Interessantissimo topic su cui però non ho testa adesso di soffermarmi troppo stasera. Vorrei solamente far notare, se nessun altro ha provveduto (ed in tal caso mi scuso anticipatamente), un dato fondamentale riguardo la frammentarietà italiana. Lo Stato della Chiesa. Loro chiamarono i Franchi; loro inventarono la donazione di Roma; loro combatterono guerre con i Visconti, con Firenze e con Venezia. Loro crearono quella sorta di conditio sine qua non in base alla quale in Italia era impossibile per qualunque altra potenza regionale in 'promozione' (leggasi abbastanza forte da riunire un considerevole territorio sotto un'unica sovranità), tentare di espandersi troppo e quindi provocare una frattura nell'ordine, esternalmente assicurato e funzionale ai progetti pontifici, che contribuì non poco a creare quell'humus culturale che ci vide framemntati e in mano alla potenza straniera di turno fino al tardo '800 e anche oltre... Senza la presenza del potere temporale della Chiesa Cattolica sicuramente le cose sarebbero adnate in maniera anche sostanzialmente differente.
Concordo in parte. Lo stato della chiesa ha sicuramente contribuito,ma gli stati italiani già da soli si alleavano per contrastare una potenza regionale che stesse diventando dominante.
Hai ragione Armie, ma se vogliamo cercare 'un'origine del male', come sai essere mia sana abitudine, penso buona parte del merito sia da imputare a Santa Romana Chiesa. L'esnapnsionismo verso la Romagna, la guerra eterna con la Toscana, i dueli a distanza co Visconti e con Venezia; il complicato rapporto con la Francia; l'ancor piì complicato rapporto con la chiesa d'Oriente e volendo, lo stesso scisma fra cattolici e ortodossi. Inoltre sottolineerei il ruolo non indifferente giocato dallo SP durante la lotta per le investiture; pensandoci un attimo Federico I° era, come molti altri suoi predecessori, Rex Italiae e solamente il territorio di San Pietro tagliava in due la continuità territoriale del SRI. Pensiamo un attimo a cosa sarebbe potuto essere un Impero da Aquisgrana a Palermo, sottomesso ad un unico potere, come quello di federico, legittimo erede ed imperatore ed ad un'unica fede, quella cristiana-cattolica. Bisogna farci un MOD o un racconto ucronico!
Bhè essere Re d'Italia nel medioevo era come essere re di Francia per i re inglesi: una formalità usata anche per pretendere territori se si vuole, come ben saprai. Il centro-nord e il nord d'Italia facevano quello che volevano. Ha certamente contribuito: la guerra tra guelfi e ghibellini,il fatto stesso che il suo territorio spaccava in 2 l'Italia,il suo potere diplomatico che gli permise di chiamare a sè grosse potenze quando fu attaccato da Venezia, il suo cercare di mantenere lo status quo in Italia che tanto la mia prof ha osannato D)...
Però in Germania non c'era uno Stato della Chiesa, e tuttavia ha avuto lo stesso destino dell'Italia. Anche se l' c'era l'Imperatore a incasinare tutto.
Lì il discorso è complicato per tre fattori: -Frammentazione religiosa e guerre fra cattolici e protestanti -Frammentazione politica promossa dagli avversari di Federico e dei suoi successori -Determinante ruolo svolto dalla Casa d'Austria per il blocco di qualsiasi tentativo di unità germanica, essendo l'Impero d'Austria universalista per definizione.
Anche se lo stato si fosse comportato da semplice stato come gli altri,il risultato sarebbe stato lo stesso. Allora si potrebbe dire: se non ci fosse stato il ducato di Milano,se non ci fosse stato il granducato di Toscana...:contratto:
"Se non fosse caduto il Regno Ostrogoto".....anzi visto che ci siamo "se non fosse caduto l'Impero Romano"
Per unificare la nazione serve (in genere andava così) una "nazione guida" che accentra il potere sugli gli altri territori, lo farà il Piemonte, la Prussia, la Francia inizierà l'unificazione dalla regione dell'Ile de France, la spagna dalla Castiglia, ecc. Chi poteva farlo in Italia prima dell'era napoleonica?
su questo argomento L. Sprague de Camp ci ha scritto un romanzo tutto sommato interessante, "L'Abisso Del Passato" un what if decisamente interessante in pratica un americano si trova a Roma nei primi anni '30 e, per qualche congiunzione astrale, si ritrova nel pieno periodo gotico dove, conoscendo la storia, si adopererà per cambiarla (ovviamente per proprio lucro). Comunque ritengo difficile che i Goti potessero resistere all'assalto di un impero bizantino nel pieno della forza e dell'impegno (se non erro la riconquista di Roma fu il cavallo di battaglia della campagna politica di Giustiniano ) L'invasione longobarda è invece una possibilità più concreta, visto che erano praticamente padroni di 2/3 dell'italia continentale e il resto era spartito tra staterelli locali e piazzeforti bizantine... il problema è che tra questi staterelli c'era anche quello papale... e questo segnò i Longobardi, visto che si videro scendere in Italia quella sottospecie di Attila che faceva di nome Carlo Magno su esplicito appello del Papa... questo stroncò per quasi mille anni ogni velleità unitaria italiana ( e aggiungo che la figura di Carlo Magno andrebbe un attimo rivista, visto che viene considerato quasi un santo dalla storiografia... )
è esattamente quello che intendevo... insieme ai mezzucci utilizzati spietatamente e in maniera del tutto arbitraria per avere vantaggi sul piano del potere... Carlo Magno non fu più santo della maggior parte dei condottieri barbari che misero al sacco l'Impero Romano qualche secolo prima, ma visto che era un minimo più istruito e intelligente fu molto più deleterio
Nessuno credo,il Papa poteva avere il prestigio magari,ma non la forza. E poi se per questo gli staterelli del nord cercavano legittimazione nell'impero...:contratto: