Sopratutto a livello monetario e commerciale...questi sono settori che più di tutti devono essere gestiti a livello di governo più vicino alla popolazione(principio di sussidiarietà).La CE fù creata in origine per gestire dterminati settori(carbone e acciaio) che erano fonte di attrito far gli stati.Oggi l'integrazione ha raggiunto livelli massimi e il relegare la propria sovranità a istituzioni comuni non elette neanche dal popolo comporta un danno enorme i cui effetti si vedono man mano che il tempo passa.
L'Interesse Nazionale esiste, o meglio dovrebbe esistere. E' l'interesse di chi è governato in quanto chi governa è funzioanrio ed amministratore designato dal popolo per il popolo ed i suoi interessi. Il popolo è uno dei tre elementi su cui sifonda lo stato, ergo non esiste alcun interesse che non sia quello del popolo, o meglio, non dovrebbe esistere. Ti direi che il bene supremo comune a tutta la Nazione esiste, o meglio dovrebeb esistere. La stessa crisi del modello di stato uniformemente nazionale ha totalmente rivoluzionato qualsiasi discorso basato o parzialmente fondato su questo concetto. Io direi che al di la della questione dello stato 'nazionale' e dell'interesse conseguente vi sia una sorta di passaggio di testimone allo stato 'smeplice'. L'interesse popolare rimane e 'muta', ma non è più circoscritto dai canoni della Nazione, ossia comunità nazionale, comunità spirituale, comunità materiale.
Qui non mi trovo per niente d'accordo...primo,perchè se questa(da 50 anni ad oggi) non è l'era degli stati nazione,quando lo è stata?secondo,perchè le motivazioni sono sempre state economiche/politiche...perchè,il creare un impero non vuol dire rendersi più forte proprio su questi aspetti?o le rivoluzioni non sono nate quasi sempre per migliorare il proprio stato sociale,e quindi economico? a queste meccaniche scampano veramente poche cose,forse nel medioevo,dev'era più sentita la religione,in alcune crociate,sopratutto nelle ultime,ma anche li....
No aspetta,il stare nell'UE ci dà enormi benefici...sai come saremo messi ora senza l'euro?e poi anche lo stesso libero mercato ci aiuta...a livello politico posso anche concordare sull'inutilità odierna,ma sul livello economico no...imho ovviamente...
Le congiunture e crisi economiche mondiali come quelle cui sta andando il mondo incontro vengono gestite meglio solo se puoi prendere decisioni tu stesso sù cosa fare(tu stesso nel senso del tuo governo),come ad esempio dazi doganali,aumento del debito pubblico,riduzione dei tassi d'interesse,emissione di moneta..tutte cose che gli stati europei non possono più fare.Gli stati europei non sono gli usa che fondano la loro economia sul completo libero mercato e sul non intervento del governo nell'economia.
Gli stati-nazione veri e propri sono quelli che vanno dalla fine della guerra dei 30 anni(1648) alla fine della seconda guerra mondiale storicamente parlando.L'interesse di una volta nella conquista del territorio era indubbiamente economico,ma era anche di prestigio,serviva in certi momenti a catalizzare fuori determinate turbolenze sociali all'interno dello stato stesso.La conquesta della Libia ne è un esempio(inutile economicamente,prestigiosa agli occhi del mondo).
Interessante, ma ti chiederei di spiegare cosa intendi per "stato semplice" e come "l'interesse popolare non è più circoscritto dai canoni della Nazione".
Ah,storicamente parlando...allora va bene,ma in realtà è alquanto ottimistico,secondo me,pensare che abbiamo attraversato il periodo degli stati nazione per degli organi sovranazionali... Sul prestigio: bhè,certo,ma io parlavo di interessi politici ed economici... e la Libia è stato una ricerca di approvazione interna di mussolini....oltre che,forse,un pizzico di ambizione personale...
Ma che decisioni avremmo potuto prendere noi di diverso da quelle prese dalla banca centrale europea? dimnuire i tassi?suicidio...
L'interesse nazionale esiste ed è inteso come interesse della Nazione nel suo complesso e non come interesse del popolo. Se l'intersse della nazione è la sua stessa esistenza come entità il popolo è secondario e diventa uno strumento. Giusto per farti un esempio prendiamo la guerra in Iraq: noi sacrifichiamo il popolo (in questo caso i soldati) per l'interesse politico (alleanza con USA e prestigio) ed economico (protezione nelle nostre risorse). Oppure facciamo pressione e concessioni su un paese straniero per l'estradizione di un nostro cittadino (potere economico e politico in cambio di tutela del cittadino), mentre magari ne lasciamo marcire uno in una galera straniera per sancire una nostra posizione (in questo caso il cittadino diventra strumento per ottenere riconoscimento politico). Ignoriamo le richieste di nostri cittadini per fare pressione sulla cina in cambio di tuttela del nostro status economico e salvaguardia del nostro interesse politico (una nostra azione isolkata sarebbe inutile e ci chiuderebbe il dialogo con quella nazione). La domanda non è tanto se esiste un interesse nazionale,ma quale sia in concreto nella situazione attuale.
Da Caronte: "L'interesse nazionale esiste ed è inteso come interesse della Nazione nel suo complesso e non come interesse del popolo." Mi sa che il Leviatano di Hobbes non è poi così fuori moda.
La Nazione non è tale se non si fonda ANCHE sul popolo; diversamente è solamente un organismo istituzionale che esercita potere sovrano in aperta violazione di uno dei tre canoni di definizione dello stato moderno (oltre che nazionale). L'interesse nazionale è interesse popolare proprio perchè il popolo è comunità nazionale; senza l'uno non esiste l'altro. Stato 'semplice' è una mia volgare espressione di stato NON nazionale, o nazionalmente uniforme. Con la seconda frase intendo dire che la crisi ed il parziale crollo dello stato nazionale ha messo in crisi il concetto di interesse nazionale originando un più largamente circoscritto 'interesse popolare'. Quest'ultimo non risponde ai canoni della Nazione e non è più interesse 'nazionale' in quanto la Nazione tradizionalmente intesa non esiste più. Ne consegue che se manca la Nazione non si può parlare di interesse 'nazionale' e di conseguenza vi è meno rigidità nella definizione di un interesse 'nazionale', che diventa 'popolare'.
ho mangiato come un porcello, leggo questi post e non riesco a capire. Sarà il livello di colesterolo. "Interesse nazionale" mah! per me non esiste, le strutture economiche e finanziarie sono sovranazionali, le strutture produttive funzionano su reti proprie scavalcando o ignorando il concetto di nazione. Quando sento parlare di interesse nazionale lo associo a: 1) ENI-AGIP 2) Alitalia 3) FIAT quindi, boh vado riposarmi un momento, non riesco a connettere
Ovvio che le strutture economiche e finanziarie siano sovranazionali, lo stato nazione puramente concepito non esiste più dal 1945. Basti vedere la stessa evoluzione del concetto di moneta, l'usucrazia ed il signoraggio. Mi fermo qui per non aprire interminabili OT. OT Sti gheitz: 9 antipasti 2 primi 5 secondi contorni vari 3 dolci bibite a volontà caffè. E sono ancora qui! :army4:FINEOT
Beh, a dire il vero queste sono cose che negli USA vanno avanti dal 1903, da quando è nata la federal reserve, ad uso e consumo di circa 300 azionisti che oggi sono diventati un numero sconosciuto...
la data posta da solctis (1945) non credo sia corretta, per me va anticipata al periodo della 1GM; imho nè! fftopic: azz ho mangiato parecchio, ma mison fatto un discreto culo a servire tutti i parenti. Baci a tutti.
Il popolo è formato dall'insieme dei cittadini, non dai singoli. per uno stato è perfettamente legittimo sacrificare la vita di alcuni cittadini in nome del proprio interesse o delle proprie leggi (pena di morte).
Infatti l'insieme dei cittadini è una comunità 'organica'; senza il singolo non esiste la moltitudine. Hai perfettamente ragione a dire che è legittimo per uno stato sacrificare il singolo per l'interesse collettivo; è per questo che sempre più gente ha disgusto per forme organizzate di vita istituzionale.
Io continuo a sostenere che "l'interesse collettivo" è la carota appesa al bastone di qualcuno. O almeno mi viene il dubbio che sia così.