"Si è laureata almeno tre anni fuori corso con un voto di appena 100 su 110. Aveva scelto una tesi con un titolo accattivante ‘Referendum di iniziativa regionale’. L’argomento era bello, ma lei lo ha trattato in maniera davvero sciatta. Per quella tesi non ho voluto dare neanche un punto in più della media voti. Non soltanto per come era stata scritta, a tirar via, ma sopratutto per come la XXXXXXX venne ad esporla in sede di discussione". Antonio D’Andrea, docente di diritto costituzionale all’Università di Brescia (relatore della tesi di laurea di YYYYYYYYYYY XXXXXXX). fonte: Micromega Indovinate chi è YYYYYYYYYYY XXXXXXX? Bravi avete indovinato. Ritornando in topic, in rete si trova molto a riguardo, ma voglio segnale questa discussione (da cui ho tratto "l'indovinello"): http://www.hwupgrade.org/forum/viewtopic.php?f=46&t=23116
La Gelmini porta avanti con coerenza la linea del governo Berlusconi su tutto il sistema educativo: smantellamento dell'insegnamento pubblico e sua privatizzazione o paraprivatizzazione. Al potere dei baroni verrà sostituito quello dell'alta finanza e di Confindustria; il sistema si avvicinerà al modello americano delle scuole/università semiprivate per i poveri e di quelle private tout court per i ricchi. Le Facoltà umanistiche che vogliono crescere e svilupparsi dovranno scegliere fra trasformarsi think-tanks al servizio di chi le assolda o specializzarsi per uno studentato d'élite. In Germania, dal '45 succursale americana in Europa, questo processo è già evidentissimo. Così il governo può tagliare le spese, i poteri forti hanno un nuovo ambito non più protetto su cui speculare, chi protesta viene licenziato, ed i ministri interessati si mettono in tasca i ringraziamenti milionari dei futuri "investitori nel campo dell'offerta educativa".
Quando potranno liberamente licenziare qualche dipendente pubblico, forse avremo anche dei dirigenti più responsabili e in grado di far funzionare qualcosa. Oggi come oggi, è impossibile tentare di far funzionare un sistema dove se uno decide di incrociare le braccia (dal bidello all'infermiere), non rischia quasi nulla a causa di un sistema ipergarantista. Succede nelle aziende private di medio grandi dimensioni, figuriamoci nel settore pubblico. Protestare è sacrosanto e i diritti vanno tutelati, ma bisogna garantire al sistema una giustificazione per i quattrini che uno riceve a fine mese. Saluti.
Nell'ottica del buon senso sistemico alla possibilità di licenziare i fannulloni dovrebbe corrispondere l'obbligo per tutti di pagare le tasse. Oggi i piccoli imprenditori pagano una frazione di quanto è dovuto e il grande capitale non paga nulla. L'insistenza sul fannullonismo della pubblica amministrazione è un prodotto dei media di regime, interessati allo smantellamento del settore pubblico. Se poi vogliamo guardare le cose un po' più a fondo è evidente che, se si parte dall'idea dello stipendio e della proprietà come frutto del lavoro e del merito, e si ammette poi l'esistenza della famiglia e della loro trasmissione ereditaria, nessuno è tenuto a dare alcuna giustificazione per i quattrini che riceve o non riceve. La proprietà è un furto.
No no: io mi riferisco anche alle mie. Ti garantisco che non sono poche, e che non ce n'è una che mi sia guadagnato lavorando.
Perché non dovreste? Quello attinente al rispetto della proprietà privata è un pregiudizio altrettanto goffo e arbitrario quanto qualsiasi altro.
Eccellente scrivi città, indirizzo e sotto quale mattonella hai messo la chiave di scorta e ti libereremo dalla proprietà privata
Non ci siamo capiti... io penso al mio interesse quanto e più degli altri, soltanto non introietto i pregiudizi aggregativi che stabilizzano i comportamenti e rendono possibile la convivenza. Cerco di conservare quel che ho, cerco di arraffare quel che posso, non condivido diritti o doveri salvo quelli che ho liberamente deciso di accettare. Questo si chiama nichilismo
guarda, fai come ha fatto un amico: ha notato che il codice fiscale ha migliorato il fisco, il codice postale ha migliorato le poste e quindi si sta studiando il codice penale...