vero, anche perchè io li sto cercando Alla Dyada erano 1 milione ma se si va a vedere le foto sono oceaniche rispetto a quelle odierne. Durante il referendum c'erano minimo 2/3 milioni in piazza.
"Si è conclusa la manifestazione franchista di Barcellona. Non si può aggiungere il classico "senza incidenti". Tutt'altro. A differenza di quanto avviene, da sette anni a questa parte, in occasione delle Diade e delle altre mobilitazioni moltitudinarie indipendentiste catalane, che non hanno mai registrato alcun problema di ordine pubblico, è bastato che si riunisse qualche centinaio di migliaia di spagnoli, per stilare un vero e proprio bollettino: insulti di massa e minacce a Pablo Iglesias alla stazione del treno, da parte di franchisti in procinto di arrivare da Madrid; insulti e minacce ad un fotografo; inseguimento e ferimento di un altro fotografo, sassate contro un palazzo adornato di estelade; assedio, calci e inseguimento di una camionetta dei Mossos; insulti e minacce ai Mossos presenti lungo la manifestazione, in più punti della stessa; assedio minaccioso al palazzo della Generalitat; incitamenti ripetuti ad incarcerare il Presidente Puigdemont e il Maggiore Trapero. Tutto registrato con video. I franchisti, ormai è chiaro, non hanno capito come funziona internet. D'altronde, loro vivono nel 1937, non nel 2017. Non poteva che andare così, pensandoci bene: oggi abbiamo assistito ad una manifestazione che è venuta ad osannare la Policia Nacional spagnola -con tanto di fiori, abbracci e cori- esattamente una settimana dopo le cariche violente, dalla stessa polizia messe in atto, contro pacifiche code di cittadini, semplicemente desiderosi di votare nel referendum. Quella di oggi era una manifestazione franchista, nel perfetto solco della tradizione "conquistadora" spagnola. Una manifestazione di gente col prurito alle mani, piena di ultrà dell'estrema destra e di picchiatori con la testa rasata e vuota. Ripeto: parlano le immagini dei vari video che già circolano in rete. Non c'è trucco non c'è inganno. Non è un caso che, sempre oggi, il ministro degli interni Zoido abbia rilasciato una dichiarazione farneticante: "Non dimenticheremo mai le tristi scene che abbiamo visto e non ci fermeremo fino a che non cessino e tutti coloro che hanno mancato di rispetto verso le forze di sicurezza dello Stato paghino giudizialmente". In parole povere, uno dei principali mandanti della repressione di domenica scorsa dice che il problema è l'onore offeso e ferito degli agenti di polizia spagnoli. Siamo alla logica della mafia. Nè più, nè meno. Qualche numero: i partecipanti vengono indicati fra i 350.000 e il milione; la stessa forchetta data per la Diada dello scorso 11 settembre (ma si guardi la foto nel mio primo commento a questo post). Peccato che, allora, in piazza ci fossero tutti cittadini catalani, mentre oggi una parte molto consistente dei manifestanti provenisse dalla Spagna, per ammissione stessa degli organizzatori e dei partiti aderenti alla marcia, che non si sono risparmiati in fatto di appelli alla partecipazione. Una manifestazione, dunque, che è davvero poca cosa, in termini quantitativi e qualitativi, rispetto alla partecipazione democratica, sofferta e coraggiosa, del 1º di ottobre. Di fronte ad un'opinione pubblica mondiale che chiede dialogo, la risposta spagnola è l'incitamento alla repressione. La risposta catalana non potrà che essere la dichiarazione. D'indipendenza. Perchè ormai è chiaro -lo è da anni, per chi avesse voluto guardare-: la Spagna è il marito che bastona la moglie. E con mariti così esiste soltanto il divorzio. "Tutti sappiamo che, se non si dichiara l'indipendenza, gli spagnoli non faranno prigionieri. Sarà molto peggio: non si lasceranno sfuggire l'opportunità che gli abbiamo dato per liquidarci completamente. Se qualcuno considera che dichiarare l'indipendenza presenti dei rischi, che cominci a pensare alle conseguenze sicure che avrebbe non farlo. Da martedì non potrà accadere. Ci siamo" (Pere Cardus, editorialista di VilaWeb, 8 ottobre 2017)
che prosa vittimista,come se invece di avere le piú ampie autonomie di autogoverno, i catalani venissero impiccati ogni giorno.. Comunque grazie per i contributi che riporti, sono illuminanti sul profilo dell'indipendentista medio.
Hai notato quanto riferimento c'è al franchismo? E' l'esatto opposto del veneto indipendentista medio, che firmerebbe volentieri per Salò domani mattina, piuttosto che l'italia attuale.
Ma il Franchismo sa tanto di facile scappatoia, la loro versione di "quando c'era LVI"... Ribadisco. Per l'indipendenza si combatte non si vota...
Uno dei principali vantaggi delle piccole nazioni come danimarca olanda ecc.. è il non avere il loro forum , i film o libri o videogiochi tradotti nella loro lingua ecc... Così tutti imparano l'inglese.
Infatti a San marino, Andorra, Monaco, Lussemburgo, doppiano tutto. Invece città del Vaticano non doppia niente in latino... Incivili. Però anche in Italia si usano i sottotitoli, eh, vedi i film ambientati a Napoli o quelli in Limba E non ho ancora visto un film italiano sottotitolato in veneto, ah già, ma il veneto non è una lingua L'indipendentismo veneto è indietro per due cose rispetto a quello sardo: una lingua e il mare intorno
