Già da questa dichiarazione si capisce il livello dell'intervento: "Ma è possibile che la costituzione spagnola, documento costituente del regno di Spagna, dica che non possiamo andarcene dalla Spagna?" Hanno stato gli indipendentisti
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" Di tutte le argomentazioni dei fascio-comunisti-liberali-radicali ne ho selezionate tre per sviscerare la loro falsità basata su una cattiva conoscenza storica, su un odio piu o meno manifesto verso i catalani e soprattutto su una incapacità senile di analizzare la realtà senza paraocchi di ideologie vecchie ormai di generazioni: 1- " Il nazionalismo catalano è una invenzione ottocentesca" 2- "La Catalogna indipendente sarebbe uno stato invaso da islamici, multiculturalista ed arcobaleno. Gli indipendentisti catalani sono comunisti+ appendice Soros" 3- " Gli indipendentisti sono la minoranza" 1- Il nazionalismo catalano è una ideologia liberale nata a inizio novecento in quanto la borghesia catalana era stufa di pagare tributi al governo spagnolo ma ben presto si arricchi di tematiche sociali, politiche e storiche. La sua nascita culturale è attribuibile alla condanna a morte del pedagogista catalano Cesc Ferrer Guardia, il creatore delle "scuole libertarie", che teorizzava la fine dell istruzione scolastica a favore di modi di apprendimento diversi. Fu arrestato e giustiziato dal governo spagnolo per offesa alla religione ed ai costumi. Questo si traformò nell' evento spartiacque in cui la cultura catalana, fortemente intrisa di liberta individuale e avversa all oscurantismo quasi teocratico castigliano, si riconobbe come diversa ed antagonista da quella madrilena, fatta di frustini, bibbie e toreri. Il nazionalismo catalano fino alla dichiarazione della Repubblica da parte dei liberali e dei radicali fu una forza legata solamente alla esigua classe borghese ma realizzò il suo salto di qualità di li a poco quando il presidente Companys dichiarò lo stato catalano e decaduta la proprieta latifondiaria, il vero simbolo dell'arroganza del governo spagnolo nelle contadi catalane, e cosi liberò i lavoratori della terra dai padroni feudali. Questa cosa è ancora vivissima fatto sta che le zone rurali catalane hanno visto oltre il 70% di votanti per il Si e l'odio verso Madrid è passato di generazione in generazione anche perchè il governo spagnolo arrestò Companys, colpevole di aver dato la terra ai loro legittimi proprietari, i contadini. L'approdo al nazionalismo del popolo delle città invece avvenne nel 1936 quando le fabbriche vennero occupate e abolita la proprieta privata dei mezzi di produzione da parte dei lavoratori, iscritti in massa nel sindacato anarchico CNT che ebbe numerosi scontri anche col governo catalano ed i Mossos, difatti gli operai non simpatizzavano inizialmente per la causa nazionalista. Tutto cambiò l'anno dopo quando i comunisti, sia spagnoli sia italiani, entrarono a Barcellona per sedare la rivoluzione sociale e la Catalogna tornò sotto il governo repubblicano spagnolo: questo fatto causò la presa di coscienza nei settori popolari che ogni miglioramento sociale passava e sarebbe passato dalla lontananza piu possibile ampia tra Barcelona e Madrid. Il nazionalismo catalano in sintesi fu una invenzione, come tutte le invenzioni fu piena di significato innovativo e progressista, che portò a piena coscienza i catalani di tutte le classi dell essere passati dalla condizione di popolazione ad essere un popolo, da regione a nazione: insomma la consapevolezza di essere qualcosa di molto importante. 2- I famosi multiculturalisti catalani non sono legati all'indipendentismo: Ada Colau ad esempio è contro l'indipendenza e tutto il movimento "welcome to refugees" raccoglie sigle anti-indipendentiste di estrema sinistra. I partiti indipendentisti forti politicamente sono due ed entrambi di vocazione liberale che non concordano con la visione di societa arcobaleno della Colau. Molto probabilmente se il prossimo governo catalano non sarà indipendentista emergerà una coalizione socialista dei partiti spagnoli insieme a Podemos che hanno una visione multiculturalista, quindi l'indipendenza è un modo anche per salvaguardare la Catalogna da una eccessiva immigrazione. Soros vuole infine la Ue unita e forte quindi avversa qualsiasi progetto che puo rappresentare una minaccia al suo disegno, tra cui ovviamente la divisione della Spagna. 3- Alle ultime elezioni catalane il blocco indipendentista prese il 48% , chi è contro prese il 40% e Podemos il 12%. In quest ultimo ci sono idee diverse, che spaziano dalla Colau che è avversa all indipendenza ad altri esponenti favorevoli. Al referendum del 1 ottobre hanno votato 2 milioni di Si piu 800 mila schede sequestrate: è molto difficile che il No in un referendum ufficiale arrivi a piu di 2 milioni di voti. Con questi dati l indipendenza ha circa il 50% dei consensi, calcolando anche che in una campagna elettorale puo succedere di tutto quindi il risultato è difficilmente prevedibile. "
#DiarioCatalano - ultim'ora Il Presidente della Catalogna, Carles Puigdemont, ha già risposto per iscritto alla richiesta giunta dal governo spagnolo, in merito all'avvenuta -o meno- dichiarazione d'indipendenza. Come per certi aspetti avevo anticipato, Puigdemont non ha accettato i termini netti della domanda di Rajoy, e ha invece rilanciato l'invito al dialogo, in forma più circoscritta di quanto fatto in precedenza. Il Presidente ha infatti dato due mesi al governo spagnolo per trattare con la Catalogna, con il supporto di quelle personalità spagnole e internazionali che si sono dichiarate disposte a fare da mediatrici. Al contempo, Puigdemont ha avanzato due ulteriori richieste: 1) che vengano fermate, ritirate e/o annullate le operazioni giudiziali e di polizia in corso, nei confronti di soggetti ed entità accusati di sedizione; 2) che venga organizzata una riunione il prima possibile fra i due governi, allo scopo di iniziare la trattativa. Molto significativo il fatto che Puigdemont abbia scelto di allegare alla sua risposta una serie corposa di documenti, taluni di carattere legale (compresa la legge referendaria e i risultati ufficiali delle votazioni), altri di tipo eminentemente politico (dichiarazioni di personalità internazionali, risoluzioni di assemblee elettive, come quelle del Québec e della Slovenia, resoconti di ONG e agenzie sovranazionali sulle violenze del 1° Ottobre). In sostanza, il Presidente della Catalogna ha scelto di respingere l'approccio basato sulla repressione e sulla forza tracciato da Rajoy, per privilegiare ancora una volta e in modo ancora più netto la strada della mediazione. Due sono gli scopi possibili di questa strategia, uno dichiarato e uno implicito: il primo è quello di giungere ad un referendum concordato (non a caso citato nella stessa missiva), il secondo è costringere la Spagna -se proprio vuole sbattere la testa contro il muro- ad imbarcarsi in un "Vietnam catalano", giuridico e popolare. In quest'ottica, ritengo giusta la scelta di Puigdemont. E' bene allungare quanto più possibile i termini della resa dei conti, per preparare la popolazione e le istituzioni a resistere. Senza dare la benché minima possibilità all'opinione pubblica internazionale di pensare che la colpa sia della Catalogna. Perchè non lo è. Se le cose volgeranno al brutto, la colpa sarà solo e soltanto della Spagna. AGGIORNAMENTO: nemmeno a farlo apposta, proprio mentre pubblicavo questa pagina è uscita la dichiarazione di Jordi Sanchez, presidente dell'Assembela Nacional Catalana, che ha detto testualmente, a proposito della carta di Puigdemont "Se lo Stato spagnolo decide di chiudere le vie del dialogo, la responsabilità storica sarà sua"
Sembra quando nella coppia uno vuole mollare l'altro ma non vuole essere quello che fa il primo passo perche' "Vedi ? io e solo io ho fatto di tutto per tenere in piedi questa relazione e tu cosa hai fatto ?".
#DiarioCatalano - ultimissima ora Il Governo spagnolo ha appena dichiarato che non ritiene valida la risposta di Puigdemont. Sono irresponsabili, e questo lo si era capito. Nel frattempo, a Barcellona, la giunta dei portavoce dei gruppi parlamentari si accinge a discutere della convocazione di una seduta plenaria in cui potrebbe aver luogo la formale dichiarazione d'indipendenza. Secondo Marta Rovira, di Junts pel Sí, questa procedura si rende opportuna per chiarire lo status della Catalogna, dopo il voto del 1° di Ottobre, in quanto il referendum è stato cristallino nel risultato ma non nello svolgimento, a causa della repressione spagnola. Quindi, la votazione del parlamento catalano rafforzerebbe il voto popolare in termini di certezza del diritto. Cosa succede adesso? Siamo in pendenza di un secondo termine che il governo Rajoy aveva dato a Puigdemont: quello delle 10.00 di giovedì 19 ottobre, scadenza entro la quale il Presidente catalano avrebbe dovuto dire se revocava la dichiarazione d'indipendenza, qualora avesse ammesso di avervi dato effettivamente seguito nella prima risposta scritta, quella data oggi. Solo che, come vi ho già raccontato, Puigdemont non ha parlato della sua dichiarazione di martedì scorso al Parlamento, e proprio per questo la Spagna ha già detto di non riconsocere come valida la risposta giunta stamattina dalla presidenza catalana. A questo punto, la Spagna potrebbe limitarsi comunque a rinviare ogni decisione a giovedì. Quel che appare probabile, è che la Spagna procederà sulla strada dell'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione spagnola -cosa che peraltro non consentirebbe in nessun caso la rimozione del governo catalano, come ha ricordato sempre stamattina la stessa Rovira-. La situazione è dunque molto fluida e in ogni momento potrebbe prendere pieghe diverse. Se vogliamo dare anche solo un piccolo aiuto, esprimiamo sostegno al Presidente Puigdemont sulla sua pagina Facebook (qui in particolare trovate il post con cui ha rilanciato la risposta di stamattina; molti "commentatori" spagnolisti lo stanno offendendo, sarebbe bello dimostrare che da parte di cittadini europei giunge solidarietà:
A me sta iniziando a piacere come Rajoy sta gestendo la cosa e si sta lavorando Puigdemont e i suoi scagnozzi. Sembrava un "fesso" ma invece li sta mettendo all'angolo.
Si stanno mettendo all'angolo da soli, arrivato fino a 30 fai 31, se invece non volevi fare l'eroe potevi hai sbagliato strada
Bacca spero che sia stato il traduttore, perché d'accordo che sei veneto, ma tutto ha un limite, anche l'ignorantitudine...
c'è un fraintendimento, non sono parole mie, ma sono di un contatto su facebook, che ogni giorno aggiorna la situazione ovviamente pro catalogna se cerchi l # su facebook dovresti beccarlo