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La marina sovietica? Troppo sopravvalutata.

Discussione in 'Warfare Moderno' iniziata da AntonioLopezDeSanta Ana, 12 Dicembre 2006.

  1. GyJeX

    GyJeX

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    Ma pensa te... Per fortuna le medaglie al valore in casi come questi non possono levare!!

    Il Crimea rossa dopo i lavori del 1928 arrivava alle 8000 tonnellate, con 15 cannoni da 130mm e 6 da 100mm, è da considerare a tutti gli effetti un "grosso" incrociatore leggero :D
     
  2. Maglor

    Maglor

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    di diverso avviso è il Trattato Navale di Londra del 1930 che suddivide gli incrociatori tra pesanti e leggeri proprio sulla base del calibro dei cannoni come ho scritto sopra.
    proprio in conseguenza dell'escamotage citato il nuovo trattato pose condizioni anche sul tonnellaggio degli incrociatori... non a caso francia e italia interruppero i programmi in tal senso a metà degli anni trenta...

    la marina italiana veniva equiparata in sostanza a quella francese per limiti di tonnellaggio, cosa che ai cugini d'oltralpe non andava molto a genio... soprattutto perchè dovendo dividere la propria marina tra atlantico e mediterraneo temevano di venirsi a trovare in inferiorità proprio nel mare nostrum...

    la marina militare ha commesso errori molto più gravi... basti pensare al famosissimo episodio del siluramento della mississippi...
     
  3. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Vero, è il Kirov ad essere a propulsione nucleare, per la portaerei è convenzionale... Si impara sempre qualcosa di nuovo :)
     
  4. GyJeX

    GyJeX

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    Eppure c'era anche un programma Russo per una classe di portaerei a propulsione nucleare che prevedeva anche l'abbandono dello "sky jump" e il passaggio in toto al sistema di catapulte a vapore, l'Ul'yanovsk, ma la sua costruzione iniziata nel 1988 venne cancellata nel 1991... E questa portaerei si era paragonabile alle Nimitz.
     
  5. generalkleber

    generalkleber

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    tornando alla flotta

    Non c'è flotta buona o cattiva in assoluto. C'è una flotta buona o cattiva per quel che occorre fare. E il valore lo si può ricavare solo da ciò che ragionevolmente è stato fatto e da ciò che, ragionevolmente, si poteva fare. Il potere navale, poi, non è connesso solo con il numero, la potenza, il raggio delle navi da guerra ma con il numero, il raggio, il tonnellaggio e il ruolo delle navi sulle rotte commerciali. E con la difesa e valorizzazione di porti e strutture navali.
    La flotta sovietica nel periodo 1930-45 ha onorevolmente svolto il ruolo che le era affidato. Che non era spazzar via gli avversari dai mari (?) ma proteggere le coste e il traffico costiero. In una guerra che è stata prevalentemente terrestre ha fatto il dovuto, facendosi trovare dove era necessario fosse. Che significa, ad esempio, garantire Murmarsk. O i porti di affluenza dei materiali americani. Oppure cercare di forzare i blocchi ove possibile. Trovandosi insieme ad alleati è chiaro che i conti vanno fatti per quel che si è fatto insieme a loro: non vale, cioè, dire che da sola non sarebbe riuscita a...
    Gli investimenti per la marina, e quindi i compiti che le erano affidati, erano, chiaramente, limitati rispetto a quelli delle altre forze armate. Ed è chiaro che non poteva competere, ma non era il suo compito, con la Germania nel compito di sea control. Poteva svolgere un limitato compito di sea denial che ha svolto onorevolmente.

    La marina zarista le ha prese a Tsuscima. E' noto. Meno noto il ruolo della flotta del pacifico nell'assedio: la sua sola presenza in being, con soli pochi tentativi, e falliti, di uscire, causò enormi problemi ai nipponici. D'altra parte quella flotta serviva a poco più che mostrare bandiera in quelle acque. Ad affermare un principio. Il guaio non fu il comportamento della flotta ma la guerra in sé, che non poteva esser vinta con una sola, e incompleta, tratta ferroviaria dall'auropa all'asia. La flotta zarista non era adatta ad uno scontro navale e non doveva farlo: del resto le linee strategiche russe erano quelle di una flotta che, ad eccezione dell'area dei Dardanelli, avesse solo il compito di operare raid e per quel ruolo erano realizzati gli incrociatori russi. E' chairo che una nave da raid semplicemente non dovrebbe mai trovarsi a combattere nemmeno con un pariclasse. Lo strano non è che le abbia prese, pertanto, ma che sia andata a prenderle: questo l'errore.
    Ove le navi erano predisposte per altro, il mar nero, non hanno mai sfigurato. E' noto che l'unico scontro navale del mar nero della I GM, contro i "turchi" delle navi tedesche modernissime, è finito sostanzialmente pari.

    Certo le tradizioni navali pesano. E la Russia doveva farsele. Inventarle, addirittura. Lo strumento navale dell'età della seconda guerra fredda, dal 70 in poi, aveva il compito prevalentemente (oltre a quello strategico di dissuasione) di "schermare" le azioni di infiltrazione politica e militare nel III mondo. E c'è riuscita pienamente. Il caso dell'Angola è esemplare. Anche qui la marina ha svolto il suo compito: il problema è che, i fatti hanno dimostrato, che erano sproporzianate le ambizioni politiche dell'Urss. Dell'Urss, non della marina, che ha fatt quel che poteva. E sostanzialmente, sino a che ha funzionato, lo ha fatto bene.
    gk
     
  6. AntonioLopezDeSanta Ana

    AntonioLopezDeSanta Ana

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    hai ragione,cmq la marina russa per proteggere tutto il suo confine con il mare sarebbe sovuta essere grandissima,lo scontro navale della quale palri contro i turchi,mi fa pensare a quello che so dell'impero ottomano,un impero in declino che costrui la sua flotta arrabattando navi che le altre nazioni non usavano più(soprattutto tedesche e inglesi)e che vendevano a prezzi stracciati,cmq hai ragione è incredibile che la flotta Zaarista abbia fatto il giro del mondo per affrontare una marina che era molto più forte di loro...
     

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