Hoi3 più realistico

In effetti dal '34 avevamo sulla carta l'S.79, che nella versione GA aveva tutte le caratteristiche per essere un valido aerosilurante (e come aerosilurante sarebbe divenuto obsoleto solo verso il '43-44, lasciandoci tutto il tempo di studiarne uno più moderno (come bombardiere tattico divenne obsoleto assai prima); come caccia il Re.2000 GA aveva velocità ed autonomia tali da far invidia agli aerei del Pacifico (dove l'autonomia doveva obbligatoriamente essere superiore a quella richiesta nel Mediterraneo), difettava come armamento, ma a quello si sarebbe potuto porre rimedio (magari sviluppando di più, nel '41 il Re.2001 GV); la pre-serie era pronta a fine '39, ma noi, sino al dicembre del '44 arricchimmo gli Agnelli, continuando a costruire il Cr.42 (nato obsoleto, se non come aereo acrobatico, dov'era imbattibile).

 

Per fortuna che un po di gloria ci è stata data dai "Porci" , che hanno provocato non pochi problemi alle marine alleate

 

Nella seconda guerra il comando della supermarina a pagato a caro prezzo la stupida idea dell'italia come portaerei naturale per l'appoggio delle operazioni navali italiane.
Se ne sono accorti nella notte di Otranto, anche se l'idea mi sembra fosse più del testa pelata che della marina stessa.
Poi anche una scarsa coordinazione tra aviazione e marina hanno giocato un grande ruolo.
Inoltre la marina è stata dissanguata in operazioni di scorta ai convogli verso l'Africa e frazionata per poter assistere anche il teatro balcanico.
Ed anche il radar ha avuto il suo bel peso.
Sempre in corso guerra la marina s'è accorta anche dell'importanza degli aerosiluranti, già largamente utilizzati dalla marina di sua Maestà.
A dire il vero allo scoppio della guerra il generale Cavallero, aveva sollecitato più volte il generale Pricolo (suo stato maggiore) di fornirgli un centinaio di aerosiluranti. Ma Pricolo ribatteva che l'addestramento degli equipaggi (a Gorizia), la preparazione delle macchine e il rifornimento dei siluri adatti era cosa incerta.
Alla fine ci fu un cedimento e 5 S 79 furono mandati allo sbaraglio, attaccarono le navi alla rada del porto di Alessandria ma l'attacco si risolse in un fallimento.
I quattro che rientrarono vollero chiamarsi i 4 gatti, non soltanto i riferimento all'azione ma anche (probabilmente) in polemica con l'impreparazione e la lentezza organizzativa della nuova specialità.
Il primo successo si regista il 17 settembre 1940 quando due aerosiluranti colpisco e danneggiano l'incrociatore Knet che deve essere trainato fino al porto di Alessandria.
In sostanza troppo tardi e troppo pochi per segnare dei punti. Inoltre si sono resi anche conto della lentezza dei savoia marchetti adoperati per lo scopo.
Successivamente (nel 1941) vengono trasferiti degli stuka dalla Norvegia, e vengono utilizzati congiuntamente con gli s79 italiani e si dimostra una mossa azzeccata.
Infatti l'Ammiraglio Cunnigham sottolineerà l'efficacia della combinazione.
In sostanza lui faceva notare che avendo quote operative differenti, metteva in seria difficoltà la caccia inglese. Infatti in una di queste operazioni congiunte viene colpita duramente la portaerei l'illustrius (colpita 6 volte in 10 min.) e così facendo veniva in qualche modo vendicata la notte di Otranto (erano partiti da quella portaerei gli aerosiluranti che aveva messo fuori uso la Littorio, la Duilio e la Cavour).
Sempre l'ammiraglio Cunnigham ha sempre elogiato le iniziative personale della marina, ma deprecato la poca lungimiranza degli alti comandi.

 

Taranto, non Otranto

 

Ops pardon....

 

Ni, se non erro sulle 200000 tonnellate di Naviglio (più che altro da trasporto).
Però sono state compiute operazioni di notevole diciamo ardimento come l'operazione Olterra o l'operazione Stella.