Non è la mia visione, sono previsioni basati sui tassi di crescita ed immigrazione, che hanno i colori del Dortmund
Se non ricordo bene è stato calcolato sulla base attuale che entro 50 anni saranno rimasti circa 15 milioni di italiani (nel senso italiani di sangue) e che l'Europa diventerà un califfato islamico massimo entro 30. Stando alla crescita degli immigrati attuali (mi pare il tasso di fecondità sia fra il 4 e l'8.1) alla media europea ( fra 1 e 1,6) e alla richiesta dell'Europa di ottenere in pochi decenni ALMENO altri 50 milioni di immigrati per fare i lavori che gli europei non vogliono più fare. Stando ai dati, meramente statistici è, entro il 2029 in francia 2 francesi su 5 saranno musulmani e 3 su 5 non francesi etnicamente parlando. Entro il 2039 avremo il nostro califfato francese. In Olanda 1,3 nati su due sono musulmani e circa 1,6 su due sono non olandesi. In una decina d'anni avremo il nostro califfato olandese. In Belgio uguale, anche se la percentuale dei nuovi nati non belgi è solo 1,1 a 2 Complessivamente entro il 2025 avremo un tasso di 1 a 3 per i nuovi nati non europei. L'Ufficio generale di statistica tedesca è ottimista, il califfato di Germania arriverà attorno al 2050.
essss, l'isola sarà un enclave occidentale in un califfato orientale, meno male c'è il mare a dividerci dal continente!
Posso essere d'accordo in linea di principio con quanto scrivi, nei casi specifici (Londra e Milano) però occorre fare delle valutazioni oggettive e basate su dati di fatto. Il fatto che la Difesa chieda per Kobobo l'infermità mentale non mi sembra, in tutta franchezza, così scandaloso. Il giudice dovrà decidere sulla base delle prove raccolte se accettare o meno questa tesi. E' normale dialettica processuale, a cui Kobobo ha diritto come tutti gli altri (l'infermità mentale l'hanno chiesta per altri crimini molto efferati, non ho visto mobilitazioni su FB ecc ecc), indipendentemente dalla gravità del crimine commesso. Ovviamente l'imputato avrà delle aggravanti, come il fatto di essere un violento e di avere alle spalle un decreto di espulsione (cosa che considero assurda, se commetti dei crimini non devi essere espulso ma finire in galera, al limite c'é l'estradizione). Discorso diverso per gli attentatori di Londra, lì c'é una premeditazione che difficilmente si sposa con un raptus omicida. Insomma, comprendo che, data la gravità del crimine, ci sia la voglia di "giustizia facile" e veloce, ma la cosa, spesso, mal si sposa con uno stato di diritto. Poi si può discutere sulla necessità di introdurre pene più severe per certi crimini e di garantire la certezza della pena, sono il primo a dire che il nostro sistema giudiziario ha dei grossi limiti, però non si può trattare un individuo diversamente da un altro sull'onda delle emozioni della folla. Saluti.
In Italia i numeri relativi alla fertilità per le coppie di immigrati sono diversi e molto più bassi. Sul fatto che quello a cui stiamo assistendo sia un processo largamente irreversibile sono sostanzialmente d'accordo. Una decina di anni fa leggevo che l'Africa era in pieno boom demografico e che avrebbe decuplicato la sua popolazione entro il 2050. Non so come sia la situazione oggi, ma il problema è che quelli demografici sono fenomeni non reversibili a breve. Il processo è in atto da decenni. Normalmente le società sviluppate sono caratterizzate da elevati tassi di natalità ed altrettanto elevati tassi di mortalità. Con lo sviluppo, inizialmente scendono velocemente i tassi di mortalità (dipendenti in larga parte da accesso alle cure, infrastrutture ospedaliere e di assistenza, ecc), mentre tendono a rimanere elevati i tassi di natalità, che dipendono invece più da fattori culturali. Con il tempo, anche questi ultimi si stabilizzano, ma ci vuole molto tempo, e nel frattempo la popolazione "esplode". Insomma, è puerile pensare che si riesca a risolvere tutto pattugliando meglio le coste... Siamo di fronte ad un fenomeno di migrazione, occorre fare politiche di integrazione molto serie se vogliamo evitare lo scontro fra civiltà.
L'integrazione andava bene in america per sfruttare i nuovi arrivati e aumentare la popolazione , ma non in europa dove la sua popolazione ce l'ha già e a mio avviso deve difenderla.
No ma infatti non è certo pattugliando le coste che le cose cambiano. Se vogliamo meno kabobo in Italia dobbiamo anzitutto mettere una legge sull'immigrazione seria, tipo quella che c'è in Austrialia e poi far capire che l'Italia non è una puttana dove può venire chiunque a delinquere e solo perchè ha la pelle nera o gialla allora poverino è tutto un complotto dei razzisti bianchi. Vogliamo fare gli antirazzisti? Allora facciamolo bene! Dove sono tutti i cortei antirazzisti per commemorare le vittime bianche di Milano? Tutti quei bei cortei che invece erano stati fatti quando un malato di mente aveva sparato ad un senegalese e poi si è suicidato. Per il tasso di natalità, ora non voglio tornare sempre alla seconda guerra mondiale, ma il fatto che gli europei non facciano più figli a parte il fattore economico è anche un fattore sociale. Come diceva Solzenicy, il capitalismo ti riempie di tanti begli oggetti ma ti svuota l'anima ed è esattamente quello che è stato fatto in Europa, specialmente in Italia. Tutti fighi con l'Iphone, l'aperitivo, il pc da 5000 euro ecc. Ci hanno fatto credere dagli anni 50 a questa parte che farsi una famiglia sia da sfigati, che l'età giusta per avere un figlio sia attorno ai 35 anni, che divertiti nella vita a 20 anni sei giovane che te ne frega di farti una famiglia? Tanto a sessant'anni sei ancora giovane, l'età è solo uno stato mentale ecc. Tutte cazzate
Ma cosa intendete per "difesa della popolazione" e "legge sull'immigrazione seria"? Perché gli slogan fanno presa, ma non servono a cambiare la realtà ed a risolvere i problemi. La realtà è che - già oggi - noi non siamo in grado di gestire i flussi migratori che arrivano dall'Africa. Siamo ad un tiro di sputo dalle coste nordafricane e abbiamo migliaia di km di coste dove, potenzialmente, possono arrivare barconi carichi di disperati. Cosa facciamo? Li reimbarchiamo tutti e li rimandiamo in un paese che non li riaccetta indietro? Perché il rimpatrio, oltre ad avere dei costi, è pure spesso e volentieri difficile. Non arrivano in aereo dove c'é una lista passeggeri ed un elenco con i documenti. Arrivano spesso frotte di disperati, malati, donne incinta, che, umanamente, non puoi impacchettare e rispedire indietro (ma dove?) senza averli sulla coscienza. Li siluriamo? Li prendiamo a fucilate sulla costa? Ti prendi tu la responsabilità di una legge del genere? La libia e la tunisia chiudono bellamente gli occhi di fronte ai flussi migratori che attraversano i loro Stati. Con Gheddafi si è tentata una cooperazione, si è vista come è andata a finire. Noi, in misura minore, siamo lo stesso per l'Europa. Non abbiamo le risorse per gestirli, li mettiamo in centri di accoglienza, in alcuni casi li espelli (abbiamo avuto un ministro dell'interno leghista, non è che tutti i giorni partissero C130 carichi di clandestini), in altri ti giri semplicemente dall'altra parte e aspetti che se ne vadano in Francia o in Germania (Paesi da cui spesso siamo accusati di essere il "colabrodo" dell'Europa" per l'immigrazione, ma che si sono ben guardati dal fornire assistenza). Questo con i flussi migratori attuali. Aumenta x10 i numeri fra 20 o 30 anni ed avrai il quadro della situazione. Sul fatto che i delinquenti vadano perseguiti è ovvio, indipendentemente dalla nazionalità e dal colore della pelle. Il paragone con l'Australia regge poco. In l'Australia è un continente sostanzialmente isolato, i costi per arrivarci sono insostenibili per un migrante africano. Non è vero cmq che in Australia non abbiano problemi di immigrazione, solo che è di provenienza asiatica e non africana, i flussi e i numeri sono diversi. In sintesi, non credo che un irrigidimento delle leggi sull'immigrazione, che pure auspico, cambi di molto la situazione, anche perché mancano le risorse per farlo. A mio avviso le opzioni sono le seguenti: 1) ti chiudi, sperando che vadano altrove. Per me non è perseguibile per l'italia, per semplici questioni geografiche, una politica di questo tipo. 2) ti illudi che votare Bossi o Maroni fermi gli sbarchi a Lampedusa e in Sicilia. Per me è pura illusione. 3) accetti il fatto che il futuro sarà una società multietnica e persegui *anche* politiche di integrazione. Ad esempio introducendo leggi sulla cittadinanza sostenibili e moderne, non come la nostra, del tutto arcaica. Altre opzioni umanamente perseguibili, onestamente, non ne vedo. Se tu ne hai sarei curioso di sentirle. E' esattamente quanto ho scritto. Il tasso di natalità dipende da questioni culturali/sociali, oltre che economiche (che cmq non sono da sottovalutare). Viviamo in una società dove si fanno pochi figli e tardi. E' un dato di fatto. Quali siano le cause che hanno determinato questo status quo non le conosco. Ciao.
Come? Non per l'economia reale dell'africa, che sono d'accordissimo a far sviluppare (es se si sviluppassero già solo TUnisia e la zona costiera i migranti, probabilmente, si fermerebbero lì), ma per la "chiusura" dell'Italia come fai? Ripeto, li prendi a fucilate? Spari a chiunque non abbia il passaporto italiano? NOn è polemica, vorrei capire, come cavolo li difendi migliaia di km di costa senza soldi?
Nessuna società con un tasso di natalità <2 può alla lunga sopravvivere, se non accettando flussi dall'esterno, voluti o subiti ... ; l'estinzione all'interno di una fortezza non è una soluzione, perchè comunque gli spazi liberi verranno occupati ... Il problema principale non è rappresentato dall'immigrazione, ma dal basso tasso di natalità della popolazione europea, che in queste condizioni non potrà assimilare, ma verrà assimilata ... , anche se in un qualcosa di totalmente differente da qualsiasi cosa oggi esistente e che generalmente definiamo (senza averlo ancora sperimentato veramente) 'melting pot' ; se avessimo 2,5/3 figli per coppia, le prospettive sarebbero ben differenti, pur in un contesto di immigrazione e di globalizzazione ... Parlate di motivazioni culturali e socio-economiche : forse è vero, a livello sociologico; ma i nostri nonni e genitori hanno vissuto, mediamente, in condizioni socio-economiche, e storico-politiche, ben peggiori, eppure facevano, allevavano ed educavano parecchi figli; al di fuori della demagogia, in soldoni, il problema ha un nome estremamente banale, anche se politicamente scorretto : 'egoismo' ! Crescere dei figli richiede sacrifici e la vita, nel XXI secolo, è bella ... la causa fondamentale della bassa natalità è ... il 'carpe diem', a cui è molto difficile rinunciare Del resto una volta nelle famiglie e nelle scuole si insegnava il risparmio, oggi il consumo ... A qualcuno che oggi ha 30/40 anni importa veramente come sarà l'Italia / Europa nel 2050+ ?
In realtà se ne fregano tutti, pure chi ha 20 anni, tranne poche eccezioni, è un dato abbastanza di fatto.
Come fermare l'ondata? Difficile dirlo, secondo me un buon punto sarebbere ridurre l'uguaglianza di cui 3 cost. e limitare i loro diritti sociali, case ANF pensioni, perchè sinceramente non mi sembra gusto che lo stato si accolli costi sociali di non cittadini europei. C'è tutto un discorso da fare dietro , ovviamente , la sanità non si può negare a nessuno, ma le pensioni sociali al nonno marocchino che arriva in italia a 65 anni per ricongiungimento e si prende la pensione sociale da 500 euro no! almeno per rispetto di quelli che si sono fatti il mazzo per 40 anni e ne prendo altrettanti di soldi! Le case popolari è meglio non parlarne. Insomma va ostacolata l'immigrazione con mezzi interni e non con le flotte, quelli che arrivano sui barconi sono veramente pochi rispetto al totale. Poi va rilanciata la crescita della popolazione, io sempre faccio questa proposta , rivedere tutta la spesa pensionistica inps, e trasformarla in un assegno solo per i cittadini di 500 euro mese dagli 0 ai 100 anni, 0-18 60-100 sempre , da 18a65 solo se lavori o sei mamma. Vedi che poi i figli nascono anche dagli italici!
La soluzione l'ho già detta prima, l'unica cosa che manca è la volontà da parte dei nostri politici schiavi degli USA. Se fai vedere al mondo che l'Italia non è una puttana che vieni e fai il cazzo che vuoi, allora vedrete che arriveranno solamente quegli immigrati che hanno davvero voglia di lavorare e farsi un deretano cubico. Basta con tutto questo buonismo e aiuto solo perchè si è immigrati, basta sussidi ai profughi anche se a casa loro una guerra non c'è e se uno viene beccato a delinquere certezza della pena al 100%. Viene espulso e rimpatriato, ritorna e delinque ancora, lavori forzati e poi vediamo chi fa i lavori che gli italiani non vogliono più fare. Vedrete che tempo 2 mesi il 90% degli immigrati che ci sono in Italia schizzano via, lo stato guadagna 1 miliardo e 250 milioni di euro di fondi non dati agli immigrati (all'anno) e può investirli magari così per ridere è, per comprare i farmaci morti o per dare una pensione decente ha chi ha l'invalidità o dare sussidi di disoccupazione ai giovani in cerca di lavoro per aiutarli ad emanciparsi. Inoltre si liberano un macello di posti di lavoro che gli italiani non è vero che non vogliono più fare, ma che nessun italiano può più fare perchè i datori di lavoro prendono gli immigrati pagandoli 1/3 Gli immigrati che restano per lavorare, pagare le tasse, rispettare le leggi ed essere regolarmente iscritti sul territorio sono più che benvenuti, tutti gli altri fuori dalle balle, l'Italia non piace? Fuori! Emigrate in uno stato più immigrato-friendly. Per la crescita della popolazione, una volta che migliora un po' la situazione economica bisogna agire anche sul sociale. Basta con questa mentalità capitalista dove il pezzo di carta conta più dell'uomo. Anche ai tempi di mio nonno c'erano le scarpe firmate, le macchine di lusso, i gioielli ecc eppure lui che aveva 10 fratelli mi diceva " non avrei mai voluto un paio di scarpe in pelle al posto di mio fratello"
Questo lo quoto al 100%. Solo per fare un esempio, il lavoro estivo nei campi: 1 italiano su 10 lavoratori, tutti in nero e almeno 4 di quei 10 pure clandestini. E sto parlando dell'Emilia Romagna non della zona più sperduta della Calabria.
Quoto. Io ho avuto la "fortuna" quando lavoravo in azienda agricola di avere un capo che se ne sbatteva i coglioni del fatto che fossi negro o bianco, ti trattava di merda in ogni caso! Ci ho lavorato li tre anni dove ho visto almeno una conquantina di magici migranti multiculturali dire " è un lavoro di pupu io non vengo qui per essere fruttato" e se ne sono andati, mentre i giovani bamboccioni italiani che non hanno voglia di lavorare hanno continuato senza dire un cazzo pagati quando andava bene 3 euro all'ora, e d'estate fa caldo...molto caldo e ci sono vespe grosse come il mio pollice.
Quoto, oggi l'idea sottesa in tutta la società, a cui tutti purtroppo devono adeguarsi, essendone membri, è l'edonismo più sfrenato. Credo sia il frutto di un evoluzione del capitalismo da quello volto al risparmio a quello volto al consumo più sfrenato, per cui quando pensi a divertirti e a realizzare te stesso non fai il tuo volere, ma solo quello della società, che vuole che tu ti circondi di oggetti, vanità e superficialità, in modo tale che il potere viene delegato ad una burocrazia lontanissima e irraggiungibile (il cui risultato più vistoso nella realtà è l'Unione Europea).
Mica tanto, dipende da cosa intendi per "benissimo", suggerisco Bat Yeor "Il declino della cristianità sotto l'islam", Lindau 2009, per avere un'idea delle dinamiche sociali in una società islamizzata. (P.S: i Turchi apparvero nel vicino oriente nella seconda metà dell'XI secolo)
Per risolvere la natalità servono sussidi alle famiglie, è inutile lamentarsi delle famiglie che non procreano se mantenere un figlio e dargli un futuro e una vita costano l'ira di Dio. Quanto agli immigrati, bisogna restringerne il numero e tenere quelli specializzati/lavoranti. Per me un kebabbaro che paga le tasse e rispetta le leggi può benissimo star qua, finché non infrange la legge o danneggia qualcuno frega poco, ma se poi questo si traduce in ospitare chiunque allora no. In Trentino ci sono sperperi a favore di immigrati che non avete idea: milioni spesi per case popolari, indennità e assegni dati senza ritegno. Mio padre è un immigrato, ingegnere laureato a Bologna e qua dal 1975, lui è un lavoratore specializzato, cittadino italiano (con doppia cittadinanza), paga le tasse e rispetta le leggi, lui è una risorsa. Come lui ve ne sono tantissimi e QUESTI sono una risorsa, persone che apportano benefici e che, in generale, tendono ad integrarsi; al contempo ve ne sono molti altri che son qua solo per rubare/delinquere/approfittare del welfare (malandatissimo oramai) nostrano.