se si dovesse stilare una graduatoria della capacità dell'esercito in termini assoluti in ordine decrescente, a che posizione risulterebbe l'Italia? E se invece vorremmo considerare la capacità militare totale (quella attuale più quella dispobile utilizzando la totalità delle risorse economiche ed umane), dove risulteremmo?
ma dipende il concetto di capacità militare a giorno d'oggi sopratutto per paesi senza lo status di superpotenza e che hanno in realtà lo status di partner in coalizioni o trattati o organizzazioni regionali e internazionali. L'Italia non è una potenza militare in sè nel senso che da solo non è in grado di tutelare interessi nazionali con le proprie forze fin dall'inizio strutturate ed organizzate per incarichi difensivi o con la NATO ( che al tempo della guerra fredda combaciavano ), dunque è da considerare l'Italia un elemento di potenza militare esercitata o esercitabile nel concerto di altri paesi.
l'Italia in altre parti sarebbe al 13° posto basandosi su semplici confronti numerici di potenziale umano ed economico ma sono dati aleatori visto che ben pochi paesi del primo e in parte del secondo mondo possono sul serio fare guerre che al giorno d'oggi esigono costi proibitivi al limite del disastro, singolarmente presi uno per uno i paesi europei NATO ( un eccezione è l'UK forse ) non avrebbero la capacità di inviare forze militari dall'entità paragonabile a quelli statunitensi e mantenerle in assetto da guerra per anni come forza principale. Direi che il discorso può non valere se si considera la potenza militare strettamente regionale dove il raggio di capacità militare è più ridotto e i conflitti possono essere limitati nel tempo e nello spazio. Tuttavia così facendo il concetto di potenza militare va interpretata per "regione" e "regione" geopoliticamente intesi ( ad esempio il medio-oriente ) e il discorsi può farsi più complicato perchè non sempre la posizione riflette reali capacità, ad esempio Israele è una potenza militare per il M.0 di primo rango ma la situazione è ben diversa di quella degli anni '70-'80 e dunque va rivista la sua posizione in rapporto per ciascun paese della regione.