Condivido il senso di orrore per la delittuosa cessione del Nizzardo ma vorrei far notare, per quanto riguarda il referendum manipolato, che è anche grazie ad uno di questi che si ratificò l'unità dell'italia del nord con quella del sud. Lo strumento è infido a priori ma il nostro giudizio su quanto è accaduto non può basarsi su questo. EDIT: Correggo a causa dell'eccesiva sgrammaticatezza del testo precedente. :-D
A parte il fatto che come al solito mi stò infilado in un vicolo cieco ma... Il discorso secondo me non ha alcun senso dato che non possiamo giustificare la cessione di una città simbolo del Regno di Sardegna e della cultura italiana nel nord con l'annessione del resto d'Italia; certo massima felicità per l'inizio dell'Unità nazionale ma, mi domando, che senso ha il sacrificio di quei pochi se nesusno li ricorda? Se faccio questo ragionamento l'unica cosa che mi travolge è un disprezzo ancora maggiore per i piemontesi che abitavano in una reggia e che si sono svenduti una città cui avevano promesso eterna protezione. Tutto quello che capisco è che questa genia non ci pensò due volte a vendere poco per ottenere molto, anche se quel poco era un'intra contea e la loro stessa terra d'origine. Della serie: se l'arethè si vede da quello che compi in vita allora il giudizio su una certa famiglia cala di molti punti...
I savoia consideravano i sardo piemontesi come sudditi, era quindi logico cedere qualche migliaia di nizzardi [SIZE=-1]www.cucinaconme.it/insalata_nizzarda.htm [/SIZE]e savoiardi [SIZE=-1]www.cucinainternazionale.it/dolci102.htm [/SIZE]per avere in cambio qualche milione di lombardi http://it.wikipedia.org/wiki/Cassoeula; la cosa ovviamente fa vomitare. (non la cassoela, lo scambio territoriale). @ Solctis:
calma eh... mettiamo i puntini sulle i... quelli della reggia non erano piemontesi ma savoia-savoiardi... massimo rispetto per gli irredentisti nizzardi, rinnegati dalla loro patria, dal loro governo e dal loro re... cmq siete off-topic... nizza meriterebbe almeno un thread tutto suo...
Infatti ho messo il se ed ho specificato il tipo di piemunteis cui mi riferivo (erano sempre residenti a Torino, mica a Chambery...)! Quanto alla questione nizzarda no comment perchè andrei ancora di più in OT dato che questo è il topic sul Kosovo. x Ange: sei solo geloso perchè Nizza ha un'insalata mentre Brescia manco quella... Tiè
Grazie corro a prendere una dettagliata cartina dei balcani!!! bah meglio quando c'era l'Impero romano almeno c'erano poche nazioni da ricordarsi
Effettivamente un pò di tempo si rispariamava e le Provincae erano relativamente facili da imparare! Per la cartina se ti interessa posso consigliarti(vi) questo fornitissimo sito: http://www.worldstatesmen.org/Yugoslavia.html Sempre aggiornato e con un mondo di notizie; unica pecca è la lingua albionica!
Dalla pagina news di www.libero.it Notizia delle 18.30 di oggi: Kosovo indipendente/ L'Ue: decidano i songoli Stati. Ok di Francia, Germania e Gran Bretagna. No di Spagna, Russia e Cina. D'Alema: riconoscimento dopo il passaggio alle Camere Rinfoderate le bandiere albanesi sventolate domenica a Pristina per festeggiare e fatta la conta dei danni provocati dagli incidenti scatenati a Belgrado, dopo la proclamazione unilaterale di indipendenza, la questione del Kosovo si sposta ora sul grande scacchiere della diplomazia internazionale. Come previsto date le divisioni tra i 27, sull'indipendenza del Kosovo l'Unione europea lascia ai singoli Stati membri la decisione sull'eventuale riconoscimento. Questa la posizione assunta al termine della riunione dei ministri degli Esteri Ue svoltasi a Bruxelles, l'unica posizione comune possibile. E quasi in contemporanea è arrivato il riconoscimento di Francia, Germania, Gran Bretagna. L'Italia ha fatto sapere che "l'Italia la riconoscerà", ha affermato D'Alema, con una formula che lo indica come "paese indipendente sotto la sovranità della comunità internazionale". OK DELL'ITALIA DOPO IL PASSAGGIO ALLE CAMERE. L'Italia riconoscerà il Kosovo "dopo il passaggio previsto mercoledì alle Camere". Ad annunciarlo è il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, il quale precisa tuttavia che questa scelta non vuol dire che il governo attuale non sia in grado di prendere questa decisione. "Lo puo' fare dal punto di vista legale, e si tratta di una decisione che corrisponde alla volontà della maggioranza del parlamento". "Noi siamo tenuti a sbrigare gli affari correnti - conclude il ministro - oggi c'è una vicenda che non aspetta le elezioni e noi ci assumiamo le nostre responsabilità. Abbiamo l'autorizzazione del Consiglio dei ministri - ha infine aggiunto - con la riserva del ministro Paolo Ferrero". VATICANO CAUTO. La Santa Sede prende tempo e non si pronuncia sulla possibilità di un suo riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo. Radio Vaticana e Osservatore Romano, infatti, pubblicano entrambi questo la riflessione fatta domenica dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi che assicurando l'attenzione della Santa Sede e le preghiere del Papa raccomandava ''moderazione'' a Pristina e Belgrado rilevando che è necessario attendere gli sviluppi prima di dare una eventuale risposta a questioni che non sono ancora state poste. NO DELLA SPAGNA. Il Kosovo costituisce un caso 'sui generis' che non crea alcun precedente giuridico. E' questo il passaggio fondamentale della bozza di conclusioni sul Kosovo proposta dalla Spagna. "Il Consiglio sottolinea la sua convinzione", si legge nella bozza di documento, "che considerato il conflitto, la pulizia etnica e la catastrofe umanitaria" il Kosovo "costituisce un caso sui generis che non crea nessun precedente". Il Consiglio, conclude il testo, "ribadisce l'impegno dell'Ue nel principio dell'integrità territoriale degli Stati". La Spagna non riconoscerà il Kosovo indipendente. Lo ha confermato e ribadito il ministro degli Esteri, Miguel Angel Moratinos. "La nostra posizione è chiara, non riconosceremo la dichiarazione unilaterale. Essa non ha basi internazionali", ha detto Moratinos ai cronisti. OK DI BUSH. L'amministrazione americana riconosce di fatto il Kosovo indipendente. Il presidente George W. Bush, in un'intervista alla Nbc, ha affermato che "i kosovari ora sono indipendenti" aggiungendo che seguirà gli sviluppi degli avvenimenti nella regione ma che l'indipendenza del Kosovo è qualcosa che ha sempre difeso. Bush ha precisato che il riconoscimento ufficiale da parte di Washington sarà guidato dal piano del mediatore dell'Onu, Martti Ahtisaari, un piano che "è il nostro programma di riferimento futuro". Parole, quelle di Bush, che arrivano mentre a Bruxelles è in corso una riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea, e mentre la diplomazia internazionale si confronta sui nodi aperti dalla dichiarazione unilaterale di indipendenza di Pristina. LA CONDANNA DEL PARLAMENTO RUSSO. "Una violazione di uno dei principi fondamentali del diritto internazionale, cioè quello dell'integrità territoriale degli Stati". Così Boris Grislov, il presidente della Duma - la Camera bassa del Parlamento russo - commenta la proclamazione d'indipendenza. Con la quale, insiste, "tutta la comunità internazionale si trova davanti a un precedente pericoloso. Solo la miopia politica impedisce di vedere che il separatismo del Kosovo diventerà una miccia che incendierà molti conflitti latenti sia in Europa - conclude Grislov - che in altre regioni del mondo". LE PRIME MOSSE DI BELGRADO. Il ministero dell'Interno serbo ha ufficialmente accusato il premier kosovaro Hashim Thaci, il presidente Fatmir Sejdiu e il presidente del Parlamento Jacup Krasnici di aver organizzato domenica a Pristina "la proclamazione di un falso stato su territorio serbo" commettendo così un atto illegale, contro la Costituzione serba e la sicurezza del Paese. Stasera il Parlamento di Belgrado, convocato d'urgenza, dichiarerà nulla la proclamazione d'indipendenza. Ancora una volta assistiamo all'attuazione del piano criminale perfettamente orchestrato dallo Zio Sam che non fa altro che frammentare ancora di più la già inesistente Europa e legarla con una salda catena ai propri piedi al fine di impedire la creazione di una vera e propria Europa autonoma e cosciente delle proprie peculiarità storiche, sociali, etiche ed etniche. Fuori gli americani dall'Europa! Serbia trincea d'Europa!
La mia paura è proprio questa, come Solictis credo che gli USA, godino a vedere l'europa così frammentata e divisa, le divisioni etniche e le crescienti tensioni in europa sono un toccasana per lo zio sam, un europa unita, è si un patner commerciale importante ma anche una spina nel fianco per tutte le sue mosse internazionali, creare tensione e DISunione serve ad avere campo libero..
MA il Kosovo è veramente la culla della storia serba? Perché mi pare la questione fosse abbastanza dibattuta. E poi, voi sareste disposti a vivere sotto un etnia che alla vostra gente ha fatto questo genere di cose? Onestamente non dev'essere facile. http://isole.ecn.org/balkan/0005serbiaufficiali.html RImane indiscussa la vergognosa politica di frammentazione U$A
Storicamente la Serbia ha avuto la propria indipendenza, combattutto le proprie guerre, perso la propria unità e vissuto le proprie storie nazionali proprio nel Kosovo. La situazione etnica attuale è frutto di una micro-diaspora albanese che da decenni stà insinuando minoranza skipetare in tutti i balcani e nell'intero globo. Nel Kosovo infine ci furono due distinte battaglie di resistenza contro i Turchi; la prima a guida serba, la seconda a guida magiara. Diciamo che sarebbe come per l'Italia perdere il l'Alto Lazio o il Piemonte......
Straquoto. L' Europa occidentale deve vergognarsi. In Kosovo sono le radici della Serbia e il Kosovo non è sempre stato a maggioranza albanese. A questo punto mi aspetto che la Corsica, i paesi Baschi (sia francesi che spagnoli) la Catalogna (idem come i baschi) la Galizia, la Scozia, il Galles ecc ecc si dichiarino indipendenti, e che questo nuovo status sia riconosciuto dalla Russia e dai suoi alleati. Mi auguro anche che la Serbia si metta sotto la tutela militare russa con relativa presenza di truppe e basi militari russe all' interno del territorio serbo e che si riappropri legittimamente e con qualsiasi mezzo dei territori a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina.
Questa è una verità assoluta. Ieri è stato commesso un crimine immane contro una nazione patriottica ed uno Stato membro dell' ONU; stato che non ha potuto impedire questa tragedia perchè sotto ricatto delle truppe NATO. Tutto ciò è avvenuto in totale contrasto con una risoluzione dell' ONU sulla riappropriazione serba del Kosovo sul piano pratico e non soltanto teorico come è stato fino a ieri.
Tra l' altro in questi ultimi 9 anni la popolazione serba del Kosovo è stata costratte a fuggire da quasi tutta la regione per i crimini che gli albanesi commetteveno sulla popolazione civile serba che oggi si è praticamente confinata nella zona di Mitrovica. So di storie peggiori della pulizia etnica attribuita a Milosevic, dove le vittime sono i serbi e i carnefici gli albanesi.
Il kosovo è un covo di malavitosi,sarebbe meglio per noi che rimanessero in mano ai Serbi, altrimenti diventeranno incontrollabili i traffici illeciti con il nostro paese...d'altro canto è difficile dare torto alla voglia di indipendenza ad una popolazione che è stata perseguitata in quel modo. Prima dello sterminio degli ebrei durante la guerra, la creazione di Israele era ancora un'idea campata in aria..3 anni dopo dalla fine della guerra era nato lo stato e avevano già sconfitto gli arabi.Allora nessuno disse niente,come naturalmente era giusto fare) a parte gli arabi e l'URSS chiaramente.
Già la bosnia-erzegovina... A sto punto proporre un bello scambio alla Serbia? Kosovo indipendente in cambio dell'annessione delle aree di etnia serba della Bosnia. Sarebbe già un compromesso ma chissà perché agli USA non interesserebbe più di tanto
Ai Serbi direi: Chi è causa del suo mal pianga se stesso. Con lo stendardo della "Grande Serbia" hanno perseguito, seviziato e spronato violenze, pulizia etnica (generosamente ripagata dalla parte che l'ha subita) per un decennio...fino a quando la Nato (leggi Usa) non gli ha scassato i 4 trabiccoli e le 5 fabbrichette che aveva. Poi la storia ha fatto il suo corso ed ora ci ritroviamo con la "serbietta" che è ridotta malino...perde pezzi come un puzzle mal riuscito e fa la vittima. Come tutti i popoli che fanno del nazionalismo spinto all'eccesso il proprio credo, sta pagando lo scotto. Ora se mi vieni a dire che Milosevic era un santo innocente...non sto nemmeno a discuterne. Sarebbe un inutile perdita di tempo... Il primo sangue non l'hanno certo versato i Croati o gli sloveni, o i Bosniaci (ma Sarajevo l'abbiamo già dimenticata??) o gli Albanesi o i Kosovari. Non ci sono "buoni" in quella regione, di nessuna etnia si parli..ma definire i Serbi vittime dei perfidi e feroci albanesi...bè...direi che sono vittime unicamente della loro mentalità del c...!
Slovenia e Croazia furono riconosciute a tempo di record da Germania e Vaticano, furono proprio dei bei furboni. Oggi la parte dei furbi la fanno gli americani, inglesi e francesi (che ovviamente daranno domani l'indipendenza alla corsica ed alla Bretagna). Gli spagnoli per adesso aspettano, almeno sono un pochino coerenti. L'occasione per l'UE di fare una figura almeno passabile è stata buttata nel WC. Non amo i nazionalismi, come ho scritto più volte arrivando forse a seccarvi i maroni, quindi né quello serbo né quello albanese. PEr me le frontiere vanno rimosse, non aggiunte o spostate.
