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In matematica facciamo schifo ok, ma nelle materie umanistiche... anche.

Discussione in 'Off Topic' iniziata da Mac Brian, 9 Ottobre 2013.

  1. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Non mi risulta che il Giappone sia una paese dove il consumismo ed il capitalismo siano limitati (anzi, sono ben più esasperati rispetto a noi). Neppure l'Australia...
    Noi abbiamo una lunga tradizione clientelismo che non va tanto d'accordo con la meritocrazia. E risale ai tempi degli Antici Romani, non alla rivoluzione industriale.
    Ciao.

    EDIT: Enok mi ha preceduto.
     
  2. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Io ho riportato la mia esperienza di studente in un liceo nella provincia di Torino: sicuramente, anche rimanendo nell'ambito della scuola pubblica ci sono importanti differenze nella qualità della formazione fra istituto ed istituto (ed ho potuto verificarlo personalmente), per cui le generalizzazioni sono sempre difficili.
    La mia impressione, tuttavia, è che un diplomato di 50 anni fa (ante '68) avesse una preparazione migliore rispetto ad uno odierno all'uscita di un istituto superiore.
    La scuola di oggi, per me, fa meno selezione, da cosa dipenda non lo so, forse il livello di partenza è troppo basso, anche se non mi sembra che i carichi di studi nelle scuole primarie siano così scarsi...
     
  3. rob.bragg

    rob.bragg

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    Avevo già riportato questo problema nell'altra discussione, molto simile.

    Sapete che in una classe-tipo di una scuola media-tipo (a Milano, non conosco altre situazioni) su 20-25 studenti, a parte i veri handicap, ci sono minimo 3-4 ragazzi dichiarati BES (bisogni educativi specifici) e altri 3-4 dichiarati dislessici / disgrafici ...

    Si, perchè chi continua, ad esempio, a fare errori di grammatica (quasi sicuramente studia e legge molto poco) ed una volta veniva semplicemente mazzolato, oggi nella gran parte dei casi viene dichiarato dislessico / disgrafico e non può più essere corretto (e quindi continuerà per tutta la vita a non saper leggere / scrivere in modo corretto) :( Il numero di casi di questo tipo sta diventando talmente alto da pensare ad un grave evento epidemiologico ...

    Con classi di questo tipo, è ovvio che i programmi non possono essere portati a termine e che la preparazione media si abbassa ...
    Le interrogazioni orali (il ns incubo, decenni fa) sono praticamente scomparse perchè ... non lasciano tracce e quindi i voti sono impugnabili da genitori permalosi ... solo verifiche scritte programmate ...

    I docenti dovrebbero, in teoria, preparare verifiche differenziate per ciascun studente, in base alla situazione e alle conoscenze / competenze del singolo caso (!), il che è ovviamente impossibile, e quindi si limitano a tararle verso il basso; risultato : sufficienza per tutti e voti sopravvalutati.

    Alla fine non è nemmeno un problema di carichi scolastici, ma più semplicemente di metodo formativo, che tende all'appiattimento verso il basso, per un'applicazione del tutto errata dei principi relativi alle pari opportunità e per eccesso di garantismo nei confronti di tutto e di tutti ...
     
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    Ultima modifica: 10 Ottobre 2013
  4. MrBrightside

    MrBrightside

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    Ma infatti sono d'accordissimo con te, ed è per questo che, come saprai meglio di me, esisitono le statistiche. Le quali affermano che la media fa schifo. Mi domando anche a cosa porterà tutto questo.

    Per essere dichiarati BES non bisogna esserlo? Cioè, bisognerà pur che un qualche medico, si spera non con laurea conseguita alle isole Vanuatu, ti visiti, e magari più di una volta. O no?
     
  5. bacca

    bacca

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    Mai visto BES in vita mia, ma esistono davvero?
    Non penso che esistano tutt'oggi nella mia zona...

    Il problema è anche un'altro, parlo per esperienza personale, se sei uno studente con QI da mensa i professori nemmeno se ne accorgono e poi quando fai i test rimangono sbigottiti, ma come lui ? è impossibile! Eppure...
    Oppure capita che lo stesso individuo sia completamente disgiunto a livello di conoscenze rispetto alla classe, appiattito semmai verso il basso per stare al passo con il resto della classe, ma che voglia può avere uno di studiare così?
     
  6. rob.bragg

    rob.bragg

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    Tanto per non far nomi ... qualsiasi ragazzino immigrato, che, PER ETA', viene immesso in una I, II o III media, pur essendo magari analfabeta e/o comunque senza cognizioni base di italiano e/o di altre materie curricolari, viene automaticamente dichiarato BES ...
     
  7. MrBrightside

    MrBrightside

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    E quindi immagino che verrà promosso senza sapere una parola d'italiano? Ma come fa ad essere materialmente possibile una cosa del genere? Chi l'ha decisa? E quando andavo ancora a scuola io (il festival dei luoghi comuni ha inizio...), queste cose non succedevano (ancora): nella mia classe c'erano un russo, un ecuadoregno ed un bosniaco: uno dei tre secondo me in effetti aveva anche qualche problema, ma vabbé, si sono tranquillamente studiati l'italiano e dopo un paio d'anni lo sapevano bene. E non è che fossero dei geni, erano tipi come me. Perché adesso è diverso? Boh...
     
  8. Mac Brian

    Mac Brian

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    Per testimonianza diretta posso dire che in terza media vengono fatti passare immigrati (in questo caso un cinese, ma non fa differenze) che non solo non riescono a imparare l'italiano, ma che non hanno nessuna intenzione di farlo (il tizio in questione in particolare pare volesse tornare in Cina, perciò per il tempo in cui sarebbe restato in italia, a causa del lavoro dei suoi genitori, il suo grado di integrazione con gli altri italiani sarebbe stato meno di zero. Ottimo direi.) Comunque attenti a non andare off topic, anche se le statistiche includono tutti gli studenti, anche i non italiani, il problema rilevato dall'ocse è prettamente italianeggiante. Un dato che mi stupisce è quello che un diplomato giapponese è in grado di articolare e comprendere un pensiero scritto più complesso di un laureando italiano, cose da pazzi, anche se a vedere gli ingegnieri che lavorano nel distretto biomedicale della mia zona (zona terremoto 2012, rinomata per essere la più avanzata d'italia e d'europa, tanto per intenderci) non faccio fatica a crederci, non ho molti dubbi che se le redini le tengono questi "laureati" fra 20 anni il polo biomedicale europeo sarà in Repubblica Ceca o in Polonia.
     
  9. Caronte

    Caronte

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    Io sono a contatto con studenti universitari cinesi, pakistani e malesi. Una delle lamentele che ho sentito più frequente dai loro professori non è la mancanza di preparazione,ma quella di ragionamento: spesso, soprattutto nel lavoro pratico, sono i professori ad avere le idee e trovare la soluzione e non lo studente.
    In Europa (Italia, Spagna, UK e Bulgaria sono le realtà che ho conosciuto) gli studenti tendono a essere più autonomi e propositivi, almeno in campo scientifico.
     
  10. Invernomuto

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    Assolutamente d'accordo. Nel mio caso il problema non erano tanto i BES, quanto la continuità didattica. Non posso lamentarmi degli insegnanti che ho avuto nel biennio, severi ma preparati. Nel triennio, la mia insegnante di ruolo di matematica e fisica l'ho vista due mesi in tre anni, causa maternità. I supplenti sono cambiati ogni anno e la loro qualità è stata in alcuni casi abbastanza imbarazzante: una non era in grado di risolvere gli esercizi presenti sul libro di testo, ci siamo lamentati per tutto l'anno scolastico senza ottenere nulla. Chi è ha potuto si è arrangiato da solo, ma la preparazione ne ha ovviamente risentito.
    L'impossibilità (?) da parte della scuola di operare una valutazione/selezione dei suoi insegnanti, almeno per quelli che spiegano materie fondamentali per l'indirizzo di studi scelto (parliamo di MATEMATICA E FISICA in uno scientifico!) secondo me è sintomo demenza acuta da parte del legislatore... Ma all'epoca, il Preside era una figura molto di facciata, con scarsa possibilità di intervento sul corpo docente: se eri sfortunato e ti trovavi un docente incapace, eri costretto a tenertelo, nella migliore delle ipotesi, tutto l'anno.

    Ad un'accelerazione del nostro declino, già in atto da parecchio tempo.
    Ciao.
     
  11. GyJeX

    GyJeX

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    l'idea di costruirmi un bunker mi solletica... ma missà che lo faccio semovente, così in caso di pericolo posso spostarlo... Almeno la mia preparazione scientificoumanistica servirà a qualcosa :D
    Toglietemi una curiosità, ma in caso di necessità chi chiamate ? lo studiatissimo teorico in camice bianco che parla latino fluente o l'inzozzoso operaio con la 3° media che sba ?

    E pensandoci... Quanti di voi sa come scuoiare un coniglio, o un cinghiale, o un agnello, o mungere una pecora e fare il formaggio ?
     
  12. Armilio

    Armilio

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    In Giappone non è che il clientelismo e gli amici degli amici non siano nella loro cultura eh. Anzi. Sono molto italiani in questo. E' che nel frattempo hanno anche una società più "crudele".

    Comunque, se volete cercare un colpevole tra le scuole, per mia esperienza le nostre scuole medie sono orribili. Introducono le cose, male perché c'è poco tempo, per poi dover reiniziare tutto da capo alle superiori. Sarà anche l'età orribile.
     
    Ultima modifica: 11 Ottobre 2013
  13. TFT

    TFT

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    In università da me se sei immigrato basta dire "faccio tanta fatica con la lingua" e hai un voto tra 27 e 30 facendo scena muta, pazienza se vivi in Italia da 30 anni e parli e scrivi come un madrelingua.
    Vi riporto il caso di un ragazzo che conosco di Trento, padre tedesco e madre italiana, perfettamente bilingue. Di cognome fa Oberhoffen o qualcosa del genere. Durante un esame orale ha fatto scena muta, la prof gli ho preso lo statino e ha visto il cognome e gli ha chiesto di dove fosse, lui allora ha capito l'andazzo e gli ha detto di essere uno studente austriaco in erasmus.
    Bam 28
     
  14. Darksky

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    Tutto sua madre :D
     
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  15. MrBrightside

    MrBrightside

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    Cadi male ;), però so mungere una mucca e non una pecora (all'alpeggio qui sui monti liguri le pecore non ci sono, al massimo purtroppo le capre). Di scuoiare i conigli e tirare il collo alle galline mi mancò sempre il coraggio, così come di ammazzare il maiale. D'inverno purtroppo, andando appunto a scuola, non ho mai potuto compiere le attività relative, ma non appena la nostra società strapiomberà dal dirupo di Seneca spero di potermi comunque fare quattro grasse risate.
    In caso di futura probabile carenza di cibo, paraltro, il cinghiale non è una fonte molto affidabile, perché come per tutti o quasi gli animali di grossa taglia l'ambiente ha una ridotta capacità di carico, e quindi spariranno in un lampo. Meglio i conigli o, al limite, i mufloni, che essendo un'invenzione umana si possono tranquillamente far estinguere senza problemi, con buona pace degli ambientalisti ignoranti.
    Tornando in topic, mai vista una cosa del genere agli esami. Ai corsi che ho frequentato io, l'esame lo dai in italiano o al limite in inglese o in spagnolo (se il prof sa le lingue), in alternativa... Non lo dai. Tra l'altro mi sembra anche difficile decidere che voto dare ad un tizio dopo aver stabilito che in effetti avrebbe dovuto essere bocciato. Voglio dire, perché 28 e non 18?
     
  16. Invernomuto

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    Io in caso di catastrofe spero di non essere fra i sopravvissuti. In ogni caso mi estinguerei in poche ore. Ho la manualità di un bradipo e l'istinto di sopravvivenza di una falena vicino una lampadina...

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  17. Amadeus

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    Non è che le cose siano cambiate di molto anche se adesso il preside (pardon, il dirigente scolastico) è una figura "meno" di facciata... se così si può dire.
    Il fatto è che in Italia non c'è selezione degli insegnanti, c'è il reclutamento degli insegnanti, che è cosa un po' diversa. Tra l'altro non credo che permettendo ai dirigenti una certa discrezionalità nello scegliere gli insegnanti che lavorano nelle loro scuole le cose miglioreranno automaticamente, se è vero che il clientelismo è così diffuso.

    Il panorama scolastico italiano mi sembra molto variegato, così come il resto della società. Non solo c'è una enorme differenza da scuola a scuola, ma, anche all'interno del medesimo istituto, nel passare da una sezione all'altra (o da una classe all'altra) a volte sembra di cambiare mondo.

    Ad ogni modo, più passa il tempo e più mi convinco che le basi del successo scolastico si gettano fuori dalla scuola e che i fattori, all'interno della scuola, che contribuiscono di più al successo, sono tra quelli meno considerati.
    Di fatto, quest'ultimo punto non mi meraviglia: è da un pezzo che la società civile non scommette più sulla scuola e questo l'ho visto sia lavorando nell'industria sia lavorando nella scuola.
     
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  18. Caronte

    Caronte

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    Dove sono andato io all'università (Parma), l'unica concessione che ho visto fare dai professori agli studenti stranieri (erasmus o meno) era di rispondere in inglese. E non era comunque una cosa comune a tutti i professori.

    Io ho imparato a uccidere e pulire topi e maiali (solo ripulire e selezionare i tessuti) all'università. Anche a saldare a stagno.
     
  19. TFT

    TFT

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    Evidentemente prima non c'era tutto il buonismo che c'è adesso (premettendo che tu abbia fatto luniversità prima di ora)
     
  20. GyJeX

    GyJeX

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    dai... la ruota, prima o poi, gira per tutti...

     
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