Io parlo di mele e tu mi rispondi parlando di pere. Io parlo della contestazione fatta dalla Procura riguardo all'art 1100 del Codice della Navigazione e tu invece di confutarmi mi tiri in ballo l'art. 337 cp, a casa mia si chiama o non capire di cosa si sta parlando oppure più semplicemente arrampicarsi sugli specchi, quanto a Carofiglio, ex magistrato ed ex senatore PD, auguro di continuare con successo la sua carriera di romanziere, magari proponendo alla Dottoressa Vella di scriverne qualcuno assieme.
Eh speriamo, anche perché i cari sovranisti hanno lanciato accuse pesanti https://rep.repubblica.it/pwa/generale/2019/07/03/news/gip_agrigento_alessandra_vella-230282996/ Eccolo qua il vero “monstrum”
Visto che non sai argomentare una beata cippa contro quello che scrivo penso che il malox farebbe più comodo a te, non deve essere piacevole per un sincero democratico come te trovarsi privo di argomentazioni davanti ad un rozzo sovranista come il sottoscritto e dover quindi ricorrere a patetici meme o articoli che non c'entrano nulla, ma poi, mi chiedo, perché affannarsi, te l'ha forse prescritto il tuo medico?
Ok, grazie @Mappo. Ora il quadro è più chiaro, anche se la difesa della Comandante potrebbe aggrapparsi al fatto che la Sea Watch 3 non è una nave contrabbandiera (tabacchi o altro). E in effetti non lo è. Altra cosa, se la motovedetta GdF in quel momento batteva la bandiera della Marina Miliare che comunque avrebbe dovuto fare. Questa comunque è una prima sentenza: esiste anche l'Appello e la Cassazione. Se lo Stato volesse andare fino in fondo, potrebbe farlo per decenni, bloccando tutto di fatto... (Scusa gli eventuali errori di battitura ma sono in piedi da 10 minuti con un bidone di caffè in mano).
Che non ci sia stato uno speronamento o "tentativo di", penso che chiunque dotato di un'intelligenza almeno normale se ne sia accorto. Per speronare una nave, la devi prendere di fiancata con la tua prua. Fare, in sostanza, da ariete per spostare di forza (e/o affondare) la nave "prescelta". La Sea Watch 3 e la motovedetta si sono toccate con la fiancanta, rimbalzando sui parabordi (e grazie al cielo, aggiungo...). Ma fermare una nave non è come fermare un auto in pochi metri, esiste quella cosa che si chiama "abbrivio", il quale non permette uno stop immediato. Questo succede sia alle navi che agli aerei. I finanzieri sono marinai, almeno quelli che stanno su una motovedetta, ed è impossibile che non sappiano queta regola (molto) basilare della navigazione. Capisco che loro hanno avuto i loro ordini e quindi hanno dovuto tentare l'impossibile per fermanre la nave, dato che in caso di processo a loro, potrebbero accusarli di non aver tentato proprio il tutto per tutto per provare a impedire l'attracco. Conosco l'ambiente militare e immagino (mia supposizione, eh?) che abbiano anche provato a pararsi il culo con questa manovra al limite del suicidio, come da immagine nell'articolo da te postato. Comunque anch'io non capisco cosa c'entri quello che hai postato tu in risposta a ciò che ha postato @Mappo. Va bene avere una opinione diversa, ci mancherebbe, ma almeno rispondigli in merito a ciò che ha scritto. E no: il "rosicone!" non vale. Prova a argomentare seriamente: ti prenderanno sul serio. Questo è un piccolo consiglio da uno stupido (io)..
Ma una risposta nel merito te mai, eh? Almeno non si accusassero gli altri di buttarla sempre in caciara
Come noto, non mi piace molto intervenire in questo topic. Per vari motivi. Se lo faccio, è per chiarire alcune cose condividendo le mie esperienze e, a dio piacendo, conoscenze. Chiunque abbia un minimo di esperienza nautica sa perfettamente che la dinamica del famoso "speronamento" è assolutamente demenziale. Mi spiego meglio: la GdF, che palesemente aveva ordini dall'alto di provocare ciò dato che dubito si tratti di gente che ha visto il mare per la prima volta il giorno prima, si è messa in una posizione tale da rendere virtualmente impossibile mancarli. La manovra della Rackete è sbagliata? Mi sento di dire che, in linea del tutto astratta, lo è perché avrebbe potuto agire in modo leggermente diverso e pararsi il culo contro l'eventualità della GdF suicida. Ma, in compenso, la GdF avrebbe a quel punto fatto un'altra manovra annullando il tutto. Quindi, in sostanza, era praticamente impossibile evitarla. E' come andare a 10km/h in una zona urbana con l'automobile: se uno ti si vuole lanciare sotto ed è determinato a farlo, ci riesce. Ora, ciò detto, la strumentalizzazione dell'incidente è stata squallida e pagliaccesca. E ho anche trovato molto, molto indecorose le dichiarazioni dei finanzieri rispetto al "potevamo morire". Gesù santo, manco fossero stati in pedalò travolti da un transatlantico in mezzo all'Oceano. Senza contare che, a quel punto, sarebbero diventati i miei idoli perché portare un pedalò in mezzo all'Oceano non è roba da tutti. Questi "speronamenti" sono all'ordine del giorno nella nautica di ogni tipo, classe e dimensione. Io sono un accanito velista e un poco di esperienza ce l'ho e dico tranquillamente che è così e sfido chiunque ne sappia qualcosa a dire il contrario. Tanto più che, per paradossale che possa sembrare, una barca a vela (tralasciando che in porto si manovra col motore) ha molta più manovrabilità della cara Sea Watch 3 e ciononostante avrebbe probabilmente cozzato uguale con la GdF. In termini nautici (non propagandistici, nautici) quel che è successo è il corrispettivo navale di una grattata in un parcheggio. Né più né meno. Il CID è un po' più complicato, ma il fatto è il medesimo. Individualmente sono ben poco propenso a prendere posizione in modo ideologico, se si può parlare di ideologie in questo contesto. Se la Rackete avesse speronato davvero la GdF e non fosse stata una banale conseguenza dell'abbrivio e delle manovre della GdF stessa, ecco, a quel punto avrei detto che era da mandare in galera. Non ne faccio una questione di parte, è questione puramente tecnica. A livello umano e personale, poi, sono totalmente con la Rackete e con coloro che salvano vite in mare. Siamo una nazione e una civiltà in decadenza, spaventati dal futuro e dal presente. Siamo sgomenti e attoniti davanti ad un regresso (sociale, politico ed economico) delle nostre società. Questo ci porta alla chiusura, a voler tener fuori il mondo brutto e cattivo e a cercare capri espiatori. Colpa dei negri, degli ebrei, dei terroni, degli altri. Mai nostra. E allora meglio chiudere le porte, tenere il mondo brutto e cattivo fuori. Anzi, meglio dargli addosso a questi che c'hanno rovinati. Sinceramente, è una rappresentazione un po' bislacca della vicenda. Che l'immigrazione porti problemi è evidente a chiunque, ma non si riesce evidentemente a capire che il problema non è l'immigrazione in quanto tale, quanto la gestione dissennata di essa da parte dei Governi. Non sono certo tenero coi cittadini, ma per l'Italia mi sento di dire che non siamo un paese razzista e non lo potremo mai diventare. Credo che i cittadini italiani abbiano sopperito per molti anni all'assenza di politiche statali di integrazione vagamente sensate e che adesso, banalmente, unito ai macrofattori di cui sopra, ci sia esasperazione. Tutto qui. Ma non possiamo lasciare il campo all'esasperazione e alle sue conseguenze. L'abbiamo visto proprio noi con, per citare un esempio recente, Tangentopoli. Chiusa la stagione di Tangentopoli, l'esasperazione ha demolito il concetto di "politica come mestiere" e di professionalità, creando il caro Silvio prima e i cari 5Stelle poi. Giusto per citare i massimi esponenti di questa logica dell'esasperazione. Poi oh la mia opinione è sia più informata che più polarizzata dato che ci lavoro dentro.
Per come la vedo io, alla fine, aveva ragione Hari Seldon Se vuoi vedere il futuro macroscopico, inizia a guardare il passato microscopico. Applicando i concetti di geografia antropica, limati dal soggettivismo territoriale, alle ultime vicende, è palese che se un nero mi ruba la bici, prima o poi diventerà presidente del consiglio di una nazione che si chiamerà Neritaly Ora non resta che aspettare il crollo della galassia centrale
@ITAK_Linus Peccato non poterti mettere sia l'Agree che il Like. Sappi però che virtualmente l'ho fatto. Sulla spiegazione tecnica sono completamente d'accordo. Il fatto è che tutta la vicenda si sia svolta e risolta, come al solito, con l'isteria di massa sia da una fazione che l'altra e quindi si sia persa per sempre la razionalità. Tutti volevano o la testa della Comandante (Al rogo la nuova Giovanna d'Arco, la disobbedienza civile non si fa!), o l'assoluzione piena e incondizionata. E ci si è divisi, come al solito, con il tifo di tipo calcistico. Questo sui social. Qui abbiamo la fortuna di essere un'isola quasi felice: se argomenti, a parte qualche sfottò che ci sta, nessuno si sogna di attaccarti davvero e puoi intavolare un buon discorso anche se magari non porta a nulla, rimanendo tutti sulle proprie posizioni. Quello che voglio dire è di lasciare il becero fuori di qui, su Facebook per esempio è la norma, ma FB ormai è perso, sotto questo punto di vista. A me non importa chi fa il tifo per chi qui dentro, politicamente parlando, ma se ne venisse fuori un bel dibattito, andrebbe benissimo. Se si scade in argomenti futili, allora meglio andare sugli originali (Facebook in primis) e non provare qui una brutta imitazione. Lasciamo le stronzate fuori di qui.
signori, si replica, il fattone quotidiano lo dice! https://www.ilfattoquotidiano.it/20...scambio-di-migranti-roma-la-valletta/5302839/
Ma cazzo... @ITAK_Linus ,in due righe hai dipinto esattamente la situazione quando qui si sprecano pagine e pagine di cose piu'(quasi tutti) o meno ( @maie himself ) sensate. L'immigrazione serve all'Italia,questo mi pare lampante,ma non certo quella attuale con barconi di disperati ( brava gente e non) che arrivano in maniera ILLEGALE e pericolosa ( per se stessi in primis). Qualcuno mi sa dire quanti di questi arrivi si integreranno nella nostra civile ( ) nazione e quanti andranno ad aumentare le, gia' non risibili, fila dei disperati?