Come cambiano i tempi... Quando avevo 16 anni la più grande soddisfazione della mia vita era essere riuscito a "dormire" con la ragazza con le tette più grandi della classe Altro che scacchi
Be ci sono soddisfazioni e soddisfazioni,vieni in classe mia a vedere se è possibile realizzare quello che dici tu,poi mi dirai se è fattibile,la nostra classe vanta il mitico "trio monnezza" che appunto conta le 3 più belle ragazze della classemvk. Be si visto che loro sono bravissimi al maledetto greco,indiscutibilmente studiosi sul latino,una piccola rivincita mela sono presa.... quando imparai a giocare a scacchi ero molto piccolo mi insegno il mio babbo,con la quale 1 volta a settimana faccio una partita,oltretutto giocando di abilità si tiene allenata la mente.
e secondo voi,chi ha inventato questo gioco? io ricordo di aver sentito che ci sono varie versioni sulla sua origine........
Attendo con piacere... Beh...non proprio, io ho vinto una partita, in un torneo, con un candidato maestro perchè non ha visto un matto in tre mosse , se non era stanco dal lavoro non finiva così (partita iniziata alle nove e finita a 00:30 circa) Per imparare è facilissimo, per giocare bene ci vuole costanza, se ti interessa ti posso consigliare un paio di libri :contratto: Uno dei principali sport della mente (insieme agli scacchi e al Go) che richiede molta bravura, ma non mi ha mai affascinato... Il "ballottaggio" è tra Persia e India, più varie leggende
Scusa, mi era sfuggita questa discussione. Parlo sempre volentieri del mio sfigatissimo passato scacchistico. Io sono sempre stato giocatore mediocrissimo, pur con tante velleità. Compravo libri, studiavo a memoria aperture senza capirne l'impianto complessivo, con il risultato che quando la partita usciva dai binari tradizionali non capivo più niente. Ho fatto alcuni tornei, ottenendo una volta un clamoroso pareggio contro un terza categoria giocando con il nero. Camminavo a tre metri dal suolo, salvo poi nelle ultime due partite perdere seccamente per finire a metà classifica. Ora, dopo circa 20 anni da questi trascorsi, ho un po' ripreso a giocare con programmi per computer. Non ricordo più uno straccio di apertura, ma in compenso gioco in maniera più consapevole dei problemi. Risultati pur sempre molto mediocri, ma cerco di migliorarmi. Nel mio passato di cultore degli sport della mente c'è però un fallimento ancora peggiore: quello di giocatore di bridge. Ma questa è un'altra storia ..... ciao
HTML: Io sono sempre stato giocatore mediocrissimo, pur con tante velleità. E chi no... PHP: Non ricordo più uno straccio di apertura, ma in compenso gioco in maniera più consapevole dei problemi. Sicuramente sarai anche migliorato...se ragioni per concetti e non per varianti studiate hai già fatto un bel passo in avanti...:contratto:
A me una volta piaceva molto giocare a scacchi, peccato che mi mancassero gli avversari. Imparai da mio fratello e mio padre, peccato che diventai presto più bravo di mio fratello che perdendo il 95% non volle più giocare mentre con mio padre ci sarebbe più equilibrio ma saranno 10 anni che non facciamo una partita. I miei compagni di scuola erano molto più scarsi di me e dopo un po' si annoiavano a perdere sempre. Mi divertivo soltanto andando in vacanza in un paesino delle dolomiti dove al bar sfidavo sempre un anziano del posto che era bravissimo, ma qualche volta l'ho battuto e quelle erano soddisfazioni, ore di partite con la gente che ci guardava e commentava le mosse. Ogni tanto provo a giocare col pc ma lo trovo troppo freddo, non c'è il gusto di muovere i pezzi, e soprattutto di levarli al tuo avversario, e non riesco a concentrarmi davanti al video come farei se fossi davanti alla scacchiera.
Infatti, a mio avviso, il pc è utile "solo" per studiare le aperture e ampliare le conoscenza dei finali, oltre ad avere un un database da milioni di partite. Quando gioco via internet le partite lunghe (almeno 20 min.) le riporto sulla scacchiera