelta è semplice: attaccare sulla cosat est della Spagna con uno sbarco nei pressi di Barcellona mentre in Portogallo le truppe dovranno difendere e tenere le proprie posizioni per il maggior tempo possibile. La formula del piano d’attacco navale, già sperimentata con successo a Lisbona, viene completamente replicata. Una forza d’invasione pari a un corpo d’armata con 2 divisioni corazzate e tre divisioni di fanteria, supportate dalla flotta d’altura che effettua il blocco navale. Il 13 novembre viene dichiarata la guerra e inizia lo sbarco. La marina spagnola ha però ben altra consistenza rispetto a quella portoghese e interviene immediatamente in difesa del proprio territorio. Nello scontro intensissimo che ne consegue viene affondato un incrociatore leggero italiano. La marina spagnola perde però la propria ammiraglia, bersagliata dalle 4 corazzate italiane, e altre tre unità minori

Il giorno successivo lo sbarco a Barcellona viene completato senza incontrare resistenza e parte l’attacco per l’importante provincia di Tarragona. Intanto la marina affonda anche un paio di sommergibili nemici

Contemporaneamente, sul fronte occidentale della penisola iberica, le unità italiane sono disposte in uno schieramento difensivo, vista anche la preponderante superiorità numerica spagnola. Soltanto a sud un’unità corazzata saggia la preparazione militare degli spagnoli

 

Ma ecco una delle novità spagnole, di cui l’intelligence non era a conoscenza: la Spagna ha un paio di unità da bombardamento strategico che attaccano il polo industriale di Milano. Superato lo stupore iniziale, al secondo attacco i bombardieri verranno intercettati da ben 4 unità di caccia italiani

La battaglia per Tarragona viene vinta il giorno 15

Data la relativa vicinanza con la base militare di Savona, prima ancora che la provincia venga conquistata parte lo sbarco del secondo corpo d’armata, quello alpino

Presa Tarragona, viene immediatamente attivato un ponte navale da La Spezia per farvi affluire i rifornimenti logistici (come ben sapete quello dei rifornimenti è un aspetto che in HOI3 va sempre curato moltissimo)

Nei giorni successivi la forza d’invasione inizia ad inoltrarsi nel territorio nemico assumendo presto la consistenza di un’armata con tre corpi, mentre anche un quarto corpo d’armata, quello di cavalleria, è già in viaggio per la Spagna

Intanto anche il fronte occidentale inizia a mietere successi in quanto gli spagnoli, presi di sorpresa dallo sbarco ad est, iniziano ad allentare la presa

 

A dicembre, preso anche un secondo porto su cui far affluire rifornimenti, la situazione si è decisamente evoluta e le unità italiane avanzano su entrambi i fronti (secondo me questi screen che offrono una panoramica di entrambi i fronti del conflitto iberico sono veramente carini)

Il primo gennaio 1939 avviene finalmente l’episodio che attendevamo, l’annessione dell’Albania

con relativa espansione dell'Impero

Alla stessa data la “corrida spagnola” è in pieno svolgimento e le unità italiane, già nei pressi della capitale, continuano ad avanzare e a racchiudere le truppe spagnole, oramai in rotta, in importanti sacche di resistenza

 

Il 3 gennaio viene presa La Coruna, una delle provincie che ritengo più importanti, una VIP come la stessa Gibilterra

Il 12 gennaio le unità corazzate, sbarcate solo un mese prima a Barcellona, raggiungono finalmente le unità partite dal Portogallo e i due fronti si uniscono, separando le rimanenti unità spagnole e tagliando conseguentemente i rifornimenti per quelle a sud di Madrid

Alla stessa data, i rifornimenti per le truppe italiane al fronte arrivano da ben 5 porti di approdo, che quasi ancora non bastano per supportare l’intensità di tutte le azioni in corso

Una decina di giorni dopo, la situazione per la Spagna è dir poco drammatica. Le truppe italiane dilagano sul territorio e la capitale è circondata: è solo questione di tempo

Caduta Madrid e con quasi tutti i principali centri nevralgici spagnoli in possesso italiano, il destino della Spagna è decisamente segnato …

L’11 febbraio 1939 è la data della capitolazione della nazione spagnola

e della relativa annessione dei sui territori all’ormai glorioso Impero Italiano!

 

Impressionante che ne Alleati ne Asse o Urss ti abbiano dichiarato guerra.

 

Verissimo, ma il fatto di non essermi ancora allineato con nessuno mi sta probabilmente aiutando ). Questa versione di HOI3 (patch 1.4), senza espansioni e le mie azioni improbabili stanno confondendo di brutto l'AI

 

Inoltre la Germania continua a richiedere periodicamente l'entrata dell'Italia nell'Asse (si vede chiaramente anche nello screen successivo alla presa di Tarragona, subito dopo lo sbarco in Spagna). Tale richiesta viene sistematicamente ignorata dal Governo Italiano. Secondo me l'AI non si aspettava l'annessione dell'Austria da parte di alcun altro che non fosse la Germania. Averla presa prima che questo evento accadesse deve aver scombussolato le cose. Nel gioco io ovviamente ne approfitto e interpreto il tutto come un timore da parte dei Grandi per la velocissima ascesa di una nuova potenza. Del resto, se l'Italia venisse attaccata da Alleati o Russia, non esiterebbe più un solo momento ad entrare immediatamente nell'Asse.

 

Davvero ottimi gli sviluppi, e la campagna spagnola è stata condotta magistralmente, dall'overture in Portogallo alla resa degli ultimi difensori.
30 e lode!
Se il gioco fosse meno rigido a questo punto la guida dell'Asse dovrebbe spettare all'Italia...

 

Se il gioco avesse un intelligenza artificiale decente l'Italia neanche sarebbe sbarcata in Spagna. Non ricordavo questi problemi ( quasi del tutto svaniti con le espansioni) imbarazzanti con HOI3.

 

Bellissima partita è molto interessante anche se la versione che usi è molto carente sia di A.I che di alcuni miglioramenti come la gestione dei teatri alleati le spie un pò più incisive(almeno le ho trovate così ).Vai avanti ti seguo .
Mi sa che Agent sopravvaluta le forze spagnole non sarebbe bastato neanche tutto l'esercito spagnolo e un A.I migliore vista la superiorità numerica italiana e la vastita del fronte poteva sbarcare in un qualunque punto ed aveva casomai un incudine in Portogallo.

 

E' dai tempi di l'emanuele che non si vedevano AAR del genere (anche se lui praticamente non scriveva )

 

Ragazzi vi ringrazio tutti per l'attenzione e per i complimenti. Agent, anch'io ho le altre espansioni e ho dichiarato sin da subito che giocavo volutamente con questa versione per fare qualcosa che con le altre non sarebbe stato neppure pensabile: giocare in modalità hard con l'italia contro tutto il resto del mondo (anche se questo obiettivo non l'avevo ancora completamente svelato, credo che molti di voi l'avessero oramai intuito)... Le ho studiate tutte per realizzare una crescita esponenziale in modo da potermi porre presto alla pari con gli altri, per cui in realtà sino ad ora ho solo giocherellato: il bello deve ancora venire ... Sono molto soddisfatto della strategia sin qui utilizzata: tutto è andato secondo i miei piani a parte l'Ungheria. Che rimane una bella gatta da pelare, li in mezzo al mio impero piena di truppe, se volessi magari un giorno attaccare addirittura la Germania. Ho quindi il presentimento che ne vedrete ancora delle belle. Per il resto io mi sto divertendo da matti sia a giocare la partita che a raccontarvi queste avventure. Tanto, alla fine, si fa solo per gioco no?

 

gran bell'aar!!! Ma alla fine come è finito il glorioso Impero italiano?

 

So che il topic è vecchio, ma ho conosciuto Hoi3 da poco e mi piace leggere i vari AAR. Com'è finito l'Impero Italico? Avete qualche espansione da consigliarmi?